Rugby World Cup 2023: in corsa Italia, Irlanda, Sudafrica e Francia

World Rugby conferma, sarà corsa a quattro per ospitare la Coppa del Mondo numero dieci

COMMENTI DEI LETTORI
  1. boh 3 Luglio 2015, 14:20

    Mi sa che anche qui siamo perdenti. ……Di atleti per la corsa di livello internazionale non né abbiamo

  2. 6nazioni 3 Luglio 2015, 14:29

    se si porta dietro il venditore di fumo (R.) forse questa volta …
    francia,s.a. minestra riscaldata, l’unica concorrente e’ l’irlanda.
    io voterei x il bel paese.

  3. soa 3 Luglio 2015, 15:12

    Isola di smeraldo favorita: facessero anche dei grandi mondiali quest’anno, sarebbe praticamente fatta.

    • Alberto da Giussano 3 Luglio 2015, 15:44

      Io penso proprio di no. Direi poi che il risultato sportivo sarà ininfluente. Non che non se lo meritino, ma i parametri di aggiudicazione sono altri e se è vero che come abitanti sono tanti quanti i neozelandesi ( che l’hanno avuto già due volte) la forza “politica” è ben diversa.

      • enricalvisano 3 Luglio 2015, 15:59

        AdG, se non è favorita l’Irlanda, chi è in testa?
        La Francia l’ha già avuto di recente, sarebbe scriteriato assegnarglielo di nuovo se ci sono altri candidati convincenti. L’Irlanda penso sia convincente. Il Sudafrica potrebbe essere una buona candidata. E noi dobbiamo soltanto capire quanto possiamo essere convincenti, perché le carte in regola secondo me le abbiamo.

        • Alberto da Giussano 3 Luglio 2015, 16:18

          In Italia ci vengono tutti molto volentieri. Ciò non basta, ma è un gran punto di partenza. Ciò che sarà determinante sono le alleanze politiche che si sapranno costruire e qui tutto è ancora da costruire.
          Non credo che nessuno, ora come ora, possa dire di esser in vantaggio. Molto dipendera da chi sarà il plenipotenziario che la FIR sceglierà per promuovere l’evento.

          • enricalvisano 3 Luglio 2015, 17:31

            Non riesco a capire. Non conoscendo le questioni “politiche” non saprei come e a chi potremmo appoggiarci. Però spero ce la faremo.

          • Alberto da Giussano 3 Luglio 2015, 17:38

            Ti faccio alcuni esempi. Chi appoggerà, ad esempio, l’Australia? I Tongani, che hanno avuto uno sponsor italiano nel loro ultimo tour europeo, ricambi eranno il favore? Ecc. ecc

          • enricalvisano 3 Luglio 2015, 18:26

            Più che sponsor italiano, sponsor bresciano ahah Me li ricordo, al Rigamonti, con le magliette marchiate Ghial. Immagino ci fossi tu, e c’ero anch’io! 🙂
            Speriamo nell’appoggio Tongano e di qualche altra nazione.
            Quindi ad esempio una nazione come l’Australia, rivalissima del Sudafrica, difficilmente appoggerà la candidatura Bokke, dico bene? Bisogna solo sperare, o meglio fare in modo, che puntino su di noi e non su Irlanda o Francia. E ovviamente vale anche per altre nazioni… vorrei dire Inghilterra, ma gli inglesi ce l’hanno a morte con noi quindi non so quanto possiamo contare su di loro.

          • fabiogenova 3 Luglio 2015, 22:36

            Vero. A tal proposito, però, segnalo che l’organizzazione a Cremona, che poteva già essere un primo passo, è stata davvero di basso livello. Mi ricordo che avevi detto che l’organizzazione a Calvisano era stata buona. ti credo, ma a Cremona non è stato così, almeno per il pubblico.

          • Alberto da Giussano 4 Luglio 2015, 06:13

            In effetti Cremona è stato il punto più basso di tutta la manifestazione. Soprattutto per il pubblico. Certo , lo stadio obsoleto non ha aiutato.
            Resta comunque il fatto che ufficialmente ( scontato) e ufficiosamete le nazioni partecipanti al mondiale U20 hanno rilasciato feed back solo positivi.

          • enricalvisano 4 Luglio 2015, 10:38

            Concordo, a Cremona organizzazione di basso livello, non si può non dirlo e lo pensano tutti. C’era chi diceva che forse il Tardini sarebbe stato preferibile come stadio, qualcun altro invece diceva che i tifosi allo stadio ci sarebbero stati tutti anche a Viadana, ma secondo me eravamo un paio di migliaia in più della capacità dello Zaffanella. Così, a colpo d’occhio, direi 8/9mila a Cremona. Se pensiamo che A Calvisano la quota 3mila è stata superata sempre, che a Viadana ne hanno fatti addirittura 4mila e che pure a Parma hanno fatto una discreta figura con i numeri di pubblico, direi che i numeri della finale sono abbastanza deludenti.
            Comunque al di là degli stadi, che gli stranieri hanno apprezzato dicendomi sempre che erano piccoli ma accoglienti perché venivano riempiti e non si sono trovati a giocare davanti a stadi vuoti (ai gironi c’è stata più gente allo stadio in Italia che nella passata edizione in NZ), e soprattutto han detto che sono moderni e funzionali. Effettivamente, Zaffanella, Lanfranchi e San Michele sono stati nuovi di pacca, in particolare il San Michele che non è nemmeno finito, manca il tetto… ahah Dicevo, al di là degli stadi, le federazioni straniere hanno apprezzato molto l’organizzazione e i centri di allenamento, i neozelandesi a Colorno si sono trovati benissimo, i sudafricani erano in un albergo a 50 metri dai campi del Lanfranchi… andavano direttamente a piedi. I giapponesi a Leno li hanno portati anche nel mio ex liceo perché la loro traduttrice è una ex studente… insomma, si sono trovati tutti bene soprattutto nella vita quotidiana, perché comunque la partita è ogni 5 giorni, puoi essere anche a Twickenham a giocare, ma se come centro di allenamento ti assegnano una topaia non torni a casa molto soddisfatto.

  4. enricalvisano 3 Luglio 2015, 15:57

    Italia-All Blacks del 2009.
    San Siro pieno, 85mila spettatori. Il Calcio non li fa praticamente più, il rugby li ha fatti. Quest’anno dovevano giocare le finali di Challenge e Champions a Milano, hanno preferito Twickenham perché in Italia “non erano sicuri di riuscire a riempire lo stadio”. Si è visto quant’era pieno Twickenham per Tolon-Clermont!
    L’avessero fatta da noi non dico che avrebbero riempito San Siro, ma sicuramente tanti appassionati (come me) sarebbero andati molto volentieri.
    L’Italia è il paese giusto, è evidente. Lo abbiamo dimostrato a giugno con i Mondiali u20, tra Calvisano, Viadana e Parma è stato uno spettacolo. A Cremona, per colpa di uno stadio da calcio fatiscente, un po’ meno.
    Bisogna pensare a riqualificare gli stadi se vogliamo vincere. Bisogna togliere le barriere tra spalti e campo. Bisogna puntare su grandi stadi (Olimpico, San Siro, Olimpico di Torino, Bentegodi) per le partite di cartello e degli azzurri, e sfruttare anche i migliori stadi di rugby (Rovigo, Viadana, Parma, Calvisano, Arena Civica di Milano…) per le partite secondarie. E ovviamente, ma con oculatezza, bisogna puntare anche al Sud e alle isole!

    • soa 3 Luglio 2015, 16:23

      La gente è andata a vedere il marchio All Blacks, mica la partita di rugby. Idem per il sei nazioni, dove molti vanno perché fa figo. Abbiamo le potenzialità, ma ci andrei cauto.

      • enricalvisano 3 Luglio 2015, 17:32

        Dipende. C’è chi è andato per la partita di rugby e chi per gli AB. Comunque al mondiale, mi pare, gli AB dovrebbero esserci. Quindi…

        • balin 3 Luglio 2015, 18:35

          il problema è quanti andrebbero a vedere Namibia-Scozia o Fiji – Irlanda.
          Da soli siamo il vaso di coccio in mezzo a tre vasi di ferro, non c’è proprio possibilità di una organizzazione francia-Italia?

          • Alberto da Giussano 3 Luglio 2015, 21:07

            Infatti, l’abilità sarà nel convincere che in Italia verrebbero più Namibia che a Dublino.

          • Alberto da Giussano 3 Luglio 2015, 21:28

            Namibiani

          • enricalvisano 4 Luglio 2015, 10:41

            In quel caso andrei già solo per Scozia e Irlanda. Il problema è Fiji-Namibia, in quel caso nemmeno io sarei così ciuccio da spenderci una trentina di euro per vederla allo stadio.

    • marcoV 3 Luglio 2015, 17:13

      Temo che “i migliori stadi di rugby” italiani non si avvicinino, per numero di posti a quelli che vengono messi sul piatto da chi ospita una RWC…
      Ma soprattutto molti dei grandi stadi che citi tu hanno la pista d’atletica che, soprattutto per il rugby, è un grosso handicap per lo spettatore!

      • enricalvisano 3 Luglio 2015, 17:59

        A me, da spettatore, più che la pista d’atletica infastidiscono le recinzioni. Non sono un animale calcistico, sono un tranquillo spettatore ovale.
        Riguardo agli stadi di rugby è vero, sono piccoli, però un Fiji-Namibia in Nuova Zelanda fa 10mila spettatori… pur con tutta la rivalità che c’è tra Calvisano e Rovigo, una partita così la lascerei al Battaglini perché Rovigo se la merita. E anche il Plebiscito di Padova, se ricordo bene, è ancora più grande e la pista non ce l’ha.
        Riguardo agli altri stadi ti do ragione, ma anche l’Arena Manawatu di Palmerston North, stadio dei mondiali neozelandesi, aveva la pista d’atletica e una capacità di soli 15mila spettatori. Lo stadio Friuli di Udine (città adatta per un mondiale di rugby nel nostro paese) è in via di ristrutturazione e stanno avvicinando gli spalti al campo, togliendo la pista di atletica.
        Per fare qualche nome:
        SAN SIRO la pista non ce l’ha,
        l’OLIMPICO di TORINO nemmeno.
        A Torino c’è pure lo JUVENTUS STADIUM… potrebbe tornare utile!
        MAPEI STADIUM di Reggio Emilia, che ha avuto un restiling portato avanti dal Sassuolo.
        TARDINI di Parma è un bello stadio e meritava la finale del Mondiale u20 molto più di quell’immondezzaio di Cremona, e abito più vicino a Cremona che a Parma quindi in teoria la scelta mi ha avvantaggiato sul percorso.
        MANUZZI di Cesena non mi sembra male… certo che però gli stadi migliori pare siano tutti in Emilia-Romagna…
        Il BRIANTEO di Monza storicamente è importante per il rugby, ha ospitato tante finali Treviso-Calvisano, ma necessiterebbe di un leggero restauro.
        Per rimanere in tema di restauri… E IL FLAMINIO? Che fine ha fatto lo stadio di casa del rugby italiano? Tu mi dici “gli stadi che mi hai citato hanno la pista”… giusto, e allora perché il Sei Nazioni lo giochiamo in uno stadio con la pista d’atletica come l’Olimpico? A quel punto togliamo anche quello dalla lista!
        Anche BRESCIA, la mia città e città di una certa rilevanza storica per il rugby (e non solo per il Calvisano) potrebbe rientrare nei piani se verrà realizzato il nuovo stadio che finora pare abbastanza in alto mare, ma non si sa mai.
        Comunque segnalo che Abodi, presidente della Lega Serie B di calcio, ha annunciato che entro il 2020 tutti gli stadi italiani di B dovranno eliminare la pista d’atletica, pena l’esclusione dal campionato. Non per dire, ma i mondiali sarebbero nel 2023… ci stiamo dentro.
        Sono curioso di sapere se conoscete altri stadi italiani senza pista d’atletica che possono essere “candidabili” al mondiale.

    • fabiogenova 3 Luglio 2015, 22:53

      Enrico, non era solo lo stadio fatiscente. Volevo comprare una maglia dei galletti o degli all blacks e non c’era un solo banco di merchandising. Il posto ristoro era fuori dai torneli dello stadio e costava cifre poco oneste. Dalla tribune di fronte a quella da cui girano le immagini televisive non c’era un tabellone che potesse informare sui tempi della partita. Ho comprato da ticketone il biglietto con diversi problemi logistici. Infine, a Cremona, che è poco più di un paese, non lo sapeva nessuno che nel loro stadio c’era la finale della coppa del mondo di rugby under 20.
      Mi spiace, ma non era solo lo stadio fatiscente; è l’organizzazione nel suo complesso che lasciava a desiderare. dovevano coinvolgere molto di più la città e lavorare di più sull’accoglienza.

      • enricalvisano 4 Luglio 2015, 10:50

        La città non ha risposto, non ha voluto rispondere. è anche per questo che penso abbiano sbagliato città e stadio. Quando ho comprato il biglietto avevo davanti un signore che aveva comprato i biglietti su ticketone ma gli erano arrivati solo per la curva… eri forse tu? mi è dispiaciuto molto perché comunque quel signore con i figli (che fossi tu o meno) si era fatto dei chilometri per arrivare lì ed è stato insensatamente relegato in curva quando la tribuna era comunque mezza vuota.
        L’organizzazione è stata pessima, sono stato molto deluso anch’io per le cose che hai detto. Il post-partita in piazza Stradivari poi… imbarazzante.
        Ti posso comunque assicurare che a Calvisano tutto era organizzato molto meglio, e sono certo fosse così anche a Parma e Viadana. Il problema degli stadi di calcio è che sono strutturati come tali, e soprattutto quelli vecchi sono privi di punti ristoro e di locali da adibire a negozi. Per non parlare delle barriere che ti impediscono di stare a bordo campo. Comunque in stadi come San Siro e l’Olimpico di Torino i punti ristoro non mancano… purtroppo lo zini è uno stadio mediocre su cui la serie A giocava decenni fa, con il calo della Cremonese in B e poi in C nessuno ha perso tempo per ammodernarlo, nemmeno la FIR organizzatrice dell’evento.

        • Emy 6 Luglio 2015, 09:47

          Beh, che la FIR si mettesse a ristrutturare lo stadio alla Cremonese per giocarci tre partite mi pare un tantino senza senso!
          Ho vissuto il mondialino un po’ da dentro, a Calvisano e a Cremona, e sono d’accordo sull’abissale differenza dal punto di vista organizzativo. E questo mi porta ad aumentare ulteriormente le mie già tante perplessità su una candidatura italiana alla RWC: nel momento in cui vai a chiedere gli stadi del calcio, praticamente ne hai (FIR) zero controllo.
          Uno dei millemila problemi di Cremona è stato che i biglietti, venduti a prezzo e posto unico, se comprati su ticketone avevano indicato sopra il settore, benchè tutti costassero allo stesso modo, e questo ha creato caos e proteste sia tra gli spettatori che tra gli steward. Questo banalmente perchè un tifoso di rugby è abituato al biglietto posto unico e a sedersi dove gli pare in uno stadio da rugby, mentre in uno stadio di calcio i settori sono differenziati per ordine pubblico, hanno ingressi diversi, ci sono i tornelli, etc etc. . Sembra una cosa stupidotta in fondo, ma ha creato casini e lamentele, giustificate, sia da parte del pubblico che di chi doveva gestire la cosa: non esiste in terra e neanche in cielo che io pago uguale al mio vicino di casa ma lui va in tribuna con un biglietto con scritto “posto unico” e io vengo cacciato in curva perchè l’ho comprato online.
          E’ stato un vero peccato, in una manifestazione che fino a quel momento stava riuscendo bene: la scelta di Cremona anche per me rimane un mistero. Ma le finali non le potevano fare a Parma? Mah!!!
          Comunque è più che evidente che il vero, enorme e principale problema di una candidatura italiana alla RWC sono gli stadi, e non è una questione da poco: va bene che l’Italia piace turisticamente, va bene che gli stranieri verrebbero volentieri, va bene che siamo accoglienti e le squadre riusciremmo a farle stare bene (anche se un conto è ospitare a Colorno e a Noceto i ragazzini U20 e un altro conto accomodare e accontentare “i grandi”, ma diciamo che in qualche modo, con sbattimento delle società ci si arrangia e si fa), ma non avere dove giocare ed essere appesi alle paturnie di società di calcio e comuni, in stadi per buona parte totalmente inadatti, è un problema monumentale, anche se il Colosseo è bello.

  5. marcoV 3 Luglio 2015, 17:10

    Se ben ricordo un aspetto importante nell’assegnazione è la politica del: “una RWC in un Paese con forte tradizioni rugbystsiche – una RWC in un Paese rugbysticamente emergente”…
    Se così fosse, in questa rosa siamo sfavoriti per la RWC che segue l’edizione nipponica.
    Così a pelle potrei dire che i favoriti a me sembrano i sudafricani, ma di acqua ne deve passare, sotto i ponti prima che la decisione venga presa.
    Di certo il rugby italico in questo momento gode di molto poco appeal a livello internazionale. Diciamo che l’assegnazione della RWC sarebbe una manna dal cielo… ad oggi quasi insperata, per me!

  6. mistral 3 Luglio 2015, 17:30

    la possibilità migliore (forse unica) di vedere qualche partita RWC nella penisola è una alleanza con la Francia… Genova, Milano, Torino sono facilmente raggiungibili e conosciute dal pubblico transalpino e non, il triveneto è patria del rugby italiano e attirerebbe comunque… l’altra volta (2007) si è fatto con il Galles, perchè non con l’italia?…

    • mistral 3 Luglio 2015, 17:31

      e Scozia, dimenticavo…

    • enricalvisano 3 Luglio 2015, 18:09

      Concordo mistral. Potrebbe essere una buona idea, anche se in un mondiale condiviso coi francesi perché mai i francesi dovrebbero venire in Italia? Gli stadi dovremmo riempirceli noi!
      Penso ci sarebbe una maggiore affluenza di francesi se il mondiale fosse solo italiano, ma un mondiale prevalentemente francese con un nostro “appoggio” potrebbe essere un buon modo per testare se abbiamo davvero le potenzialità di ospitarlo. E anche un buon modo per vedere qualche partita a casa nostra e per sostenere la nostra nazionale che di certo non vince spesso, ma che quando gioca in casa senza dubbio vince un po’ di più (vedi 6N dove in 15 anni di trasferte abbiamo vinto 2 volte e pareggiato 1, vincendo invece 10 partite in casa tra Flaminio e Olimpico).

      • balin 3 Luglio 2015, 18:38

        potrebbe restare in Italia il girone con le nostre partire , l’eventuale (incrociamo dita e ditoni) quarto e una semifinale

  7. ernesto 3 Luglio 2015, 20:58

    Sarebbe un sogno non so quanto meritato per noi.

    • Alberto da Giussano 3 Luglio 2015, 21:12

      Il merito lo stabilisce il campo. Se alla fine delle scelte rimanesse l’Italia, vuol dire che ha giocato al meglio le sue carte e quindi “avrebbe meritato” di ospitare l’evento.

  8. delipe 3 Luglio 2015, 22:40

    Buonasera,
    Io dico Sud Africa in testa, Italia ultima ahime !
    A meno che qualche magia non realizzi che un mondiale si puo realizzare un po in Francia e un po in Italia.
    Non sarebbe la prima volta che accade…un “Mondiale itinerante”
    Cordialità

    • Alberto da Giussano 3 Luglio 2015, 22:49

      Al momento qualunque graduatoria é corretta. È una gara a tutti gli effetti di cui non conosciamo ancora il ns allenatore.

      • delipe 3 Luglio 2015, 23:24

        Buonasera Alberto da Giussano,
        Mi piacerebbe che fosse come dici tu ma lo ritengo altamente improbabile una assegnazione all Italia.
        E aggiungo di piu …anche non una buonaidea (se non limitata al fatto di essere un paese turisticamente appetibile e che in fondo ha organizzato molto bene due mondiali u20…eccetto i media !)
        Ritengo doveroso prima che qualcuno faccia una politica di costruire almeno 3 stadi unicamente per il rugby, nuovi e funzionali e valorizzare quelli storici sempre di rugby.
        Una politica di impianti da credibilità.
        L alternativa e appoggiarsi a quelli calcistici ristrutturandoli…e giocoforza ahime sperperare euro su euro con appalti indecorosi e campi comunque ridicoli e fatiscenti e neppure con una buona visuale per lo spettatore…
        Dai…visti i tempi stretti di assegnazione….passiamo la mano…e vediamoci realisticamente nel 2031 🙂
        Cordialità

        • enricalvisano 4 Luglio 2015, 10:51

          A questo punto sarebbe doveroso rivoltare Monigo come un calzino e dotarlo di uno stadi da (almeno) 10mila posti.

  9. San Isidro 4 Luglio 2015, 01:56

    E pensare che una delle primissime candidate per la RWC 2023 è stata l’Argentina, esiste anche un sito non ufficiale sull’ipotetica edizione iridata nel Paese sudamericano con tanto di lista dei possibili stadi…non so se l’UAR non ci abbia mai creduto fino in fondo oppure si sia tirata indietro dopo le proposte più consistenti delle altre nazioni, peccato…

    • Emy 6 Luglio 2015, 09:49

      L’Argentina sta facendo un percorso di crescita, è un cantiere aperto: si ricaniderà per un’altra edizione, forte di una posizione consolidata del Championship e nel Super Rugby. Sono saggi.

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