E’ molto probabile l’esordio dell’estremo 100 caps All Blacks con la nuova maglia delle Zebre. E di fronte…
Pro12: Muliaina-Leonard, fratelli contro al Lanfranchi?
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Pronto a esser fucilato, mi sbottono pure la camicia.
A mio modesto parere, se proprio proprio li dobbiamo prendere, sono gli stranieri come Muliaina che potrebbero esser utili al movimento.
Mi spiego meglio: sono famosi e possono attirare nuovi tifosi; hanno esperienza da vendere e i nostri giovani non possono che guadagnarne; hanno macinato tanta di quella tattica che persino gli Allenatori potrebbero beneficiarne.
Insosmma, per me – sempre che ci siano i danari sufficienti per farlo – i “vecchi” marpioni sono utilissimi.
Rubano il posto ai giovani ? Sì, ma per un paio d’anni al massimo e in cambio li crescono come di certo non sono in grado di fare un paio di sudafricani ventenni.
W l’Italia !
W Lenin, W Stalin, W Mao Tse Tung!
Beh, A.d.G., una quarantina d’anni fa due delle esclamazioni che hai scritto credo d’averle proprio “esclamate”. Poi il reflusso (forse anche gastrico).
Il W l’Italia, comunque, è ciò che urlavano i nostri soldati prima di esser fucilati dagli austriaci (con in aggiunta: W il re). Questo era il senso.
W Marx.
da oggi mi tolgo
Mancava il famoso capostipite francese.
Fortza Paris mal! 😉 🙂
W el Che.
Cmq quella di adg mi sembrava fosse una citazione dello spettacolo di Paolini. Magari sbaglio.
tendance Groucho?
Marc Paolinì fa senza Google.
Bravo Camoto.
Bene. Siamo tutti d’accordo, allora 🙂
🙂
Venivano fucilati anche da Cadorna, se si rifiutavano di andare all’assalto a farsi macellare.
Lo so.
Anche per molto meno, o per niente. Buona parte per “dare l’esempio”.
In realtà era Andrea Graziani, il generale dalla fucilazione facile e immotivata. Qualche anno dopo la guerra, qualcuno l’ha incontrato in un treno e qualche ora dopo l’hanno ritrovato giù per una scarpata credo in una farra dell’appennino tosco emiliano
Muliaina: nave scuola.
@mamo, su questo punto sono assolutamente d’accordo con te…gli stranieri nelle franchigie ci possono stare, ma devono essere stranieri di un certo livello, non stranieri in prospettiva (come Meyer delle Zebre) perchè tanto vale allora investire su giovani italiani, nè tanto meno stranieri fatti arrivare per il percorso di equiparazione (la cui sola idea mi fa rabbrividire)…
Bella foto che avete trovato!
Mamo parla che un atleta così potrebbe portare più pubblico….. Perché famoso….. Ma se neanche bergamasco mirco ha portato più gente allo stadio……… Lo fa un nzl conosciuto solo dai pochi appassionati italiani?
Marketing inesistente proprio
Potresti aver ragione!
Tu cosa proponi ? Sono interessato a saperlo.
Pubblicità fatta bene da gente competente….basta e avanza….. legata a eventi di promozione e educazione rugbystica….. Altro che nomi….
Allora Muliaina si presta bene allo scopo!
Mirco è stato preso clamorosamente tardi, ben oltre il suo punto di cottura, e dopo l’orrida stagione di Rovigo. Dal punto di vista del marketing del nome un giocatore rende se lo prendi quando è ancora in spolvero: Bergamasco è stato preso dalle Zebre quando già era lontano anni luce da nazionale e ribalta, anche mediatica.
Muliaina da noi è conosciuto solo dagli appassionati, quindi può forse portare qualche spettatore in più, ma solo tra chi è già fortemente appassionato di rugby. E non è uno sportivo spendibile dal punto di vista pubblicitario in Italia.
A suo tempo furono personaggi di marketing i fratelli Berga, ma quando giocavano entrambi fuori ed erano usati come uomini immagine in chiave nazionale e nazional-popolare (ricordo anche comparsate in tv con Ale&Franz).
Ora come ora l’unico giocatore, a parte Carter, che vedrei capace di trascinarsi dietro marketing e spettatori in una celtica italica sarebbe Parisse. E Castro, che gode di una fama anche tra il pubblico “generico” che va ben oltre le sue prestazioni in campo.
Purtroppo, in una paese dove il rugby è ignorato, il grande pubblico ignorerebbe bellamente anche tutti quelli che dagli appassionati sono riconosciuti come campionissimi.
Per come stanno le cose da noi, l’unico modo che una squadra, che sia di A o una celtica, per portare gente alle partite e avvicinare anche chi non frequenta abitualmente, è uno solo: vincere. Vincere partite, farsi notare, sfiorare o raggiungere traguardi, guadagnare così righe sui giornali, etc etc.
Posso essere d’accordo con te Emy non fosse che uno con 100 caps negli AB (che per la gente comune son quelli che fanno la danza) se ben gestito gredo possa essere un buon volano. Credo.
Su Castro sono d’accordissimo.
Rimane, però , il valore aggiunto che Muliaina porta alla squadra e, sempre lo si possa fare, al movimento padano e, perché no, attore di un ben preparato progetto scuola di quella zona.
Almeno credo.
Infatti mamo dire che un muliaina da 100 caps non è spendibile ce ne vuole!
Il problema è che occorre saperlo spendere lui o chiunque altro!
Io vado al Lanfranchi ad applaudire Leonard. Voglio fargli sentire la stima che ho per lui
Anch’io!
Guardate che lui e’ rimasto in Galles 😉
ahah…
Uno come Leonard, per quello che ha dato e fatto a Parma, per l’umiltà con la quale si è posto, lo applaudo per qualsiasi squadra giochi. Sempre e comunque!
d’accordissimo…