Foto: Inghilterra, Euro 2016 e l’Australia. Diversi risultati e diversi stipendi…
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Jack Nowell è sottopagato! 🙂
Pensa quando lo avrà scoperto…
Discorso che ha poco senso. I giocatori, per dirla in termini economici, sono dei prodotti e come tali vanno venduti. La gente per la Premiership calcistica riempie gli stadi e diritti TV per vedere le loro partite vengono comprati in tutto il mondo, e a peso d’oro.
Sebbene il rugby abbia, in Gran Bretagna e Francia soprattutto, ottimi riscontri in termini mediatici sono ancora lontani dai numeri del calcio. Per questo motivo il rugby “costa” meno…perché si vende meno.
Quando il prodotto avrà generato numeri simili (parlo di merchandising, diritti TV, abbonamenti, scommesse!!!!, ecc) allora vedremo gli stessi stipendi.
Roruma, forse il succo del ragionamento non è quello…anzi sicuro.
Perfetto, si starà valutando l’impegno profuso sul campo e i risultati ottenuti. Ma il discorso dello stipendio lo fa sembrare un’ingiustizia quando in realtà non lo è. Vogliamo parlare dei campioni che vanno alle olimpiadi??
L’ingiustizia per l’uomo della strada, sta nel fatto che un gruppo di giocatori da un milione di sterline si faccia inchiappettare dal circolo del dopolavoro. Ciò che non succederebbe al gruppo delle 74.700 sterline.
Vabbe ma è il calcio, questo tipo di risultati ci sono sempre stati. È uno sport che non sempre premia il più forte. A volerlo prendere sul serio e metterlo allo stesso livello di altri sport più meritocratici si comnette un errore
sono d’accordo… è difficile avere sorprese nel rugby, sport meritocratico per eccellenza (assieme all’hockey su ghiaccio per citarne un altro), per cui le sorprese sono al lumicino, mentre il calcio è molto più soggetto a colpi di scena.