I mesi di interdizione ridotti da dieci a tre: non ci fu alcun atto violento
Rugby e giustizia: post L’Aquila-Lyons Piacenza, accolto il ricorso di Massimo Cuttitta
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Bene per Cutitta: se non altro potra’ trovare un contratto per l’anno prossimo.
com’è dura la vita per i testimoni oculari…..
concordo con @H….a
bene per Massimo
spero rimanga a l’aquila per tentare di mantenere accesa qualche luce su una realtà così complicata e trascurata
Niente contro l’Aquila, ma mi piacerebbe vederlo aiutare il movimento a livelli più alti.
naturalmente
la mia era un auspicio fortemente di convenienza locale….
condivido il tuo pensiero, da aquilano.
In ogni caso, la presenza di Vincenzo Troiani garantisce qualità anche per il ruolo di tecnico degli avanti, se ce ne fosse la chiara necessità. Vedremo come andrà a finire.
Nel frattempo si è chiarito quanto quella sanzione fosse inopportuna.
@chico
ho sempre timori enormi ad ogni avvio di stagione
questa instabilità non credo consenta grandissime manovre ma sono d’accordo con te
lo staff tecnico è il meglio che ci potevamo augurare in una situazione così complessa
se hai letto le prime indiscrezioni sulla prossima squadra converrai con me
fiducia e coraggio comunque
l’importante è non sentire alcun proclama sulla volontà di salire. Servono 3 anni per costruire giocatori, gioco e mentalità. Poi si vede.
San Donà è sparita per 10 anni ma quando è risalita non ha mai rischiato la retrocessione.
San Dona’ sara’ anche sparita dall’Eccellenza, ma dal lavoro sulle giovanili non si e’ mai ritirata…
il mio
@chico
nessuna fretta
avrei grande soddisfazione nel vedere formarsi qualche bel prospetto dalle svariate formazioni giovanili
vedremo
Vi invidio.
Vi invidio per il vostro equilibrio dal momento che nessuno di voi ha stigmatizzato, con aggettivi adeguati al caso, il referto di Blessano su cui si è fondata la prima “condanna”.
Quel referto, letto ora insieme alle testimonianze degli stessi colleghi dell’arbitro è evidente come sia stato scritto per essere interpretato contro Cutitta: “presa al collo” “sfasciata una porta” “minacce”.
La presa al collo, fatto che già allora ritenevo del tutto improbabile, in realtà non era tale, a detta degli altri arbitri.
Il calcio alla porta è da escludersi l’abbia dato Cutitta visto che non risulta fosse nemmeno più presente.
Le minacce si scoprono essere mere millanterie d’aver il potere in f.i.r. per rovinare la carriera del Blessano.
Concludo in una forma tale da escludere la possibilità d’esser bannato: peccato che Cutitta non abbia veramente il potere che aveva lasciato intendere d’avere, peccato che l’arroganza che trasuda nel Referto rimanga così impunita.
Peccato proprio. Comunque vi invidio perché evidentemente a voi queste cose non vi fanno inca°°°re.
Quindi l’arbitro Blessano ha rincarato la dose nel suo referto, per vendeta .. Dovrebbe essere sanzionato anche lui ?! Peggio del caso Rizzo!
Oggi abbiamo scoperto che i nostri arbitri sono dei bugiardi,e che chiunque abbia giocato in nazionale può fare ciò che vuole,e dire qualsiasi bestialità riguardo il sua eventuale ingresso in FIR grazie al suo ex compagno o capitano in nazionale. Penso che ciò che è stato fatto in quello spogliatoio sia vergognoso.Tutti coloro che erano negli spogliatoi quel giorno dovrebbero avere il coraggio di confermare ciò che hanno scritto sul referto della partita senza paura e non comportarsi da vigliachi .
consiglio una attenta lettura della sentenza del giudice sportivo…
sono contento di occuparmi d’altro…
Cuttitta ha sbagliato ma non è capace di chiedere scusa… questo è quello che leggo nella sentenza.
Prima di postare ho letto la sentenza.
Concordo con te Ambi, il comportamento di Mouse Cuttitta è stato deplorevole, anche perchè reiterato.
Ho visto la partita in TV e se L’Aquila è retrocessa, perdendola, non è colpa dell’arbitro (che, poi, l’arbitro stesso sia stato pedante e si sia posto con viva antipatia è irrilevante, oltre che soggettivo).
Ma qualunque torto avesse subito la sua squadra Cuttitta, proprio perchè uomo di rugby dal grande passato, non poteva comportarsi come ha fatto.
La sentenza è pilatesca, e forse è la pagina peggiore di questa storia.
Giustifico Massimo solo perchè, pur sbagliando, ha mostrato un amore sconfinato per la città che per prima lo ha ospitato da ragazzo al ritorno dal SA.
E, soprattutto, perchè anche se la squadra è retrocessa, ha confermato la sua disponibilità a lavorare con il club.
Forse non basteranno 3 anni per ricreare le basi del rugby aquilano, ma per la prima volta lo staff di tecnici per la prossima stagione dà garanzie che si guarda in prospettiva.
E se i seniores aquilani in rosa sono pochi, e sfiduciati, i due sodalizi hanno complessivamente 400 bambini-ragazzi, e questo dimostra che il seme ovale nonostante tutto è ancora radicato in questa sfortunata Città, e darà nel tempo i suoi frutti.
W L’Aquila Rugby
Clap! Clap!
Carissimo VCN se c’è una persona nel nostro mondo che stravede per ciò che rappresenta il rugby a l’Aquila sono io,per tutto quello che hanno dato i giocatori al rugby italiano e come hanno sempre rappresentato la città, e per questa ragione che trovo insopportabile l’atteggiamento che ha avuto Cutitta.Quel giorno lui rappresentava il rugby aquilano,a mio modesto avviso,prima di agire in quella maniera doveva contare fino a 1millione ricordando che lui in quel momento parlava in nome e per conto di: Mascioletti Ghizzoni diCarlo Morelli Cuchiella Pacifici diCola Ponzi Mariani Tripitelli Falancia Donofrio ect ect ect. Per me ha sbagliato alla grande.
Domanda: ma come è possibile che il Giudice Sportivo dia 10 mesi e la Corte d’Appello ne dia solo 3?
O è un incapace il primo, o lo è il secondo.
Sul referto di Blessano si riportano diversi testimoni (addirittura il tecnico della Rai…) ma non sono stati sentiti.
La vittima dell’aggressione poi non ha scritto nemmeno 2 righe per confermare e smentire…
Mi sembra tutto architettato a difesa del Cuttitta ma 3 mesi di squalifica se li è comunque presi…
Vi ho letto con attenzione e rispetto profondamente tutte le opinioni.
Ora c’è una verità processuale, prendiamone atto.
Vi invidio (in forma autocritica sia chiaro).
Vede Signor @mamo credere che tutto sia criticabile partendo da un virgolettato di un giornalista che riporta a sua volta lo scritto o le parole di qualcun altro e un modo singolare di avvicinarsi alla verità.
Ritenere poi, senza avere visti gli atti processuali, di esprimere giudizi su una vicenda giudiziaria è altrettanto singolare.
Credere poi che i giudici sportivi siano imbecilli, incapaci di essere terzi di fronte agli imputati, e inadeguati per gestire un procedimento giudiziario è ancor più singolare.
Cuttitta è stato ritenuto colpevole e quindi ha sbagliato. Stop.
Fra 3 mesi, a condanna scontata, ripartirà.
Buon per lui che i giudici di appello hanno giudicato in maniera diversa da quelli di primo grado.
Purtroppo di giocatori che pretendono trattamenti preferenziali per il solo fatto di essere stati azzurri, ce ne sono tanti. A partire dai biglietti gratis in tribuna.m
Signor Pippo Santini io mi sono attenuto a quanto letto nella decisione n. 36 – 2015/2016 e quella, salvo che qualcuno non la impugni, è Verità Processuale.
Di singolare non c’è proprio nulla e se poi legge il mio primo post capirà anche il senso del secondo.
Ho ben letto il suo commento precedente. Ribadisco quanto scritto.
allora proprio non capisco a cosa si riferisca quando mi appropria frasi del tipo giudici imbelli o virglettati da un giornalista.
Vede, Signor Santini, mi sono rigorosamente attenuto alla Decisione che, pur non allegando tutti gli atti, riporta sinteticamente i fatti e le testimonianze.
Sto parlando della Decisione, alias Sentenza che anche Lei puó leggere cliccando il link indicato nell’articolo.
La Sentenza, Signor Santini, é veritá processuale e quella io ho commentato.
Spero di essere stato esaustivo.
Il suo commento iniziale , egregio Sig.@mamo trasuda complotti ad ogni paragrafo e ad ogni considerazione. Se la sentenza fosse verità, come Lei afferma, sarebbe incommentabile, per definizione. Infatti in un sistema condiviso le sentenze si accettano e non si discutono.
Signor Santini le Sentenze si impugnano e non si discutono ma una volta definitive sí discutono eccome.
La discussione, Signor Sanini, puó essere Dottrina se si approfondiscono aspetti di diritto o anche semplice Commento se si analizzano i fatti che sono stati oggetto della Causa.
Poi se vuole avere ragione, Signor Santini, faccia pure.
Senza alcun livore.
Credo che, leggendo il dispositivo, sia chiaro a tutti che l’arbitro non ha mai parlato di atti violenti nei confronti degli ufficiali di gara ma di una mano sul collo del Presidente degli arbitri presente nello spogliatoio.
Lo stesso arbitro, come si legge nel dispositivo, ha “ESORTATO il Giudice Sportivo ed altri Uffici competenti ad avere un confronto con il Presidente del CNAr. per chiarire la dinamica e la gravità del gesto” credendo di togliersi, in tal modo, la responsabilità di dire quello che doveva essere detto da altri.
A mio avviso è impensabile che il G.S. abbia sanzionato Cutitta con 10 mesi di interdizione senza ascoltare, almeno informalmente, il Presidente degli arbitri che avrebbe comunque dovuto sentire la necessità, come ancora riportato a pag. 7 e 8 del dispositivo, di integrare il referto con una propria dichiarazione sulla portata del gesto o segnalare l’episodio alla procura federale.
Alla fine della storia non abbiamo potuto vedere nessun intervento volto a sostenere gli arbitri che, in sede di ricorso, si sono ritrovati da soli a sostenere un interrogatorio e testimoniare contro “un’icona – incensurata – del rugby nazionale ed internazionale “ quale é o appare il Massimo Cutitta.
Il tuo commento é ineccepibile.
Mi permetto solo di sottolineare che sia assolutamente usuale che una decisione di primo grado sia poi riformata in sede d’appello ma ció non implica assolutamente che i primi giudici siano degli inetti né che i secondi, che decidono comunque sugli stessi atti sottoposti ai primi, siano dei geni.
Diversitá di interpretazione dei fatti.