Sei Nazioni: tre Azzurri nei Team of the Weekend dei media stranieri

Per gli osservatori esteri ad aver brillato contro la Scozia sono soprattutto i nostri trequarti

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Dusty 2 Marzo 2016, 09:30

    Sono valutazioni con le quali si può anche essere d’accordo nel merito. Certo rimane il fatto che come segnature i nostri 3/4 non si sono distinti ma se vale il concetto che propiziare una meta vale tanto come averla fatta come insegnamo ai bambini del minirugby (e sono di questa opinione) allora va bene.
    PS: sono contento per il sergente dalla rossa barba.

  2. lear 2 Marzo 2016, 09:31

    E’ bastato uscire dal contesto italiano per dimostrare tutto il suo potenziale. In Italia invece i tecnici forse sono tutti “ciechi”, visto che Brunel lo faceva giocare all’ala. Quanto tempo perso, e chissà forse avevamo il ns. Brian O’Driscoll e non se ne siamo accorti ??!! Stesso discorso per Venditti. Di questo passo dove vogliamo arrivare? Meno male che l’era Brunel è finita, ora deve finire anche qualcun altro!!

    • lear 2 Marzo 2016, 09:37

      ….. parlavo di Campagnaro naturalmente.

      Scusate corrige: “… e chissà forse avevamo il ns. Brian O’Driscoll e non se ne sono accorti ??!!”

    • Federico Barbarossa 2 Marzo 2016, 10:12

      Campagnaro è un 93. Gioca da 2 anni in nazionale. è stato titolare per 2 anni secondo centro titolare della Benetton. Gioca in uno dei top team della premiership. Forse ce ne siamo accorti e ce l’abbiamo il nostro BOD. Se continuerà in questa crescita tecnico/fisica credo che farà grandissime cose.

    • pesopiuma 2 Marzo 2016, 12:21

      Che Brunel lo abbia messo all’ala comunque io non lo ricordo, anzi anche al mondiale ha fatto il 13.

      • Federico Barbarossa 2 Marzo 2016, 17:19

        Anche ad Exeter ha fatto qualche scampolo di partita all’ala. Non è che spostare un 13 all’ala sia un’assurdità sopratutto viste le sue caratteristiche una volta ogni tanto ci può pure stare…

  3. lear 2 Marzo 2016, 09:39

    …. parlavo di Campagnaro, naturalmente.

    Scusate corrige: …. il ns. Brian O’Driscoll e non se ne sono accorti ??!!

  4. mauro 2 Marzo 2016, 09:45

    Adesso aspettiamo i commenti degli epigoni di quelli che dicevano: “Campagnaro man de…poenta”

    • gasport 2 Marzo 2016, 10:30

      Guarda che lo si può dire anche adesso…Mani di pietra meglio…

      Ha delle doti e delle potenzialità enormi, qualità sotto gli occhi di tutti…Di certo le qualità non sono nelle mani…

      • mauro 2 Marzo 2016, 12:01

        spiace, le mani di pietra le avrà Venditti, Michelino ha mani educate. Forse aveva bisogno di qualcuno che gli insegnasse a concentrarsi sul come gestire il pensiero fulmineo con l’uso delle mani ed un possibile passaggio di dubbia qualità.
        Dopo di ciò Campagnaro fra i tanti che ho visto è l’unico che potrebbe avvicinarsi al mito di Ivan il selvaggio

  5. wilrugby 2 Marzo 2016, 10:17

    che Campagnaro sia un ottimo giocatore lo si vedeva! il fatto che i nostri ragazzi rendono meglio all’estero è un altro dato di fatto: più competizione ti spinge a migliorare di più. secondo me è l’unico ingrediente che manca ora nelle due franchigie!!! Se devi competere tutti i giorni per giocare il sabato/domenica migliorano tutti!!!

    • MPF 2 Marzo 2016, 11:02

      Sarebbe bello se fosse così ma in realtà non giocano sempre i più performanti ma gerarchie scritte comandano Benetton insegna

  6. Galeone 2 Marzo 2016, 10:31

    Che Campagnaro fosse ricco di talento si intui’ nel mondiale under 20 del 2011 quando esordi’ da 18enne, pero’ aveva un problema: che la palla spesso, in seguito ad un contrasto duro, gli esplodesse in mano….

    Problema che rimase nei successivi anni di under 20, nazionale maggiore e Benetton, sono invece bastati 4 mesi, ripeto quattro mesi di Inghilterra per migliorarlo quasi definitivamente. E poi qualcuno osa ancora sostenere che non serva andare all’estero??

    • kinky 2 Marzo 2016, 10:51

      Sono sempre più dell’idea che se uno dei nostri ha un enorme potenziale purtroppo ad oggi deve andare all’estero per esprimerlo e farlo al più presto.
      Prendo un esempio: Campagnaro è migliorato sensibilmente in soli 6 mesi!!!! Venditti infatti, che ha meno potenziale, ci sta mettendo di più ma sono fiducioso…spero che non faccia l’errore di tornare indietro già l’anno prossimo (club permettendo ovviamente). Altri invece hanno dovuto tornare ben presto in Italia.
      Quando parlo di potenziale metto dentro tutti gli ingredienti che ci devono essere e non solo qualità tecniche e fisiche…perchè per esempio se qualcuno con la testa non c’è, o meglio, non riesce ad adattarsi alla vita quotidiana del paese ospitante non ne viene fuori.
      Detto questo spero che Sarto l’anno prossimo prenda la valigia e parta per l’Inghilterra o Francia, le Zebre giocheranno alla grande con Bellini e Di Giulio.

    • speartacKle 2 Marzo 2016, 10:57

      Non è che gli inglesi hanno la bacchetta magica, si tratta di competizione interna e standard minimi di prestazione: li se perdi il pallone, semplice non giochi, perché c’è gente che non lo perde ed è altrettanto brava.
      In Italia, a Treviso, accademia, u20 lui anche al netto del difetto di perdere la palla faceva la differenza lo stesso. I giocatori non sono macchine e si accorgono delle cose, se so che faccio cmq la differenza non sono spinto a migliorare in un paeticolare a meno che non abbia una disciplina innata.
      Se il contesto non ti spinge a migliorarti è difficile che tu lo faccia solo di tua spontanea volontà.
      E non ci sono allenatori che tengano, a meno che tu non sia alla Franco Smith, o alla Cavinato o alla Guidi, ma li poi alla lunga i rapporti tra allenatore e giicatori si vanno a deteriorare perché l’unica spinta vera al miglioramento è basata su quanto ti rompa i coglioni.

    • gsp 2 Marzo 2016, 10:58

      Ciao Galeone. Chistolini, Biagi e D’apice all’estero hanno reso meno che in Italia, e sono tornati da esperienze all’estero passeggere. dipende dai casi ed anche dal caso a volte (tipo infortuni) e dall’ambientamento.

      per altri tipo Tebaldi, McLean, De Marchi, l’esperienza all’estero non ha funzionato benche’ avessero un gran numero di caps. ha invece funzionato per cittadini, Festuccia e masi (che pero’ avevano altre esperienze all’estero).

      insomma non stai parlando di una ricetta applicabile per tutti, non esiste quela ricetta.

      Anche l’esperienza Campagnaro e’ da valutare. nel senso che e’ oggettivamente migliorato, ma fino ad oggi ha giocato forse piu’ in nazionale che in campionato. lo stesso vale per venditti.

      • Galeone 2 Marzo 2016, 11:50

        Ciao gsp. I tuoi esempi non fanno una grinza, evidentemente i campionati esteri, essendo piu’ competitivi, fanno emergere prevalentemente, prima o poi , i ” migliori ” . Spero tanto di rivedere in nazionale Venditti per capire a che categoria appartiene….

      • malpensante 2 Marzo 2016, 11:56

        Conta in che squadra giochi, quanto ad organizzazione, preparazione fisica tua e del gruppo, sedute di allenamento specifico, attitudine e intelligenza collettiva e individuale, abitudine e automatismi. Impari a giocare in un contesto e non come ti tira il culo, a fare scelte razionali e a gestire la manualità e la coordinazione con il cervello collegato alle mani e non al paese dei balocchi, dove regna la fantasia e si inventa l’acqua che va all’insù. Quando torni un una nazionale assolutamente priva di tutto questo, almeno e più delle squadre italiane dove giocano molti compagni, se hai talento ti porti tutte quelle belle cose che sai fare per conto tuo e immediatamente tutti fanno ohhhhh. Se le stesse cose le avessimo moltiplicate per 23, non saremmo dove siamo con un fenomeno come il Capitano e tanti buoni giocatori. Difficile diventare campioni di bob in Giamaica se non sistemi prima la faccenda della neve e del sottozero.

  7. Antonio9 2 Marzo 2016, 11:21

    Come scritto per Venditti, è la competizione la chiave dello sviluppo. Giambattista me lo ricordo giocare dalla Capitolina U17 , dopo aver fatto la 15 ad Avezzano, Campanaro nel Mirano.

    Entrambe esempi di strapotenza fisica già da giovani, Venditti poi estremamente precoce in tutto – è già papà … ma proprio per questo non hanno avuto necessità di lavorare sulla tecnica da giovani, ed arrivati “nel giro” non hanno avuto grosse pressioni.

    All’estero è diverso, è molto più difficile conquistarsi un posto in un ambiente che TI RESPINGE , perché c’è poco da fare, straniero in uno spogliatoio sei lì a portare via il posto ad un amico, parente o compagno di squadra (estremizzando ma non tanto) e devi dimostrare sul campo quello che vali.

    Noi avevamo una situazione simile (senza le molestie da spogliatoi, quelle le lasciamo alle accademie) a livello di U21 fino alla fine del campionato elite nazionale, dove con 12 squadre nell’ultimo anno chi voleva doveva emergere fra come minimo 12 altri ragazzi per il proprio ruolo, adesso chi è alla Francescano deve temerne solo altri 2 nel caso peggiore…

  8. franzele 2 Marzo 2016, 13:00

    Campagnaro era un giocatore di rugby anche prima di andare in Inghilterra, Venditti non voglio dire no, ma diciamo che per migliorare deve prendere un po’ di rincorsa.
    Comunque non esistono tanti segreti, se al Benettòn perdi tre palle a partita la giornata successiva sei ancora titolare, se le perdi in Inghilterra vai a finire in tribuna. Se hai qualità ti conviene migliorare presto

  9. Danthegun 2 Marzo 2016, 14:42

    Campagnaro sempre più una conferma.

    Garcia, spesso tanto disprezzato, credo stia facendo un 6 nazioni di grande solidità. In mezzo al campo placca come non ci fosse un domani. Davvero contento di questa menzione.

    Sarto sta diventando anche lui una certezza per la nazionale e a livello internazionale. Dico una cattiveria ma se all’estero c’è andato Venditti mi aspetto che qualche telefonata a Leonardo arrivi sicuramente. Spero lo lascino andare.

Lascia un commento

item-thumbnail

Italia, Niccolò Cannone: “È un momento importante per il nostro rugby, non abbiamo mai smesso di crederci”

Intervistato durante la nuova puntata del nostro Podcast, l'Azzurro ha rimarcato il duro lavoro che c'è dietro i successi della nazionale

11 Aprile 2024 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Autumn Nations Series: Italia-Argentina verso il Ferraris di Genova

La prima partita dei test autunnali degli Azzurri dovrebbe giocarsi nel capoluogo ligure

6 Aprile 2024 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Tommaso Menoncello: “Sonny Bill Williams è sempre stato il mio idolo. Andrea Masi mi ha insegnato molto”

Il trequarti del Benetton è il più giovane giocatore a vincere il premio di "Best Player of Six Nations"

5 Aprile 2024 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Tommaso Menoncello nominato “Miglior Giocatore” del Sei Nazioni 2024

Riconoscimento incredibile per l'Azzurro che diventa il secondo italiano a prendersi questo prestigioso premio

5 Aprile 2024 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Sei Nazioni: la meta di Lorenzo Pani contro il Galles eletta come la “Migliore del Torneo”

Un'azione a tutta velocità conclusa dallo scatto e dallo slalom del trequarti azzurro

3 Aprile 2024 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Italia, Juan Ignacio Brex: “Abbiamo fatto la storia ma non ci vogliamo fermare”

In una intervista a RugbyPass il centro torna sulla voglia di vincere degli Azzurri in vista del futuro

28 Marzo 2024 Rugby Azzurro / La Nazionale