Italia Under 17: una vittoria e una sconfitta al Conwy International Rugby Festival

In Galles la Selezione A si impone nettamente, mentre la B è sconfitta di misura

COMMENTI DEI LETTORI
  1. B.folko 6 Aprile 2016, 13:45

    wow!! ..complimenti!!!

  2. TESTAOVALE 6 Aprile 2016, 13:52

    ma smettiamola di prender la gente per il naso.

    • TESTAOVALE 6 Aprile 2016, 14:07

      siamo incredibili affrontiamo i 20enni coi 19enni e 15enni coi 16enniahahhah

      • Dad 6 Aprile 2016, 14:33

        Scusa, hai dati certi relativamente all’età o sono supposizioni?

        • TESTAOVALE 6 Aprile 2016, 14:44

          nel post precedente ci sono i link , ma non c’e problema l’importante e’ non far passar lucciole x lanterne tutto qua.

          • Dad 6 Aprile 2016, 14:54

            Volevo solo capire. grazie

          • Hullalla 7 Aprile 2016, 07:07

            Hai controllato che la cosa non sia legata ad un modo diverso di contare gli anni?
            Mi ricordo altri qui pro quo simili in passato.

      • vittochan 6 Aprile 2016, 15:10

        Vermente, mentre le due vittorie con le francesi dell’altro giorno sono state fatte contro delle Under 16, questa sono state fatte con dei pari-età (o almeno così è scritto nel precedente articolo http://www.onrugby.it/2016/04/05/italrugby-under-17-le-formazioni-per-la-doppia-sfida-contro-il-galles/)

        • M. 6 Aprile 2016, 15:23

          Ma nell’articolo delle partite contro la Francia si parlava di “pari età”: riporto

          Le selezioni azzurre di Paolo Grassi fanno doppietta contro i pari età francesi all’International Rugby Festival

    • zappinbo 6 Aprile 2016, 14:09

      Concordo, peggio che alla Gazzetta. Non bisognerebbe scrive articoli su minorenni, tantomeno farli commentare

  3. donatella pisaneschi 6 Aprile 2016, 13:53

    Alba di un nuovo giorno?? Speriamo

  4. Galeone 6 Aprile 2016, 14:37

    Partite inutili….Se sono cosi’ forti, fateli giocatori direttamente con le giovanili di Nuova Zelanda e Sudafrica !!

  5. malpensante 6 Aprile 2016, 14:59

    Sul sito della federazione gallese non ho trovato traccia del torneo, OT però c’è questo sui Dragons, che non è banale.
    http://www.wru.wales/eng/news/36343.php#.VwUHFvmLTIU

    • mamo 6 Aprile 2016, 16:32

      Ciao Mal,
      son proprio curioso (seriamente) di sapere chi cazzo va a investire nei Dragons con la miseria che c’è oggi da quelle parti.
      Beati loro (se se han trovato il nababbo).

      • malpensante 6 Aprile 2016, 18:48

        Secondo me stanno come delle zebre. Io sento campane lato Ospreys, e suonano a morto, non so quelle di Ian che è introdotto lato Scarlets. I commenti dei tifosi sui blog sono da denuncia per minaccia aggravata, ma si sa che quelli contano fino lì ( 🙂 ). Comunque han tirato su dei giovanotti che sono dei bei petardi.

        • Mr Ian 6 Aprile 2016, 18:59

          È proprio di questa settimana una nota degli Scarlets dove dicono di essere riusciti a spalmare ulteriormente 1 milione di debiti riuscendo a diminuire il passivo che si aggira intorno ai 4 milioni.
          I Dragons come gia detto altre volte vivono una situazione particolare sia sul piano finanziario che dei risultati, anche se continuano a sfornare buoni prospetti…gli hanno avuto una stagione tribolata, ma riusciranno a rifarsi in fretta, i tifosi gallesi nel complesso riescono ad essere molto esagerati…chi invece secondo me è in crescita è Cardiff

      • mamo 6 Aprile 2016, 21:24
      • Hullalla 7 Aprile 2016, 11:55

        Evidentemente, pur essendo una squadra scarsa in un pease in crisi economica, il pubblico li va a vedere.
        Da noi il pubblico non va allo stadio, pero’ si sente in diritto di criticare comunque.

  6. Mr Ian 6 Aprile 2016, 15:31

    premesso che non bisogna lasciarsi andare a facili entusiasmi per queste vittorie che non portano nessun trofeo ma almeno possono far aumentare la confidenza nei propri mezzi, ciò detto contro chiunque si fosse giocato è bello vedere dei giovani vincere delle partite contro gente culturalmente più evoluta di noi a livello di rugby.
    N.B. per gli adulti, non necessariamente bisogna gonfiare il petto o mettere vessilli, lasciate giocare i ragazzini…

    • Intenditore 6 Aprile 2016, 15:37

      D’accordissimo anch’io con te Mr Ian, l’importante pero’ è trasmettere informazioni corrette: se domani la Gazza o il sito della F.I.R. riporta vittorie degli azzurrini contro i pari livello gallesi, qualcosa non torna.

  7. alberto23 6 Aprile 2016, 16:05

    I francesi sono quasi tutti 99 con qualche 2000.. I gallesi non so, ma alla fine del primo tempo seconda partita italia 0 galles 5.
    Prego informarsi prima di dire cazzate sui ragazzi per i soliti motivi geo-politici-elettorali .

    • malpensante 6 Aprile 2016, 16:13

      Anche i nostri a occhio sono ’99.

      • alberto23 6 Aprile 2016, 16:16

        esatto, tutti 99.

        • malpensante 6 Aprile 2016, 23:00

          Mi sono smagato per via del “tutti” stentoreo, anche perché è una rappresentativa under 16, e ho preso il primo francese, tale AUTEROCHE MATHIS, et voilà: Né(e) le 24/02/2000.

          http://www.inet.jeunesse-sports.gouv.fr/shn/ViewSport.asp?Lst=1&Id=138042

          • malpensante 6 Aprile 2016, 23:09

            Ho così scoperto che c’è un listone con tutti i ragazzi di tutti gli sport ricognizionati a livello ministeriale. E sticazzi. Qualche informazione in più sui ragazzi, nel nostro piccolo, potremmo darla anche noi del rugby, per esempio ruolo ed anno di nascita. Fa mai male e si evitano polemiche. Il secondo francese non l’ho trovato, e il terzo BUENZOD Hugo è un altro 2000. Di gennaio. Niente di scandaloso, con un ’99 c’è poca differenza.

          • alava 7 Aprile 2016, 10:37

            Un po’ OT
            fa piacere che abbia lo stesso nome di mio figlio, nome decisamente raro, che gli sia di buon auspicio nel suo percorso rugbystico in U14?
            ciao

  8. Totalmente incompetente 6 Aprile 2016, 16:37

    Sarebbe il caso che queste notizie fossero riportate con un pò di contesto: tanto per far capire di che torneo si tratta, chi sono realmente gli avversari, ecc..

  9. alberto23 6 Aprile 2016, 16:38

    Daccordo. seconda partita galles 10 italia 5, appena finita

  10. Totalmente incompetente 6 Aprile 2016, 16:38

    Ovviamente, qualsiasi successo italiano fa piacere, ma se diventa una notizia, occorrerebbe che la redazione, che gentilmente ce la offre, ce la inquadrasse un pochino.

  11. lemoncris 6 Aprile 2016, 16:47

    The Conwy U16 International Rugby Festival starts on Sunday, taking place from April 3-9, with teams from far and wide coming to Colwyn Bay in the hope of taking the crown.

    The tournament is a replacement for the Wellington Festival, which was held for a number of years at Wellington College in Berkshire, but has now changed towards a premiership academy competition.

    There will be a total of eight U16 teams competing, including two from France (France U16 West and France U16 East) and a pair of sides from Italy (Italy U17 and Italy U17 ‘A’).

    In addition there are two teams from Scotland making the journey (Scotland ‘Red’ and Scotland ‘Blue’), and Wales will be represented by the Academicals and home side RGC 1404.

    Visiting teams will be training at Rydal Penrhos’ facilities throughout the event, in addition to staying at the school’s numerous boarding houses.

    Rydal Penrhos School Director of Sport Allen Boyd, said:
    “Due to the change in format there are now a number of international teams who need playing opportunities so I am delighted to work with the WRU to bring them to Colwyn Bay. I coached the RFU North U16s side at Wellington a number of years ago and it is a very impressive and prestigious festival.”

    “The sides have full use of our international standard training facilities while they are with us and to have Eirias Park as a playing venue next to the school will make it quite special. We currently have five of our senior squad at Rydal Penrhos involved with the WRU teams who will be playing in the tournament, which should be a fantastic experience for them.”

    There will be three game days which run from 11am-5pm, with four matches per day and 12 in total.

    Matches will take place on Sunday, April 3, Wednesday 6 and Saturday 9, and will be held at Parc Eirias. Tickets are priced at £3 per day or £5 for all three days.

    Conwy U16 International Festival Schedule:

    3rd April – 11.00, Wales Academicals v Scotland Red

    3rd April – 12.30, France U16 West v Italy U17

    3rd April – 14.00, France U16 East v Italy U17 A

    3rd April – 15.30, Wales RGC v Scotland Blue

    6th April – 11.00, Italy U17 v Welsh Academicals

    6th April – 12.30, Scotland Red v France East

    6th April – 14.00 Wales RGC v Italy U17 ‘A’

    6th April – 15.30, France U16 West v Scotland Blue

    9th April – 11.00 Scotland Blue v Wales Academicals

    9th April – 12.30, Scotland Red v Wales RGC

    9th April – 14.00 Italy U17 v France East

    9th April – 15.30, Italy U17 ‘A’ v France U16 West

  12. Thunderstruck 6 Aprile 2016, 17:04

    Pur di sparlare vi state arrovellando il cervello su qualche mese in più o in meno, ma se aveste (SE aveste…) visto questi ragazzini giocare le partite dell’altro giorno con i francesi, avreste notato buonissima tecnica abbinata a movimenti pregevolissimi e notevole sfacciataggine.
    Se non si fosse capaci, son cose che riuscirebbero giusto contro i bimbi del minirugby.

    • Giovanni 6 Aprile 2016, 17:22

      Benissimo, ma resta da capire come mai, due anni dopo, questi stessi ragazzi prendano i quarantelli al 6N di categoria.

      • Thunderstruck 6 Aprile 2016, 17:41

        Questo bisogna chiederlo a chi fa in modo di continuare la loro preparazione fisica ed il loro sistema di gioco (che, per inciso, con Troncon si pianta di colpo). Che la filiera e l’evoluzione psico-fisica abbia un intoppo che poi diventa gap, è palese. Credo che la triade magica in arrivo lavorerà parecchio anche su questo quarto segreto di fatima.

        • Giovanni 6 Aprile 2016, 17:44

          Me lo auguro davvero, perchè sta cominciando a diventare una situazione paradossale.

          • Thunderstruck 6 Aprile 2016, 17:59

            Giovanni, penso che miracoli non ne vedremo mai. Inutile farsi illusioni. Non siamo il terzo mondo rugbystico, ma il secondo sì. Però va ottimizzato il sistema di far rendere al 100% le risorse disponibili invece che al 60. Credo che si lavorerà molto su questo. Il 6N non lo vinceremo mai, ma è bene che ci si evolva nell’approccio alle partite di altissimo livello, a sistemi e timing di gioco dell’iperprofessionismo e a far arrivare alla nazionale senior atleti già pronti e non ancora da formare. Quindi dev’esserci estrema coordinazione e sinergia tra le varie Under ed i senior. Se la Federazione non lavorerà su questo, non cambierà molto. Coach bravi li abbiamo avuti ma senza risultati concreti, se non sporadici e casuali. Però a chi si mette gli occhialetti sul naso per contare i mesi di differenza vorrei chiedere perchè non l’ha fatto un mese fa quando si giocava con una formazione molto rinnovata e ringiovanita rispetto al passato e rispetto anche a qualche altra nazionale… Purtroppo siamo vittime non solo del Gavazzismo ma anche del Tafazzismo e guardiamo costantemente il bicchiere mezzo vuoto.

          • Giovanni 6 Aprile 2016, 18:17

            @Thunder: mai pensato di vincere i 6N. Allo stato attuale delle cose, ci sarebbe da fare i salti di gioia per un rendimento alla femminile (5 partite vinte nelle ultime due edizioni). I miracoli non è in grado di farli nessuno, ma analizzare perchè ci sia un gap così profondo nell’arco di soli due anni, durante il processo di crescita, credo si debba fare. Sulla querelle sterile under16 o 17 che sia, ho già tagliato corto più su, dicendo che evidentemente gli organizzatori erano stati informati per tempo ed hanno accettato la cosa. Mi pare che altri interventi fossero mirati ad una maggiore correttezza informativa da parte dei comunicati stampa FIR: se sul sito del torneo è riportata la categoria d’appartenenza delle squadre, non vedo perchè l’organo stampa federale parli di “pari età”. Come vedi, il destinatario della critica non sono i ragazzi e i tecnici ma il modo di comunicare impreciso della federazione.

    • alberto23 6 Aprile 2016, 17:22

      Sono daccordo con te ! L’importante e’ sputtanare le accademie, gavazzi, gli allenatori ecc ecc. Per una volta che questi ragazzi ci rendono orgogliosi… Con tutti i sacrifici che fanno per giocare ad alto livello! E ribadisco che i francesi , cartellini alla mano, sono quasi tutti 99…cosi’ giusto per precisione..!!

      • Fab 6 Aprile 2016, 19:08

        Ciao Alberto 23,
        Premesso che anche iopenso che alcuni mesi di differenza non siano rilevanti e che i nostri sono tutti 99, ma dove hai trovato gli anni di nascita dei giocatori francesi?

  13. cla 6 Aprile 2016, 17:05

    16 o 17 anni cambia poco o niente e poi bisogna vwedere come contano loro le annate. Le vittorie sono vittorie, e battere 31-0 il galles e’ positivo

    • Fab 6 Aprile 2016, 17:30

      D’accordo con te.

    • TESTAOVALE 6 Aprile 2016, 19:20

      farli vincere facile invece probabilmente e’ un altro sbaglio che facciamo coi giovani perché adesso questi fino a che a 20 non gli dan la sveglia ,giocheranno fissi in NAZIONALE ssecondo programma poveri noi.

    • 30min 6 Aprile 2016, 20:38

      Bravi I ragazzi, ma i Welsh Academicals non sono l’U16 del Galles. E’ un’ organizzazione affiliata alla WRU che aiuta gli studenti che giocano a rugby a continuare nei loro studi. Diverso potrebbe essere il discorso per I Wales RGC, che penso sia una selezione del Nord del Galles

  14. xnebiax 6 Aprile 2016, 17:32

    quindi gli u17 italiani contro u16 degli altri….

  15. Tia 6 Aprile 2016, 18:16

    Al di là dell’età, ritengo che siano vittorie positive per questi ragazzi. L’attitudine a vincere ed ad abituarsi a farlo passa anche da questi incontri e la fiducia in se stessi è fondamentale. L’importante è che non si trasformi mai in presunzione…
    Stesso discorso vale per la U18 che ha battuto l’Inghilterra A per 17-5 all’ International Series Under 18 in Galles. Hanno vinto anche con l’Irlanda se non sbaglio e perso col Galles.

  16. conteoliver 6 Aprile 2016, 18:28

    Di fatto, da qualche anno, le nostre nazionali U17 e U18 se la giocano con rappresentative delle home unions, mentre in U20 con buona parte degli stessi giocatori, vengono asfaltati.
    Quello che mi chiedo, preso atto che dietro i risultati della U20 esistono carenze organizzative, del movimento e degli allenatori è: anche gli avversari sono più o meno gli stessi giocatori oppure in U17 e 18 quelli forti contro di noi non li fanno giocare ?

    • Giovanni 6 Aprile 2016, 18:35

      Stesso dubbio che è venuto a me. Dubbio che trova conferme dopo aver visto gli highlights della partita contro i Welsh Accademicals.

      • malpensante 6 Aprile 2016, 18:52

        Questi sono entrati in collegio da sette mesi, per adesso sono prodotti dei club e dei CF, e sicuramente di un ritmo di allenamento da pro che possono avere solo in accademia. Tra due anni usciranno, e si vedrà se ribattono Galles, Scozia e Francia.

      • Antonio9 6 Aprile 2016, 18:56

        Prima di tutto : in UK ed Irlanda le giovanili vanno ad “anno scolastico” , una U16 ha i nati nel 2000 e quelli da settembre a dicembre 1999.

        La differenza cresce enormemente fra U18 e U20 per questi fatti :
        – Da noi vengono selezionati 30 ragazzi fra i migliori (si spera) delle 9 accademie u18 che vanno a Parma alla Francescato , a giocare in serie A. gli altri devono trovare un posto in squadre senior – non facile specie per le posizioni di mischia.
        – In tutte le altre del 6N , dopo i 18 anni continuano a giocare in campionati U19-20 , Espoir U23 come in Francia, oppure di College /universitari come in Scozia e Irlanda.
        i migliori 200 e + ragazzi francesi entrano nei Centre de Formations delle squadre di Top14 e ProD2 – 34 centri, possono giocare in reichels A e B (u19-20) dove incontreranno ragazzi fuori dai CdF oppure in Espoir.
        I migliori 80/100 Gallesi o Irlandesi entrano nelle accademie dei club e franchigie, gli altri continuano a giocare in campionati giovanili o college, idem in Scozia con numeri minori
        In inghilterra i numeri sono molto più grandi, vi sono le accademie dei club per ragazzi fra i 18 e 22 e vi sono anche college “specializzati” nel rugby dell’alto livello p.es. come Hartpury , legata al Gloster da cui sono usciti tanti nazionali.

        La cosa che unisce TUTTI gli altri paesi è che i ragazzi giocano molto di più dei nostri. In Scozia possono persino giocare a 10 – come a 15 ma con mischia 5v5 pur di fare partita se i numeri sono bassi; in Francia le squadre più forti giocano le finali nazionali reichels, ma anche quelli che non sono entrati nei gironi “elite” hanno poi occasione di incontrare le altre squadre di zone lontane nei challenge “Gaudermen” .

        • xnebiax 6 Aprile 2016, 23:52

          Penso tu abbia colto uno dei punti più importanti: giocano molto di più, e passano velocemente ognuno al livello a lui più adatto pur continuando a giocare ogni settimana.

          • Hullalla 7 Aprile 2016, 12:02

            All’universita’ (tra i vari campionati e tornei) normalmente si giocano tre partire ogni due settimane.
            Almeno cosi’ ho fatto io nell’anno che ho studiato oltremanica.

          • Antonio9 7 Aprile 2016, 18:51

            E’ proprio questo il punto , quello degli altri è un sistema aperto, dove può capitare che un ragazzo arrivi in una accademia di club anche molto tardi, a 19 o 20 anni , oppure che giochi in una serie minore /college per motivi di studio e poi faccia il salto verso l’alto, doppi tesseramenti, prestiti e simili permettono tutto ciò.

            da noi invece è tutto CHIUSO E SEGREGATO, l’ossessione autoreferenziale della FIR produce danni

  17. Thunderstruck 6 Aprile 2016, 18:37

    L’U20 è di fatto la vera anticamera della Nazionale senior, quindi del grande salto nel professionismo. Se il problema emerge in quel preciso momento generazionale significa che chi di dovere DOVREBBE farsi delle domande e darsi magari delle risposte. Per esasperare e caricaturizzare la questione, se bimbi italiani è normale che giochino come bimbi inglesi e se adolescenti italiani si presume che giochino quasi come adolescenti inglesi, si dovrebbe ambire al fatto che ventenni italiani giochino praticamente come ventenni inglesi, altrimenti i venticinquenni italiani verranno massacrati dai venticinquenni inglesi. Quindi il nodo, banale quanto drammatico, sta nel fatto che c’è una precisa fase in cui l’evoluzione si ferma e comincia il gap, poi trascinato a livello senior.
    Comincerei a mettere le persone giuste al posto giusto, cosa che oggi non è…

  18. Camoto 6 Aprile 2016, 19:28

    Sai che c’è, non mi interessa se tra due anni prendono 40 punti, intanto hanno vinto e questo è un segnale, vuol dire che almeno nell’età dei ragazzi le cose funzionano. Anche se L’Argentina u18 sembra impressionante.

  19. 6nazioni 6 Aprile 2016, 19:31

    ogni anno la stessa fuffa. non vi siete stancati del ns sistema, NON FUNZIONA
    punto.
    colpa delle (*)
    colpa della f.i.r.
    colpa dei ns tecnici
    prima si cambia e meglio e’ x il rugby italiano.

  20. ermy 6 Aprile 2016, 22:18

    Vabbè dai, un anno in più conta eccome… comunque meglio vincere che perdere… 🙂

  21. alberto23 7 Aprile 2016, 13:02

    Se riesco vi mando le foto di alcuni francesi della selezione Est e poi mi dite se sono U17….!!! Sembrano dei 30enni! Ma al di la di questo, e ribadendo che la maggior parte di loro sono del 2° semestre 99, il problema e’ un altro.
    Gli U18 italiani giocano POCO, il campionato finisce a marzo e se uno gioca solo nel club e’ gia’ in vacanza fino ad ottobre..

    • Fab 7 Aprile 2016, 15:52

      Premesso che anche a me hanno detto che sono giganteschi, dove hai trovato il dato sul mese e anno di nascita dei franzosi?

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