Comincia il match di Donnybrooke. Tra un odore che manca, giovani già adulti e una battuta con Aboud…
Leinster-Italia Under 18, si parte. Marco Pastonesi racconta la sfida
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Alcool, pittura fresca, discorsi e panini da ko: quando il rugby fa autogol
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chi ha deciso che questi ragazzi diventeranno professionisti?
il sig. Zaffiri? i mulini ? allora namo bene….
intanto altra ripassata…. tecnici preparati e meritocrazia no!!!!!!!!!!!!!!
metodo cencelli si
continuate continuate…….
Che pesante che sei, mi domando se lo fai apposta…io mi limito a dire che nonostante si perda sempre (ultima tournée u20 a parte) io mi diverto ogni anno di più a vedere l Italia giocare (a tutti i livelli)…la strada è quella giusta ma per i miracoli chiamate i santi…
mi spieghi cosa c’e’ da divertirsi nelle tante sconfitte del ns rugby?
…. la strada e’ quella giusta mahhhh.
Ovviamente sono i ragazzi che hanno deciso che “da grandi” vogliono fare i rugbysti professionisti e mi puo’ anche stare bene.
Il mio timore e’ che abbiano ricevuto tante promesse per convincerli a questo passo e non abbastanza avvertimenti che e’ una professione con pochissime certezze.
Questo per quanto riguarda i ragazzi.
Invece per quanto riguarda il rapporto costi / benefici del sistema accademie… 🙁 ma questo non e’ un problema dei ragazzi che vanno in campo, ma della FIR.
buongiorno Hullalla anche il sottoscritto da piccolo aveva l’aspirazione di fare l’astronauta…
(*) soldi buttati al vento, senza tecnici preparati, programmazione,
e con H/P del prof.
😀 allora devi ammettere che questi ragazzi hanno fatto piu’ strada per diventare rugbysti professionisti di quella che hai fatto tu per diventare astronauta! 😀
Come minimo devi fargli i complimenti! 😉
il mio rammarico sono le promesse ricevute e non mantenute.
i ragazzi sono esenti da qualsiasi discorso giocano lo sport piu’ bello del mondo
Si può dire tutto, ma non che Dolcetto non sia un tecnico preparato…