A sostenerlo è uno studio di tre anni finanziato da World Rugby e NZRU
Salute: nessun legame tra problemi a lungo termine e palla ovale
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Mah … senza conoscere i termini, difficile dire.
Speriamo abbiano ragione!
Un paio di dubbi sulla ricerca. Se non capisco male:
1) Il campione è composto da giocatori a livello amatoriale, dove il livello degli scontri è decisamente diverso da quello del “rugby-autoscontro” che caratterizza le partite dell’alto livello da ormai qualche anno.
2) Il campione di confronto è composto da giocatori che hanno giocato fino al 2000 quando il livello degli scontri era decisamente meno “fisico” di quello a cui siamo abituati oggi.
Boh… diciamo un primo passo. Aspettiamo altri test sperando abbiano ragione.
hai detto tutto in poche righe..
Nel livello amatoriale però la preparazione fisica e tecnica è spesso e volentieri inferiore rispetto ai livelli più alti, e i casi in cui (ad esempio) una approssimativa tecnica di placcaggio porti danni fisici non sono pochi (un esempio è quello di Halfpenny vs Vunisa)
Se ci sia correlazione o no non lo posso dire,ma continuo ad avere seri dubbi sulla buona fede di certi ex atleti (e soprattutto dei loro avvocati) che hanno fatto richieste di risarcimento a varie leghe sportive
Mah,mi lascia perplesso che non sappiamo il numero dei “prof” 80 (francesi ce ne sono?) e 90 ( e bokke?), e sela Fed. NZ sia solo il cliente che ordina una ricerca o sia finanziatore dell’università; e perchè un’indagine sulla salute la fanno dei tecnologi e non dei medici?
Sembra un’indagine della magistratura italiana di qualche anno fa sull’inquinamento Enel, ordinata all’Università dell’Aquila; peccato che l’Enel ne fosse il principale sponsor…
Allora su espnscrum si dice il contrario!