Contratti, spogliatoio, stipendi e sponsor: l’estate agitata delle Zebre

Il caso-Manici mette in allarme i compagni di squadra. E per i bianconeri i motivi di preoccupazione sono diversi

COMMENTI DEI LETTORI
  1. ginomonza 22 Agosto 2016, 10:38

    Mah alla fine Parma é scelta sbagliata vero Dondi?

    • Hullalla 23 Agosto 2016, 09:17

      Mica e’ colpa di Dondi se lui e Parmense e ha voluto la franchigia sotto casa sua… o no??? 😛

  2. bak 22 Agosto 2016, 10:48

    notizia veramente originale

  3. Sergio Martin 22 Agosto 2016, 11:07

    Sto organizzando una sagra della peracotta…

  4. Hrothepert 22 Agosto 2016, 11:12

    Basta con queste franchigie formalmente private, che però vanno avanti con i soldi federali, Zebre e Dogi federali al 100% e contratti centralizzati, ciò garantirebbe inoltre una migliore gestione dei giocatori, riguardo al loro utilizzo ed alla loro funzionalità in ottica Nazionale.

    • boh 22 Agosto 2016, 11:54

      Ecco si, da parastatali a statali al 100% andom indrè come i gamber….così, pantalone, invece che scucire 4 mioni a TV ne deve tirar fuori 7/8 di mioni
      Aveva ragione quel giocatore… meglio giocare a bassi livelli, divertirsi e pensare a costruirsi una vita nella società e nella famiglia, piuttosto che questo professionismo.
      P.S. non è da ora che lo dico. Sarebbe opportuno, che qualcuno faccia una riflessione sugli infortuni e loro ricadute alle zebre. Perché il numero di ragazzi con infortuni così lunghi e ricadute, sembrano un po troppi.

      • Hullalla 22 Agosto 2016, 12:04

        Veramente non mi sembra che pantalone scucisca il 50% bei budget come faresti intendere tu, ma molto, molto di piu’.

        • gsp 22 Agosto 2016, 12:15

          permettimi di elaborare hulla. boh, non penso che la presidenza privata delle zebre metta granche’ in termini di soldi propri. e la nuova celtic italiana e’ una barzelletta proprio perche’ non ci sono obblighi di budget a differenza della prima. Io non riesco a capire che cosa porti in piu’ la presidenza privata alle zebre.

          • boh 22 Agosto 2016, 14:56

            Leggere attentamente, riflettere e poi rispondere.
            1) Hro, ha parlato di far diventare le 2 squadre federali al 100% perciò, io ho fatto l’esempio dell’aumento di impegni se TV diventasse federale
            2) E’ inutile portare esempi di aumento di capitali per la franchigia privata Zebre…A quanto sembra ripiana sempre Pantalone
            3)Se la FIR non vuole accollarsi una squadra completamente federale, figurarsi due
            4) Siccome come italiani, abbiamo una bella nomea nel far gestire le cose con denaro pubblico
            trasformandoli in risultati positivi me ne guardo bene dall’ essere d’accordo.
            5) A quanto pare, il nostro sistema (italiano), non permette di fare progetti che vadano nella direzione di società sportive che abbiano la capacità di creare giri di affari che permettano di coprire gran parte del bilancio di gestione (es: facciamo fatica persino ad accettare di pagare qualche euro in più per la maglia della nostra squadra).
            Il succo secondo me è aprire una riflessione, se ne vale la pena o meno di continuare su questa strada. Da strenuo sostenitore a suo tempo dell’entrata in CL, ora come ora, mi devo rimangiare il tutto…….

          • fabiogenova 22 Agosto 2016, 14:57

            In termini di soldi, credo ben poco.
            Si possono, forse, fare un paio di ipotesi: 1) con una presidenza privata che ha a che vedere con il territorio si spera di avere uno staff che possa in qualche modo favorire contratti con enti locali, sponsorizzazioni ecc. oltre ai tre-quattrocento mila euro – briciole!- che mettono sul tavolo. Tra l’altro, che io sappia, Giovanelli abita a Parma, ma i rapporti con la dirigenza non sono buoni per motivi che si possono facilmente intuire. 2) Questione di immagine: la storia delle Zebre-Aironi la conosciamo tutti e sino a poco tempo fa Treviso aveva una gestione privata “aiutata” da soldi federali. Ora non è più così.
            Se vuoi la mia, io non credo a nessuna delle due opzioni che, di fatto, ammesso e non concesso che abbiano avuto una loro logica, non hanno più ragion d’essere. Mi auguro che in queste settimane pre-elettorali si possa parlare effettivamente di programmi, seri e giustificati.
            Un consiglio ad Amore e Giovanelli, nel caso leggessero: giusto puntare anche sulla questione del bilancio, perché è una “finestra” delicata, ma c’è una gran voglia di riorganizzare il rugby dalle fondamenta e il vostro contributo in termini di idee deve arrivare a più orecchie possibili. Terreovali potrebbe non bastare.

          • gsp 22 Agosto 2016, 15:11

            boh, sono daccordo sul valutare costi/benefici della Celtic e trarre conclusioni. sempre.

            il resto non ho capito molto, e non condivido i luoghi comuni.

            I club della Celtic italiana, sono stati a larghissima parte a gestione privata con fortissimo finanziamente pubblico e sempre crescente (fatta eccezione per i primi due anni di zebre forse), con risultati molto discutibili.

            quindi se gia’ i luoghi comuni sono tutti da dibattere, nel caso della celtic li trovo abbastanza fuoriluogo. ma e’ la mia opinione.

            PS. il problema degli ultimi anni, non e’ il ripianare dei debiti della FIR (non so quanto sia vero). e’ che i soldi in giro sono quasi solo quella della FIR, e quindi i budget si sono ridotti sempre di piu’. guarda i numeri e la qualita’ delle rose.

          • Hullalla 22 Agosto 2016, 15:18

            @boh
            il budget di Benetton, a quello che tu scrivi, sarebbe di 3/4 milioni oltre a quelli federali.
            Non mi sembra proprio che sia cosi’, purtroppo.

          • Hrothepert 22 Agosto 2016, 16:18

            Allora boh, qui si deve fare il punto su a cosa servano le franchigie celtiche, non servono a creare un campionato che il cui scopo principale sia il business, ma a dotare le federazioni del 6Ns, che non hanno i numeri sufficienti per dotarsi di un proprio campionato pro, di poter disporre di un campionato professionistico, di livello adeguato, che possa consentire ai suoi giocatori di abituarsi a giocare al livello dei competitors franco/inglesi, in ottica nazionale; detto ciò, se analizziamo come sono impostate le franchigie nelle altre unions, scopriamo che in Irlanda ed in Scozia, sono federali al 100% e che solo in Galles, sono un misto di pubblico e privato, ma con i contratti centralizzati dei giocatori con la federazione, ora, perchè in Italia si deve pensare di essere più avanti di nazioni rugbysticamente più evolute e con ben altra più antica tradizione della nostra?
            La presunzione sarà la rovina dell’ italico movimento rugbystico!!!

          • Stefo 22 Agosto 2016, 18:24

            Hro ti consiglio di leggere l’ultima intervista di Dodson che al di la’ di confermare spifferi sul Pro 12 pesanti parla anche implicitamente dei limiti che il sistema franchigia federale pone..d’altra parte se in NZ per superate certi problemi aprono alke quote private forse un motivi ci sara’ e dari che tendenzualmente quando fanno una cosa loro si scopre poi 4-5 ani dopo che quella e’ la via migliore su divrebbe oer lo meno analizzarla e ragionarci su…

            In generale su CL Analisi costi-benefici imprescindibile e non prorogabile ormai, gli altri stanno gia’ pensandoci

          • Hullalla 23 Agosto 2016, 09:18

            …quando gli altri decideranno cosa fare, noi cadremo dal pero con espressioni sorpresissime…

      • Geddar 22 Agosto 2016, 18:05

        Bravo @boh.

  5. gsp 22 Agosto 2016, 11:30

    tanti problemi, ma il budget e’ il problema prinicipale (ed anche l’economia). Squadra ancora corta ed incompleta, sia come giocatori che come staff. Cmq un gruppo unito e coeso, nella difficolta’, e’ forse l’unica soluzione. In bocca al lupo a tutti.

    • Hullalla 22 Agosto 2016, 12:06

      L’economia una cippa.
      Se togli i soldi federali mi sa proprio che ci sono squadre di eccellenza che riescono a procurarsi un budget superiore a quelle italiane del Pro12.
      E’ un controsenso, no?

      • gsp 22 Agosto 2016, 12:20

        certo. ma devi dare loro la celtic. e non hai tantissime opzioni.

        Rovigo, ma ne avresti due in veneto. Calvisano, che cmq soffre economicamente, e conflitto d’interesse enorme. FFOO, ma molti hanno problemi etici, e non so se possano farlo.

        forzare due a mettersi insieme non ha funzionato, ed i nostri sembrano avere piu’ identita’, storia e rivalita’ da difendere di Neath e Swansea (ironico).

        poi l’economia e’ quella che e’. sponsor che investano soldi non ce ne sono tantissimi.

        • Hullalla 23 Agosto 2016, 09:20

          Perche’ le Zebre fatte a Parma senza nessuna spiegazione ufficiale e senza nemmeno uno straccio di societa’ e di sponsor ma solo perche’ a Parma c’e’ Dondi non sono un enorme conflitto d’interesse?

  6. Tia 22 Agosto 2016, 11:34

    A Parma, la voce che per Manici ci fossero stati dei problemi abbastanza seri di post-operazione era un po’ che si sentiva. E si parlava proprio di una infezione presa in sala operatoria…
    Mi dispiace molto per il trattamento che gli hanno riservato in termini contrattuali, non lo merita a prescindere nessuno, men che meno lui. Se effettivamente è andata così mi cascano le braccia (per non dire altro).

    Tornando alla serietà dell’infortunio, il ritorno di Festuccia, forse, in parte è giustificato proprio da questo. Al di là della classe di Festuccia che è indiscutibile per me.

  7. arali 22 Agosto 2016, 11:38

    Mi sembra paradossale che una squadra pro non assicuri i propri giocatori (e gli stipendi che deve pagargli) contro gli infortuni, poi la gestione delle Zebre non è neanche fortunata obiettivamente. Molta strada ancora da fare e tutta in salita.

    • zappinbo 22 Agosto 2016, 11:54

      assicurazione c’é (e costa uno sproposito) ed é solitamente la stessa che si aggrappa a questi cavilli

      • arali 22 Agosto 2016, 19:56

        Beh se le cose stanno così, la questione è ben diversa, non si spiega però la volontà di invalidAre il contratto

  8. bak 22 Agosto 2016, 11:43

    a Parma la situazione fisica di Manici era purtroppo nota da tempo, speriamo che tutto evolva per il meglio. Sulle notizie riguardo il suo contratto, l’articolo in questione riporta voci di corridoio (per carità, spesso ci si azzecca …), purtroppo non è firmato e non mi sembra riporti alcuna fonte autorevole.

  9. Frederick 22 Agosto 2016, 12:22

    più che agitata direi tristemente classica estate da Zebre…

  10. And 22 Agosto 2016, 12:44

    complessivamente un gran casino. E’ chiaro che il rugby Italiano non può permettersi DUE franchigie professionistiche, data la pochezza di:

    1 giocatori Italiani adatti per il livello
    2 know-how rugbistico
    3 scarso interesse di pubblico, sponsor e media

    Una franchigia basta e avanza. I pochi giocatori che avanzerebbero se ne vadano all’estero che guadagnano + della miseria che gli assicurano in Italia.

  11. Rabbidaniel 22 Agosto 2016, 12:47

    Che bello, uno stacca per un mesetto e le cose sono sempre allo stesso punto. Le certezze della vita 🙂

  12. Mr Ian 22 Agosto 2016, 12:47

    Altro capitolo della triste gestione del rugby in Italia, e si che il 17 settembre è vicino…

  13. Katmandu 22 Agosto 2016, 13:03

    Sposo il capitolo tristessa, son pro Ma sembrano dei bimbi che organizzano una partita di palla avvelenata
    possibile che non ci sia unassicurazione che copra le spese e tuteli i. Dipendenti in caso di infortunio sul luogo di lavoro?
    Se io mi faccio male al lavoro (e che sia Chiaro manici stava lavorando) mi pagano lo stesso

    • Hullalla 22 Agosto 2016, 18:04

      Se sei dipendente a tempo indeterminato si, ma se hai un contratto potrebbero benissimo impugnarlo e poi fischia prima di poter vedere i tuoi soldi…

  14. edopardo 22 Agosto 2016, 13:08

    Scusate non lo dico per interesse ma che problemi ci sarebbero a chiedere alle Fiamme oro di diventare la seconda franchigia?Hanno i soldi e sono solide in più con il contributo Fir direi che sarebbero molto più solide delle Zebre di oggi.
    In più sarebbero a Roma cosa di non poco conto…
    Io proverei fossi un dirigente Fir a imbastire un accordo per il futuro.

    • edopardo 22 Agosto 2016, 13:10

      Ha cosa di non poco conto hanno già una collaborazione con una squadra newzelandese con scambio di giocatori…secondo me allo stato attuale sono molto più serie della dirigenza delle Zebre.

      • Stefo 22 Agosto 2016, 13:14

        Art. 2
        I Gruppi Sportivi hanno per scopo istituzio nale l’educazione, la formazione e l’addestramento, finalizzati all’avviamento allo sport dilettantistico del Personale della Polizia di Stato, che dimostri particolari attitudini agonistiche, dei loro figli e simpatizzanti. In particolar modo si prefiggono: a) l’esercizio la diffusione e la propaganda delle discipline olimpiche ovvero degli sport che abbiano attinenza con il servizio d’istituto; b) la formazione ed il perfezionamento degli atleti e dei tecnici nelle varie specialità; c) l’organizzazione e la partecipazione alle gare;d) la promozione di iniziative culturali connesse allo sport, soprattutto nelle zone che richiedono un recupero sociale. Il contegno e la disciplina dei tesserati devono conformarsi ai doveri morali e al decoro propri dell’appartenente alla Polizia

        Le Fiamme Oro tecnicamente possono essere solo dilettantistiche, cosa che il Pro 12 in quanto campionato Pro non e’.

  15. Stefo 22 Agosto 2016, 13:10

    Intanto dopo Browne anche Dodson lancia l’allarme…
    http://www.planetrugby.com/news/pro12-a-bleak-prospect-dodson/

  16. giobart 22 Agosto 2016, 13:36

    Sempre polemiche, ma come vivete? Come riuscite a sopravvivere sempre polemizzando? Questo non è giornalismo, questo è disfattismo politicizzato, vi prego di tornare alle Notizie non alle stucchevoli polemiche senza né capo né coda, grazie!

    • venezuela 22 Agosto 2016, 14:01

      beh…..anche la tua mi sembra una polemica!! o no?
      #mez&adgfree#

    • bak 22 Agosto 2016, 14:18

      quoto, leggi sopra

      • bak 22 Agosto 2016, 14:18

        quoto @giobart

        • malpensante 22 Agosto 2016, 15:16

          bak, da qualche parte (in proposito un’ideina ce l’avrei pure) le notizie sono arrivate, magari malevoli ma di certo più accurate di quello che qui raccontava che a rioperarsi fosse Violi. A me non sembra sbagliato che onrugby le riporti, magari con una qualche cautela formale in più trattandosi di fonte che evidentemente è parte in causa. Questo è il dito, la luna invece sta nella insostenibile situazione dei giocatori, sia Minto o Manici, in una situazione in cui ormai solo Amore parla della sparizione del fondo che c’era in FIR. Tutti zitti, che il più sano ha la rogna.

          • Hullalla 23 Agosto 2016, 09:23

            Veramente anche Bortolami l’altr’anno ha dovuto operarsi tre volte alla spalla… non sono bruscolini…

  17. mauro 22 Agosto 2016, 17:36

    quello che non proprio non si può leggere è: “il pagamento in ritardo delle ultime due mensilità (non di moltissimo, d’accordo…”
    Chissà quando mai in Italia, in termini di dare ed avere, ci sarà una parità di diritti; chissà quando si riterrà che un pagamento di qualsiasi natura esso sia, fattura o retribuzione, non sia una concessione del giovin signore ma un diritto di legge.
    E’ lunga la strada per Tipperary ed anche per la completa civilizzazione degli italiani

    • fracassosandona 22 Agosto 2016, 18:21

      se la gente pagasse puntualmente avrei perso metà del mio lavoro…

      W gli insoluti! 😀

      • fabiogenova 22 Agosto 2016, 18:30

        Se la gente pagasse puntualmente avrei guadagnato il doppio nel mio lavoro…
        Abbasso gli insoluti.. 🙂

        • sentenza 22 Agosto 2016, 20:05

          Anche qui… avete presente i noleggi auto? Pagamento anticipato e comunque cauzione a garanzia. Cauzione poniamo di una mensilità, non mi paghi dopo il mese? Intasco la cauzione e addio.
          Comunque stanno tutti facendo il tifo perchè il pro12 non arrivi al panettone. Risolti magicamente tutti i problemi a cominciare dal bilancio fir.

      • mauro 22 Agosto 2016, 21:21

        ciao Presidente, un ben tornato anche da parte mia.
        Leggo un certo conflitto di interessi nel tuo commento 🙂

        • Giovanni 23 Agosto 2016, 01:07

          Ahhh i bei tempi del conflitto d’interesse: quanta nostalgia, quanti ricordi…

        • Hullalla 23 Agosto 2016, 09:24

          ma che dici, mauro… 😛

  18. Geddar 22 Agosto 2016, 18:03

    Amatori allo sbaraglio….. A qualsiasi giovane che voglia fare carriera non auguro mai di essere sotto le cure federali……… Già molti giocatori hanno smesso/non hanno avuto la carriera che meritvano……

    Mi auguro che manici se ne vada presto dove sanno trattare i giocatori come professionisti…….

    P.s il pagamento delle ultime mensilità anche a Calvisano ne sanno qualcosa.

  19. Giovanni 23 Agosto 2016, 01:06

    SIamo sicuri che anche nel rugby non abbiano introdotto (in senso biblico) i contratti a (fot)tutele crescenti…?

  20. massimo giovanelli 23 Agosto 2016, 01:27

    Quando nel 2000 entrammo nel Sei Nazioni, in un’ intervista a Sportweek sostenevo la necessità di costruire in tempi rapidi un movimento di base solido e diffuso sul territorio italiano, investendo sulla formazione e allargando il nostro sport alle grandi città.
    Infatti, se la nostra folle rincorsa nella decade precedente, sostenuta principalmente dalle due grandi franchigie di allora, Milan e Benetton rugby, oltre che dalle altre venete, L’Aquila, la Roma,Catania ed un sottosistema di clubs minori, come Tarvisium, Noceto, Livorno o Benevento, ci aveva proiettato nell’Olimpo del rugby garantendoci una sicurezza economica che rendeva la Fir una realtà avulsa nel sistema delle federazioni italiane, dall’altra non eravamo preparati all’impatto in termini sportivi con un mondo proiettato nel professionismo.
    L’altro passaggio indicato necessario e di immediata realizzazione era, quindi, quello di creare quattro franchigie federali, due per la Heineken con i Nazionali più esperti, e due per la Shield con gli Emergenti, lavorando in sinergia con i Clubs proprietari dei giocatori attraverso la Lega, in modo da avere un gruppo costante di una sessantina di giocatori in continua evoluzione e competizione.
    Le politiche che si sono attuate, invece, ci hanno portato nella direzione opposta:
    – dieci anni di Coppe Europee dove i Clubs italiani nell’insieme hanno totalizzato migliaia di punti passivi, sperperando decine di milioni di euro per tesserare stranieri dal livello imbarazzante che, oltre a portar via il posto ai nostri giocatori emergenti, hanno abbassato il livello del Campionato di Eccellenza ad uno stadio tale da non riprendersi più.
    -eliminazione per volontà politica della Lega dei clubs, deresposabilizzandoli a livello di scelte strategiche, rendendoli “dipendenti” economicamente dal contributo Erc canalizzato da una Fir sempre più accentratrice
    – nessun investimento sul gioco e la sua evoluzione, lasciando che l’area tecnica seguisse un percorso senza guida, cambiando allenatori della Nazionale con una frequenza pari solo alla loro inadeguatezza, coinvolgendo in una stagnante decrescita tecnici, preparatori atletici ed arbitri.
    In questo contesto, in una crisi economica già palesemente evidente, è nato il progetto di partecipare alla Celtic, via breve all’italiana per cercare di avere un gruppo di giocatori di qualità limitando lo sforzo.
    Ma il sistema era pronto ad accogliere due astronavi che viaggiano in un altra dimensione, diventate progressivamente due centri di costi insostenibili per il nostro rugby?
    Viadana, caos; Zebre caos….La questione Manici, che smutanda un sistema incapace ed incompetente, diventa l’emblema di un sistema che fa acqua da tutte le parti PRIMA DI TUTTO FINANZIARIAMENTE.
    Dirigenza assolutamente inadeguata per affrontare una gestione complessa come una franchigia, da mesi di natura giuridica privata, ma nella quale l’ingerenza della federazione è drammatica, dalla designazione “politica” del presidente, alle quote del Presidente federale cedute in fretta e furia, alla presenza in consiglio di Checchinato, ( a libro paga Fir) dove invece non siede Dondi; l’imbarazzante costante flusso di allenatori e giocatori da Calvisano, con conseguenti dolorosi salassi per le casse bianconere; staff in anarchia, con l’ombrello protettivo federale che li mette in una condizione di inammissibile indipendenza decisionale, liberi da ogni tipo di vincolo programmatico.
    Segnali pessimi, che, se dalle parti di Treviso non sono neanche lontanamente inconcepibili, per la sua naturale vocazione di squadra strutturata, anche nella Marca il nodo finanziario resta una priorità, con la famiglia Benetton che ha già inviato segnali di fumo su un ridimensionamento della sua partecipazione, se non l’abbandono del progetto.
    Da qui l’urgenza di elaborare delle strategie che guardino oltre il termine naturale dell’accordo con la Celtic, anche in una direzione di abbandono temporaneo della manifestazione, coinvolgendo World Rugby in un progetto di ristrutturazione del rugby italiano, condividendone tempi ed obbiettivi strategici.
    Le franchigie hanno bisogno di grande pubblico per funzionare, almeno 15 000 persone, di tv, di visibilità per diventare appetibili a grandi sponsor che le possano sostenere; oggi, il rugby italiano non è pronto, e dobbiamo dircelo chiaramente, con scelte strategiche a lungo termine basate su visione e senso di reponsabilità.
    Girando gli 8 milioni di euro sul campionato di Eccellenza e 5 del pateracchio delle Accademie alla base fanno 13 milioni di investimenti annuali sul movimento; con un progetto serio il ritorno sarà immediato in termini di crescita.
    Buon rugby!

    • Mr Ian 23 Agosto 2016, 14:18

      In parole povere, se non ho capito male, avreste la volontà di uscire dal Pro12, se anche solo temporanemanete, anche non capisco come WR possa intercedere in questo..
      Il contratto con il board celtico è stato rinnovato fino al 2020 se non erro, non è prevista una soluzione per salvare o dare nuova linfa alle Zebre?

  21. crosby 23 Agosto 2016, 08:43

    Zebre progetto fallimentare, sempre detto!
    L’unico appiglio che hanno e’ non essere arrivati ultimi la scorsa stagione.
    Ma lo sono sempre stati nelle prime 3 stagioni che hanno disputato,
    Tecnicamente sono in crescita…prima stagione 22 sconfitte su 22 partite ufficiali…quarta stagione 5 vittorie 17 sconfitte.
    A livello societario di male in peggio: l’incapacità di attrarre sponsor e l’impossibilità di diventare una società a trazione privata, impediscono di allestire una rosa competitiva.
    Ogni anno prendono 6-7 sudafricani di dubbio valore e quando riescono a prendere una stella, la pigliano cadente…
    Soluzione: nuovo bando per una nuova franchigia.
    Nel 2009 avevano manifestato interesse 5 entità private (Benetton TV, Aironi Viadana, Pretoriani Roma, Parma, Calvisano).
    Ufficialmente per i 2 posti avevano fatto richiesta ufficiale Benetton, Aironi e Pretoriani con tanto di fideiussione da 4 milioni di euro a stagione per 4 stagioni.
    Gli Aironi sono stati azzerati per non averli sostenuti (grazie a Dondi) a gennaio con circa 8-900.000 euro che li sarebbero comunque arrivati a giugno…
    Questo scherzetto ha comportato un esborso da 8 milioni di euro della Fir a stagione per le Zebre e visto che Benetton, giustamente, stava percependo meno sostegno dalla Fir rispetto alle Zebre, ha chiesto un aumento di 2 milioni di quanto già percepiva.
    Tornare indietro non si può.
    Vediamo di pianificare bene il futuro.
    Tutto ciò che è amministrato dalla cosa pubblica italiana, ha risultati scadenti.
    Nuovo bando per società private!

    • malpensante 23 Agosto 2016, 09:07

      4: Parma era metà con Calvisano (RPFC, Noceto) e metà con gli Aironi (Amatori, Colorno). A questo punto, ha tutto poco senso tranne limitare i danni e pensare a cosa si farà dopo la Celtic che, se arriva indenne a scadenza naturale, è già un miracolo. Purtroppo, credo che la Prexit non sia praticabile,

    • Mr Ian 23 Agosto 2016, 09:45

      io non sono d accordo sulle Zebre progetto fallimentare, sono i soggetti che gestiscono il progetto un fallimento!
      Perchè anche se metteresti questi soggetti in qualsiasi altra parte d Italia, stai sicuro che il risultato non sarebbe tanto diverso.
      Andare via da Parma ora sarebbe un suicidio, sia perchè hai delle strutture veramente belle, sia perchè il territorio attrae i turisti ed è facilmente raggiungibile dal centro nord.
      A questo punto visto che ormai la barca va e non può affondare ora, se fossi in fir, la smetterei con sti segreti di pulcinella e direi chiaramente quanto mettono loro per portare avanti il baraccone e poi farei un bando pubblico di gestione, riuscendo a mettere insieme i migliori dirigenti sportivi della zona e di realtà rugbistiche belle in zona non ne mancano…

  22. Stefo 23 Agosto 2016, 09:24

    o ieri ho segnalato un articolo intervista a Dodson sul Pro 12 e poi ho invitato Hro a leggere un’altra parte dell’intervista, posto qua l’altra parte

    http://www.bbc.com/sport/rugby-union/37128384

    Per quanto Hro si spertichi di dire che il sistema federale al 100% sia la cosa migliore in realta’ tutti ma proprio tutti quelli che l’hanno utilizzato ci si stanno allontanando cercando un sistema misto. E’ chiaro che l’aumento dei costi susseguente alla crescita dei club francesi ed inglesi renda imposbile alle federazioni di mantenere il passo, impossibile perche’ le federazioni non possono spendere i 100% del loro budget in 2, 3 o 4 franchigie dato che il loro scopo e compito e’ ben piu’ ampio e va oltre il professionismo. In quest’ottica per forza devono cercare nuovi investimenti e quei soldi arrivano dal settore privato per forza.

    La IRFU l’ha gia’ iniziato a fare, in maniera diversa, ma i privati entrano sotto forma di contratti di endorsement al singolo giocatore e ne fanno aumentare coisi’ l’ingaggio (anche ‘offerta sul tavolo per Bundee Aki in quel di Galway ha questa forma…parte di soldi Connacht/IRFU+privato) e senza questi privati alcuni giocatori non sarebbero in Irlanda al momento.
    Dodson dice chiaramente:

    “I’ve been here five years and it’s very difficult to bring new investment into professional teams that are sat inside a governing body.

    “It’s something we need to think about. It’s an odd vehicle to invest in. They’re put off by the structure. It’s not the normal venture capital, private equity play, so they look at it and think, ‘What am I investing in here?’

    “I think we have to simplify ourselves to allow people to invest into a structure where they go, ‘Ah, I understand that, I can see how it’s controlled and where my money is going’.”

    Chiaro come il sole che sta guardando a ridefinire completamente la struttura delle due franchigie con buona pace delle convinzioni sul 100% federale unica via percorribile. Sempre se si legge l’articolo attentamente si nota uno spostamento dell’attenzione di Dodson verso il domestic, con un’ammissione di errore:

    “There’s a lot to consider. Look at the domestic game – the grassroots, the clubs. Hugely important stuff,

    “We have to make the clubs sustainable. They’re asking us to show more leadership and, as a union, we need to do that. We have to show our clubs that we’re as determined to be strong in the domestic game as we are in the professional game.

    “Maybe that message hasn’t gone out from Murrayfield in the past.”

    In poche parole mi sembra che Dodson stia proprio pensando a dun percorso in cui passare il testimone delle franchigie a qualcunaltro e tornare ad investire e lavorare sul resto del rugby scozzese.

  23. Dusty 23 Agosto 2016, 11:00

    Mi piacerebbe sapere esattamente come sono state gestite dal punto di vista contrattuale le situazioni di Masi e Rizzo che per infortuni seri sono stati fuori una stagione intera. Masi poi ha addirittura smesso di giocare. Questo non per polemizzare ma per vedere come società che operano in ambiti di vero professionismo affrontano vicende analoghe a quella di Manici e che nel rugby moderno sono all’ordine del giorno.

  24. deegan 23 Agosto 2016, 12:18

    SUPPOSIZIONI…..
    Assivurazioni, Manici, Violi……
    L a Fortuna di Violi è che non ha avuto i problemi di Manici, altrimenti sarebbe nelle sue stesse condizioni, ovvero una società che secondo il mio modesto parere non tutela in modo adeguato i giocatori, altrettanto vero che la società parmense per un motivo o l’altro naviga sempre in acque agitate anzi Agitatissime e non è un ente benefico….
    SUPPOSIZIONI……
    Del TALENTO Manici ( nel suo ruolo uno dei migliori in europa con tanta strada ancora davanti) avevo già scritto tempo addietro sulle cure mediche e assicurazioni varie, DOVREMMO CHIEDERE AI GENITORI DEI DUE ATLETI SE I LORO FIGLI SONO STATI ADEGUATAMENTE TUTELATI dalla SOCIETA’ SUL PIANO MEDICO SANITARIO CURE RIABILITAZIONE e magari tra qualche mese sapremo (come avvenuto per gli stipendi ) altre verità, strano che qualche tempo fà ho scritto sugli stipendi e dopo qualche mese si viene a sapere che; “in ritardo delle ultime due mensilità”, sarà vero ? solo le ultime due mensilita’”?

    Mi Auguro di vedere Manici e Violi in campo al più presto, allo stesso tempo mi auguro che le Zebre possano diventare una società seria e non un’armata brancaleone, il pro 12 non è la coppa dei Bar……..

    • deegan 23 Agosto 2016, 12:22

      Onde evitare fraintendimenti “……. allo stesso tempo mi auguro che le Zebre possano diventare una società seria e non un’armata brancaleone, il pro 12 non è la coppa dei Bar……..”
      …………………. è chiaro il riferimento “chi Gestisce questa squadra”

  25. Sergio Martin 23 Agosto 2016, 15:53

    …e anche Giovannelli legge @San Isidro…

  26. ginoconsorsio 23 Agosto 2016, 19:16

    A me risulta che il contratto è stato firmato dopo l’infortunio.
    Potrà sembrare cosa di poco conto, invece è sintomatica di quanta imprecisione ci sia in certe notize, fatte solo per far danni, guarda caso alle Zebre!

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