Il seconda linea chiude sabato la sua carriera da giocatore. A OnRugby parla di giovani, ct che arrivano e di mentalità da cambiare
Marco Bortolami tra scarpini da mettere via e l’invidia di… O’Shea
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#GrazieBorto
“il rugby sta correndo ed è impensabile rimanere fermi su modelli di alcuni anni fa”
Senza voler auto-lodarmi, sono tutte cose che dico da tempo qui dentro e sono uno dei pochi. Percui é dimostrato che anche chi non é reduce da sotto le bombe di Botha e le cariche di Mallet, ma sgambetta allegramente in tornei amatoriali puó capire piú del sistema rugby di certi reduci, che a forza di sbattere la pelata hanno guadagnato sí rispetto, ma non competenze in quello che esula dal loro perimetro (3x3m) 🙂 Per le prossime elezioni mi candido 🙂
grandissimo giocatore il Bortolo,capitano di tutte le squadre in cui abbia giocato,prima a Padova,poi a Narbonne,poia Gloucester e infine Aironi-Zebre.
oramai pure i sassi dicono di valorizzare i giovani dai 18 ai 20 per capirci qualcosa , se anche quest’anno se ne fregano vuol dire che la NAZIONALE non e’ l’obiettivo finale dei CF e AC ma e’ solo una mangiatoia per pochi.
“Ho capito e vissuto le dinamiche all’infuori dai 15 o dei 23, una cosa che mi è servita e mi servirà moltissimo.”
Questa frase mi sembra davvero molto bella e significativa, spero diventi un ottimo dirigente
Io andrò a Parma sabato solo per applaudirlo.
“Serve una struttura societaria e uno staff tecnico di qualità.”
Grazie di tutto, Marco!
per me e’ illuminante la risposta sull’esclusione dal mondiale. c’e’ tutto l’uomo e tutto il giocatore.
sul piano tecnico, solo uan cosa. competenza.
Anche a me e’ piaciuta molto come risposta nonostante la emzza frecciata che tira…molto diretto anche sulla stagione zebrata senza caricare su infortuni e Nazionale ma ammettendo che quando gli altri han cambiato marcia e si son messi a correre i limiti son venuti fuori.
Treviso ha fatto un gran bel colpo a prenderlo nello staff tecnico.
Concordo @Stefo, Bortolami sarà uno dei migliori “acquisti”del Benetton quest’anno.
Scusa Stefo, io quel nonostante no lo metterei, se avesse glissato su certe cose si sarebbe dimostrato troppo “politico” dire quel che si pensa è il metro della persona e del tecnico che vedremo, fra l’altro è detto in un tono urbano cosa che non guasta mai
grazie Bortolami
auguri Bortolami!!
1. Serve una struttura societaria e uno staff tecnico di qualità;
2. serve competenza in ogni aspetto, dal magazziniere alla segretaria, fino al manager, al tecnico e al giocatore;
3. Legare un’accademia alle franchigie è una cosa positiva? Fondamentale
4. una Eccellenza di livello oggi non la avresti nemmeno se a giocare fossero solo 4 o 5 squadre
5. I club devono essere al centro, ma poi dobbiamo fare in modo che ci siano dei risultati, a partire dalla formazione degli atleti più giovani. Bisogna lavorare sulla tecnica individuale, fare molto lavoro con la palla.
Tutte cose lette nei commenti dei vari utenti del blog, forse Bortolami ci legge e poi ci copia oppure sono cose che si riescono a distinguere a tutti i livelli, cose di buon senso insomma…
Ancora il buon Marco ci lascia con un pensierino che è tutto un programma sullo spessore umano dell’omino Bialetti e dei suoi accoliti: “non sempre nella vita vieni ricambiato con la stessa moneta con cui ti comporti”.
#GrazieBorto
Grazie a Bortolami per quello che ha dato club e nazionale. Però certe cose le poteva dire prima. Con Aironi e Zebre non lo abbiamo mai sentito lamentarsi di certe situazioni. Mi fanno un po arrabbiare queste dichiarazioni uno come lui doveva esporre prima. Proppio adesso che ha l’ultima partita!!!!!!!!!!! Ma
a me l’intervista di Bortolami non mi sembra che abbia chissà quali lamentele (a parte una frecciatina avvelenata nei confronti di Brunel), ma soprattutto proposte e idee per come crescere insieme
Se prima l’avesse mai detto o meno non mi sembra tutto questo problema, magari prima pensava più a giocare e meno a come gestire una squadra o a come crescere come nazionale di rugby
Magari nessuno gli aveva posto la domanda prima…
bravo Bortolami
su cosa fare per il rugby italiano ci vede benissimo
grande giocatore e grande persona, contento che se arriva a Treviso
grandissimo giocatore, la sua carriera parla per lui
sempre tanto cervello in campo
sabato pomeriggio andrò allo stadio per poterlo applaudire nella sua ultima battaglia da giocatore
inoltre credo che abbia tutte le qualità per essere un bravo allenatore e dirigente
queste sono le figure che servono al movimento intero per crescere
grazie Borto
Solito posto?
solito posto perfetto
ti mando una comunicazione sulla mail zebronia
Maxwell se viene gsp fatti offrire il caffe’ che mi deve dal Mondiale 🙂
🙂 🙂 Non ce la faccio Stefo e Max e mi sembra anche giusto non fare favoritismi. Ma alla prossima stagione, se c’e’ Treviso e zebre entrambe in casa, si fa la caravana.
ormai non ti credo più 🙁
La scelta di andare a Treviso spero sia un buon viatico per la prossima stagione dei veneti, un po’ meno per le Zebre. Titolo della quarta pagina sportiva della Gazza di oggi: “Un altro All Black per le Zebre”. Il ritorno di Tito in Italia, meno righe del torneo old di touch di sabato. Siamo gente ben strana.
Daje Barbones! 😀
Barbones – Les Besiò, altro che derbies londinesi. 🙂
Fa tì, non c’è pezza! Per lo meno per il livello di arlia e/o arterio…
Poi con tutte le “vecchie glorie” che saranno presenti…
😀
Grazie di tutto Marco.
… oltre al resto (tanto) ha anche il merito d’averci fatto sentire “importanti” quando è diventato capitano del Gloucester. Eccheccccazzo, mica roba da niente.
Un grandissimo giocatore e uomo. Ovviamente non uscito dalle accademie (*).
abbiamo gente come i Bergamasco, Bortolami, più avanti Masi, Festuccia, Parisse, Castro che ha vissuto in prima persona per tanti anni l’esperienza di come funzioni un club strutturato tra inghilterra e francia e di quali siano le recentissime in tema di strutture e metodologie tecniche e di preparazione atletica…
alcuni di loro sono in Italia forse da troppo tempo ma non credo abbiano già dimenticato come si fa…
lasciare fuori dal giro questo tipo di giocatori sarebbe uno spreco…
e qualcuno dovrebbe chiedersi se bergamauro sia al momento più utile come volontario al Selvazzano o come professionista in qualche altro staff…
Uno è Ongaro.
infatti
e
gode anche del rispetto dell’allenatore più osannato dell’ultimo anno
speriamo che vada a Treviso e si faccia valere
Lui e Checchinato le uniche seconde linee – di nascista e formazione italiana – di livello internazionale, prodotte negli ultimi 20 anni.
la storia di venti ragazzini ed un pallone e’ davvero incredibile. So che sono probabilmente tutti volontari gli allenatori, e magari mancano i fondi. ma cavolo li portino i ragazzini da casa, qualche club d’eccellenza, facciamo una colletta qui.
e spero sia questo il problema, e non una trovata geniale dell’allenatore.
per favore, smettiamola con questa mancanza di fondi! A Colorno, primo azionista delle Zebre, giocano la finale di Serie A su un campo senza (!!) tribuna (!!) Neanche alla Dozza!! Neanche a Tonga!!
Aspetto il prossimo articolo di Fumero:-)
anche io ho sempre notato questa cosa, troppo pochi palloni
forse hanno paura che gli rubino i palloni se ne hanno troppi, oppure di non riuscire a gestire i ragazzi
(ogni pallone corrisponde ad un esercizio, se hai tanti palloni= tanti punti da controllare contemporaneamente)
Io quando allenavo il (mini)minirugby mi son trovato in una situazione con troppi pochi palloni (secondo me), ma li ho chiesti alla societa’ e li ho avuti. Praticamente un pallone per ogni bambino.
Vuol dire che sono stato fortunato?
no, vuol dire che eri al valsugana… 😉
🙂
La vita e’ fatta di priorita’ 🙂
eee niente, postata sotto te e senza motivo Giovanni. O forse voleva solo ricordarti che c’e’ una seconda linea di livello internazionale, di nome V, di fama internazionale. e non solo rugbystica. Si aggira qui di solito.
Beh, Lui ormai ha spiccato il volo nell’empireo dell’immaginario collettivo rugbystico romano e, prossimamente, nazionale. Sulle tribune dei campi da gioco, dirigenti, giornalisti ed ex-giocatori lo accolgono festanti a braccia aperte. 🙂
Grande bortolami una bandiera del rugby italiano . Gli auguro una carriera altrettanto buona da allenatore o da dirigente,che di uomini così ne abbiamo bisogno assoluto.grazie e auguri.
#grazieBorto , e mi sembra il minimo , penso fosse impossibile fare certe precisazioni , anche e comunque molto garbate … quando era in lista giocatori .
La consuetudine ed il buonsenso fanno sì che certi sassolini , anche piccoli .., si tolgano smassa la maglia di gioco .
Ragazzo educato , da tutti i punti di vista , formato come manager , deve sviluppare le proprie notevoli capacità dentro e fuori dal campo , me lo aspetto nel consiglio direttivo dei Dogi ( se andranno avanti ) fra qualche anno … intanto auguroni per il nuovo ruolo .
Buonasera,
Grandissimo giocatore Marco Bortolami, grandissimo capitano, trascinatore, compagno in campo ideale, gran competenza nel rugby giocato e scritto (illuminanti e curati i suoi servizi tecnici ne “La Meta” di Enrico Borra) stimatissimo in campo internaziinale, un grande uomo anche fuori dal campo.
L unico senayore che avrei portato ai Mondiali per il suo carisma e serietà.
Mi attendo molto da lui per il nostro sport.
Certo serve l immagine e il marketing, maserve sopratutto testa ed uomini intelligenti. Marco Bortolami è l uomo giusto ! Spero che qualcuno se ne renda conto e agisca di conseguenza.
A lui il mio augurio personale di entrare nella storia rugbistica di questo paese per un rinnovamento anche fuori dal campo.
A chi si è avvicinato da poco a questo sport…un invito a presenziare sabato a Parma per un saluto collettivo ma dare la giusta stretta di mano singola ad un gran campione. Sono cose che vi resteranno nelcuore sempre, cari appassionati, e che sono le cose piu belle che ci rimangono ancora del nostro amato sport!
Evviva Marco Bortolamo !!
Cordialità
Evviva Bortolami !!
Evviva Marco Bortolami !!
lover
Complimenti x il giocatore.. speriamo anche x l’allenatore che verrà.. difficile il prossimo anno dopo il miglioramento che c’è stato nell’ultimo sulle touche..
#GrazieBorto
Colonna del rugby italiano. Da Hall of Fame. Grande petrarchino, primo capitano in Inghilterra, 100+ caps azzurri, pure barbariano. Nel suo piccolo, il nostro RMcC 🙂 E mi dispiace per Sergione, ma io voto Borto tutta la vita.
La cosa che mi preoccupa è che allo stato attuale un seconda linea italiano come lo era Bortolami non lo si vede all’orizzonte…Speriamo che ci sia da qualche parte e se ne venga fuori..
#GrazieBorto
Sono pienamente d’accordo e mi sono iscritto proprio per ringraziare un grande giocatore che ha dato tanto al rugby italiano.
Grande bortolami, un ottimo giocatore un grande uomo. Intelligente. Diventerà certamente un grandissimo allenatore
Il rugby, specie quello italiano, ha bisogno di persone come Marco Bortolami. Speriamo perciò che voglia e gli sia dato lo spazio per diventare un allenatore di livello internazionale. Se ricordate le analisi tecniche che scriveva su On Rugby qualche tempo fa, converrete che le premesse ci sono tutte. # GrazieBorto
#GRAZIEBORTO
Grande Bortolami! non sei stato mai una delusione da giocatore e mi sembra di poter dire lo stesso per l’Uomo. Continua così! 🙂
OT: sono stato in Francia per lavoro e ho scoperto (magari lo sapete già tutti…) e comprato le figurine Panini del Top14 e ProD2! quest’estate magari prendo anche l’album e torno bambino… Non l’ho mai fatto un album delle figurine di rugby!!! come faccio a resistere? 😀 😀
mi sa che ti costa una fortuna andare ogni domenica in Francia a comprarti le bustine…
🙂
ahahah in effetti sul sito panini con 35 sterline compri album e figurine…
#GrazieBorto
https://www.youtube.com/watch?v=64RrncqHklg splendida touche rubata, grande capitano, in bocca al lupo per il tuo foturo
futuro