Eccellenza, Cavinato vede davanti i “pro” Rovigo, Calvisano e Fiamme

Il nuovo tecnico del Petrarca dice la sua sul torneo che sta per iniziare. E torna a parlare degli “accademici”

COMMENTI DEI LETTORI
  1. eclipse 8 Ottobre 2015, 10:03
  2. Alberto da Giussano 8 Ottobre 2015, 10:10

    Architetto al mattino e allenatore al pomeriggio, prototipo archetipo perfetto dei fautori del downgrade.
    Preferisco, finche si troverà qualche straccio di sponsor che lo consente, avere Brunello che allena i ragazzi di Calvisano due volte al giorno.
    I risultati stabiliranno se, il livello tecnico mostrato , darà ragione a Frati , Brunello, Galon, ed Eugenio.

    • mamo 8 Ottobre 2015, 10:25

      Buon giorno A.d.G. .
      Non so quali squadre tu abbia allenato (ma comunque rispetto la tua opinione) ma so quali ha allenato Cavinato e conosco pure i risultati che ha ottenuto quindi accolgo, come direbbe Crozza imitando Napolitano, con viva e vibrante soddisfazione il giudizio che l’Architetto da sulle Accademie: “Nella mia esperienza ho sempre trovato i giocatori usciti dall’Accademia non costruiti, immaturi, con carenze di personalità e gestione. In Eccellenza devono venire per imparare, non con la presunzione di essere quei fenomeni che non sono. Su questo le Accademie dovrebbero fare una profonda riflessione per il futuro”.

      • Alberto da Giussano 8 Ottobre 2015, 10:55

        Sulle accademie parlando dei ragazzi U18 , il risultato non può essere che quello evidenziato da Cavinato. Come sai , io propongo, visto il nostro sistema di selezione, che i ragazzi a 18 anni finiscano in eccellenza. Ma non l’eccellenza downgradata, ma quella almeno attuale, come livello tecnico.
        Oggi invece finiscono in serie A, visto che la Francescato, quello è il campionato che disputa, senza nemmeno dover lottare ogni sabato per il posto in asquadra.

        • mamo 8 Ottobre 2015, 11:10

          Condivido che il post-accademia debba essere preferibilmente l’Eccellenza piuttosto che la A, lo condivido ma, a mio parere, il problema sta proprio lì: chi di questi giovani è in grado di competere per un posto da titolare in Eccellenza ?
          Ecco, allora, che apprezzo il giudizio di Cavinato quando, papale papale, critica il lavoro accademico che sforna presuntuosi quanto impreparati giocatori.
          Credo che la Francescato sia un’ottima accademia come so di certo che Mogliano lo è: ma il resto ? I Condomini (cito @mal) ? Cosa stanno dando al rugby italiano ?
          Se lo dico io è una stron..ata, giustamente perché non sono nessuno, ma quando lo dice qualcuno che sul campo ci lavora (e in tanti lo stanno dicendo) perché mai non prenderne atto ?

          • Alberto da Giussano 8 Ottobre 2015, 12:43

            Ho riletto meglio il tuo primo post. Io non prendevo mica in giro Cavinato.
            Chi lavora il mattino e gioca o allena la sera va rispettato.
            Detto questo continuo a preferire le società che possono permettersi allenatori e giocatori che si allenano due volte algiorno.
            Se vuoi sapere che squadre ho allenato dovresti specificare a quali sport fai riferimento.

          • mamo 8 Ottobre 2015, 13:21

            No, A.d.G., non valuto il grado di competenza sul rugby in base al livello in cui uno ha giocato o allenato ma do il dovuto peso al giudizio di uno come Cavinato che ha comunque dimostrato di sapere come si allena una squadra.
            Prendo atto non avevi intenzione di “dileggiare” Cavinato e ben mi guardo dal chiederti i tuoi curricula.

          • mezeena10 8 Ottobre 2015, 13:32

            ah hai allenato? questa è nuova..
            non ci hai mai detto nulla birbante!
            quali squadre di quali sport ordunque hai allenato? sempre si possa sapere!
            ma del resto domandare è lecito..rispondere…

      • gasport 8 Ottobre 2015, 16:59

        Quindi secondo questo ragionamento Cavinato e quello che dice ha un valore diverso da quello che dice, ad esempio, un Frati perchè ha vinto qualcosa rispetto ad altri?

        Tutto condivisibile quello che dice dei giocatori delle Accademie ma il problema non sono i giocatori e qui si aprirebbe un mega dibattito…

        Dato che probabilmente hai più memoria di me Mamo, quanti giocatori delle nazionali giovanili allenate da Cavinato hanno fatto subito il salto in eccellenza?
        Lui che li conosceva (e qualcuno pure lo aveva in rosa) non ne ha fatto giocare mezzo nel suo primo Calvisano quando le accademie ancora non c’erano, li di chi era la colpa?

        • malpensante 8 Ottobre 2015, 17:28

          Nei 26 del mondialino 2011 c’erano:

          Nicola QUAGLIO (Femi-CZ Rovigo)*
          Alessandro FURIA (Petrarca Padova)*
          Andrea LUPETTI (Estra I Cavalieri Prato)*
          Giovanni MAISTRI (Cammi Calvisano)*
          Riccardo CAGNA (MPS Viadana)
          Piermaria LESO (Petrarca Padova)* – capitano

          Marco FUSER (Benetton Treviso)*
          Marco GEROSA (BancaMonteParma Crociati)*
          Alfio MAMMANA (Amatori Catania)*

          Andrea BALSEMIN (HBS GranDucato Parma)*
          Jacopo BOCCHI (Benetton Treviso)*
          Ruben RICCIOLI (Mantovani Lazio)*
          Giacomo BRANCOLI (Livorno Rugby)*
          Edoardo GHIRALDINI (Petrarca Padova)*

          Vittorio CALLORI DI VIGNALE (Estra I Cavalieri Prato)*
          Guglielmo PALAZZANI (Cammi Calvisano)

          Saverio BRUNI (Mantovani Lazio)
          Luca MORISI (Rugby Grande Milano)*

          Tommaso CASTELLO (Banco di San Giorgio Cus Genova)
          Augusto COSULICH (Benetton Treviso)*
          Marco GENNARI (BancaMonteParma Crociati)
          Francesco MENON (Consiel Firenze 1931)*
          Alex MORSELLINO (Petrarca Padova)*
          Michele VISENTIN (Benetton Treviso)*

          Giovanni ALBERGHINI (HBS GranDucato Parma)*
          Guido CALABRESE (Gladiatori Sanniti)*

          nel listone c’erano pure (a memoria e di quelli che stanno giocando tra eccellenza e celtic) Sarto Leo, Ruffolo, Menon Francesco, Appiani, Ceccarelli, Bisegni, Visentin e qualcuno sicuro me lo scordo. La lista invece è ufficiale.

          • malpensante 8 Ottobre 2015, 17:31

            Farolini, Zucconi, Ferrini, eccone 3

          • Antonio9 8 Ottobre 2015, 19:34

            In quella stagione questi giocavano ancora nel campionato U.20 Elite, Tutti tranne Mammana e Castello. Stavano in Accademia ma giocavano nei club.
            Giusto dopo il mondiale venne tolto

          • Hullalla 8 Ottobre 2015, 21:51

            Tra i giocatori che Cavinato ha convocato nelle nazionali giovanili nel passato meno recente ci sono stati anche Parisse, Mirco, Marcato, Chillon (senior), Staibano, Ferraro, Arganese…

          • gasport 9 Ottobre 2015, 12:18

            Non ho capito la risposta..

            La mia domanda era quanti giocatori provenienti dalla sua nazionale giovanile lui stesso (Cavinato) aveva fatto giocare nella sua prima esperienza a Calvisano (2005/2006, non ricordo con esattezza l’anno di approdo), pur avendone alcuni in rosa.

            Parlavo del periodo pre-accademie quando le accademie erano ancora lontane e i club facevano la maggior parte del lavoro di formazione, e quando i Parisse, i BergaBrother, I Bortolami erano già affermati nei rispettivi club.

            Nel gruppo 2011 ci sono già gli *..

        • mamo 8 Ottobre 2015, 18:31

          Secondo il mio ragionamento è proprio il contrario visto che ho premesso che “non valuto il grado di competenza sul rugby in base al livello in cui uno ha giocato o allenato”. Ho parlato di livello e specificando, rivolgendomi ad A.d.G., che Cavinato ha dimostrato comunque di conoscere il suo mestiere.’

          • Antonio9 8 Ottobre 2015, 19:20

            Cavinato alla fine dell’esperienza con la Nazionale Under20 , affermò : “Un allenatore della nazionale dovrebbe poter convocare i giocatori che ritiene più utili, non sottostare ad altri obblighi, se fossero i più forti dovrebbe poter anche convocare 10 giocatori di un solo club”

            La cosa interessante è che questa cosa che si chiama COMPETIZIONE PER IL RUOLO elementare per chiunque in qualsiasi sport agonistico, non solo non è stata compresa , ma ulteriormente inasprita , perché la Nazionale U.20 è fatta 20 su 23 dalla Francescato, la Francescato è fatta con il bilancino dalle accademie u18 e queste sempre con il bilancino dai CdF u16 .

    • fracassosandona 8 Ottobre 2015, 10:32

      AdG: il problema non è pagare a tempo pieno UN allenatore ma TRENTA giocatori…
      chi alleni al mattino se sono tutti al lavoro?

      • Alberto da Giussano 8 Ottobre 2015, 10:49

        Questo era implicito, ovviamente. Il tema rimane comunque.
        Downgrade o lavorare per upgrade?

      • Hullalla 8 Ottobre 2015, 21:54

        Moretti, da quel che ho letto in passato, era l’unico professionista a tempo pieno del Petrarca degli ultimi anni…

  3. Stefo 8 Ottobre 2015, 10:24

    “Nella mia esperienza ho sempre trovato i giocatori usciti dall’Accademia non costruiti, immaturi, con carenze di personalità e gestione. In Eccellenza devono venire per imparare, non con la presunzione di essere quei fenomeni che non sono. Su questo le Accademie dovrebbero fare una profonda riflessione per il futuro”

    Bon, ciapa questa!

  4. malpensante 8 Ottobre 2015, 10:28

    Fracasso, ecco il secondo. 🙂 Oh, questo è laureato anche se non consiglia percorsi accademici. 🙂 Bon. In bocca al lupo e alla betoniera.

  5. Tanito Tikaram 8 Ottobre 2015, 10:38

    Se vi interessa sono usciti “quasi ufficialmente” i gironi della Terza Coppa. Due gironi da quattro squadre, dove ogni squadra affronta le quattro dell’altra pool. Nessuna conferma ufficiale come al solito da parte dell’EPCR, comunque http://www.rugby.it/forum/viewtopic.php?f=8&p=767890#p767707

  6. kinky 8 Ottobre 2015, 10:59

    Ha chiaramente voluto tenere un basso profilo.
    Io metto in prima fila Calvisano, Mogliano e Rovigo (in ordine alfabetico); in seconda fila Fiamme Oro, Petrarca e Viadana; terza fila San Donà che romperà le scatole ogni tanto qua e là!

    • fracassosandona 8 Ottobre 2015, 11:02

      scoccia ammetterlo ma la vedo come te…

    • mamo 8 Ottobre 2015, 11:17

      Ci sta, ma con riserva di vedere Padova e Viadana a dicembre quando sarà palpabile il lavoro di Cavinato e, quanto al Viadana, quello di Gamboa sulla mischia.

  7. malpensante 8 Ottobre 2015, 11:38

    Ragazzi, il campionato 3+2+2+3 si gioca da inizio primavera e la differenza con chi ha 30 giocatori che si allenano due volte al giorno e non hanno altri cazzi da pensare, si vedrà allora.

    • Giovanni 8 Ottobre 2015, 12:04

      Ma no, a Natale arrivano gli scozzesi e cambia tutto…

  8. nuelma 8 Ottobre 2015, 11:52

    Concordo con Cavinato per quanto riguarda l’ immaturità tecnica e caratteriale dei giocatori usciti dall’accademia. Ricordo però a Cavinato che anche lui ha fatto parte di questo sistema accademico quando era allenatore dell’u.20 che ha fatto i mondiali a Treviso lavorando attivamente all’accademia Francescato di Tirrenia…per cui anche lui è complice di quanto appena da lui stesso affermato. Per caso ha fatto qualcosa di diverso in quel periodo per migliorare giocatori che aveva in accademia in quel periodo? Il fatto è che si fanno proclami, si esternano opinioni ma soluzioni o dati di fatto sono altri…e a volte contradittori.
    Buona giornata.

    • Alberto da Giussano 8 Ottobre 2015, 12:08

      Comunque ravvedersi è consentito.

      • nuelma 8 Ottobre 2015, 12:32

        Certo per carità Alberto. Per me Cavinato e’ un ottimo tecnico intendiamoci…bisogna ricordarsi anche cosa si fa e cosa si afferma anche nel recente passato..mi sembra di ricordare che Cavinato finché era nel giro Fir appoggiava le accademie elogiando gli sforzi fatti dalla Fir. Ora che non è più nei piani ( almeno per il momento) critica i giocatori sul piano tecnico e caratteriale ( anche giustamente) e indirettamente chi li forma.. Non mi sembra coerente tutto qui…

    • malpensante 8 Ottobre 2015, 12:19

      La Francescato, per quanto non abbia mai condiviso l’idea, non era un sistema accademico. Sotto, c’erano i club e i CF. E basta. Era la pensata che prendendo i migliori diciotto-diciannovenni dai campionati giovanili e mettendoli all’ingrasso rugbistico (vita da professionisti) si accelerasse la crescita dei giocatori. Idea balzana, quando dovunque al mondo i diciannovenni, magari tramite accademia di club e squadre in franchigia, se la giocavano da seniores. Ma ancora oggi qui c’è chi invoca il ritorno del campionato under20, e c’è pure chi pensa abbia un senso (che non sia distribuire soldi, giocatori a chi le giovanili non le tira su, impianti, stipendi) mettere dei sedicenni all’ingrasso, a fare i professionisti, “così migliorano”. Con uno o due (se va bene) allenatori che non hanno alcuna formazione specifica per il rugby formativo e spesso pure poche come allenatori. C’è bisogno di specialisti e di allenatori degli skill, per tutto il rugby giovanile: due allenatori per le giovanili ce li hanno anche al Sonasega Rugby di Maperpiacere di sotto. Con tutta la condivisione della inutilità della Francescato, ma anche dell’Eccellenza attuale.

      • Antonio9 8 Ottobre 2015, 19:15

        Io invoco il ritorno del campionato elite under 20 ! , è quello che ha formato più giocatori nazionali in meno tempo e con costi ridicoli rispetto ai milioni spesi nella Francescato e nelle altre accademie.

        • Alberto da Giussano 8 Ottobre 2015, 19:27

          Che valore aggiunto porterebbe il campionato U20 ai diciannovenni che lo disputassero se il loro livello oggi arriva a malapena alla serie A? Non è meglio che si giochino il posto e si allenino in Eccellenza?

          • Antonio9 8 Ottobre 2015, 23:29

            No, in eccellenza potrebbero al massimo giocare 4-5 under 20 per squadra , ovvero 50 ragazzi in tutto, mentre un campionato U20 ne formava fra i 250 ed i 300 solo dell’Elite, ai quali andavano aggiunti i due gironi .
            In più giocando fra pari si sviluppa la velocità , si perdeva molto meno tempo in reset di mischie ecc. ; niente impediva poi ai più bravi di fare presenze in prima squadra.

            In Veneto si è perfino chiesto di organizzare un campionato “interno” under 20 con risposta ovviamente negativa , alla faccia di chi affermava che “sono state le società a non volerlo più”

          • Alberto da Giussano 9 Ottobre 2015, 04:29

            Tutto dipende dal livello del campionato che si intende mettere in piedi. Io non credo proprio che in Italia esistano 300 ragazzi di 19 anni a livello tecnico “eccellente”. Vorrei sapere dove sono nascosti.Dubito che ce ne siano 100 da serie A.

          • 6nazioni 9 Ottobre 2015, 10:16

            A.d.G. 300 erano i spartani,sicuramente una 50
            di ragazzi si formano in italia con il campionato u.20.
            Adesso il 30% dei ragazzi che finiscono il settore
            giovanile con u.18 smette di giocare.

    • Stefo 8 Ottobre 2015, 12:34

      nuelma un attimo a dire il vero Cavnato il sistema delle Accademial’aveva gia’ critticato e piu’ di una volta mentre era alle Zebre, quando era a Calvisano non ricordo…dal putno di vista del pensiero non sta dicendo nulla che abbia gia’ detto negli utlimi anni.

  9. TESTAOVALE 8 Ottobre 2015, 12:38

    C’E bisogno che se fossi un giovane forte vado fuori dall’italia prima cosa come fanno i calciatori di paesi sottosviluppati nel calcio che vengono in italia a ciapa’ gli sghei , date i soldi a chi gioca e vedrete i progressi altrimenti chi me lo fa fa?

  10. enricalvisano 8 Ottobre 2015, 12:42

    Non ero a conoscenza del “professionismo part-time” della metà abbondante delle squadre del nostro massimo campionato. Nel caso delle due squadre private niente da dire, di certo non sono loro a dover abbassare il livello, ma sono le altre che devono riuscire ad elevarsi. Nel caso dell Fiamme Oro, invece, sono un pochino scettico… il rugby non è l’atletica, il nuoto o la scherma. Il rugby è uno sport di squadra, in cui puoi avere discreti successi anche senza supporto economico statale. Come dice Cavinato, partono avvantaggiati potendosi allenare a tempo pieno ed avendo la sicurezza del posto fisso. E questo non mi sembra molto giusto, se penso che quest’anno probabilmente non sono né la terza né la quarta forza del campionato.
    Eh sì, perché a rugby si giocherà anche in 15, ma le Fiamme quest’anno hanno perso i loro migliori giocatori, Canna e Benetti. Già non erano uno squadrone l’anno scorso, hanno sorpreso tutti arrivando ai playoff in maniera rocambolesca all’ultima giornata (anche se c’è da dire che sono stati in quarta posizione per quasi tutto il campionato). Ma quest’anno, senza i due piazzatori, troveranno una valida alternativa o perderanno una marea di punti dai calci? Eugenio saprà non far rimpiangere Presutti? Prima di dire che le Fiamme sono buone per tornare nei playoff, penserei un attimino a diradare qualche dubbio su queste questioni.

    • Airone valle Olona 8 Ottobre 2015, 13:10

      Sulle Fiamme Oro ho più o meno i tuoi stessi dubbi.
      Presutti e Canna due difficili da sostituire soprattutto il primo.
      Staremo a vedere.
      Ripeto Calvisano – Mogliano alla pari in prima fila poi arriva Rovigo sotto Viadana-Padova-Fiamme un filo più sotto San Donà.
      Questa la mia griglia di quelle che si lotterano i P.O.

      • enricalvisano 8 Ottobre 2015, 15:10

        Condivido @Airone. Mi pare anche strano che Cavinato abbia citato tutti tranne Mogliano, una squadra che dall’anno scorso non ha cambiato molto e che quindi non avrà bisogno di rodare gli automatismi. La squadra con i migliori trequarti d’Eccellenza e con un’apertura degna di nota come Barraud. Senza contare che quest’anno avranno 400mila € in tasca senza grosse trasferte in terza coppa (Roma e Rovigo). Insomma, il mio Calvisano sarà pure la solita corazzata, ma Mogliano non ha niente da invidiarci. Rovigo ha cambiato forse più di chiunque altro, come al solito ha messo in difficoltà le franchigie in amichevole, ma non so quanto questo possa essere significativo sull’effettivo valore della squadra. Per il terzo posto è una bella lotta, se mi concedi un pronostico penso che alla fine la spunterà il Petrarca.
        Sono anche incuriosito dalla lotta retrocessione… Lazio e L’Aquila le vedo proprio male quest’anno, e sono curioso di capire quali sono le potenzialità del Piacenza.
        Staremo a vedere 🙂

    • pesopiuma 8 Ottobre 2015, 15:23

      Sulle Fiamme Oro sono d’accordo. Anche perché gareggiano contro altre 9 società che si accollano un sacco di costi e rischi. Costi e rischi che invece loro non hanno. E non è equo (oltre al fatto che non si capisce perché debbano essere usati soldi pubblici in questo modo, di fatto favorendo un “competitor” nei confronti di altri).
      Mi sembra poi che il caso dell’atletica dimostri poi che a livello di competitività, il sistema dei corpi sportivi in divisa abbia comunque un sacco di problemi e lacune.

      • enricalvisano 8 Ottobre 2015, 20:09

        Sulla questione dell’atletica, c’è da dire che noi italiani abbiamo un fisico abbastanza “bilanciato”, ci viene bene un po’ tutto ma non siamo fatti, in genere, per eccellere né nel lancio del giavellotto né nei 100m. Ovvio, qualche fenomeno lo tiriamo fuori pure noi, e non parlo dei naturalizzati ma dei vari Gibilisco al salto con l’asta e della Di Martino nel salto in alto, per citarne due. Poi non so che lacune abbia la gestione dell’atletica delle forze armate, però nel caso di una squadra di rugby penso che tutto ciò non abbia motivo d’esistere.

  11. Mr Ian 8 Ottobre 2015, 14:15

    Alle parole di Cavinato metterei un sottofondo triste, strappalacrime.
    Ed è ancora più triste pensare che dalle fanfare di ieri durante la presentazione del campionato, si è passato al clima amatoriale di oggi, dove neanche in Eccellenza si riesce a campare di rugby….però penso che tutto dipenda dallo stile di vita che si ha, se campo io con il mio normalissimo stipendio, per la stessa cifra farei l allenatore in Eccellenza….

    • malpensante 8 Ottobre 2015, 14:44

      Paghi (tipo il tuo stipendio ma meno chi ha soldi o altro reddito o pensione, o studia) staff numerosi, nostrani e competenti, con i soldi che trovi da enti, soci, sponsor e federazione investi in impianti e accoglienza, fai giocare in campionati dignitosi e che premino un fracco di ragazzi, quelli buoni buoni ti pagano in sterle o euro e non in grazie e pernacchi, gli altri giocano in bei campionati larghi e semipro. Come si scrive Argentina nel Paese dei balossi?

  12. fracassosandona 8 Ottobre 2015, 15:42

    la metto qua perché non ho trovato un altro articolo più pertinente…

    diminuzione del numero dei bambini schierati in campo nel minirugby e altre difficoltà nel settore giovanile in genere…
    Treviso dice la sua alla Tribuna…

    http://tribunatreviso.gelocal.it/sport/2015/10/08/news/minirugby-e-under-18-il-benetton-insorge-cosi-non-si-cresce-1.12227362

    • mamo 8 Ottobre 2015, 15:52

      Bravo tu a mettere questo link e brava Treviso a dire quel che ha detto, anzi bravissima anche in considerazione del fatto che Benetton la sua accademia (sotto mentite spoglie) ce l’ha.

      • malpensante 8 Ottobre 2015, 16:12

        Però il problema non è di allungare il brodo delle giovanili, semmai di rivedere le linee guida dei primi anni guardando a cosa fanno gli altri, e ridare dignità, durata e pagare chi forma meglio. Senza che i giocatori ti arrivino in casa dall’accademia di condominio, tanto per non polemizzare con Treviso.

        • malpensante 8 Ottobre 2015, 16:15

          dignità, durata *ai campionati. (redazione, se ne può più dell’antispamming. Per il testo richiesto ho finito volgarità e insulti, vado con le bestemmie?)

        • mamo 8 Ottobre 2015, 17:09

          Sui soldi a chi forma sono d’accordissimo come sul tuo modo di concepire le accademie che, citandoti espressamente, ormai definisco Condomini pure io.
          Ho una riserva sulla tua ultima osservazione: Benetton utilizza Mogliano come sua Accademia e il Mogliano come sua II^ squadra. Di fatto è così.
          Pian piano si sta avvicinando, in forma esageratamente “democristiana”, a quello che a mio avviso dovrebbe essere l’impostazione delle accademie ossia legate ai Club. Esattamente come accade in UK con le eccezioni tipo Blackrock di Dublino.

          • Stefo 8 Ottobre 2015, 17:17

            1-Irlanda non e’ UK
            2-Blackrock e’ una scuola independente come tutte le altre della zona Leinster non la seconda squadra del Leinster, e’ una scuola con un ottimo programma di rugby per loro fortuna che permette loro di sfornare ottimi giocatori ma come loro c’e ne sono altre

          • mamo 8 Ottobre 2015, 17:35

            Sull’uk ok, mentre su Blackrock, realtà che ben conosco, so perfettamente ciò che è al punto che nel mio precedente l’ho definita un’eccezione proprio perché non legata ad alcun club.

          • Stefo 8 Ottobre 2015, 17:40

            Ma nessuna scuola e’ legata alle Provincie mamo in IRlanda, Blackrock non e’ nesusna eccezione se non che ha una produzioine tendenzialmente migliore di giocatori per via della qualita’ del loro staff.
            Blackrock non e’ realta’ diversa da St. MArys, Clongowes, St. Michaels giusto per citare altre scuole con ottimo programma rugbystico ed ottima produzione nell’area del LEinster.

          • mamo 8 Ottobre 2015, 18:08

            @stefo, chiamala scuola o club, ma di fatto è concorrenziale rispetto persino all’accademia del Leister pur essendone un bel bacino (mi viene in mente Madigan) perché considerata il top per la preparazione dei giovani atleti.
            Ripeto il mio modesto concetto: utile imparare dalle Isole Britanniche 😉 dove ogni squadra di livello ha la sua accademia e noi, senza esagerare troppo, potremmo averne 2 con la prospettiva di inserire una terza legata a un’auspicabile Franchigia del Centro – Sud.

          • Stefo 8 Ottobre 2015, 18:14

            mamo scusa Madigan ha fatto la scuola e poi e’ passato all’Academy…come un Sexton da St. Marys, i due Kearney da Conlowes e cosi’ via…di giocatori che da club son arrivati al Leinster senza passare per l’Academy ce ne son ben pochi ormai.
            Blackrock e’ una delle migliori come ho setto sopra, insieme ad altre un’eccellenza nella formazione ma se prendo oggi come oggi la rosa del LEinster a naso dire che Clongowes e’ quella piu’ presente.

          • mezeena10 8 Ottobre 2015, 18:33
        • Antonio9 8 Ottobre 2015, 19:29

          Non è allungare il brodo , è il contrario : con le nuove disposizioni per il Minirugby i bambini giocheranno di meno, però chi non punta sui vivai avrà molti meno problemi per rispettare le obbligatorietà.

          Sulla U.20 è persino lapalissiano : se TUTTI quelli che sono avanti a noi nel ranking hanno campionati giovanili U.20 (e non solo, persino in Scozia a livello giovanile giocano più partite delle nostre u16-18) od anche u23 sotto varie forme (Espoir , Schools o colleges etc) possibile che noi FIR siamo i geni e gli altri i fessi?

          • fracassosandona 8 Ottobre 2015, 20:12

            il problema è quello: anziché alzare l’asticella per cercare di migliorare il settore giovanile e del minirugby la abbassiamo perché tutti possano “essere in regola”,
            con la nostra consueta lungimiranza…

  13. 6nazioni 9 Ottobre 2015, 10:25

    ricordo che ogni anno c’e’ un campionato del mondo U.20 dove l’italia e’
    iscritta, i geni della F.I.R. cosa fanno eliminano il campionato nazionale u.20.
    per aprire un (*) CONDOMINIO/malpensante) che viene asfaltata dalle ns
    truppe di serie A.
    ancora 365 giorni+ ottobre,novembre,dicembre e’ dura

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