Abbiamo intervistato il tecnico degli avanti azzurri. Che presenta il tour nelle Americhe…
Avanti moderni e preparazione atletica: parola a Giampiero De Carli
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Avanti moderni con GPS..sensori di parcheggio e sensori start and stop..
si usano da anni!
Ma son sempre all’avanguardia ! 🙂 🙂
si
ha ragione chi qui ha detto che ormai le nuove parole d’ordine sono “atletismo” e “rendimento atletico costante”.
E’ buffo se si pensa alle prestazioni che da decenni nell’emisfero sud abbiamo visto tutti noi. Da sempre altissime velocità e intensità per tutta la durata dei match.
Oggi la necessità di queste attitudini sbarcano con banda e gran cassa anche nello stivale.
Molti di voi che commentano sanno bene che in realtà qualcuno dei reietti del sistema lo ha predicato in ogni modo possibile connettendolo giustamente alle altre parole d’ordine reclutamento e formazione giovanile.
Non è né tardi né presto ma forse occorre gettare lo sguardo con maggiore attenzione e volontà a quelli più bassi di 1,20 mt…..
Da quando c’è De Carli, sarà un caso, la mischia azzurra soffre terribilmente.
Ricordo ancora come ci ha asfaltati la mischia giapponese e rumena nelle ultime partite per non parlare della prestazione della mischia nell’ultimo 6 nazioni.
Sarà un problema di uomini…forse…io il problema lo vedo più nello staff tecnico dedicato…
Credo che O’Shea ci metterà mano personalmente se questo tour conferma l’attuale debolezza della mischia…
Eppure quando c’era Orlandi e la nostra mischia era quasi sempre dominante, veniva criticato a piu’ non posso.
Molti dei nostri commentatori potrebbero facilmente andare ad allenate gli All Blacks…
Se le cose vanno bene ci sarà sempre comunque qualcuno a dare contro.
Ma quando le cose vanno male, e la mischia italiana va male male da circa 2 anni guarda caso, la colpa sarà pur di qualcuno…
Oggettivamente De Carli ha più colpe che meriti…
purtroppo concordo
vero che ha responsabilità, ma la partita col Giappone è arrivata dopo una settimana che era nello staff azzurro..
perciò proprio per quella partita le sue responsabilità son nulle!!!
In Italia e’ sempre colpa di quello prima.
O’Shea e’ arrivato 2 settimane fa: se dopodomani si vince e si gioca bene e’ merito suo: “si vede già la sua mano”.
Se dopodomani si perde e si gioca male e’ colpa di Brunel: “ci vuole tempo per assimilare il pensiero dell’irlandese”.
scusa eh ma per te uno in una settimana quanto può aver inciso???
“Credo che O’Shea ci metterà mano personalmente”..ma de che???
COS infatti è un noto guru della mischia ordinata! 🙂
No ma magari fa fuori De Carli e mette uno dei suoi…
ah cosi molto probabile..ma de cali per ora ha un contratto con la fir..
su qualcosa dovevan risparmiare 🙂
La ns mischia ha cominciato ad andare male quando hanno cambiato le regole….nello stesso periodo si sono ritirati alcuni, altri sono entrati in declino (es Castro), altri erano stati spremuti troppo dal club (Cittadini , Rizzo). Anche le celtiche con le nuove regole sono andate malissimo…
le regole son cambiate per tutti!
Ma qualcuno si e’ adattato meglio e qualcun altro peggio.
infatti..quello è il problema..
Io ho visto un peggioramento più nell’ultimo anno (dal luglio 2015) sulla mischia. Le partite pre mondiale con la scozia sono state le prime in cui ho visto una mischia incapace…non credo che sia solo questione di allenatore in questo caso…poi é vero che il problema va risolto.
Ripeto quello che ho scritto ieri e l’altro ieri: odio i mastodonti pompati e adoro le schegge e oggi aggiungo “che riescono a correre per 100 minuti”.
Questo per me è atletismo.
Bisogna trovare il giusto compromesso fra massa e velocità e il compromesso ovviamente sarà diverso fra Mischia e 3/4.
E’ vero quello che dici, ma fino a un certo punto…il pompatissimo non è adatto, ma a livello di nazionali nemmeno correre 100 minuti serve, è più un discorso di qualità che di quantità…esempio: le terze linee. Prendi Minto, giocatore secondo me fortissimo. Veloce, atletico quanto vuoi, ma quando attacca la linea raramente sfonda. Questione di tecnica sul bd? Anche, ma anche una questione di accelerazione per massa. Prendi dei fisici simili, che so Louw o Tom Wood: pesano 10kg di più, eppure corrono altrettanto come dei dannati e sono molto più incisivi in attacco. Il punto quindi non è tanto che si fa troppa palestra, è che la si fa male.
Certo Pif,
dico 100 minuti perché, per me, questi (a spanne) devono essere per poi riuscire a giocarne 80 in partita (ovviamente per la mischia-il cui affaticamento è maggiore- il minutaggio può essere inferiore).
Quanto al compromesso massa/velocità il mio concetto è esattamente quello che hai, in altri termini, evidenziato tu.
non basta solo essere Fit
intensità..linee di corsa…saper valutare le situazioni di gioco…..questo serve! ma sono cose che s’imparano col tempo
e si imparano da piccoli!!!
Scusa pif87 io non ci ho capito niente!
Dico solo che per sfondare ci vuole la quantità di moto ovvero m*v.
I nostri partono da quasi fermi ovvero con v=0 ecco perché non sfondano!
Hai perfettamente ragione gino, ma a parte partire da fermi anche a livello di massa non ci siamo fino in fondo…io non sto dicendo che è giusto fare progetti statura, peso, garretti o quant’altro…ma se pure sei veloce, ma non hai certe dimensioni, che piaccia o non piaccia, ti prendono e ti piantano in terra come un ombrellone. Come diceva giustamente mamo ci vuole un equilibrio (e qui si sta parlando solo sul livello fisico…quello tecnico lasciamolo stare che sappiamo…)
aggiungerei pif, anche che non tutti possono saper fare tutto. ce ne sono pochi in giro e noi ne abbiamo solo uno. e’ nel complesso della squadra che si deve compensare tutto.
D’accordissimo con te @gsp…infatti si faceva una riflessione particolare sulla questione fisica, che pur essendo una componente importante, è sempre secondaria rispetto a un’organizzazione del gioco come squadra
E’ evidente che non tutti devono saper far tutto, salvo casi eccezionali (vedi Parisse) ed è giustissimo che l’aspetto atletico è una delle tante componenti.
Ora si parla di Skills, un tempo si parlava di Tecnica e Intelligenza: la prima, necessaria, la si impara mentre la seconda è generalmente un dono di natura che chi non ce l’ha può,ma non sempre è possibile, acquisire con l’esperienza.
Faccio un esempio: ci sono dei 10 che hanno fisico, calcio, passaggio, finta ma non sono rugbisti per il semplice fatto che non basta scimmiottare dei gesti per risolvere delle situazioni ma ci vuole l’intelligenza di sapere cosa in quella situazione.
In ogni caso io sono dell’idea che la preparazione atletica sia fondamentale perché se un atleta va in apnea non riesce a sfruttare la sua tecnica e, ancor peggio, non ha la lucidità per trovare la soluzione giusta e questo sia esso un tallonatore che un’apertura.
Adesso la chiamano Skills.
La preparazione e le qualità atletiche sono secondarie? Ecco che si spiega tutto del rugby italico, e non solo del rugby. Mettiamo una squadra organizzatissima contro una disorganizzata ma dove tutti si muovono a velocità doppia e vediamo chi vince.
La qualità atletica è primaria e deve sessere “scontata”.
Raramente sfonda? Si da quando l hanno messo a terza linea.
Oggigiorno non esiste un avanti,al di fuori di pochissime eccezioni,che gioca più di 50/60 min.Credo che sia là tecnica individuale e collettiva a mancare.Ricordo che l’Australia ha Ledesma come responsabile dei piloni e non della mischia.
di norma i cambi degli avanti sono solo 5, quindi almeno 3 avanti di solito si fanno 80minuti
Forse voleva dire 1* linea!
Credo che nessuno neghi la necessità di migliorare skills e visione di gioco. La nuova enfasi sul fitness mi sembra un approccio ragionevole per avere una base solida su cui puoi costruire il resto. Senza intensità agonistica e resistenza, puoi avere tutte le skills che vuoi, ma dopo 30 minuti cominci a perdere lucidità mentale, e dopo 50 sei steso a terra col fiatone.
Fitness fisico e mentale non sono condizioni sufficienti, ma sicuramente necessarie per competere ad alti livelli nel rugby moderno. E fitness non vuol dire essere tutti rinoceronti pompati.
Ha ragione @Stefo, “preparazione atletica” è diventata il nuovo verbo del rugby italiano. Io però mi chiedo: ma se alcuni giocatori delle franchigie non hanno superato i test elaborati secondo nuovi parametri (a questo punto, immagino introdotti da O’Shea-Catt), allora fino ad oggi che tabelle si utilizzavano, quelle dell’epoca di nonna papera…??
E si e’ anche gia’ passati a rivalutare le idee che servono grossi e pesanti…intantyo Matt healy e Craig Gilroy sono top try scorer di Pro 12 con 10 mete a testa!
Amen! Serve velocità, mica dei mastodonti…
Scusate ma in qualsiasi sport,individuale o di squadra la preparazione fisica e’ importante, punto.
Se i nostri celtici,tabelle di nonna papera o meno, sono deficienti su questo lato le prestazioni delle nostre squadre sono li a dimostrarlo.
Poi
gino non hai ben capito il mio punto fatto ieri.
Che la prepartazione fisica sia importante non si discute, ma adesso da un paio di settimane e’ il nuovo mantra, ripetuto come uan novena come 6 mesi fa era invece il discorso del mental coach…anche quello senza dubbio importante e vero ma la sensazione e’ che si cavalchi l’onda della nuova cosa evidenziata.
Per chiarimento ti riposto il pezzo finale del mio post iniziale di ieri:
“Non c’e’ un unico problema, i problemi sono tanti e di vario tipo, e sia Dominguez che Castro che O’Shea hanno ragione al di la’ delle mode di cosa scrivere/dire.
I ragazzi nella maggior parte dei casi non sono qualitativamente (skills) al livello degli avversari, fino ad una certa eta’ pero’ restano piu’ o meno agganciati a seconda dell’annata, poi pero’ quando la gli altri oltre a fare un ulteriore passo avanti tecnico lo fanno anche atletico le differenze diventano piu’ marcate e cosa succede? Che gli altri oltre ad avere una gestualita’ migliore iniziano: ad essere fisicamente piu’ prestanti vanno piu’ veloci, eseguone le cose piu’ velocemente (ma qui si parla anche di gestualita’ di base diversa) e reggono certi ritmi piu’ a lungo. Infine in partita subentra l’aspetto mentale e quando inizia ad aprirsi il gap la squadra difficilmente riesce a reagire (come invece hanno saputo fare Irlanda ed Argentina oggi per fare un esempio).”
Stefo, secondo me l’innalzamento della competitività atletica è la risposta in tempi brevi a questioni ben più grandi, come per esempio la gestualità nella gestione del pallone, ma che non si possono risolvere certamente in tempi brevi, ma sviluppando le skills da quando da ragazzini si toccano i primi palloni…lucidamente capisco il nuovo mantra, anche se fa ridere come pare si sia scoperta l’america…”la condizione fisica è fondamentale”, grazie al ca**o…la riflessione che mi viene è che a certi livelli si è alla preistoria e che OS abbia almeno definito un crescita per gradi
Pif il problema o meglio il timore e’ che come si pensava 6 mesi fa di risolvere tutto col mental coach ora mi sembra si pensi di farlo con una condizione fisica migliore…
Stefo, sono d’accordo che il rugby italiano ha spesso vissuto di mode…equiparare cani e porci perchè italiani no buoni pe’ rugby; grandi e grossi manco si dovesse diventare il SA (progetti statura ecc.); non si vince più, sarà un problema mentale (e via di mental coach)…io non dico che una condizione fisica migliore sia la panacea di tutti i mali, magari lo fosse…però una base la si deve mettere e da lì partire…esempio: appena arrivato Eddie Jones ha preso l’Inghilterra e ha detto “quelli che sono più fit li convoco, il resto lo diventi e verrà sempre tenuto in considerazione”…i numeri sono cose certe e quindi Haskell si è sgonfiato un po’, Robshaw non ha più la panzetta, Vunipola ha migliorato moltissimo l’esplosività…il conditioning non deve essere considerata la soluzione, ma il mezzo per poi costruire cose ben più complesse ed articolate
Stefo che si vada a mode e’ un fatto però questa questione del fitness e’ una necessità per noi e per fortuna COS l’ha evidenziata subito!
Io non sono del pensiero che COS non sappia niente perché appena arrivato,io penso il contrario e pure lui lo ha affermato.
Perfino negli scacchi e’ importante!
Poi la questione dei grandi e grossi e’ un’altra cosa….
“io non sono del pensiero che COS non sappia niente perché appena arrivato,io penso il contrario e pure lui lo ha affermato.”
Questa non l’ho ben capita, non credo nessuno pensi che COS non sappia nulla.
Il mio punto non e’ l’importanza o meno della questione fisica, ovvio che e’ importante, ma come ora sia diventato il mantra assoluto.
Stefo qui si dice che non conosce i giocatori perché appena arrivato!
Io invece penso che lui conosca molto di noi cosa che egli stesso ha affermato!
Questo era il senso!
Su Stefo un po’ di flessibilità di pensiero!
Gino guarda che non si capiva proprio a cosa ti riferissi!!!!
Concordo con quello che dici ed ha anche ammesso di aver seguito consigli per certe convocazioni (o cosi’ mi pare gsp riportava di un’intervista che non ho letto)…che per me come scrissi all’epoca -quando alcuni polemizzavano sulla cosa- e’ una cosa che ci sta benissimo sia successa, senza alcun intento polemico al riguardo.
@gino: le tabelle di “nonna papera” significa che i nostri tecnici non sono aggiornati ai parametri attesi in uso nel resto del mondo. E’ ciò è grave, perchè sono stati loro a gestire franchigie e nazionali, fino ad oggi.
giovanni, pura supposizione la mia.
le tabelle possono anche essere aggiornate. pero’ spesso i nostri staff si trovano a scegliere tra forma fisica e gente, per esempio, che va bene in chiusa, mancando quelli che fanno bene entrambi. ed allora fanno scelte.
e’ uno scoglio che anche OS e lo staff potrebbero incontrare, e magari una ragione per cui gli allenatori in passato non hanno potuto puntare tutto sulla forma fisica.
poi e’ da decidere, non c’e’ risposta univoca, se puoi insegnare a Luus (o Fabiani) a lanciare e tallonare o a Giazzon a correre (pero’ se Giazzon non lancia neanche…). solo un esempio, non prendetelo troppo alla lettera.
Infatti, De Carli se ne accorge oggi, che c’è O’Shea, che ai piloni e tallonatori moderni è richiesta molta maggiore mobilità che in passato.
Grande @gps.
Vedi Ceccarelli, sufficiente in mischia e null’altro. Guardatevi Cittadini alla sua età e poi fate il dovuto confronto.
Vedi Panico, debole in mischia ma bravo in qualche sgroppata per far vedere che è atletico.
Secondo me di piloni così non ne abbiamo bisogno. Quando ci sono persone come Ferrari e Zanusso, ma anche altri certamente, che sono meglio.
Però è proprio Zanusso ad essere rimasto escluso dalla tournè delle Americhe, causa test atletici non superati.
Infatti è questo che io affermo, che i risultati delle nostre squadre sono lì a dimostrarlo o quando dico che menomale COS lo ha preso di petto il problema!
Poi dovresti anche ricordare che io non sono proprio un difensore dei tecnici Italiani o delle partenze lanciate!
Sono d’accordo che O’Shea faccia bene ad affrontare per primo questo problema. Ma continuo a chiedermi: in che mondo del rugby vivevano, fino ad una settimana fa, i nostri tecnici del cosiddetto alto livello?
Non so proprio che dire !
È come dire che esiste l acqua calda…..
Ma non vedete??
Ancora a negare il fatto che tecnicamente è un FALLIMENTO della federazione nelle loro accademie , nei loro progetti peso altezza….. Parlando di atleticita’ e velocità….. Quando metà almeno dei giocatori gioca all estero e vive da PROFESSIONISTA.
Ricordo ancora le parole di Guidi… Eh gli altri ci sono superiori fisicamente……….
@Geddar, per una volta sono daccordo con te, che il Progetto Peso/Altezza federale sia un fallimento è lapalissiano, la cosa più grave è che non si siano accorti che sarebbe stato un fallimento in partenza, perchè è inutile sperare di creare giocatori, soltanto con le misure, prendendoli da posti dove, misure o meno, nessuno è stato in grado di insegnare loro a giocare a…Rebby!!!!
Se zanusso non era in forma (non credo che gli altri li siano, a cominciare dal sostituto), la responsabilità è di chi lo allena è lo vede ogni giorno… Idem per le zebre…. Ma la invece tutti in forma. Si come no.
OT: qualcuno ha trovato qualche streaming per Argentina-Italia di sabato?
Non ancora!
Magari ESPN laggiù qualcosa trasmette
si, la trasmissione su ESPN c’e’.
Sono in attesa che Bernabó mi risponda! Gli ho chiesto di trovarmi uno streaming
Scusatemi ma @SanIsidro potrebbe ben darci una dritta !
aridaje!
è impegnato a diffondere volantini della Raggi per il ballottaggio! 🙂
Alla fin fine De Carli ha detto quello che chiunque avrebbe detto al suo posto.
Bene.
Adesso passiamo ai fatti e vediamo quello che ha da dirci il campo.
Intanto è bene che si sia riconosciuto che la velocità e atleticità sono importanti. Poi sarà necessario insegnare agli avanti a passare la palla, ci vuole velocità di esecuzione!
Sarà necessario passare la palla soltanto agli…avanti??
Insegnare a passare la palla!!!
Io sono del parere che è vero che avere una preparazione atletica adeguatamente paritaria con i tuoi competitors sia indispensabile, però, per potertela davvero giocare ad altissimi livelli, che lo sia egualmente aver fatto apprendere, in giovane età, le skills, altrimenti ci troveremo sempre qui a dire “Atleticamente è eccezzionale, sapesse anche..non far cadere la palla quando gliela passano, passare, interpretare le linee di corsa, calciare leggere il gioco!!”.
La verità è che il Rugby italiano, non soltanto, non ha ancora fatto suoi i metodi di allenamento del professionismo di alto livello, ma non è mai stato in grado di insegnare ai suoi giocatori il necessario bagaglio tecnico, tattico e mentale che ha sempre cotraddistinto le raltà di prima/seconda fascia del Rugby internazionale.
BRavo hro!
Siamo d’accordo Hro!
E allora gino concordiamo tutti e tre 🙂
Mi aggiungo. Siamo in 4.
…e poi critichiamo Parisse che fa un drop… 😀
Solo quelli che Parisse non lo vedono o addirittura non è Italiano! 🙁
e guai se capitano! 😛
io critico solo se lo sbaglia 🙂
Qui però qualcosa non quadra. Significa che tutti gli allenatori stranieri della nazionale e dei club degli ultimi 15 anni o erano e sono degli incapaci (come minimo non aggiornati) oppure facevano e fanno apposta a non allenare adeguatamente gli italiani. Quanti sono, 20 o 30? O più?
Oppure al contrario hanno fallito tutti perchè non è colpa dei maestri ma degli alunni che a più di tanto non arrivano, e si torna a Mallet.
Avanti moderni…. Dai dopo 20 anni ci siamo arrivati anche noi.
Ma se per moderno intende soffrire in mischia e fare qualche galoppata per far vedere , ha scelto quelli giusti….
Il tempo dirà a tutti se sono o no giusti!
Zanusso : Lo sa anche lui che ha qualche chilo di troppo e qualche deficit atletico.
Siccome e’ sufficientemente intelligente lavorerà su questo!
Invece i chili di troppo gli ultimi classificati del pro12 non li hanno. Vero? Lui corre il doppio rispetto ad uno di eccellenza…
Poi, se uno pesa 130 kg ma corre 10 km,per me va più che bene invece di uno fit che dopo 60min in eccellenza è sulle ginocchia, ma sarò cieco io.
no!
tu ne sai a pacchi!
Ciao Geddar,
dopo 20 anni ci siamo arrivati anche noi ?
In realtà nella nazionale di Vllepreux i piloni erano Bona e Pivetta, sono passati quarant’anni e credimi che ancor oggi si potrebbero definire Moderni, le referenze le più chiedere a VcN per il primo e Fracasso per il secondo 😉 .
sai chi è arrivato dopo VILLEPREUX vero………..
😉
Qualcuno sa come procede il lavoro di recupero della forma da parte di Zanusso?