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Il 24 maggio 1990, impresa ad Auch della Romania contro la Francia in Coppa FIRA!
http://frr.ro/2016/05/24/26-de-ani-de-victoria-istorica-romaniei-fata-frantei-pe-pamant-francez-la-auch-la-auch-sa-batem-un-cocos/
Da Bing Translator….
Dopo 26 anni, il 24 maggio 1990, la Romania ha compiuto presso una delle vittorie più importanti del Rugby rumeno, 12-6 con la Francia a Auch. Questa prima vittoria francese sulla terra rumena ha segnato per sempre la storia bene e stabilito una generazione. E ‘ stata una partita in cui la Romania ha portato 9-0 al primo tempo, i francesi di ritorno fino a 9-6, al minuto 73, un dropgol firmato dall’Ibe per recuperare la differenza. Quel capitano della squadra prezioso era l’attuale Presidente della Federazione rumena di Rugby, H Darr, che è diventato per il mondo del rugby, dopo che una partita, “Capitano da Auch”. Ha rememorat che le prestazioni per il sito Web FRR.
Ho 26 anni dalla vittoria di Auch. Che cosa ti ricordi da allora?
In quel momento non abbiamo capito era una vittoria storica perché eravamo ansiosi, desideroso di battere le grandi squadre. Ero consapevole del fatto che una buona partita con la Francia ci sarebbe notevolmente hanno sollevato il valore e sappiamo che possiamo battere il peer con loro. Mi ricordo che alla fine del gioco, negli spogliatoi, Viorel Morariu ci ha detto che abbiamo fatto la storia che vivere di giorno e un massimo quel momento. Che vittoria di là di importanza storica, legata a noi tutti che siamo rimasti nel campo, è nata un’amicizia per tutta la vita con un gruppo di persone
Che cosa vuol dire per te ora, quella vittoria?
È la prima vittoria francese sul terreno, una vittoria che ci si aspetta e che hai sognato per molto tempo e la maggior parte di tutti, è il fatto che quando credete in voi stessi e combattere fino alla fine per ciò che desideri, nulla è impossibile.
Vi siete mai stati nella storia del rugby come capitano da Auch. ” Sente la pressione di questo progetto?
La vittoria è stata la vittoria della squadra, non un uomo. Ho avuto il privilegio di guidare la squadra delle quattro stagioni, eravamo tutti uguali, che tutti hanno giocato dando tutto a terra. Il ruolo di un capitano è quello di assemblare la squadra, per avere una buona parola per ogni pesante momenti del gioco, perché è il più importante. Quando le cose vanno male, fidanzata di tutti con tutti, ma nei momenti difficili, che è importante assomigliare a quello accanto a voi siete lì per lui, incoraggiamo e sosteniamo. Poi, ricordo con affetto e con rispetto delle nostre vetture dal poi, il Theodor R e il Florin Popovici, che purtroppo non è più tra noi.
Qual è la prima cosa che viene in mente quando si dirà, 24 maggio 1990 Auch?
All’ultimo secondo della partita, quando Blanco era rivestito di Cali vicino al corso di destinazione. Fischio finale dell’arbitro messo alla fine di una partita in cui abbiamo autodepasit.
Qualcos’altro?
(pensa per pochi secondi e sorriso) Per la prima volta all’estero gioco intorno con mezzo pieno con i sostenitori di Tribune sventolando la bandiera tricolore quel taglio del cappotto delle armi nel mezzo, che ha cantato e noi abbiamo incoraggiato tutta la partita: “Auch, Auch, da una noce di cocco da battere”.
Guardare quel gioco?
In qualunque momento difficile ancora quella partita perché aiuta, mi dà forza per andare avanti. È il momento in cui ho mostrato, come Romani, come possiamo fare tutto il che possibile per rendere le cose fuori dall’ordinario.
Simteati in alcun modo che può essere una vittoria davanti a Francia?
Ho iniziato la partita difficile, abbiamo avuto una prolungata azione, noi abbiamo avanzato un sacco, mettendo pressione sul francese, che non reusiseram più a lungo fino ad allora. In quel tempo ci è stato detto che è possibile fare un grande risultato.
Italiano
Quanto tempo pensi che è necessario per la Romania a ripetere questa performance?
Oggi, le cose sono molto ben separate tra le nazioni del primo scaglione della catena del valore. Finché non saremo in grado di giocare su base annua, al progresso nelle partite con le nazioni nel primo scaglione, è difficile da dire. Per alcuni anni non più avere questa opportunità di giocare con le grandi nazioni, tempi di progresso arriva. È importante per la squadra nazionale ottenere ottimi risultati in concorsi a cui partecipo, perché è l’unica carta con cui attualmente possiamo ottenere di fuori. Il torneo di Coppa delle Nazioni a Bucarest è uno di quei momenti in cui dobbiamo superare, e le partite di novembre con Fiji e Giappone, sarà molto importante di nuovo.
Partite con le grandi nazioni e grandi differenze nel punteggio. Quanto questo aiuterebbe la squadra?
So che sarà difficile da imparare a perdere, forse a volte un punteggio di squadra, ma per essere forte e deve imparare dalle sconfitte. Solo così possiamo crescere, giocare con i migliori e noi supponendo che risultati.
24 mai 1990,Stadionul Jacques Fouroux, Auch
Franta – Romania 6-12
A marcat: Ignat (3lp, dg)
ROMANIA: 1. Gheorghe Leonte, 2.Gheorghe Ion, 3.George Dumitrescu, 4. Sandu Ciorascu, 5. Constantin Cojocariu, 6. Gheorghe Dinu II, 7. Alexandru Radulescu, 8. Haralambie Dumitras, 9. Daniel Neaga, 10.Gelu Ignat, 11. Marcel Toader, 12. Nicolae Fulina, 13. Adrian Lungu, 14.Stefan Chirila 15.Marian Dumitru. Antrenori: Theodor Radulescu si Florin Popovici
FRANTA: 1. Marc Pujolle, 2. Philippe Dintrans (C), 3. Philippe Gallart, 4. Gilles Bourguignon, 5. Jean Condom, 6. Olivier Roumat, 7. Thiery Janeczek, 8. Thierry Devergie, 9. Henri Sanz, 10. Jean –Patrick Lescarboura, 11. Didier Camberabero, 12. Philippe Saint-Andre, 13. Jean-Claude Langlade, 14. Peyo Hontas, 15. Serge Blanco. Rezerva: Pascal Ondars