Irlanda: il quarto incomodo Connacht fa la voce grossa fra mercato e stadio

Pat Lam rivela: molti mi hanno scritto per venire a giocare da noi. E lo Sportsground ormai è troppo piccolo

COMMENTI DEI LETTORI
  1. zappinbo 6 Maggio 2016, 16:14

    questo Pat Lam é un autentico fustigatore

  2. chicodelrodeo 6 Maggio 2016, 16:50

    questi sono personaggi che servono.
    Sposano un club, portano competenza e mentalità, si intendono del radicamento sul territorio creano appartenenza. Mitico.

  3. fracassosandona 6 Maggio 2016, 17:03

    a Galway (75000 abitanti e circondata dalle breccane, intendo dire che la provincia dell’irlanda occidentale è grande quanto il veneto ma ci abitano circa 500.000 persone, circa un decimo della nostra popolazione) uno stadio da 9.500 persone è insufficiente per il pro12.
    La sola provincia di Treviso (il galles d’italia direbbe il buon elvis lucchese, giornalista) fa circa 900.000 abitanti e a Monigo si sta belli larghi in uno stadio da 5000…

    • gattonero 6 Maggio 2016, 18:01

      vincere aiuta un po’ a riempire gli stadi…

      • balin 6 Maggio 2016, 21:31

        Aiuta anche non avere molte alternative, d’inverno hurling e football gaelico non mi pare siano nel pieno della stagione, basket e volley in Irlanda esistono? Per il ballon tondo emigrano in Inghilterra. Ed il discorso vale anche per gli sponsor.

        • fracassosandona 7 Maggio 2016, 00:19

          Tutto vero…

        • Stefo 7 Maggio 2016, 07:55

          La stagione degli sport gaelici comprende i club locali ed e’ in autunno-inverno e la lega che e’ inverno-primavera e non solo l’All Ireland che e’ d’estate. Calcio non so.

          Ma al di la’ di questa precisazione 4-5 anni fa avevano 2-3 mila spettatori di media e non avevano l’appeal di oggi er gli sponsor, giocando nello stesso periodo ed alle stesse condizioni di competizione con altri sport.

        • gattonero 7 Maggio 2016, 10:58

          invece a Treviso c’e’ l’imbarazzo della scelta…

        • faduc 7 Maggio 2016, 12:49

          Ma le proporzioni rimangono…al massimo si allinea Treviso con Galway

    • Giovanni 6 Maggio 2016, 22:04

      A Monigo verrebbero molti di più, solo che si è sparsa la voce della presenza in tribuna di un energumeno mangiarbitri ed il timore prevale. 🙂

    • tifoso ignorante 7 Maggio 2016, 15:53

      Se:
      1) a Treviso si potesse guardare le partite un po’ all’asciutto anche quando piove d’inverno (come a Galway)
      2) a Treviso non ci fossero due squadre che riempiono ogni domenica un palasport da 5.000 posti (una campione d’Italia e una costruita come dovrebbe costruirsi il rugby a Treviso)
      3) a Treviso si vincesse qualche partita in più
      4) la stampa dedicasse al rugby la stessa attenzione che dedica al bocin spanea

      anche a Treviso avremmo bisogno di uno stadio un po’ più grande

      • Hullalla 7 Maggio 2016, 17:58

        Quanti alibi.
        Treviso qualche anno fa era davanti a Connacht sia come punti che come spettatori che come budget e adesso e’ un kilometro dietro sotto tutti i punti di vista.
        Senza aver imparato niente nel frattempo.

        Sicuramente solo sfortuna.

      • carlo s 12 Maggio 2016, 10:57

        A Treviso rimane solo il rugby il resto, in termini sportivi, non è più a livello di un tempo.
        Giovanni (Manildo) tira fora i schei i rifai lo stadio Monigo.
        Il progetto già c’è o c’era.. dai su.
        Oppure credo che possa essere venduto ai Benetton, che potrebbero farne un edificio moderno in linea con i tempi. Gli appartamenti in Ghirada potrebbero poi essere utilizzati per i giocatori e la Ghirada potrebbe essere davvero la sede della nuova Accademia agganciata alla squadra di Pro12.
        Fosse così si potrebbe abbandonare il progetto Dogi, che penso interessi a pochi.
        Può essere un modo per riportare un po’ di attenzione e “business” intorno al Palazzo dei 300.

  4. Stefo 6 Maggio 2016, 18:11

    Vabbeh la racconta un po’ su Kelleher…ma ci sta ovviamente.
    Che Connacht sia un posto per i giovani dove avere piu’ spazio pero’ dipende anche dai ruoli, Kelleher va a Galway dove ad ali ed estremi son messi “benino”, a meno che non abbia in testa di testarlo a secondo centro ruolo in cui il ragazzo ha qualche esperienza di spazi con Healy, O’Halloran e soci negli altri due ruoli non ce ne sono moltissimi….direi che arriva ad allungare la rosa piu’ che altro.

    Tolto questo, Lam sta oggettivamente trasformando il Connacht ed e’ arrivato a Galway nel momento giusto guidando proprio quel passaggio da development squad a squadra competitiva che era stato iniziato per decisione federale….sullo stadio pero’ rallenterei un attimo che c’e’ da vedere se dovessero amncare un po’ di i risultati come andrebbe, che quando si vince e’ piu’ facile riempire lo stadio.

    Comuqnue come rispondevo l’altro giornoa gsp che diceva che un “miracolo Leicester” nel rugby non sarebbe possibile per me il Connacht lo sta facendo, con le sue differenze per carita’, ma il Connacht sta raccogliendo i frutti di una programmazione precisa iniziata anni fa dalla IRFU e che con Lam ha preso slancio con una progressione incredibile…tanto di cappello al lavoro di Lam ma anche di altri.

    • Giovanni 6 Maggio 2016, 22:06

      Lo Sportsground lo manterrano per le sole corse dei cani…? 🙂

    • faduc 7 Maggio 2016, 12:53

      Vero Connacht = Leicester, nella differenza che nel rugby il “Miracolo” è il frutto di programmazione. Il Liecester è un mezzo miracolo, lo scorso anno tutte le ultime partite le aveva vinte…quindi Ranieri ha perfezionato una macchina che comunque aveva dato segni di buone qualità

  5. Mr Ian 6 Maggio 2016, 19:50

    Dichiarazioni un pò da sborone per Lam, si dice cose vere ma da qui a diventare capitale del rugby irlandese ne passa…Connacht, così come in parte gli Scarlets, sono stati bravi ad approfittare dell anno particolare del post RWC, l anno prossimo sarà tutta un altra storia ed affermarsi a certi livelli è sempre difficile

    • faduc 7 Maggio 2016, 12:54

      Forse è vero, ma deve sfruttare il momento per consolidare il movimento che c’è attorno…compreso l’appeal per i giocatori giovani

  6. Hullalla 7 Maggio 2016, 18:00

    E’ sempre una buona notizia quando gli stadi di rugby non bastano piu’ a contenere il pubblico che vorrebbe entrare.

  7. Neman 8 Maggio 2016, 14:55

    Mi tengo stretta la mia jersey verde acquistata nel 2010, che si è ripagata con ingressi gratuiti (cessione di biglietti) sia a Viadana che a Parma. Galway era così sonnacchiosa (di giorno) da sembrare una corsia di un ospedale. A parte cozze, ostriche, guinness e cani in vari momenti in estate, altro in giro non c’era, trent’anni fa. Se adesso necessita di impianto da 12000 posti, significa che c’è stato un grande lavoro e questo lavoro ha dato frutti.

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