In una doppia intervista i due ducali fanno il punto della situazione. E l’apertura assicura: qui anche la prossima stagione
Zebre e movimento Italia: l’analisi di Canna il giovane e Bortolami il senatore
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“…e intanto si legge che sorride mentre pronuncia queste parole, e intanto ha iniziato i corsi per il quarto livello assieme a Mauro Bergamasco, Salvatore Perugini, Andrea Lo Cicero, Andrea Marcato e Simon Picone…”
Ovviamente tutti dopo aver svolto il regolare percorso di formazione..
io non conosco personalmente i giocatori ma sono spesso al Petrarca, e so che, per esempio, Marcato ha fatto formazione e, quest’anno, fa l’assistente allenatore in B e che Bergamasco fa da supporto ai giovanili del Selvazzano, quindi suppongo che anche lui abbia fatto formazione…
si riferiva ai corsi, a tutto l’iter che ti porta poi a seguire il corso di 4 livello..alcuni iniziano ad esempio da 1 e 2 momento per poi passare ai “livelli”..
altri partono dal 3 ad esempio! in condizioni normali occorrono anni e tanti soldini..
Il discorso è che per svolgere il livello successivo devi aver tot. presenze in lista gara come allenatore nelle stagioni sportive precedenti.
Essendo tutti ex giocatori da poco non l’hanno sicuramente potuto fare…
Con 5 presenze in nazionale hai alcuni privilegi (salto del primo livello, corsi ad hoc in determinati momenti dell’anno, etc.) ma entrare direttamente al quarto livello…
Essere un ottimo giocatore non vuol dire essere un ottimo allenatore..
Bergamasco fa anche un camp estivo nel quale allena.. Marcato si sta laureando, se non ha già concluso, in Scienze Motorie e fa il preparatore e l’assistente
Infatti Marcato è l’unico che è un pò più avanti e so per certo che ha perlomeno fatto il corso di terzo livello (pur con alcune agevolazioni dovute al suo passato di giocatore dell’alto livello).
Se cerchi in rete trovi la tesi di laurea di Marcato dal titolo:
IL MEDIANO DI APERTURA
NEL RUGBY MODERNO DI ALTO LIVELLO
Credo che una parolina in piazza in proposito la possa dire senza remore.
Marcato e’ anche assistente allenatore al Petrarca in prima squadra e allenatore dei calci (e degli skills al piede in generale) di un po’ tutta la societa’ da quando e’ tornato all’ovile.
E secondo me ha un sacco da insegnare su come usare il piede a molta gente.
Marcato è uno con della testa, oltre che con dei piedi buoni non solo per mettere le scarpe.
perfettamente d’accordo! … per quanto possa valere la mia opinione …
Gran bel giocatore! peccato come dice rabbi che la fragilità fisica lo abbia penalizzato oltremodo, ma uno con quelle mani e quei piedi si è visto raramente da queste parti!
Infatti, giocatore di rara intelligenza e “classe”, peccato che la fragilità fisica gli abbia tolto un po’ di soddisfazioni.
concordo con voi su Marcato, peccato che a livello celtico abbia giocato pochissimo (fece soltanto la prima parte di stagione del primo anno di CL con la Benetton), per me avrebbe meritato più spazio, quando nacquero le Zebre un pensiero per riportarlo in Pro 12 potevano farlo…
e potevano fare un pensiero anche su Bocchino quando era a Prato, il viterbese poi ha fatto le sue scelte, ma se le Zebre si fossero fatte avanti magari il ragazzo ci avrebbe ripensato…
per gli altri non saprei, ma Andrea Marcato vi posso assicurare che ha svolto il corso di terzo livello 2 anni fa con me a Parma.
I nazionali ed ex nazionali che fanno i corsi allenatori hanno diritto a conseguire il brevetto federale di 4o livello (normalmente il massimo ottenibile e’ il 3o livello).
Chiedo ai tecnici del forum:
i vari Perugini, Lo Cicero, etc menzionati sopra hanno fatto tutte le tappe prededenti di 1o 2o 3o livello o in automatico vanno al raduno del solo 4o livello?
Il precedente più “recente e famoso” è Griffen…
Dovendo entrare a far parte dello staff federale ha fatto direttamente il 4°livello, che era ad inviti fino a poco fa.
Da poco, se non erro, con determinati parametri di esperienza (tanti anni come allenatore all’alto livello o come assistente) anche i comuni mortali non invitati possono accedere..
Rispettando completamente i parametri imposti per l’accesso credo che di allenatori in attività con i requisiti ce ne siano veramente pochi…
contentissimo che resta canna.
Mi associo in pieno con chi si dice felice che Canna rimanga e spero che non si limiti alla stagione prossima.
E’ il più bel talento giovane del rugby italiano e, per quanto non siano fatti di casa mia, proprio sulla mediana esistente le Zebre possono “ricostruire” una rosa competitiva per il prossimo anno (fermo il fatto che a mio parere, al netto degli infortuni e dei nazionali, già quest’anno era una bella squadra).
A me Bortolami piace un casino. Non lo conosco, ma mi da l’idea d’essere un uomo a tutto tondo oltre che esser stato un grande giocatore, questo per dire che se dovesse venire al Benetton come aiuto allenatore ne sarei contento: l’intelligenza (e credo l’umiltà) potrà supplire all’inesperienza.
In bocca al lupo ad entrambi.
Dovesse fare una buona stagione e giocare titolare in nazionale magari lo cercano davvero e non so proprio alla sua età come farebbe a rinunciare anche se fosse una del pro12, men che meno Premier o Top14. Quelli che cercano tutti sono gli uomini di prima linea, e ho detto tutto. Ma gli ingaggi che ci sono in giro per i nostri economicamente non valgono la candela. Si va via più per frustrazione e incazzatura che per soldi, più per giocare finalmente a rugby in un contesto professionale che per fare esperienza o migliorare chissàche. Bortolami, tecnicamente gli insegna nessuno e non solo in tutti gli anfratti della touche. Lui e Quintino dietro il culo dei piloni sono un bell’esempio di come “adeguarsi alle nuove regole” sia stato un bell’alibi per gli staff scarsi e i giocatori di wrestling, purtroppo gli anni passano ma se lo vedi portare su l’ovale e metterlo a disposizione, è come studiare all’università. I falli ad minchiam li ha fatti dalla culla ad oggi, mica per altro il soprannome. Lui, quell’altro fenomeno di Carlo Del Fava e Quintino, in un anno hanno “fatto” Furno e Biagi: tutti gli altri messi insieme, mai sistemata una seconda di livello negli ultimi dieci anni.
Lo so, Mal che vanno via perché ritengono (e a ragione) di avere il diritto di giocare un rugby veramente professionistico. Lo so.
La mia flebile speranza è che qualcosa riesca a cambiare, non foss’altro l’entusiasmo, perché lasciarci scappare i migliori vuol dire aumentare il gap con le altre pro12.
Non condivido chi sostiene che, andando via i giocatori “top” si crea spazio ai più giovani e quindi non sarebbe un’emorragia letale ma, anzi, una sorta di trasfusione vitale.
In realtà così non è e lo sappiamo tutti. Tempo fa ho fatto l’esempio di Favaro: con lui non se ne andato un Flanker ma il 20% della squadra.
Quanto a Bortolami condivido in pieno quello che dici e son felice se TV te lo ruba 😉
Quel che spiace è che spesso vadano via per somma incazzatura, e che facciano far loro pure la parte del rompicoglioni. Io sono uno spettatore infedele e promiscuo, quest’anno mi sono già rotto le balle da un po’ e me ne vado per i prati a vedere le Elite, la A, la B e ogni tanto l’eccellenza (ma lì mi rompo le balle anche più che al Lanfranchi). Dovessi dirti cosa mi attizza a oggi, ti direi i probabili playoff di Noceto, Colorno e Reggio. In u18 i toscani ci hanno rifatto tutte le strade come nuove, ma lì è anche questione della famosa età: un anno in più in categoria e qualche fuoriquota, ed è tanta roba. Oltre ai dolori del giovane Munster, ovviamente e come sempre.
“Abbiamo la possibilità di ottenere una vittoria e un paio di punti di bonus”.
Beh dai si parte con un bell’atteggiamento vincente, bene così!
Preferisci: “In tre anni saremo competitivi per la vittoria al Sei Nazioni”?
No, preferisco: giocheremo alla morte e al massimo delle nostre possibilità in ognuna delle prossime partite.
Bene che non se ne va. Ma dalle Zebre dovrebbero andarsene tanti dirigenti e qualche uomo dello staff.
forza zoo, gia’ da questa settimana c’e’ da portare a casa prestazione e vittoria. 0 alibi.
Ci giochiamo l’unica vittoria che possiamo ottenere? Così poi restano solo 2 punti di bonus… Mmazza che atteggiamento, meno male che è capitano…
L’aria è quella.
Bortolami dice anche “Dobbiamo essere pronti perché la vittoria potrebbe venire con Glasgow come con Ulster o Dragons”.
Io avrei preferito avesse detto che si punta a fare 3 vittorie. Certo non si ottengono tutte allo stesso modo.
e cmq dopo una serie di partite da brivido, a 0 punti fatti (cioe’ perdendo a 0), puntare a vincerle tutte non e’ una aspettativa realistica, ma sarebbe un modo di dimostrare le intenzioni in modo chiaro.
e senza vittorie da qui a fine anno io inizierei a mettere in dubbio Guidi.
Eddai, non fare il pallonaro. Guidi non è questione di una vittoria in più o in meno: non era un fesso all’inizio quando ha scontato la presunzione e il livello, non era un fenomeno quando la squadra giocava più che decorosamente, non è “un perdente” se finisce male la schifezza degli ultimi mesi. Che poi mi trovassero “un vincente” nel rugby italiano che sia restato qua. Cosa fai, ricominci da capo? Bortolami dice che si potrebbero prendere 5-6 punti, ed è più che ottimismo della volontà, per di più ti dice che puoi vincere (ci provi) con tutti. Vuoi un Lucano?
dovresti sapere che sono pallonaro e con moderato e limitato orgoglio 🙂
Su Guidi, secondo me ha messo insieme dei buoni blocchi su cui costruire. pero’ ho perso il conto delle partite a 0 sul tabellino. sta a lui, Guidi, trovare le soluzioni.
no, ricominciare daccapo proprio no, pero’ un po’ di pressione non fa male. Cosi’ non va bene.
Di certo ha fatto meglio il primo anno (e fino a Treviso il secondo) Cavinato. Mettiamogli pressione, io comincerei con il sale nel caffè. 🙂
Appunto. Bon.
E’ vero che c’e’ una curva di apprendimento per tutti, incluso Guidi. Pero’ un po’ di reazione da qui e fine stagione ci vuole. se si danno 18 mesi a casellato…
Con la condizionale o senza?
gsp a buggiardo!
ma se ti han visto sbraitare in curva sud dicendo la qualunque contro il povero Rudi, il violinista, ricordi?
https://www.ecodiparma.it/2016/04/07/zebre-rugby-bortolami-lascia-fine-stagione-carlo-canna-resto-parma-doppia-intervista-capitan-passato-capitan-futuro/
Beh Bortolami conferma quanto da me affermato nel servizio su Matteo Mazzantini:manchiamo di velocità nell’elaborare le situazioni di gioco…. a questo ci aggiungerei in alcune partite ci viene a mancare anche un po’ di solidità mentale.
Rimanesse anche Bortolami non sarebbe male e non per forza in campo, anzi…
“Radio Comare” dice invece che ha contribuito pesantemente a minare lo spogliatoio
Nel senso che tira delle gran “mine” nel bagno dello spogliatoio?
Mi sa che sia la stessa emittente che trasmetteva a Viadana. 🙂
“Tutti i giocatori italiani singolarmente possono confrontarsi con quelli gallesi, però dopo è la squadra che fa la differenza”. No.
No alla prima, si alla seconda.
A proposito, ma O’Shea, Catt e Aboud hanno mai preso parte ai corsi federali? Come mai potranno allenare gli azzurri senza…??
Avranno un chiaro percorso in testa.
“Canna il Giovane e Bortolami il Senatore”…detti così sembrano i protagonisti di una versione di Cicerone…
I rumors di Sale erano solo voci dunque, bene, mi fa piacere che Canna resti ancora un’altra stagione alle Zebre, un altro anno in Italia gli serve per giocare con continuità e fare maggiore esperienza, più gioca, meglio è anche in ottica azzurra, poi magari, tra qualche tempo, potrà pure fare un percorso all’estero…
Quanto a Bortolami, ormai hai un’età, comunque un altro anno nel doppio ruolo di giocatore (a mezzo servizio)/tecnico della touche per me può farselo, avrebbe senso se rimanesse a Parma per fare l’allenatore della rimessa laterale, ma anche per Treviso sarebbe un buon ingaggio nello staff…d’accordissimo con il suo discorso sull’intensità di ragionamento, quando poi dice “Sicuramente potevano essere fatte scelte diverse, ovviamente però l’allenatore è l’ultimo a decidere ed è lui che si prende la responsabilità delle decisioni” è chiara la frecciatina che lancia a Brunel sulle convocazioni di questo 6N…
Ottima notizia quella che i vari Mauro Bergamasco, Totò Perugini, Lo Cicero, Marcato e Picone stiano proseguendo la loro formazione di allenatori, avere gente del loro calibro nei vari club (o anche nelle accademie) per insegnare ai ragazzi è tanto di guadagnato…