L’allenatore dei biancoverdi analizza la sconfitta dei Leoni nell’ultimo match in terra gallese
Dopo Scarlets-Benetton, Goosen: “Impressionato dalla reazione”
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Scusate, sarò ignorante io, ma come si può avere – specie a certi livelli – paura di vincere?
la paura di vincere ce l’hai quando perdi troppe volte e ti assale l’idea di non essere più forte dell’avversario.
Lo vedi nella benetton delle ultime due partite e lo vedi sovente anche in nazionale, quando non riesci a vincere, ad esempio contro la Francia nell’ultimo 6N.
Lo vedi viceversa anche nell’atteggiamento di un Parisse, che non è abituato a perdere. Lo si è visto nell’atteggiamento di Campagnaro in questo 6N.
Servirebbe un mentalcoach.
La paura di vincere certe partite cruciali ai mondiali si e’ vista anche negli All Blacks per anni…
Ok, grazie @try. A dire il vero la mia domanda doveva essere come si possa “nominare come scusa/spiegazione/giustificazione” piuttosto che “avere”. D’accordo che noi abituati a vincere non lo siamo, ma rimango un po’ basito quando me la piazzano li davanti come spiegazione (anche solo parziale). Speriamo la prossima volta la paura l’abbiano gli altri e a Treviso resti la vittoria 🙂
Preferisco l’onesta’ di ammettere il problema, piuttosto che appellarsi agli arbitri o a simili amenita’ che spesso ci ha portato il rugby professionistico.
Capita anche nelle migliori famiglie.
Caro Marius, l’uno contro uno è una cosa che ci penalizza fin dal nostro ingresso in Pro12. Rimarcare che siamo ancora carenti su questo punto mi da l’idea del darsi la zappa sui piedi. Se poi siamo mancati sul game plan iniziale non mi sembra che l’allenatore/DOR ci rimedi una gran bella figura.
Resto della mia idea che Goosen sia responsabile alla pari di molti dei fallimenti degli ultimi anni, rinnovargli l’incarico non mi sembra una gran idea, anche nello spirito di continuità tecnica.
Ciao mauro, in televisione o sul pc la partita si vede per modo di dire, è molto difficile distinguere nell’errore individuale i perché e i però e quindi i giudizi sulla conduzione tecnica non possono essere che più che sommari. Fatta la premessa, io vedo però un netto miglioramento nell’occupazione del campo e capisco (credo) un po’ di più di cosa vogliano fare sia quando hanno la palla in mano sia quando difendono. Treviso non è la Potëmkin ma neanche quella roba vista fino ai derby dei ricchi poveracci. Ovvio che c’entri Rita al posto suo, m dico in generale. Quanto valga Goosen, comunque non ne ho idea. Una trattoria consigliabile, visto che è un po’ che non capito da quelle parti? 🙂
Caro Mal,
non dirmi che intendi poggiare le tue auree chiappe su di un seggiolino del Monigo, lasciandoti inebriare dall’acqua e piscio, senza incontrare il sottoscritto ??
Gianni
Purtroppo è mancato il mio vecchietto spacciatore di grappa di Clinton (nulla a che vedere con gli Usa).
Tu conosci qualcuno?
Ciao Max,
di Clinton, conosco la Lewinsky…
pero’ ho un vero artista, “costruttore” in proprio, di grappe ultra libidinose. Di quelle che ti fan sembrare gnocca anche la Lucia Annunziata.
Basta che mi dici.
Ciao gianni, devo trovare una giornata ma per andare ai Carraresi, prima che finisca la mostra. Infrasettimanale e con la fidanzata storica (vicentina). Monigo può darsi fine aprile se vengono degli amici da Galway per un we veneziano lungo: ci starebbe la Eberle con Hardig il giorno prima e Vivaldi quello dopo. Nel caso, ti so dire.
Perfetto, Mal.
Sappimi dire. Ti “sistemo” io.
Sempre alla grande !
ciao mal, sacrosanto quello che dici, c’è però da dire che la difesa è sempre statica, anche se occupa meglio il campo, qualcosa si muove ogni tanto e magari il Barbieri di turno intercetta; se va male si apre una voragine che nessuno è pronto a chiudere. La difesa non è una difesa rovesciata classica dove tutti sanno cosa fare ma è una difesa che sembra improvvisare spesso e basarsi sulla qualità dei singoli. Ecco su questo punto vorrei dire che non erano tutte capre prima e non sono tutti fuoriclasse ora, c’è stata un’iniezione di fiducia, sicuramente, ma ci sono molti, troppi, punti interrogativi sulla conduzione tecnica.
Per la trattoria in zona mi sento a disagio con un parmigiano, mancando da tempo dal mio territorio. Come Genius loci vedo meglio Berton. Poi dipende lo vuoi zona Monigo o sei disposto a spaziare, in tal caso si può sempre provare da Nea a Silea, mal che vada si sente aria di rugby. Per trovare trattorie buone bisogna allargare l’orizzonte, a mio parere. Ci si sta troppo masterchefizzando o peggio ancora agrituristicizzando (scusa i neologismi)
Carenti nell’uno contro uno?
Bisognerebbe farsi dare qualche ripetizione da Dingo Williams!! 🙂
Ciao Fratello Mauro.
Ti do ragione. Mi ero imposto di non leggerli neanche, i commenti di Mario Oca e/o dei vari players, ma questo l’ho guardato.
Ok, dopo che da oltre un anno non fai altro che mangiar escrementi, anche una cioccolata rancida ha un buon sapore.
Ma mi piacerebbe che anche Mario Oca in primis, si accollasse delle responsabilità, per queste sconfitte; in secundis che, dio da dio, luce da luce, chi non scopa non produce, dicesse : Ostia, sono incazzato nero. Non possiamo essere contenti. Voglio ancor più rabbia e occhi di tigre da parte di tutti.
Amen.
Da LA TRIBUNA di ieri:
(…)a proposito di mediani di mischia, c’è una notizia che arriva da Oltremanica, per il mercato del Benetton. Treviso avrebbe messo nel mirino Tito Tebaldi, 28 anni e mezzo, ex mediano di mischia delle Zebre e della Nazionale, poi passato agli Ospreys e quindi agli Harlequins da due stagioni. Dove il coach è un certo Conor O’Shea, nuovo ct della nazionale italiana.(…)
a.p.
si comincia bene… 🙁
pare che fosse una delle condizioni poste da Crowley per firmare…
😎
Vabbè, l’ha detto la Tribuna …….
esatto! Tebaldi avrà rinnovato il suo contratto d’affitto.
Buondi , volevo suggerire al forte Gianni Berton se già non la conosce l’ ottima
Osteria da Cheba Giuliano ( alla Domenica è d’obbligo chiamarlo GABBIA )
conosciuto per i grandi cicchetti di pesce o della tradizione trevigiana .
Difronte all’Osteria c’è il ristorante di pesce .
Da sempre è frequentato da rugbisti in particolare da Iuri Ongaro e
appassionati .
Se eventualmente ritiene di suggerirlo a chi da fuori Provincia o da fuori
Veneto , viene a vedere la Benetton .
A proposito si trova sulla strada che da Casale sul Sile porta a Conscio /Dosson
subito dopo il cavalcavia dell’autostrada .
Ciao Toni.
Si, per svariati anni ci andavo a pranzo ogni giobba.
Poi ho smesso perche’, via via, diminuivano le varie porzioni di pesce ed aumentava il conto.
Non so se e’ cambiata la gestione, ma con quella dell’allora titolare, non ci tornerei assolutamente.
Cmq, grazie per il messaggio.