Le Grand Prix Series di Exeter, day 1: per l’Italia tre ko e un calvario

Gli azzurri vengono battuti nelle tre gare disputate da Inghilterra, Spagna e Lituania. Oggi di nuovo in campo

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Alberto da Giussano 12 Luglio 2015, 08:58

    Immaginare un inversione di rotta era ( ed è ) francamente difficile. Se è vero che il rugby a 7 è uno sport diverso, anche simile e parente stretto del rugby a 15, non si puà pensare che creandolo dal nulla, possa, in pochi mesi generare qulacosa di apprezzabile. Senza una scuola e un campionato trovo difficile ( impossibile) ottenere qualche risultato.
    I campionati, del resto, si fanno se ci sono società interessate a disputarli.
    Ribadisco un idea già espressa. Essendo un sport olimpico perchè non incentivare i gruppi sportivi militari e paramilitari a fare un campionato interforze privilegiando il sud e/o zone in cui il 15 è assente, quali basi operative di allenamento e reclutamento?
    Perchè in alcune zone in cui la filiera del 15 è difficile da tenere in piedi son si incentiva il passaggio a 7 che con numeri inferiori avrebbe più possibilità sia di svolgere campionati giovanili che campionati seniores?
    In ogni caso, qualunque possa essere le scelta che superi la scelleratezza e superficialità di “pescare” nel 15, avrà tempi lunghi.

    • mezeena10 12 Luglio 2015, 10:29

      tranquillo, zio Ben ha detto che se l’ italia non passa ai quarti al mondiale investe tutto nel seven!

    • xnebiax 12 Luglio 2015, 10:47

      Penso che l’idea sarebbe quella giusta: incentivare il 7 la dove reclutare 30 persone per una squadra è difficile.

  2. ermy 12 Luglio 2015, 09:10

    Non c’è fine al peggio… battuti dalla Lituania???

    • mezeena10 12 Luglio 2015, 09:25

      perche a zero dalla spagna?
      quando lo capiranno sara troppo tardi!

      • malpensante 12 Luglio 2015, 09:57

        Resta San marino e il Vaticano. Inaccettabile: per quanto raffazzonato sia il tutto, penso che quest’anno si sia toccato il fondo. E che sia più dignitoso e produttivo stare a casa, almeno si risparmia.

        • mezeena10 12 Luglio 2015, 10:27

          e gia..
          ma son partiti male e proseguono peggio..
          ad esempio che ci stia li uno per fare “audience” mi fa girare i marosi!
          poi il resto si commenta da se..
          e continuano a parlare di olimpiadi..mah!

    • mezeena10 12 Luglio 2015, 09:35

      in effetti piu lo leggo..Lituania..mah!!!

      • Alberto da Giussano 12 Luglio 2015, 09:40

        La Lituania è la dimostrazione di quanto sopra espresso. Non ha alcuna tradizione a 15, è partita ex novo promuovendo e insegnando solo il 7, fisicamente hanno una buona base e voilà. Non vinceranno l’Olimpiade, ma una squadra non disprezzabile l’hanno messa insieme.

        • Alberto da Giussano 12 Luglio 2015, 09:48

          E’ come studiare l’inglese: a 5 anni lo imparano tutti con facilità, a 20, dopo che l’hai studiazzato, molti non lo imparano più.

          • mezeena10 12 Luglio 2015, 10:25

            non sempre albè..
            c’ è chi vi riesce, certo il lavoro e le difficolta sono doppie!
            quanto all’ inglese sicuramente non si impara a parlarlo a scuola..
            dopo una infarinatura generale sulla grammatica si dovrebbe fare conversation a go go..
            il metodo migliore resta sempre quello di studiarlo in loco, possibilmente non frequentando italiani (e spagnoli)..
            basta qualche mese se sei un tipo sveglio..
            poi per imparare le sfumature della lingua occorre tempo, studio e vita convissuta..

          • Alberto da Giussano 12 Luglio 2015, 10:28

            Se tu metti con un insegnate di madre lingua che non dica una parola d’italiano, tempo 3 anni ( 5/8) e i bambini parlano senza problema in inglese. Poi bisogna studiare la grammatica e continuare a parlarlo.

          • mezeena10 12 Luglio 2015, 10:32

            anche meno, un bambino è una spugna, sente e ripete qualsiasi cosa!

          • Alberto da Giussano 12 Luglio 2015, 10:37

            Ok, facciamo un “extension”. Tu butta un pallone ovale in mezzo ad una prima, seconda o terza elementare nell’ora di educazione motoria. Senza insegnare loro nulla di “mischia, touche, ecc” ;alla fine impareranno a usarlo ( passaggio, calcio, ecc) e qualcuno , forse anche, s’interesserà all’argomento.

          • mezeena10 12 Luglio 2015, 12:46

            molto probabile..
            come ti ho detto i progetti scuola dei club (ti parlo del mio) non hanno alcun supporto ne dalla federazione tantomeno dal ministero dell’ istruzione (o distruzione)..
            la riforma dovrebbe riguardare lo sport a scuola, non solo il rugby..
            noi abbiamo una marea di nuovi iscritti ma scarseggiano gli allenatori (giacchè i foresti vogliono troppi soldi) e con tutta la buona volonta di questo mondo non gliela si fa! (considera che abbiamo due U10 due U12 due U14 una 16 e una 18, piu C, old e femminile..270 giocatori..per 6 allenatori..impresa!

        • venezuela 12 Luglio 2015, 13:57

          @mez….avete pure un allenatore per gli Old?! Viziati! :-)…..la carenza di allenatori e’ un problema diffuso…da noi qualche Old mette le pezze come puo’ per dare una mano ma si e’ sempre sotto organico in tutte le categorie

          • mezeena10 12 Luglio 2015, 14:16

            eheheheh in verita no, da una mano quando puo quello della C..

          • mezeena10 12 Luglio 2015, 14:18

            alcuni old si allenano con la prima squadra..

          • venezuela 12 Luglio 2015, 14:42

            anche da noi con l’inizio della prossima stagione alcuni old si alleneranno con la prima squadra dopo richiesta ufficiale dalla nostra società causa numero ristretto di giocatori…

  3. Tanito Tikaram 12 Luglio 2015, 10:59

    Ho visto tutte e tre le partite degli azzurri (sono stato forse l’unico in tutta Italia…) e ho notato buone cose, insieme a tanti erroroni. Contro la Lituania gli azzurri meritavano di vincere, ma hanno buttato via la partita da soli. Io penso che non ci sia tanta differenza tra l’Italia e squadre come Spagna o Germania. Come dite voi servirebbe un progetto più ampio e determinato per salire al loro livello e forse anche oltre, ma il punto è sempre lo stesso: ne varrebbe la pena? Varrebbe la pena spendere soldi e risorse umane per issarsi al livello delle migliori d’Europa sapendo che comunque il vertice mondiale (oceaniche e Sud Africa) rimarrebbe comunque lontano e che a livello mediatico il 7s, tranne rare eccezioni come le Olimpiadi, riscuote poco seguito?

    • xnebiax 12 Luglio 2015, 11:13

      Io penso che se l’Italia raggiungesse Portogallo o Giappone, ed entrasse nella HSBC 7 world series, i soldi in entrata sarebbero buoni. Magari con sponsor rivolti ad un pubblico internazionale (e non Cariparma ed Edison che sono rivolti agli Italiani).
      Ecco, diciamo che se si rimane fuori dalle 15 del giro importante internazionale, allora tanto vale chiudere tutto.
      https://en.wikipedia.org/wiki/2014%E2%80%9315_Sevens_World_Series

      • Rabbidaniel 12 Luglio 2015, 13:52

        Le half measures nel 7 non servono a nulla. Non puoi contare sullo status quo nel 15: troppi squadre che possono diventare competitive con un programma minimo, Lituania docet. Chiudere tutto è un’opzione e nessuno, credo, potrebbe criticare la federazione se fosse percorsa quella strada.

  4. xnebiax 12 Luglio 2015, 11:04

    Ho visto la partita contro la Lituania. Agli azzurri è stato fischiato un tenuto a terra ad un metro dalla linea di meta avversaria a tempo quasi scaduto. A quel punto, siccome ai lituani un pareggio non sarebbe bastato per arrivare ai quarti di finale che si disputano oggi, hanno giocato la punizione e sono riusciti a fare meta correndo tutto il lungo linea del campo. Lituano più veloce, e con una fintina solo accennata ha spiazzato Fadalti che pure era in anticipo su di lui e però non lo ha placcato.
    Per quello che ho visto, l’Italia è frustrante: all’inizio della partita Bortolussi arriva quasi a fare meta, fa un passaggio a caso che va in mano ad un Lituano che scansa un potenziale placcatore e si fa tutto il campo, con nessuno dei difensori azzurri che possono raggiungerlo. I Lituani sono più veloci, e pure più grossi.
    Un’altra azione con meta quasi fatta è stata sprecata da un brutto passaggio a Mirco Bergamasco che ha fatto in-avanti.
    Odiete ha fatto poi uno dei suoi placcaggi, dove ricorre l’avversario, lo raggiunge da dietro, gli mette le mani intorno, e poi praticamente lo lascia andare. Chiudere il placcaggio sembra che per lui sia una cosa maleducata da farsi nei confronti dell’avversario.
    De Gaspari e Guarducci mi sono sembrati i migliori.
    In generale mi pare che la nazionale 7 abbia gli stessi problemi di tutto il rugby italiano: difficoltà a concretizzare le occasioni, possesso sterile, errori nelle fasi topiche, mancanza di velocità e di capacità di dribblare gli avversari.
    I Lituani invece concretizzano. Dove hanno imparato?

    • Tanito Tikaram 12 Luglio 2015, 11:11

      Sì, non volevo scriverlo perché Odiete mi sembra un ottimo ragazzo ed è ancora molto giovane, ma i suoi placcaggi rotti dagli avversari non si contano, e in più ieri ha fatto anche un paio di knock-on in azioni che potevano portare alla meta, sia pure su passaggi non facili da controllare. Mi sembra che David non sia ancora al livello del resto della squadra, anche se capisco che sia giusto puntare su di lui e farlo crescere

      • xnebiax 12 Luglio 2015, 11:23

        Sono 3 anni che Odiete è in Pro12 e si punta su di lui. Io ho un po’ perso la pazienza, personalmente.
        Poi ho perplessità su chi viene selezionato da Vilk. Mi piacerebbe vedere qualcuno di più grosso che ha bisogno di due placcatori per essere fermato in modo da liberare spazio per gli altri. Dovrebbe essere anche forte negli off-load perché funzionasse.
        Qualcuno con capacità di sfondare come Menon, Van Niekerk, forse addirittura Mbandà. Ma boh.

      • Alberto da Giussano 12 Luglio 2015, 11:23

        Scusate ragazzi, ma se non giochi un campionato reale e vero queste sitazioni di gioco non sarai mai preparato ad affrontarli.
        Giustamente, cosa finanziamo, ammesso e non concesso che ne valga la pena, se bon ci sono società che lo vogliono giocare, il Seven?

        • xnebiax 12 Luglio 2015, 13:08

          Sinceramente non lo so.

        • Andrea B. 13 Luglio 2015, 00:57

          Chiedo, perché ne so poco del mondo del Seven…ma quante delle nazioni al top in questo sport hanno un campionato “domestico” di squadre di Seven?
          Così ad occhio direi che la Lituania non dovrebbe avere chissà che torneo interno…magari hanno selezionato un gruppo e l’hanno messo a tempo pieno fare solo quello…
          Non lo si potrebbe fare anche noi? Se la Fir non ha denari, tra accademie, tasse e contributi celtici, nuove sedi e quant’altro, allora vedrei bene come “sport di stato”…

  5. parega 12 Luglio 2015, 12:16

    come ha detto prima qualcun’altro a vederli giocare e’ frustrante imbarazzante
    non riusciamo a fare passaggi giusti quando sono piu’ di 6/7 metri…e tutta una serie di difetti ..dalla poca velocita’ …al placcaggio insesistente
    questa e’ la vera qualita’ dei nsotri giocatori….perche’ se e’ vero he il 7 e’ tutto un altro sport noi lo stiamo affrontando con giocatori del 15 nostrum !!!!!!
    a questo punto smettiamola…perche’ non abbaimo queste qualita’…facciamo gia’ fatica a giocare a 15 !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  6. Mr Ian 12 Luglio 2015, 12:56

    Il seven è la dimostrazione pratica dell assenza totale di una scuola di skills in Italia, nel 15 puoi coprire la cosa con l organizzazione di gioco, la potenza e la tattica. Nel seven no, o certe capacità le hai imparate e sviluppate, oppure ti ritrovi sempre a fondo classifica.
    In Italia poi, se non ci sono tecnici adeguatamente preparati per il xv di alto livello, figuriamoci per il seven….

  7. Rabbidaniel 12 Luglio 2015, 13:43

    Io non credo che la Lituania possa spendere grandi cifre per il 7, e ha risultati pari ai nostri quest’anno, a fronte di un certo numero di professionisti veri tra i nostri convocati.
    Inutile incancrenirsi in critiche sterili. Bisogna decidersi: o si investe per il 7 dandosi un qualche obiettivo (WS od Olimpiadi), oppure si fa un bel downgrade o, alle brutte, una definitiva cancellazione del programma (lo ha fatto l’Irlanda per anni, salvo tornare recentemente, ma non so quanto convintamente, sui propri passi, ci vorrebbe la consulenza di Stefo…).
    Basta prendere una decisione, in qualsiasi senso, che sarà di certo migliore di questo fastidioso limbo (anche e soprattutto per i giocatori).

    • fracassosandona 12 Luglio 2015, 17:25

      STEFOOOOOOOOOO…

      “satu nient del seven in irlanda?”

      W Bent W O’Connor Stefo Mestrìn!

      🙂

  8. fracassosandona 12 Luglio 2015, 17:23

    Chealtri va a Rio e noaltri ‘ndemo indrìo…

  9. Moralizzatore 12 Luglio 2015, 17:38

    Io ho visto la partita con l’Inghilterra e malgrado non abbiamo fatto una brutta figura, loro hanno una marcia in più e delle giocate che i nostri non hanno, mentre con la Lituania siamo stati in svantaggio ed abbiamo recuperato fino al pari. Abbiamo provato a vincere, ma ci manca sempre qualcosa, a tempo scaduto abbiamo perso palla sulla loro linea di meta. Quando ho visto ripartire i lituani palla alla mano ho detto sono pazzi, inceve 2/3 passaggi, fuga sulla linea laterale, placcaggi dei nostri mancati e il lituano che come Bolt si invola fino alla meta con il nostro ultimo uomo che arranca cercando di prendere l’avversario ovviamente non riuscendoci. Non ci siamo proprio. Ho preferito evitare di far vedere a mio figlio di 9 anni l’ennesima figuraccia dopo quelle del rugby a 15.

  10. Moralizzatore 12 Luglio 2015, 18:31

    Su “Dailymotion”. Perso ancora 26 a 12 con il Portogallo.

    • Tanito Tikaram 12 Luglio 2015, 18:41

      In sei contro sette per più di metà partita, impossibile vincere

  11. Ginto 12 Luglio 2015, 18:58

    Da quel che ho potuto vedere i nostri sono inferiori nelle skills ma anche fisicamente un passo indietro (chi ha visto ieri le partite, Toniolatti contro i lituani era alle pezze). Inoltre non ho potuto non notare anche strascichi di movimenti e logiche di rugby a XV. Come ha detto qualcuno, se peschi gente dal XV e le metti a giocare contro gente che probabilmente tutto l’anno gioca a 7, le differenze si vedono..

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