I diritti per Argentina, USA e Canada sono invenduti. E, a quanto risulta a OnRugby, difficilmente le cose dovrebbero cambiare
Test-match di giugno al buio: nessuna tv per la prima Italia targata O’Shea
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Che pena ….
E non è neanche la prima volta.
Purtroppo no Jock, ma non sembra che nessuno faccia qualcosa.
A sto punto un DMAX (o anche la Rai, che tanto gli Europei li trasmette nemmeno tutti) facessero un’opera di bene, offrissero 3000€ (meglio di niente) alla Fir e famola. Tanto qualcuno (compreso il sottoscritto) che si collega anche alle 3 di notte lo trovano per l’Italrugby…
E però Inghilterra, Irlanda e Galles verranno trasmesse, e non certo gratis, per quelle la concomitanza con gli europei non pesa?
Non credo che verranno trasmesse in Italia.
si verranno trasmesse Inghilterra e Galles nei rispettivi tour in Australia e NZ..da Sky..
Ciao Liuk. Io gli pago un giro di spritz; col bitter, naturalmente.
ma anche con l’aperol, basta che lo paghi 🙂
Certo, malfidente di un Beppe. 🙂
ci sarei anche io…
e, mi sa, non sarà neanche l’ultima
dov’è la novità?
evviva San streaming! cuggino di San Isidro!
🙂
oltretutto con san streaming non rischi di avere commentatori “inascoltabili”… 😉
Ricordo che altre volte non c’era neppure lo streaming, con l’America forse è più complicato, potrebbero almeno pensare alla differita
San Steaming non lo conosco, ma me ne hanno parlato bene…
Come si può sperare in una rinascita?
Nemmeno un network disposto ad acquistare la differita.
Signori parliamoci chiaro e saremo tutti più sereni al prossimo 6N, con l’ennesimo cucchiaio di legno e l’ennesimo whitewash.
Il rugby in Italia è per pochi. Pochi lo praticano, pochi lo seguono e ancor meno ne comprendono la bellezza.
Nessuno venisse a parlarmi di numeri, di crescita e cose così. A parte una timida impennata d’orgoglio nazionale, il rugby nostrano vive nei ritagli TV.
d’accordissimo… su 60.000.000 di persone ci sono 100.000 tesserati (e anche qui potremmo parlare della bontà dei numeri…), l’inghilterra ne ha 2 mil, la Francia 1,5 e Galles, Scozia e Irlanda, pur avendo gli abitanti del Veneto, considerano il Rugby sport nazionale. Noi siamo in un limbo in questo momento, ultimi dei primi (o primi degli ultimi).
Per aumentare l’interesse serve una scossa, che può venire solo con i risultati della nazionale.
….poi non so quanto chiedano per i diritti, c’è da dire anche quello…
Siamo i primi degli ultimi (neanche sempre) aggregati ai primi per grazia ricevuta. E c’è caso che rivogliano indietro la grazia.
E’ così, la storia non si cambia a suon di tv e marketing. Ma neanche cambiando o eliminando la mischia, che sarebbe utile per chi gioca.
Il tutto, professionismo-6n-pro12 è servito a capire questo, oltre sempre che non si diventa buoni giocando coi più buoni. Per quelli che “se credeveno”. E quelli che se credono ancora.
In un periodo così affollato di eventi sportivi, le partite con Canada e USA non sono sinceramente dei TM appetibili. Ancora una volta però stiamo parlando del nulla perché non sappiamo quianto chiedono per i diritti di match di squadre Tier 2 (ad eccezione di Argentina, ovvio). Se fossi nella FIR in ogni caso li acquisterei, come già detto da qualcuno, e farei una bela diretta streaming…
….. chi rompe paga e i cocci sono suoi!!
Ma chi avrebbe acquistato i diritti TV per vedere la nazionale dopo gli obbrobri che ci ha regalato?
per guardare il mondiale 2011 le alzate me le facevo…tipo australia-italia…
proverò a resistere con gli eagles se gioca ancora quel mezzo irlandese a 10.
Anche più che mezzo Haha. Un po’ come Nel per noi scozzesi.
se fossi Alfred, 1 iuro di diritti simbolico, qualche tv disgraziata, forse…..
Potete chiarirmi una cosa ? I diritti sono invenduti perchè nessuna TV è disposta a spendere nemmeno 1€ o perchè nessuna TV è disposta a pagare il prezzo di vendita ?
Voi che frequentate le varie conferenze stampa quando sentite la gente vantarsi dell’olimpico pieno, o del successo di pubblico per la nazionale di rugby, potete per favore chiedere a questi signori come spiegano gli stadi pieni e le offerte di copertura tv deserte ?
….già che ci siete poi una domandina sul perchè mamma rai trasmetta eventi di tamburello, bocce, beach soccer delle vecchie glorie e snobbi la tanto amata nazionale di rugby si potrebbe fare ? ….così giusto per sapere se hanno una risposta sensata
Diciamolo, una buona volta. L’Italia ha avuto una finestra di 10 anni nella quale c’era la forte possibilità che il nostro sport si diffondesse. Gli sponsor erano pronti, la voglia era tanta, le strutture c’erano, la passione era grande. Purtroppo, abbiamo perso il treno. I risultati della Nazionale, dopo l’exploit di due vittorie nel 6 nazioni, sono stati catastrofici, lo stesso vale per le franchigie in Celtic. E’ inutile piangere adesso, gli errori sono stati fatti anni fa’. Per ogni legnata sui denti che si prendeva si diceva sempre “E’ tanto difficile per i ragazzi reggere questi ritmi, una sconfitta che ci farà bene, non possiamo pretendere da questi ragazzi qualcosa in più, hanno dato tutto etc. etc.”. Ora, io non dico, con tristezza, che ciò non fosse vero. Dico però che mentre si diceva questo, gli sponsor si allontanavano, le televisioni e i tifosi pure. Ed ora siamo rimasti col cerino in mano. Non credo il treno passerà di nuovo a breve. Certo, l’ottima notizia è il fatto che molti più bambini giocano a Rugby oggi. Ma per il resto buio.
Ho una curiosità da chiedere al gestore di questo sito, o da chiunque altro possa rispondermi. Qual è stato l’andamento, in termini di visite, del sito Onrugby negli ultimi 2 anni?
Grazie e buona giornata a tutti.
dovresti chiedere dei numeri di chi visita i pochi campi piuttosto che quelli che navigano su internet..ah e le strutture non so dove tu le abbia viste, ma rispetto agli altri paesi qui è miseria assoluta, a parte qualche felice realtà..quali erano gli sponsor pronti???
andate sui campi!!! collegatevi con la realtà! (del rugby italiano, che non è solo la nazionale!)..
chiudo dicendo che passione e voglia non mancano di certo, il problema è che manca tutto il resto!
Non ho capito se ci sei o ci fai.
E’ chiaro che non sto parlando di strutture Inglesi o Francesi. Ma c’erano realtà interessanti e ben strutturate: Treviso era Munari, Calvisano, Aironi etc. etc.
E’ chiaro che non sto parlando di SPONSOR ricchi come quelli Inglesi e Francesi. Ma credo che solo tu non veda il disinteresse che i pochi SPONSOR che avevamo prima hanno nei confronti del rugby ora.
E poi scusa Mazeena permettimi, non è che se c’è più gente che va su ONRUGBY penso che il movimento va bene e se non c’è che il movimento va male. Tuttavia On rugby è forse il primo sito per gli appassionati di Rugby italiani, perciò è evidente che abbia, un seppur piccolo, valore statistico. O no? Mi stupisco che tu non lo capisca.
Ma tant’è, non tutti sono connessi con il reale.
non meriti risposta..tono saccentino e prevenuto..
forse dovresti connettere il cervello quando leggi, probabilmente capiresti il senso di quello che c’è scritto!
in linea di massima sono d’accordo con te,però il treno non è ancora passato del tutto ma sono le ultime fermate…complice anche un marketing posto più sui valori che sui risultati,è già incredibile che lo spettatore medio abbia voluto bene la nazionale in anni e anni di scoppole accontentandosi di qualche vittoria…parlavo con un mio amico ieri e nominando il rugby mi ha risposto “siamo in crescita”…anche se non è più vero,tra chi non segue sento spesso dire questa frase,è indice che ancora tutto non è perduto…secondo me se la nazionale di O’Shea iniziasse a fare anche qualche risultato in più i numeri si alzerebbero,lo dimostra anche lo share della mancata impresa con la Francia lo scorso 6N
Mi dica qualcuno se vi sono speranze che l’Italia nel rugby possa ottenere risultati simili a quelli a cui possiamo puntare in ogni Campionato del Mondo o competizione internazionale per club nel soccer, nella pallanuoto, nella pallacanestro e nella pallavolo, ossia il podio ma anche la vittoria (anche se poi, ovviamente, tutt’altro che sempre li si ottiene). Sono il primo a sperare di sbagliarmi ma penso invece che il rugby italiano dovrebbe, almeno per ora e per un bel po’ di anni, trovare una sua dimensione sapendo che non puo’ pensare di competere con i risultati che diversi altri sport di squadra possono ottenere in Italia. Questa dimensione potrebbe per esempio consistere nel puntare ad aumentare di parecchio il numero di giocatori professionisti di formazione italiana che giocano effettivamente a livello di professionismo internazionale anche se non tra i migliori, diciamo il livello di una media classifica in Pro12. I risultati che si ottengono in questa competizione dimostrano che abbiamo probabilmente meno di una ventina di giocatori di tale livello formati in Italia. ecco, il primo obiettivo dovrebbe essere quello di portare tale numero a una cinquantina sia tramite formazione di base che gioco ad alto livello nel Pro12, che pure con esperienze all’estero, come per Favaro e Campagnaro. Con 50 giocatori di formazione italiana e di livello media classifica del Pro12, teniamo però conto che non si vincerebbe comunque nulla, usando quella frase brutale che sottintende vittorie di Campionati mondiali o, almeno, continentali. In realtà si vincerebbe molto, poiché si vincerebbero dominandole partite come quella alla RWC con il Canada invece di vincerla perché forse un passaggio di un canadese era in avanti di un palmo! Si vincerebbero un discreto numero di partite in più con squadre tipo le Pacifiche o nei club in Coppa e anche qualcuna nel 6N, e, per nulla secondario ad onta dell’altra abusata definizione delle sconfitte onorevoli, si giocherebbero molte più partite rimanendo in corsa fino alla fine che, a livello di risultati, è la base per avere il polso che ti stai avvicinando a poter ottenere di più.
L’alternativa è quella di continuare a provare a spacciare per possibili le cose impossibili e per sconfitte onorevoli quelle che tali non sono, inficiando per l’appunto anche quella definizione che invece senso ne avrebbe se usata cum grano salis. Si dà il caso però che le bugie hanno le gambe corte e, meno detto ma altrettanto vero, anche le speranze impossibili non le hanno lunghe. Succede così che, a forza di spacciare che puoi perdere di poco con una grandissima dell’Emisfero Sud, omettendo tra l’altro che accade una volta ogni cinque anni e magari il giorno che quelli erano a pezzi e noi al massimo, e fai passare la deduzione conseguente che sei lì lì per ottenere grandi cose nel 6N e forse anche nel Mondiale, le gambe si rivelano ben presto talmente corte da non consentire neppure più di camminare, ossia, tradotto in pratica, gli esterni tifosi “da poltrona” che si erano avvicinati si allontanano e finiscono per raffreddarsi anche un bel po’ di “intermedi” che sono comunque stati o sono già nel mondo di qualche altro sport, e si stufa anche gente che è o è stata parte attiva del rugby, giocando magari a bassi livelli o allenando, frequentando, portando i figli, etc.
nota per l’autore: magari longitudini invece di latitudini? 🙂
Ciao.
Non sono per nulla sorpreso e manco mi dispero. Mi interessa molto di più vedere i ragazzi al mondiale U20.
CHI ? gli amici dei parenti dei cugini dei fratelli dei predestinati , ormai siamo al patetico.
adesso vorrei che mi scrivessi quali sono sti benedetti “tutti parenti” perché con sta storia avete un po’ fracassato i maroni. Ti ricordo che ci sono 30 nomi nello stage. Voglio nome per nome di tutti i giocatori accompagnati dal suo zio o papà o cugino o mamma o padrino che sarebbe il suo “protettore” ed intoccabile.
ciao kinky… abbiamo scritto in contemporanea…
sorrido perché “fracassare i maroni” sarebbe una mia prerogativa, peraltro…
giornata molto triste per me….l’U18 ha perso a tempo scaduto contro il Rovigo!!!
ps complimenti alla squadra di Rovigo comunque che in due anni è cambiata radicalmente.
scusate l’intervento che tanto OT non è…
testaovale, tu e usafirst sarete sicuramente meglio informati di noi sulla situazione delle (non) convocazioni in U20 e accademie varie, la cosa sembra riguardarvi da vicino, tuttavia proprio per questo i vostri commenti sono colmi di livore e mancano di quel minimo di oggettività da poter essere presi seriamente in considerazione…
o prendete il coraggio di fare nomi e cognomi (a partire dal vostro) o sarebbe meglio evitare di sparare letame ad alzo zero su tutti i ragazzi dell’U20, dato che i loro nomi e cognomi sono conosciuti o conoscibili a tutti…
sapendo come vanno le cose è anche probabile che in alcuni casi abbiate ragione ma le vostre sparate qualunquiste offendono indistintamente tutti, anche quelli che in nazionale ci stanno con merito… e se dovete offendere i singoli nascondendovi dietro ad un nick è meglio che vi asteniate dal farlo…
scusa il predicozzo ma ogni volta che si nomina l’u20 ci siete tu e quell’altro che proprio non riuscite ad astenervi dall’insultare i ragazzi e la cosa ormai sta stufando…
non tutti per fortuna , ma alcuni sono sostituibili immediatamente da gente molto meno allenata e considerata cosi evidentemente che per questo ho dubbi sulla serieta’ del progetto , basta vedere un po di partite i giro anche di squdre dove e difficile emergere , in NAZIONALE non si puo vedere gente che non sa passare , placcare , correre ed li ‘ perché qualcuno gli ha detto di giocare a rugby , comunque spero che mi smentiscano e non faccio nomi perché naturalmente non sono la verita’ assoluta.
chi sono i parenti Testaovale?
E’ facile che anche quelli esclusi non sappiano passare, placare, correre. Il problema è che non imparano mai. Che sia colpa dei maestri o degli alunni non cambia il risultato.
mi arrendo tutto a posto avanti cosi peccato per i ragazzi che meritano ma non hanno nemmeno la possibilità di dimostrarlo vedrete che successi povera italia.
questi sono i risultati di una FIR governata da vecchi giocatori che solo per aver calpestato vecchi campi pelati e fangosi negli anni 60 o 70 o anche 80 credono di capirne di rugby e di poter decidere qualcosa, o per aver gestito una azienda familiare o giù di lì si credono dei manager in grado di gestire una realtà complessa che richiede competenze vere (non millantate), di muoversi ai 100 all’ora nella programmazione, di competere a livello mondiale…da noi tutto è lasciato al caso, si crede di risolvere i problemi cambiando questop o quell’allenatore, con il comprarsi una sede faraonica nuova..tutto quì e questi sono i risultati..
E’ la triste storia di tanti nostri imprenditori che sono stati scavalcati dalla modernità, ma ci sono quelli che hanno saputo reagire, adeguarsi e competere..e noi nel rugby invece..?
Gavazzi, Ascione forse hanno giocato nel campionato dilettanti….. Forse , altro che quello che dici tu
Welcome in Italy, Mr.O’Shea. Storicamente i TM di Giugno hanno sempre suscitato minore interesse rispetto a quelli di Novembre, vuoi perchè si disputano lontano da casa, vuoi per il periodo dell’anno che richiama meno attenzione da parte della gente e dei media. Già due anni fa contro Fiji e Samoa si andò di streaming federale (e che streaming!), mentre col Giappone ci fu un accordo in extremis con SportItalia ed arrivò la prima sconfitta di sempre contro i nipponici. Ma non è che a Novembre sia andata poi tanto meglio: mi pare che due anni fa pure venne stretto l’accordo con Sky all’ultimissimo, dopo che, durante la trattativa, il preside aveva esternato di negoziazioni con altre emittenti, nel maldestro tentativo di giocare al rialzo: risultato, accordo slittato di settimane e raggiunto per un prezzo inferiore e minore tempo a disposizione per pubblicizzare la cosa. Vedremo cosa succederà stavolta, l’importante è che ci sia sempre tanto rispetto politico.
Grande presidente ! Nazionale al buio per preparare meglio le elezioni….
visto che la nazionale rispetto ai club sembrerebbere avere piu’ seguito e visto che i soldini alla federazione sembrerebbe che non manchino ..
se io fossi il presidente della federazione queste partite le produrrei a mia spese e darei i diritti tv gratis pur di pubblicizzare e diffondere il rugby …
non penso che si stia parlando di cifre astronomiche …
…Mah! Pensa un po’ se invece perdessimo netto in Argentina e ne perdessimo una su due in Nord America, vincendo l’altra di misura, ipotesi che certo non auspico (anzi, sarebbe un buon risultato riuscire finalmente a vincere avendo in controllo le partite in Nord America e perdere di poco o magari fare addirittura risultato anche in Argentina) ma che vedo come non certo da escludere.
A quel punto se la cosa avesse meno pubblicità possibile, sarebbe più facile far passare la linea che si è perso perché: fine stagione, i nuovi tecnici non possono far subito miracoli (neanche dopo temo io 😉 ), scarse motivazioni e altre amenità di questo tipo che accomunano Federazione e buona parte delle “opposizioni”, anche qui sul blog, non rendendoci conto che proprio queste visioni rappresentano un grosso limite all’essere lucidi sulla situazione e sul da farsi.
Se aspettiamo di essere competitivi per trasmette le partite della nazionale in TV ……aiuto!!!
Secondo me succede già da qualche tempo.
Che poi possibilmente sarebbero pure partite che possiamo vincere, almeno due su tre
Ma saranno prodotte? Uno streaming lo troveremo.
Dipende dall’interesse che hanno in quei paesi. Se è simile al nostro sarà difficile. Ma magari qualcuno del pubblico con uno smartphone se c’è rete riesce a far vedere qualcosa.
nel tour delle Americhe del 2012 furono tutte prodotte da tv locali, ricordo che mi collegai per tutte con lo streaming…
Secondo me alla fine un accordo si trova . La FIR abbasserà le sue pretese e a quel punto il ” prodotto ” acquisterà il giusto valore di mercato .
Beh dai, l’ultima volta che l’Italia gioco’ in Argentina senza copertura televisiva vincemmo 12 a 13 😉
ARGENTINA-ITALIA 12-13
ARGENTINA: Stortoni; Borges, Bosch, Avramovic, Agulla; Hernandez (18′ pt. Senillosa), Vergallo; Leguizamon (17′ st. Campos), Galindo, Durand; Lozada, Carizza (36′ st. Stuart); Gomez (6′ st.
Gambarini), Tejeda, Roncero (cap). Allenatore: Phelan.
ITALIA: Marcato; Robertson, Bergamasco Mi., Garcia, Pratichetti M.; McLean, Picone (26′ st. Canavosio); Parisse S. (cap), Bergamasco Ma., Sole (18′ st. Zanni); Del Fava, Dellapè (24′ st. Reato); Nieto, Ongaro (31′ st. Ghiraldin), Rouyet (26′ st. Moreno). Allenatore: Mallett.
ARBITRO: Goddard (Australia)
Marcatori: p.t. 3′ cp Hernandez (3-0); 6′ cp. Hernandez (6-0); 19′ cp. Bosch (9-0); 33′ cp. Bosch (12-0); 36′ cp. Marcato (12-3), s.t. 9 cp. Marcato (12-6); 40 m. Ghiraldini tr. Marcato (12-13) Note: gialli Dellapè (I), Gomez e Roncero (A); 45.000 spettatori circa.
(28 giugno 2008)
il Ghira e McLean (apertura) erano in campo anche allora 🙂
Si sapeva, DMAX darà i TM di Novembre, ma per quelli estivi bisogna affidarsi allo streaming…