Iniziato l’assalto a Munster per Zebo, mentre la WRU ha un tesoretto per tre suoi campioni…
Galles e Irlanda, operazione “trattenere e (ri)portare a casa”
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Certo che sono strani questi celti…
prendono forti allenatori neozelandesi per le loro franchige (regions) e per le loro nazionali (è evidente che non hanno abbastanza tradizione per formare loro allenatori all’altezza)…
i migliori giocatori li vogliono trattenere in patria e gestire nei minutaggi in accordo tra federazione…
non hanno ancora capito che la via maestra è quella del lasciare andare tutti a giocare in francia ed in inghilterra, avere due franchige low cost di sottosviluppo in cui far esordire tanti giovani di belle speranze ed importare terze scelte degli altri campionati (project players) e soprattutto usarle per far fare esperienza internazionale agli allenatori autoctoni…
che importa se dobbiamo festeggiare come miracoloso trionfo il fatto di aver vinto due partite consecutive (su un totale di 6+6 sinora disputate dalle nostre squadre)… che importa se i giocatori di Treviso hanno perso le ultime 13 partite consecutive… la via italica al professionismo sarà un faro a cui questi farlocchi un domani guarderanno dal basso in alto…
per la nazionale bisogna invece cambiare CT ogni quattro anni ed affiancargli uno staff talmente striminzito da dover invidiare quello del casale…
nonostante siano arrivate ai quarti del mondiale e abbiano vinto gli ultimi 6N queste federazioni hanno ancora tutto da dimostrare…
🙂
la gestione della wru da parte di Davies è completamente all opposto rispetto a Rogers, hanno trovato un presidente che invece di esasperare i rapporti sta ricucendo in modo sostianziale la collaborazione tra regions e federazione, poco importa se era l ex ceo degli Scarlets.
Il prossimo passo è senza dubbio quello di riportare i tifosi allo stadio, numeri da brividi in Galles se paragonati a quelli irlandesi.
Inoltre si sta cercando di dare sempre maggiore visibilità al campionato locale ma anche alla prossima B&I cup che da quest anno vedrà coinvolti non più i singoli clubs, ma le rappresentative A delle regions, è di ieri l accordo per la trasmissione delle partite del torneo da parte di S4C.
Ah…quindi in Galles con la B&I Cup faranno come l’Irlanda, che già ci mandava le squadra A delle province…chissà che farà allora la Scozia, se continuerà a mandarci le squadre del suo domestic…
Credo non sia proprio possibile paragonare i due movimenti (Gallese – Italiano).
Da una parte abbiamo una organizzazione seria di formazione,cura del movimento rugbistico, collaborazione tra regions e nazionale, un parco giocatori di altissimo livello, ecc.
L’Italia non è così, ancora, purtroppo. Non esiste un’unica strada per far crescere un movimento. Io ho solo paura che se avessimo trattenuto in prima linea per esempio i vari Rizzo, De Marchi (che è ritornato), Ghiraldini, Festuccia, Castro e Cittadini non avremmo mai fatto emergere i vari Chistolini, Manici, Giazzon e i giovani che ora compongono le prime linee di Zebre e Benetton.
Serve credo un giusto equilibrio tra possibilità di carriera all’estero e protezionismo dei giocaotri.
James King and Scott Baldwin firmano stamani un dual contract
“gestire i minutaggi” significa fare giocare i migliori nelle coppe e nelle partite di cartello, non certo contro Zebre e Benetton
Almeno finché siamo dei perdenti 🙂
Avevamo i minutaggi per i nazionali alla prima CL, e la regole del 60% se non sbaglio, i.e. se vuoi Anae te lo paghi tu. abbiamo deciso di disfarcene. ci liberiamo sempre delle cose positive, raramente delle cose negative. e la federazione era dalla parte del grande pubblico in questo caso e dei Tinelli. Boccaccia mia…
vabbeh ma cosi’ non vale…
Vale,vale e molto 🙂
Mal e’ un genio!
Notizia del giorno, sembra in via di ufficializzazione il passaggio di Patchell dai Blues agli Scarlets. A Cardiff con l arrivo di Anscombe hanno veramente gestito male il ragazzo, che ha un gran talento e ampi margini di crescita. E’ un tipo di apertura che si trova a suo agio nel running rugby, l esperiva di Jones potrebbe aiutarlo tanto nella crescita