Accademie celtiche, stage nei club inglesi, campionato Under 20 e altro ancora
Movimento FIR: il resoconto del secondo Consiglio Federale 2016
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Altri 4 giovani prospetti entrano nelle Accademie di Franchigia
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Sul tavolo il rilancio del campionato, il numero di squadre partecipanti, la distribuzione dei permit player e la formula della Coppa Italia
FIR: approvato il Bilancio Preventivo 2024
Avvallato a maggioranza dal Consiglio Federale verrà ora inviato agli organi preposti per approvazione
L’impatto economico del Sei Nazioni 2023 sull’Italia: oltre 37 milioni di euro per Roma e la regione Lazio
Sono stati presentati gli studi relativi all'indotto creato dalle 3 partite casalinghe del Torneo dell'anno scorso
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Al termine i giocatori potranno trovare spazio nei roster delle franchigie o delle squadre della Serie A Elite
FIR e Ministero dell’Istruzione e del Merito sottoscrivono il protocollo “Scuole in meta”
Un documento di intesa che contribuisce a portare il rugby all’interno degli istituti scolastici
Una vera rivoluzione. quella del cambio di denominazione delle Accademie Zonali !!!!!
F.i.r. ha dato ascolto a tutti quelli che chiedevano un radicale cambiamento delle Accademie. Bravi e basta.
la ridenominazione in “centri di formazione permanenti” per me non è del tutto casuale, come ho ho scritto più sotto…
Vuon giorno San,
certo, da un punto di vista semantico ha un senso ma non é questo che, almeno io, mi aspetto. Il termine Accademia non ha vincoli temporali se non quelli che le vengono dati; potevano benissimo continuare a chiamarsi Accademie ma con un reglamento interno che innalza l’età dei giovanotti che vi fanno parte.
La mia impressione é che per ora f.i.r., ma anche i suoi antagonisti, si concentri soprattitto sulla forma rispetto ai contenuti.
Quanto all’accademia legata a TV ritengo verrá uficializzato ció che giá esiste in pratica: Mogliano.
Piuttosto mi chiedo se abbia un senso legare le Accademie alle franchigie quando la selezione degli accademici ciene fatta da strutture federali e non dai diretti interessati (Zebre e Benetton).
Perplessitá che credo tu possa condividere.
Alcune iniziative sembrano buone: campionato U20 attività estiva, collaborazione con premiership, rugby 7 e pubblicazione bilancio
Di altre mi risulta difficile farmi a caldo un’idea. Di tutte dipende come verranno realizzate
Sul campionato Under 20 però mi sembra che solo il 30% delle società è d’accordo.
Sí, Dusty, ma il 30% di tutte quelle che hanno giovanili. Non mi sembrano poche se pensi ai piccoli club satelliti di altri.
Questa, del campionato u20, rimane a mio parere una prioritá.
sì ma se i club sono contrari…certo, almeno fossero contrari ed iniziassero da subito ad usarli, i giovani…
cioè quelle che lavorano su progetti di lungo periodo che danno risultati e danno talenti all italia! petrarca,viadana,capitolina e co!
E’ stato definito di istituire tre poli tecnici in Lombardia, Veneto e Lazio per proseguire anche durante la sosta estiva la preparazione degli atleti di interesse nazionale nati tra il 1997 ed il 1999, con attenzione particolare alla tecnica, alle skills ed alla preparazione atletica……… e, di grazia, chi sarebbero i formatori?
Prafo Tafazzi!!! Dacci i contentini, cambia gli allenatori, ogni tanto dì “Campionato Under20” o Rugby 7s così annoi commentatori di OnRugby ci fai accontenti!!! Grande Presidente!!!
attenzione particolare alla tecnica, alle skills ed alla preparazione atletica………
vorremmo sapere chi sono i dopolavoristi formatori…………
stage per preparatori atletici?? invece agli allenatori non serve vero………….
Cambiamo tutto per non cambiare nulla, a parte l u20 legata alla Benetton. Il campionato u20 al giorno d oggi è inutile…
Per il resto vediamo come va a finire…
Il Campionato under 20 è utile a chi punta sui seniores e non ha le giovanili, o ce le ha per finta, o ce le ha da epistassi. Chi fa principalmente le giovanili, senza una lira, figurarsi se può caricarsi un’altra categoria prima della squadra seniores. Ma avete idea di quanto costi una struttura per produrre delle Elite u16 e u18 come si deve? E quanto costi un campionato? Anche se si imbroglia rubando la marmellata nell’accademia più vicina, i campionati under sono gli unici ambiti nei quali conti ancora qualcosa la competenza e non solo i soldi. Una cosa sensata sarebbe andare con gli anni dispari, ma anche usare il calendario scolastico per calcolare l’età, come fanno più o meno quasi tutti, e tagliare i fuoriquota.
Proprio per tutte le ragioni che sopra elenchi, soprattutto la questione economica è quella principale, chi ha dei 18enni li lancia in prima squadra, qualche dubbio per le prime linee, ma ti posso dire che già giovani piloni se ne vedono tanti
@Ian, per quanto non sia un filofederale, l’u.20 legata alla Benetton non mi pare per niente cosa da poco…
Ciao carissimo San, anche io ho detto che è una cosa importante, il tutto però dipende dai tempi che impiegheranno per realizzarli e chi metteranno in cabina di regia.
Mi pare che già i Dogi hanno organizzato delle partite con una selezione juniores, potrebbe partire un progetto pilota.
Scusate l’ignoranza, ma il campionato U20 non potrebbero farlo le società interessate? O bisogna avere una maggioranza? Chiedo perché non so/non capisco.
Ah, le società non vogliono il campionato U20? Bhe, se avessimo una federazione seria d’imperio le costringerei a farlo pena retrocessione della squadra seniores. Oppure chi vuole lo fa e la FIR sgacia un po’ di soldi a chi lo fa, magari risparmiando su inutili accademie, e gli altri si arrangiano. Ma alla FIR evidentemente pensano che i giocatori di formino sui banchi di scuola (nelle accademie) anche se non giocano. Così, magicamente, escono dalle accademie e son pronti per il 6N. Mah…
Sarebbe semplice via le accademmie nazionali. Si fanno le accademmie di società tipo zebre Benetton Padova Rovigo ecc. Gli si da i soldi, tanto li spendono comunque, poi un bel campionato e che si scannino tra di loro. Poi i migliori selezionati per il 6nazioni. Gli altri fanno così.
l’acqua calda 😀
Lo capiamo tutti, anche chi come me non capisce un tubo di rugby. In un paese dove la formazione sportiva a scuola non esiste, si deve adottare un modello diverso. Le giovanili le formano le società e i giovani a rugby ci devono giocare sul serio, non per finta in accademia. La FIR mette i soldi a chi forma e mette le competenze tecniche e strutturali: impianti, personale per la formazione atletica e di base, ecc., cioè quello che adesso spreca nelle accademie. Un bel campionato e obbligo di far giocare qualche giovane in Eccellenza sennò niente money. Vera collaborazione pubblico/privato che è, con le dovute differenze, il motivo del successo sportivo di alcune nazioni (non solo rugby, ovvio).
penso che nell’idea della fir le accademie u18 siano proprio per fronteggiare il gap creato dalla mancanza di sport a scuola, in supporto all’attività dei club.
i ragazzi delle Accademie U18 comunque tornano ai club per le partite della settimana, non giocano con le accademie
buona la 2 accademia u20 ma non e’ la rivoluzione che ci si aspettava ,speriamo che almeno anche i 97-98-99 oltre allenarsi abbiano la possibilità di dimostrare quanto valgono giocando in tornei internazionali.
se ti aspetti una rivoluzione con questa FIR stai fresco, intanto l’accademia collegata alla Benetton è già un passo importante e, finalmente, ci si è arrivati…
Rendere obbligatorie le Under 20 per società di Eccellenza e serie A (che sarebbero ricompensate). Organizzare capionati Under 20 speculari a quelli delle prime squadre.
Avremmo oltre 1000 giocatori che ogni domenica si contenderanno il posto in squadra. Miglioreremmo la qualità (avendo aumentato la quantità) dei giocatori che si contenderanno il posto in Nazionale e forse le figuracce di 40 punti a partita si eviterebbero. Fermo restando che la qualità dei tecnici dovrà migliorare tramite una rivoluzione copernicana.
A proposito: il mio nikname e Hooker , visti i miei trascorsi da tallonatore, ma mi chiamo Gianni Amore
Buongiorno hooker.
Il suo programma di quattro anni fa era il migliore.
Vista l’esperienza del 2012, riuscirà a trovare un accordo di programma con pronti al cambiamento e terre ovali per fronteggiare adeguatamente il consiglio uscente? Ci sono speranze che riusciate a coordinarvi?
Un papà del minirugby nonché spettatore pagante di eccellenza e pro12, talvolta spettatore a scrocco in A e u20 e tassista in u10.
Sono d’accordo con Fracasso, il suo programma era il migliore perchè parlava alla base del movimento. Purtroppo gli interessi hanno prevalso sul cambiamento e lo scontro è stato tra Zatta e Gavazzi. Ora spero che i “parrucconi” abbiano compreso che il suo programma è quello attuabile e che i sigg.ri di Pronti al Cambiamento e Terre Ovali appoggino La Sua candidatura alla Presidenza!!!!
Al solito la domanda, dopo aver letto tutte queste cose (più o meno belle, più o meno dovute) rimane “ma chi ci metti?”. Chi la fa la formazione? Chi si occupa dei centri o accademie o comesichiamano? E, cosa poi ancora da capire per me, se Goosen e Guidi vanno a Disneyland con O’Shea, la Emergenti a chi la lasciamo?
Liuk, già era stato detto a suo tempo, il tecnico della Emergenti dovrebbe essere Carlo Orlandi, il che non mi dispiacerebbe…
Questi resoconti sono sempre così poco concreti.
“Si pensa che forse si potrebbe, volendo, un giorno, magari, istituire una seconda accademia dalle parti di Treviso… forse… prima o poi…vedremo”.
se non si puo uan 3franchigia un accademiau20 anche a ROMA ci vuole , i giovani dai 18 ai 20 vanno messi in condizione di rendere al massimo ,da noi solo pochi hanno questa possibilità perché sono gia’ in società forti , altri in società poco performanti rendono al 50×100 di quello che valgono e’ questi che dovrebbero essere sostenuti , ma accade il contrario purtroppo.
“seconda Accademia Nazionale U19/U20, da affiancare a quella attualmente operativa a Parma e da collocare idealmente in luogo adeguato alla collaborazione con Benetton Treviso”.
“Collaborare” è cosa molto diversa da “academy agganciata alla prima squadra”. Significa allenarsi e far partitelle assieme e, nei fine settimana, trattenere un certo numero di elementi per la partita di CL e liberarne altri da far giocare in campionato (serie A, come avviene adesso per la Francescato, o Eccellenza o campionato under20, un domani). Quella attuale non è academy, di accademia ha solo il nome.
Sul campionato under20: s’è fatto il sondaggio ed il 30% dei club ha detto si. Dopodichè, cosa si intende fare? Ci si ferma qui o si cerca di analizzare i motivi, i problemi che hanno spinto il rimanente 70% a dire no?? Ma soprattutto, se si ritiene che una cosa sia utile, la si fa. Ovviamente cercando di mettere tutti nelle condizioni di potervi prendere parte.
Finchè le 2 accademie saranno sottoposte a f.i.r. (Francescatto a Parma e PincoPalla a Treviso) saranno solo il prolungamento biennale di quelli che escono dalle accademie Zonali, anzi dai Centri di Formazione Permanente – trovata geniale per allungare persino il nome) e chi li sceglie ?
Se se li scelgono de due Franchige sapremo che i prescelti, nel pragmatismo di chi potrebbe beneficiare delle loro doti, saranno i migliori se invece sono selezionati da f.i.r. continueranno i dubbi sul metodo di selezione.
Cari Trilussa e Fracassosandona (un nikname che mi fa venire la pelle d’oca al ricordo di tante partite giocate San Donà) mi piacerebbe dirvi di si che ci sono accordi, ma non è così. Se mi scrivete in privato vi potrò dire come stanno le cose. Saluti Gianni Amore
Si intende su FB
secondo me per cambiare qualcosa in FIR bisognerebbe cambiare molto nei club (e.g. presidenti, gestione, etc…). Per me e’ significativo (in negativo intendo) il fatto che cosi’ pochi club sono d’accordo ad un campionato U20. Magari con un po’ di trattative si poteva avere supporto dalla federazione per organizzare un bel campionato di buon livello U20. Ma tant’e’; come gia’ stato detto in precendenza, chiunque vada in Federazione fallira’ miseramente. Purtroppo se non si cambia dalla base la punta non cambiera’ mai.
La realtá é che non tutti i Club possono permettersi una 20 vuoi per i costi ma, soprattutto per i numeri.
Probabilmente istituire un campionato u20 stimolerá il cooperativismo, cosa positiva, anzi molto positiva.
L’idea di Hooker, anzi la proposta di Amore, é intelligente anche perché il campionato abbinato alla I^ squadra (A e Eccellenti) potrebbe di per se abbattere i costi.
e si probabilmente vedono solo spese e grane in un campionato u20 ma la NAZIONALE con questo sistema perde un 50×100 dei ragazzi , bisognerebbe premiare economicamente le societa’ in base ai risultati in classifica ma sarebbe troppo bello.
Son d’accordo con entrambi. Infatti, ho scritto che club e federazione si parlassero magari un compromesso lo potrebbero anche raggiungere.Ma ho come l’impressione che prima di far qualcosa passeranno molti anni.
Sarei curioso di conoscere i dati territoriali delle società riguardo al campionato u.20.
Ma sarebbe ancora più utile sapere cosa è stato chiesto dalla FIR : c’è una bella differenza fra “vorreste un campionato u.20” e “vorreste un campionato u.20 se rimborsassimo una parte dei costi di trasferta e con premi finali”
la domanda avrebbe dovuto essere posta come segue:
dato che l’anno prossimo toglieremo TUTTI i contributi all’eccellenza ad eccezione del rimborso spese di viaggio (tanto a Roma si va e si torna in giornata e per il resto siete al massimo a tre ore l’uno dall’altro), faremo anche un bel campionato U20 con tra mischiaioli fuori quota e useremo i soldi risparmiati per premiare i migliori vivai italiani… a chi va di partecipare?
ma soprattutto un club di serie c ce la fa a fare un campionato u20?
sono più le squadre in serie c o in serie a?
Io non capisco tutto sto smaniare per i campionati U20
Basterebbe tornare alle annate dispari e avremmo per magia un campionato U19 magari con 3-4 fuori quota per la prima linea, e poi le società non vedono i soldi e non han abbastanza tesserati dovrebbero mettere in piedi un’altro campionato con giocatori pronti per la prima squadra?
Cacchio, anche Gianni Amore legge @San Isidro….
ce legge tutti…
Si’, ma a te di più…
un campionato u.20 territoriale con trasferte al minimo 80/100 km e poi
fasi finali.
1- abruzzo,lazio,marche,umbria,molise
2- campania,basilicata,calabria
3 -sicilia
4- sardegna
5- piemonte toscana liguria
6 -emilia romagna
7 -veneto,
8 -lombardia
fasi finali con premi in euri x le migliori e non le solite medaglie e coppette.
Ciao 6n,
piú o meno la suddivisione che esiste per le under, potrebbe andar bene ma é necessario, a mio parere, capire come quel 33% é suddiviso nel territorio. L’idea di Hooker permetterebbe di consolodare le realtá esistenti (penso soprattutto alla serie A che é abbastanza capillare); se poi un territorio nin é rappresentato in A, si potrebbe immaginare un Club di riferimento dove far confluire gli under 20 della zona. Ovviamente, in quest’ultimo caso c’é bisogno di una collaborazione economica anche di f.i.r.
buonasera mamo la cosa importante e’ che si giochi, ci sono
tantissimi ragazzi che smettono con il rugby perche’ non vengono inseriti nelle squadre maggiori, la colpa principale e’ delle politiche
scellerate della dirigenza f.i.r. ti pare possibile che c’e’ un
campionato del mondo u.20 e noi partecipiamo con 30 ragazzi
scelti ad minchiam ?
Fondamentale, 6n, la 20 o 21 é fondamentale.
D’accordissimo
Mamo, ‘scolta me. A Parma in genere in Elite siamo in 4: Amatori, R.Parma. Noceto e Colorno. Quest’anno Noceto è fuori. Amatori sta facendo il campionato di B con almeno 15 diciannovenni (e qualcuno anche meno, mica difficile chi sia): le ha prese di santa ragione, ha faticato, ma se la sta giocando e il prossimo anno avrà 15 ventenni in più. In compenso l’u18 è tutta o quasi nuova, primo anno, ragzzi di sedici anni. Ovvi che trovi i Medicei e Prato e ti fanno nero, ma anche lì c’è da vedere se è tutta farina del sacco casalingo, i fuoriquota, ecc. E’ lo sport giovanile, mica un delitto: si perde all’inizio ma si gioca per arrivare a vincere, e si compete sempre. Secondo te, con l’u20 cosa facciamo? econo 120 ragazzi almeno dall’under 18, e ti assicuro che anche se non sono fenomeni ma buoni giocatori, riusciamo sì e no a fare la B con infornate di ragazzi ogni due anni, cosa dobbiamo fare: smettere di produrre i Violi, Manici, Ferrarini ma anche i Mortali, Silva, Ruffolo, Boggiani, Gennari, Farolini, Zucconi, Castagnoli, Pace, e almeno un’altra quarantina di giocatori che se la giocano tra Eccellenza e A? Saranno meno quelli che abbandonano? Io dico di no, e già adesso con questa follia dell’alto livello per i sedicenni si fa fatica a tenerli.
@6nazioni: campania, basilicata, calabria…da Benevento a Reggio Calabria son 500 km.! Altro che trasferte di 80/100 km… 🙂
giovanni facciamo cosi’:
calabria – puglia
campania – basilicata (napoli-potenza 156 km)
ok!!!!!
c’e’ qualcuno che mi saprebbe dire cosa e’ successo nella partita u.18 elite’
medicei-cavalieri p.s. (non omologata) grazie.
Allora:
– sull’aggregazione di Guidi e Goosen al tour estivo ridico quanto detto a suo tempo…trovo positivo l’inserimento di Guidi nello staff azzurro per il tour delle Americhe, è un’ulteriore esperienza di alto livello per il tecnico livornese in ottica della prossima stagione, speriamo intanto ci dia qualche soddisfazione in queste due ultime partite delle Zebre…su Goosen ho qualche riserva (anche il suo rinnovo come DoR alla Benetton non è che mi entusiasmi granchè), comunque più lo staff dell’Italrugby sarà allargato a Giugno e meglio è per i ragazzi…
– da quanto si capisce la “Francescato” dunque diventerà la vera accademy delle Zebre, attendiamo l’istituzione dell’accademia che sarà collegata alla Benetton, potrebbero piazzarla a Mogliano Veneto visto che lì c’è già quella zonale u.18…comunque cosa positiva, finalmente! Dopo 6 anni celtici ci siamo resi conto che collegare le accademie alle franchigie è necessario…
– vabbè, la questione è puramente nominale, ma a me piaceva di più il nome di “accademie zonali”, tuttavia non credo sia casuale la nuova denominazione, con quel “centri di formazione permanenti” vogliono intendere che quei centri diventeranno presidi fissi e che la formazione continuerà ad essere centralizzata, ovvero in mano alla federazione…nonostante i buoni risultati delle nostre nazionali sotto l’u.20 continuo ad avere i miei dubbi sulla gestione di questi centri zonali e preferirei che i ragazzi facessero il grosso della formazione ai club fino alla maggiore età…
– un campionato nazionale u.20 (anche diviso in gironi zonali in una prima fase) non mi dispiacerebbe, a patto che le rose non siano bloccate e che quindi i migliori giocatori possano anche militare con la prima squadra qualora fossero convocati, ad ogni modo fare un torneo nazionale giovanile u.19 probabilemente sarebbe meglio, a quel punto però la federazione dovrebbe rimettere le under dispari e credo sia una soluzione ottimale…al di là dei talenti, passare dall’u.18 alla prima squadra può essere un pò presto per alcuni, passarci dall’u.20 forse è un pò tardi perchè si toglierebbe un ulteriore anno di esperienza con i seniores, passarci dall’u.19 è la cosa migliore visto che sia ha un anno in più di giovanili sulle spalle e non si è troppo in là con l’età per iniziare con i grandi…
– sulla formazione dei nostri prepatori atletici presso alcuni club di Premiership e sul programma seven giovanile presso le accademie zonali nulla da dire, ottime iniziative…
San mi sei simpatico ma ti stoppo subito.
Quale è lo scopo di un campionato u 20?
Alzare il livello o far giocare tutti?
Xchevper alzare il livello c e un problema ti faccio un esempio campionato u 18 elite le prime 4 fanno 50 punti alle altre e qui qualcuno vuole fare le fasi regionali inserendo anche le squadre regionali? Uccidiamo cosi i giocatoti migliori.
I giocatori piu forti vanno in prima squadra? Va bene allora diventera un campionato di livello molto basso ….serve tecnicamente?
Costi. Chi vuole fare un ulteriore categoria e con costi non da poco. Inoltre il passaggio dei ragazzi di quell età coincide con lavoro o università. …molti smettono x questo. E comunque le societa non vogliono farlo. Allora lo deve imporre la fir……allora si che si solleva un casino.
Lo scopo del campionato under 20 è di preparare i ragazzi alla categoria seniores, dove i piloni cominciano a spingere non solo un metro ecc.
I ragazzi che escono dall’under 18 adesso devono perdere 6 mesi per adattarsi
Qualcuno scrive “come fanno dappertutto”..dappertutto dove? a 20 anni dappertutto giocano già coi grandi!
forse sarebbe più opportuno un campionato u18 nazionale serio!
a 20 dovresti solo rifinirlo un giocatore, non formarlo!
Parole sagge e sante, fratello.
Se a venti anni non riesci a giocare in prima squadra : ragazzo, va a lavorare !
Gianni, ma anche no. A vent’anni vai a giocare al tuo livello, o dove i tuoi impegni lo consentono, ti prendi il tuo rimborsino per la benzina se va bene e continui a fare sport di livello. Quello che succede dappertutto, se no ci sarebbe un solo campionato per nazione. Per un ventenne, tra scrivere post su un blog con i nonni e giocare in serie C, c’è tutta la differenza del mondo. Il tesserino da ex fenomeni con panzetta e pelata, riserviamolo per legge dai quaranta in su che se no c’è troppa concorrenza letteraria e tra un po’ tutti scrivono e nessuno gioca. Certo che se il modello sportivo e culturale è “a 14 anni o sei scelto o sei fuori e se a 18 non sei ancora nei prescelti sei un fallito”, di ragazzi buoni che giocano a rugby nei vari campionati ne vedremo sempre meno. per cui: “vai a lavorare (studiare è meglio, a quell’età) e continua a giocare a rugby al meglio che riesci ad arrivare, dalla C in su. Fino a che non te lo vieta il dottore o, peggio, la moglie” 🙂
Condivido senza riserve.
.. con immutato rispetto verso il Presidente .. 😉
presidente dove sono tutti sti fenomeni di 18 anni che giocano
in eccellenza ad eccezione dei (* predestinati)?
voi credete che ragazzi di 18 anni in italia siano pronti x giocare
in eccellenza ?
Accademia permanente!!!!
Voti sicuri…. Evvai!!
In realtá non accademia ma Centro di Formazione Permanente
https://m.youtube.com/watch?v=0XW9XN_vDaA