Il futuro del Pro12, allargato ma diviso in due Gironi: parola di Martin Anayi

Il Managing Director del torneo svela gli scenari futuri. E sull’Italia dice: è tutto tranne che una causa persa

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Frederick 1 Aprile 2016, 18:23

    speriamo non legga Gorgodze altrimenti poi dice che i Tiblisi Caucasians vincerebbero il torneo

  2. F.A.L 1 Aprile 2016, 18:24

    Praticamente dice che a Treviso Ciano deve aprire di più il portafogli?

  3. campes 1 Aprile 2016, 18:27

    Mi sembra una proposta intelligente, che tende ad allargare il mercato ed a creare interesse; il coinvolgimento dei due club inglesi non può che fare bene al torneo, ne farebbe un mini campionato europeo, anche sotto il profilo dei movimenti dei tifosi e dell’interesse delle tv; il problema italiano è percepito molto dal pdv organizzativo, vedi il riferimento alle nuove prospettive che potrà dare O’ Scià. Ma è il mercato che interessa, di quello georgiano o rumeno non frega niente a nessuno. E questo vale anche per il 6 nations.

  4. mattedoardo67 1 Aprile 2016, 18:27

    Due gironi da sette squadre cadauno, ho paura che diventi talmente diluito, tipo la nostra eccellenza, da perdere interesse. Interessante se ci fossero promozioni e retrocessioni tra i due, con relativa qualificazione per le coppe

    • enricalvisano 1 Aprile 2016, 18:38

      Non penso sia a promozioni e retrocessioni, o almeno spero.
      Se vogliono fare due gironi, li facciano almeno equilibrati e poi i primi due classificati di ciascun girone si giocano i playoff.

      • mattedoardo67 1 Aprile 2016, 18:59

        Forse hai ragione, ma il problema principale del pro12 rispetto ai campionati inglese e francese, sta nel fatto che se anche si arriva ultimi non succede nulla, con tutto quello che ne consegue

        • Stefo 1 Aprile 2016, 23:50

          Succede anche nel Superrugby…e’ un porblema anche la’ secondo te?Secondo me no. Il problema non e’ la lega chiusa o meno ma la qualita’ di chi ci gioca…

  5. LiukMarc 1 Aprile 2016, 18:30

    Pare che CoS ci porti un bel bagaglio di credibilità. Speriamo di non vederlo buttare a campi grazie alla nostra federazione (e ai campanilismi locali)

  6. enricalvisano 1 Aprile 2016, 18:35

    Sarebbe stato più credibile come pesce d’aprile… La cosa che rende tutto divertente è che sia vero.
    Ma poi… London Scottish? Pensavo si parlasse di Welsh e Irish, gli Scottish non mi sono mai parsi così “rinomati”.
    L’idea di non giocare durante il 6Nazioni, se di questo si sta parlando, è sensata, ma impedisce di testare le seconde scelte e sinceramente una delle cose che mi è sempre piaciuta del rugby è che non importa se giocano le nazionali, i club non si fermano e cercano di dimostrare profondità di organico. Chiaro, per il marketing è un flop…
    I due gironi sono una cosa che non mi piace, non mi è mai piaciuta e non mi piacerà mai. O è un campionato o è una coppa, non amo le vie di mezzo.
    Sulle italiane, ha già detto tutto ieri o l’altroieri (non ricordo) ginomonza commentando l’intervista a Guidi: senza una seria inversione di rotta delle nostre franchigie entro la prossima stagione, conviene fare i bagagli e sloggiare dal Pro12, che non ci sta portando da nessuna parte nonostante le vagonate di milioni spesi ogni anno.

    • Frederick 1 Aprile 2016, 18:51

      gli unici competitivi sarebbero gli Irish…sono d’accordo che tecnicamente non alzerebbero per nulla il livello del torneo, almeno finchè restano cosi non è detto che un ingresso nel pro12 li porti a rinforzarsi ( lato positivo almeno le italiane non arriverebbero ultima e penultima )…sui gironi capisco la perplessità,un format del genere non è nella cultura europea ( anche se originariamente la Celtic League mi pare avesse una struttura simile ) però potrebbe essere comunque interessante

      • enricalvisano 2 Aprile 2016, 12:25

        Anche i welsh sono discreti, ma gli scottish… a sto punto facciano entrare anche i london italians che Paolini mostrò in uno dei suoi speciali sul rugby di La7 e siamo a posto ahahah

    • Frederick 1 Aprile 2016, 19:00

      …comunque per le italiane se proprio vogliono entrare tutti gli exiles io sarei anche favorevole a fare una sola franchigia con molto più budget ( possibile a Parma dato che sono stati spesi soldi per le strutture )

      • Frederick 1 Aprile 2016, 19:01

        (doppio del budget,nel senso che i soldi che si dividono per due vengono convogliati in una sola)

      • enricalvisano 2 Aprile 2016, 12:27

        Tu mi parli del 200% del budget. Io invece direi di fare con budget al 150% e reinvestire l’altro 50% sull’eccellenza. Sarebbe meglio anche come risultati, una franchigia competitiva è meglio di due squadre zimbello d’europa.

    • Jager 1 Aprile 2016, 23:13

      Sono armai 5-6 stagioni , non ricordo , che le nostre franchigie giocano in Celtic senza avere in termini di crescita il ritorno sperato , e parallelamente l’ avventura celtica ha impoverito l’ eccellenza , non credo che un anno in piu possa fare la differenza . Io non so se sia il caso di abbandonare o rimanere in pro12 ,però e chiaro che andare avanti non ha senso

  7. malpensante 1 Aprile 2016, 18:47

    Questo sembra il nipote di Adelina e Guendalina: la Celtic fa schifo perché è sempre ferma, ha un calendario che neanche uno squilibrato, passano mesi senza vedere in casa una partita che sia una, e lui propone di fermarsi anche di più. Mah.

    • mistral 1 Aprile 2016, 20:12

      perchè, dice lui: “…meno a volte significa di più…”! …come se fosse un sillogismo che tutti quelli che seguono il rugby celtico seguano anche per forza le nazionali celtiche, e che quando le nazionali giocano si fermi il mondo celtico… ri-mah!

      • sentenza 1 Aprile 2016, 22:00

        Però cita dei dati, se i biglietti calano del 45% non è questione di sillogismo. Il sillogismo semmai è “less is more”, cioè se eliminiamo (o più opportunamente si autoescludono) le 2 italiane immediatamente ed automaticamente il livello aumenta e con 10 squadre si può non giocare nelle finestre delle nazionali.
        Cioè la soluzione è lì semplice ed ovvia… sia per loro che per noi.

      • Stefo 1 Aprile 2016, 23:54

        Beh mistral gli irlandesi, i gallesi e gli scozzesi seguono le loro Nazionali e molti quando queste giocano molto spesso se allo stesso orario o nello stesso giorno c’e’ la CL non la seguono…se uno viene da limerick o belfast per il 6N al sabato magari ci viene venerdi’ sera o sbato mattina presto e la aprtita di CL del venerdi’ la salta.

    • alvisemartinengo 1 Aprile 2016, 22:28

      Mica solo la Celtic.
      Se si considera che potrebbero uscire dalla EU con Brexit, il rugby in europa fa la fine del topo.

  8. Maxwell 1 Aprile 2016, 20:10

    Perdona la mia ignoranza….. chi ca**o sono Adelina e Guendalina ? 🙂

    • alvisemartinengo 1 Aprile 2016, 22:22

      Sono le nipoti di Reginaldo, il perennemente ubriaco (Madeira?) del film Aristogatti.

  9. malpensante 1 Aprile 2016, 22:36
  10. Galeone 2 Aprile 2016, 10:54

    Diamo due numeri: girone da sette andata e ritorno = 12 partite

    le squadre del girone a incontrano in partite secche quelle dell’altro = 7 partite

    totale 19 vs le 22 attuali; si puo’ fare dai, significherebbe ” risparmiare ” proprio le tre partite in concomitanza con il 6N. facendo magari i PO con andata e ritorno per recuperarne un paio di maggiore interesse mediatico.

    • sentenza 2 Aprile 2016, 12:29

      Sembra troppo logica, qualcuno dirà che è un’americanata che non appartiene alla tradizione del rugby: fa troppo nfl. E quando mai il rugby si abbassa a copiare la nfl? Vade retro playoffs…

    • enricalvisano 2 Aprile 2016, 12:32

      Queste cose del “incontrare in partite secche quelle dell’altro girone” proprio non le digerisco. Se sono in un girone, gioco con chi gioca nel mio, mica con le squadre dell’altro!

      • sentenza 2 Aprile 2016, 12:36

        Eccolo qua vedi, la matematica non è un’opinione. E neanche il luogo. Effettivamente non serve il casco, che in parecchi casi non c’è nessun pericolo di concussion…

    • giodeb 2 Aprile 2016, 12:34

      Io avevo pensato ad un struttura simile ma con 20 partite, così ogni squadra ne avrebbe 10 in casa.

      2 gironi da 7 analoghi (2 gallesi, 2 irlandesi, 1 italiana, 1 londinese e 1 scozzese).

      Si gioca andata e ritorno con quelle del proprio girone (12 partite); andata e ritorno con l’omologa dell’altro girone (l’italiana con l’italiana, la londinese con la londinese, una gallese con una delle altre gallesi, ecc) – che porta le partite a 14, salvaguardando anche i derby; e infine le restanti 6 dell’altro girone le si affronta in girone di sola andata, 3 in casa e 3 fuori.

      totale 20 partite (10 in casa e 10 fuori). Infine semifinali e finale.

      L’unico mio dubbio riguarda chi far accedere alla semifinali, se le prime di ogni girone, o le prime 4 in una fantomatica classifica generale, o le prime dei due gironi e le successive 2 con più punti.

  11. alvisemartinengo 2 Aprile 2016, 12:01

    Allora: i georgiani ed i rumeni devono tirare fuori un botto di fresca per le proprie trasferte e per quelle delle celtiche (gli italiani, si sa, non rientrano nella categoria “portoghesi”, almeno in questo caso).

    Con la prospettiva di arrivare merdesimi per quanto, 10 anni o più?

    Boh, sapevo che nelle isole si beve parecchotto, ma il buon Martino A. li batte tutti.

    • sentenza 2 Aprile 2016, 12:22

      Ma chi lo dice di inserire georgiani e rumeni? L’articolo non fa cenno. Si parla di 2 londinesi che appunto porterebbero a 14 e per forza a 2 gironi da 7. L’alternativa è scendere a 10, e chissà quali potrebbero essere le 2 da eliminare…

      • alvisemartinengo 2 Aprile 2016, 12:28

        Ci sto pensando…

        Posso comperare una vocale?

  12. malpensante 2 Aprile 2016, 14:09

    Io continuo a pensare che sarebbe molto ma molto più ragionevole una premier a gironi con dentro quelle sostenibili del pro12. 8 o 10: se la giocano in inglese e l’unico problema che vedo è quello delle retrocessioni. Comunque, ‘sta bella figa di Martino neanche gli passa per la testa che un campionato in cui gioco in 15 giorni contro la stessa squadra, me ne ciuccio 4 in trasferta consecutive, gioco il venerdì alle 19 e spesso so ‘na sega quando fino all’ultimo momento, è ampiamente falsato e ridicolo per attirare spettatori nelle piazze che non hanno un radicamento storico. E anche in quelle, la gente comincia a rompersi i maroni. Giustamente.

    • alvisemartinengo 2 Aprile 2016, 14:15

      Socmel, chiaro e limpido.

      Hanno cominciato male e proseguito peggio.

      Soprattutto hanno cominciato tardi.

  13. fabrio13H 2 Aprile 2016, 14:35

    “…sull’Italia dice: è tutto tranne che una causa persa”.
    E’ proprio quel “tutto” che mi preoccupa 😉

  14. Giovanni 2 Aprile 2016, 15:03

    In pratica ha detto che:
    – per risollevare le italiane, il torneo verrà separato in due gironi: nel primo giocheranno 10-12 squadre (dipende dalle londinesi), nell’altro le sole italiane, così finalmente una nostra franchigia andrà ai playoff.
    – ‘ste Zebre ancora non s’è capito che roba sono: squadra? franchigia? dopolavoro per ex-australi in via di pensionamento? Almeno Treviso una fisionomia ce l’ha, ma dovrebbero cominciare a prendere giocatori come si deve, invece di NaudaDio, Smilye e Arciere.
    Salut.

Lascia un commento

item-thumbnail

Benetton Rugby: arriva il rinnovo di Marco Zanon

Il trequarti si lega ulteriormente al club veneto

item-thumbnail

URC: le designazioni arbitrali per il 15esimo turno

Scelti i direttori di gara per i match di Benetton e Zebre. Nel quadro totale figurano anche Piardi e Vedovelli

23 Aprile 2024 United Rugby Championship
item-thumbnail

Zebre Parma: arriva il rinnovo di Leonard Krumov

L'avanti continuerà la sua lunga carriera con la franchigia emiliana

item-thumbnail

Massimo Brunello verso la panchina delle Zebre

Con lui anche Mattia Dolcetto, suo assistente con gli Azzurrini

item-thumbnail

Benetton, Niccolò Cannone verso Ulster: “Vogliamo stancarli col nostro rugby veloce”

Il seconda linea biancoverde ha le idee chiare: "Sono grandi e grossi, fondamentali le fasi statiche"

item-thumbnail

Benetton, Scott Scrafton: “Dopo 15 mesi tornare in campo è stato davvero speciale”

Il seconda linea non indossava la maglia biancoverde addirittura dal 31 dicembre 2022