Cudmore, il Canada e World Rugby: mamma, c’è da pagare un aereo

Le modalità di rimborso dei voli diventano un caso. E le nazionali “piccole” alzano ancora la voce

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Jager 9 Ottobre 2015, 10:39

    Parole sacrosante

  2. Jager 9 Ottobre 2015, 10:39

    Quelle di Cudmore, chiaramente

  3. aiabasta 9 Ottobre 2015, 10:55

    Anche lui ha qualche dubbio sulle istanze disciplinari…..

  4. mistral 9 Ottobre 2015, 11:33

    sarebbe più educato e rispettoso garantire il ritorno entro le 24 ore dopo la chiusura della fase a gironi, così tutte le eliminate avrebbero la possibilità di rimanere anche dopo l’ultima partita di girone (nel caso canadese dall’8 al 12 ottobre… però vorrebbe dire, credo, anche spese di soggiorno in più, che non so se siano a carico della federazione nazionale o di WR… detto questo, battutaccia finale: gli inglesi invece possono rimanere fino alla fine, sempre il solito c..o!!! 🙂

  5. Pierre 9 Ottobre 2015, 11:38

    Io invece non sono d’accordo con Cudmore.
    Le regole sono di partire 24 ore dopo la partita? Doveva essere la Federazione canadese a spiegarle ai suoi atleti, per i quali è responsabile.
    Posso capire la disorganizzazione e la poca professionalità di alcune organizzazioni federali ma non è certo colpa di World Rugby.
    Il punto è che qualcuno si è fermato oltre per piacere o turismo? Il fatto che gli possa essere garantito un volo diventa una cortesia mica un obbligo.
    Quando viaggio per lavoro e resto magari per il weekend il volo di ritorno non è un obbligo dell’azienda, poi chiaro che ci si regola.
    Ma pensare di fare da agenzia viaggi a 30-40 persone per ogni squadra eliminata mi sembra esagerato.

    • mistral 9 Ottobre 2015, 11:46

      c’è un fondo di ragionevolezza e di ragione in quanto scrivi, ma mi chiedo quale sarebbe la differenza finale tra biglietti aperti e quelli messi a disposizione da WR… stiamo parlando di 12 squadre , di cui una a tiro di treno (che sia l’Inghilterra eliminata o fosse stato il Galles cambia poco) ed un’altra ad un tiro di schioppo.. ne rimangono 10, metti 60 persone tra atleti accompagnatori ciascuna fanno 600 biglietti tra continentali ed intercontinentali… personalmente non credo che sarebbe un dramma finanziario, nell’ambito del budget complessivo della WR. ma se le regole sono quelle del rientro entro le 24 ore dal’eliminazione hai ragione tu, e torto a lamentarsi Cudmore…

      • Pierre 9 Ottobre 2015, 11:58

        Infatti il mio discorso è incentrato principalmente sulle regole e qui Cudmore dice che lo ha saputo un paio di giorni fa, problema suo è pure il capitano e questo presuppone certe responsabilità anche fuori dal campo.
        La questione poi più che finanziaria è meramente organizzativa.
        600 biglietti di cui 30 partono dopo 3 giorni, 150 dopo 5 e così via…
        Considera poi che un conto è il Canada ma non credo ci siano voli diretti da Londra a Tonga…

  6. panda 9 Ottobre 2015, 12:21

    Forse sarebbe stato più facile destinare a ciascuna squadra un somma, a seconda della distanza e del tipo di volo.
    Poi ogni federazione avrebbe potuto regolarsi.

    • gasport 9 Ottobre 2015, 12:29

      Era quello che stavo scrivendo io.

      Si calcola un costo medio del biglietto in base alla destinazione e si versa la somma direttamente alla relativa federazione.

      La stessa si preoccuperà di trovare un accordo con i propri giocatori (ti compro il biglietto, ti verso una cifra e ti arrangi, nel gettone di rimborso calcola che ti devi pagare il biglietto, etc.)

      Che la World rugby debba gestire il viaggio di rientro di ogni singolo giocatore mi sembra pretendere un pò troppo..

  7. zappinbo 9 Ottobre 2015, 12:28

    Facciamo un gioco?
    Gavazzi avrebbe risposto:

    1) Mica li ho portati io fin lá

    2) Mica glielo detto io di farsi la vacanza in Inghilterra

    3) Mica gliel’ha prescritto il medico di dover tornare a casa

  8. malpensante 9 Ottobre 2015, 14:01

    Io credo che abbia ragione l’organizzazione, viste le regole, ma che le regole dimostrino un’organizzazione assolutamente disinteressata a tutto quello che sia sport all’interno del baraccone. Partecipo ogni tanto a robe internazionali dove è normale gestire (non pagare, gestire) biglietti aerei, alberghi, trasporti, comunicazioni per 600, 1200, 2400 ospiti che arrivano da qualsiasi parte del mondo e partono per destinazioni e con tempistiche diverse, magari cambiate all’ultimo minuto. Basta preoccuparsene e pagare chi è capace per farlo. Immagino che per dirigenti, ospiti, sponsor, nani e ballerine non ci saranno stati troppi disguidi e neanche troppa parsimonia. Ma è normale: che mi piaccia no.

  9. giobart 9 Ottobre 2015, 14:09

    Ha ragione Cudmore, se stanno così le cose, credo che un biglietto di ritorno a casa sia un diritto di un giocatore, che resti in Inghilterra per 24 ore o per 72 o un mese, sempre un diritto acquisito è, secondo me.

    • mick67 9 Ottobre 2015, 15:04

      Concordo con quanto detto da giobart, in fondo molti giocatori sono dilettanti, e è anche merito loro se il carrozzone ha avuto successo. Le partite delle tier2 e tre sono state bellissime. Mi sembrerebbe un bel gesto premiarli con un biglietto aperto. Che si godano due/tre giorni di spettacolo. Una delle cose più belle alle Olimpiadi è la festa della cerimonia di chiusura, e tanti atleti non vi partecipano perché le loro federazioni o li rispediscono a casa dopo le gare o non hanno i soldi per farli restare fino alla fine.

  10. sentenza 9 Ottobre 2015, 15:18

    Non è tutto oro ciò che luccica, o addirittura se si luccica qualcosa per venderlo come oro. Parziale OT, ma se ne riparla al prossimo articolo sugli ascolti tv:
    http://www.corriere.it/spettacoli/15_ottobre_09/scoppia-caso-ascolti-tv-inquinati-risultati-dell-auditel-ecd9c686-6e4b-11e5-aad2-b4771ca274f3.shtml
    succederà solo in italia o tutto il mondo è paese? Compreso il giappone coi 24 milioni…

    • mistral 9 Ottobre 2015, 15:59

      il rilevamento auditel ha già dato origine a perplessità e critiche in passato… sarà come i dati sulle emissioni delle VW, ognuno se le aggiusta come crede! 😉

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