Le ultime uscite della selezione a sette danno segnali incoraggianti. A patto di non sprecare tempo…
Rugby Seven: la nazionale azzurra vede la luce (e Tokyo) in fondo al tunnel
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Basta fare una seria programmazione individuare gruppi di giocatori e inserirli con coordinazione nei calendari , però è chiaro ,se non si gioca almeno 6 mesi all’anno a seven i risulltati saranno sempre mediocri.
C’è gente che pagherebbe pur di essere comprata
…….Brothers. ………..
Non avrei mai pensato che quei ragazzi che 12 mesi fa erano arrivati al penultimo posto potessero cambiare tendenza così nettamente. Ciò dimostra che, nonostante il 7s non sia ancora diffuso in Italia, con non molto abbiamo raggiunto buoni risultati. La gente in Italia ce l’abbiamo; se riuscissimo a far giocare tutti un po’ più a 7s le Olimpiadi 2020 sarebbero alla nostra portata.
La questione è che non sono quelli di 12 mesi fa. Un minimo di attenzione federale (finalmente) e il buon Vilk riesce anche a convocare più o meno quelli che vorrebbe senza dover dar fondo all’elenco del telefono per metterne insieme 18. Da qui a Tokio è lunga, intanto bravi i ragazzi e bravo Andy.
malpensante scrive:
24 maggio 2016 alle 11:43
C’è voluto un po’, ma adesso assomiglia a una squadra 7s.
in parte hai ragione, non sono tutti gli stessi di 12 mesi fa. questo però mi fa ancora più ben sperare visto che con una manciata di tornei e allenamenti sulle spalle questi ragazzi sono riusciti ad adattarsi abbastanza in fretta al 7.
e tra l’altro non siamo neanche particolarmente fisicati
Lo notavo in quel thread al post successivo, in effetti siamo leggerini. Per il resto Andy ha avuto finalmente il minimo di spazio e tempo per mettere insieme un minimo di gruppo e l’abc di un gioco. Abbiamo fatto niente per adesso, ma è un primo passo e la dimostrazione che “si può fare”. Basta chiacchierare meno e mettersi a lavorare.
12 mesi fa non giocavano gli Ambrosini e i Ragusi, professionisti allenati e rodati ai più alti livelli, è semplice.
Citare SBW e Messam è un pò troppo eccessivo, in NZ possono farlo perchè nei ruoli sono più che coperti, in Italia non so se possiamo togliere risorse preziose al xv per dedicarle esclusivamente al seven…
Cmq oggi in Galles parte lo Shinga seven, torneo di inizio stagione che coinvolgerà anche le squadre della Premiership. Anche da noi potrebbe essere fattibile, coinvolgendo Eccellenza e serie A, mini torneo zonale con giornata di chiusura, concentri il meglio del seven in pochi giorni e coach Vilk potrebbe vedere chi può essere utile alla causa e chi meno
Il Seven è uno sport molto più semplice del 15, servono gambe e handling, con una buona organizzazione difensiva e offensiva. Arrivare ad avere una buona squadra di Seven non è un’utopia (Spagna, Kenia e US insegnano), serve un progetto serio, dei tornei competitivi interni e dei buoni allenatori.
vero ari, ma ci vogliono anche un po’ di quattrini. insomma qualche contratto centralizzato.
e quando inizieremo a vedere Gori e Benvenuti col 7, per fare un esempio, singifica che lo stiamo prendendo davvero sul serio.
E Odiete
Verissimo, c’è bisogno di un progetto e di scelte giuste, soprattutto su chi puntare.
…”con un’Eccellenza a dieci squadre e con in calendario una competizione non indispensabile come il Trofeo Eccellenza, lo spazio per un circuito di rugby Seven c’è”.
Perfettamente d’accordo, la costruzione di un circuito Seven nazionale in cui giocano tutte le squadre non impegnate nelle coppe europee sarebbe una buona cosa a livello di sviluppo.
Mi piace questa nazionale, mi piace Vilk, mi piacciono come giocatori Ragusi, Ambrosini, Fadalti e gli altri, però forse è un po’ presto per parlare di cambio di passo. In fondo in Polonia l’unico vero exploit degli azzurri è stata la vittoria contro la Francia, 28-0; per il resto una vittoria d’un soffio con la Georgia, una vittoria forse non molto significativa con la Lituania e tre sconfitte. Segnali incoraggianti, ma secondo me qualche conferma è necessaria prima di potere vederli come concreti progressi
Una Francia dovè non giocava nessun selezionato per Rio. C’è una bella performance, ma il camino è lungo. E desde l’esperienza spagnola devo avvertire che una scommessa sul 7s sempre ha conseguenze nel XV: nostri migliori giocatori sono raramente disponibile per la nostra Nazionale XV. Vedete come il Portogallo, una volta potenza nel 7s ha caduto quest’anno delle World Series e il Rugby Europe Championship.
I campionati finiscono per le migliori in maggio, poi giugno, luglio, agosto e mezzo settembre fermi, e poi un’altro mese in inverno… Mi spiegate come possono crescere degli atleti di livello in questo modo?
Allora : finito il campionato, due settimane max di riposo e poi via ad un torneo a 7 stile Coppa Italia, Eccellenti e serie A insieme, sotto serie B e C, si sospende le prime tre settimane d’agosto e si riprende l’ultima settimana e le prime due di settembre, e allora vedi come arrivano preparati al campionato d’Eccellenza o di A, B e C i giocatori! Chi non se la sente va al mare, ma le squadre necessitano di pochi elementi, in questo modo terresti sempre vivo l’interesse della gente attorno al club, invece di vedere il deserto estivo per poi ricominciare tutto da capo in settembre, e potresti far giocare u.20 a fine anno con seniores…
Insomma il sistema ci sarebbe, basta volerlo!