Il rugby perde un grande pilone: Genova piange Lele Remaggi

Ci ha lasciato ad appena 49 anni un rugbista che era anche un grande giornalista. Il ricordo di Marco Pastonesi

COMMENTI DEI LETTORI
  1. geovale 8 Settembre 2015, 17:50

    posso testimoniare che il suo sorriso era una delle cose più belle di lui
    l’ho incontrato ieri sera arrivando al Carlini insieme a mio figlio; lui stava andando via e ci ha salutato calorosamente da lontano proprio con il sorriso che viene descritto così bene da Pastonesi
    mio figlio ha commentato: “mi piace come persona perchè sembra sempre allegro ma lui cosa giocava?” gli ho risposto ridendo “secondo te?” “beh,si pilone vero?
    mai avremmo immaginato non l’avremmo rivisto mai più
    se c’è un paradiso da oggi c’è un nuovo titolare in prima linea…

  2. ginomonza 8 Settembre 2015, 18:24
  3. ambi 8 Settembre 2015, 18:25

    Vorrei dedicare due parole a questo ragazzo ma sopratutto al pilone che abitava dentro di lui. Si dice che il rugby e giocato da tutti,sarà anche vero,io ho sempre detto che:”ci sono quelli che giocano a rugby,io Giocavo Pilone.”dove sei andato faglielo sapere.RIP.

  4. frank 8 Settembre 2015, 18:45
  5. ike 8 Settembre 2015, 20:14

    Un altro che va dove si giocano partite e terzi tempi infiniti con tanti che ci sono purtroppo già! E chissà che non sia bello…

  6. Luca Marco 8 Settembre 2015, 21:21

    Il Sign. Marco Pastonesi che ha scritto l’articolo fa un errore.
    Gabriele era tifoso della Sampdoria.
    Per il resto confermo tutto quello che ha scritto.

  7. Hullalla 8 Settembre 2015, 21:59

    Un grande abbraccio alla famiglia.
    🙁

  8. anm 8 Settembre 2015, 23:32

    Belin…
    che brutta notizia.

    Condoglianze alla famiglia, e al CUS

  9. andrease 8 Settembre 2015, 23:47

    Ho letto già 3 volte “Una meta dopo l’altra” il libro che ha scritto con Bollesan. La cosa che mi ha sempre colpito (ed è per questo che l’ho già letto 3 volte) è che la storia di Bollesan sembra uscire direttamente dalla bocca di Marco. Sembra che sia lì a raccontartela! La capacità di Gabriele è stata quella di unire i fili di un racconto che sarebbe sicuramente stato sconclusionato come linea temporale degli avvenimenti ricordati. E invece la bellezza (e la sua bravura nello scrivere) sta semplicemente nel SEMBRARE sconclusionato, come può esserlo un discorso tra 2 amici che ricordano giochi e battaglie, divagando con gustosi aneddoti ma tornando sul pezzo principale grazie a sottili suggerimenti… “mi dicevi del Chino…” oppure “e così lavoravi e giocavi…”.

    Caro Lele avresti dovuto scrivere più libri, ma soprattutto avresti dovuto essere ancora qui. Riposa in pace fratello! 🙁

  10. rivaroa 9 Settembre 2015, 00:41

    Marco Pastonesi grazie mille per il bellissimo articolo su Lele. Ho avuto l’onore di giocare con lui tanti anni. Lele e’ un pilone da un cuore enorme, e’ una persona di una dolcezza infinita. Un ottimo giornalista, un unico padre. Un grande compagno di battaglie, di sbronze, di vittorie. Da ieri raggiunge due compagni di squadra (Stefano e Andrea)con i quali ricostituira’una prima linea fantastica. Grazie Lele per le fantastiche emozioni che abbiamo condiviso, sia in campo che fuori. Ci lasci un grande vuoto. Marco Rivaro e famiglia e tutti i ragazzi del CUS Genova rugby.

  11. Leaccio 9 Settembre 2015, 09:18

    Gabriele era un professionista della comunicazione, nei mezzi e nei modi, per questo si occupava anche di insegnamento e formazione con ragazzi e ragazze adolescenti, mai incontrata tanta leggerezza in tanto volume…
    Gabriele sapeva creare legami e relazioni creative, ma non gli piaceva il cricket ed era SampDoriano autentico e fiero. nell’emozione di certi momenti è meglio non appiciccare appartenenze davvero distanti da lui.
    tanto gli dovevo, anche stamane.

  12. vecchio cuore neroverde 9 Settembre 2015, 10:04

    ho conosciuto remaggi (lele è troppo intimo, è un privilegio riservato ai suoi amici)
    mi fece da cicerone nella vecchia genova e mangiammo in zona brignole tanto di quel fritto che dopo molti anni ancora non riesco a digerirlo
    un cuore di fata nascosto a perfezione dove meno te lo aspetti
    sta già facendo nuove amicizie nel carlini di altrove

  13. Emy 14 Settembre 2015, 12:21

    Un fulmine a ciel sereno. L’ho saputo mentre ero all’estero e purtroppo non ho potuto partecipare ai funerali. L’avrei sentito a breve, come sempre, per mettere giù la nuova rete di contatti degli addetti stampa del girone 1 della serie A. E’ venuto a mancare troppo presto un uomo mite, onesto, innamorato del rugby, e un collega appassionato e sorridente. “Emy io non sono tanto tecnologico, sono della vecchia scuola, ma ci provo!”. Lele, che brutto scherzo. Un pensiero sincero alla famiglia e alle gemelline.

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