L’ex apertura dei Leoni parla dei dodici mesi vissuti nella Marca e in Pro12
Joe Carlisle back to London: a Treviso serve più cura per i dettagli
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É allo stesso tempo la cosa piú banale, piú facile da risolvere, e la piú difficile da capire perché non lo si faccia. E toglie credibilitá immediata a tutti quelli che non lo fanno.
Non servono forse staff più completi? E la FIR visto che ,graziosamente, omaggia 4mil non dovrebbe pretenderlo?
Assolutamente si caro AdG. 4mln sobo troppi, e darli senza condizioni é folle, e spenderli male da parte dei club lo é altrettanto, e danneggia la credibilitá di quelli conivolti. 4mln bastano ed avanzano per uno staff completo e professionale.
Infatti si vede come lo pretende dalle zebrette.
#coerenza
Devono pretenderlo da tutti.
Il giochino del “lui e’ peggio di me” ha stancato.
Anche il giochino di omettere sempre qualcosa e di ricordarsi sempre e solo di qualcosa (e sempre unidirezionalmente) ha stancato.
Il problema e` che questa approssimazione c’e` anche in FIR.
Il fatto stesso di dare i soldi e di non pretendere queste cose denota la poca competenza e attenzione ai dettagli.
Questa storiella : e allora le Zebre? denota l’incapacità di capire come sono e/0 come dovrebbero esssere le dinamiche.
Se il sistema funzionasse , la prima società d’Italia, per prestigio e per capacità finanziaria non dovrebbe avere bisogno di nessuno che le dice come strutturarsi . Se non lo fa è perchè il livello organizzativo delle società ( Benetton in primis) non è adeguato per i campionati che le stesse stanno disputando ancor prima di incassare i 4 mil.
Diventa peccaminoso e osceno , a maggio ragione, dopo che ha incassato l’ ” incentivo” a far meglio.
Dire che è colpa della FIR se la Benetton non si struttura è una mezza verità o meglio è una pretesa che se fosse vera significherebbe che non esiste più alcuna possibilità di ripresa.
“Non servono forse staff più completi? E la FIR visto che ,graziosamente, omaggia 4mil non dovrebbe pretenderlo?”
A mio parere certo che si.
E inoltre, aggiungo, a maggiore ragione, dovrebbe pretenderlo dalle Zebre.
Peccato ci sia sovente parzialità nei tuoi interventi.
Sei veramente pedante. Adesso spiega dove vedi la partigianeeia.
Evidentemente la prima societa` italiana non e` cosi` perfetta come tu credi.
Guarda che io sono convinto che non sia così e prima ce ne rendiamo conto tutti meglio è.
Allora ragazzi io sono romagnolo (!), simpatizzavo Aironi, per cui non ho legami particolari con Treviso o il Veneto.
Alberto, non fare l’ingenuo, a seconda di come una frase è impostata si può cercare di dare a intendere una cosa o un altra (o anche semplicemente omettendo qualcosa).
Tu (non solo tu) giustamente spesso citi i 4 milioni a Treviso (e ti do ragione), però spesso contestualmente “dimentichi” di citare che le Zebre costano persino di più.
Ora, sacrosanto che Treviso grazie anche al contributo FIR debba dotarsi di una struttura più professionale…ma non dimentichiamoci anche delle Zebre.
La “partigianeria”, come l’hai chiamata tu, consiste nel ricordarsi e citare solo selettivamente le cose che ci interessano.
vero!
ma forse sbaglio o è la Fir che ha quasi imposto, diciamo consigliato, allenatori italiani?
Il buon “Telepass” ora sta bene a Londra, lui ha mai curato il dettaglio detto “PLACCAGGIO”? È’ difficile difendere in 14!!!
Comunque buon attaccante ma pessimo difensore
Valter Borghetto
Giusto quello he dice, però a lui serba più cura o voglia nel placcare. Nel senso che ognuno ha le sue mancanze. Quelle di Treviso sono gravi ma le sue in campo non sono da meno
Se torna a giocare in Inghilterra si vede che le considerano non così gravi. Capisco che a Treviso o a Parma siamo abituati a giocatori di ben altro spessore: si vede che gli inglesi sono di bocca buona.
non hai capito Mal, devono fare tutto e bene sempre. vanno bene solo Sexton e carter, che tutti gli altri hanno limiti importanti ed insormontabili. non va bene M steyn, perche’ e’ un passa carte, e non va bene Thrin Duc che e’ troppo bello da vedere. non sarebbe andato nenche bene WIlkinson.
non e’ riferito a bkk, ma a volte qui ci si apsetta degli standard assurdi, soprattutto considerando quello che ti puoi permettere. per questo spesso mi piace ricordare che la stagione migliore l’hai fatta con DiB.
@Mal, onestamente non so come il non placcare sia considerato in Inghilterra, a me personalmente da parecchio fastidio. Io ai miei tempi giocavo apertura e fisicamente ero scarso ma non mi sono mai tirato indietro. I placcaggi si possono anche sbagliare, si può venire “asfaltati” se il ball carrier pesa notevolmente piu di te ma ci devi comunque provare. Tanto più se sei un professionista pagato. Lo devi alla tua dignità, lo devi ai tuoi compagni ed anvhe ai tifosi della tua squadra. Il rugby non è il football americano dove ci sono il defensive team a l’offensive team, nel nostro sport si attacca e si difende insieme e nel Benetton di quest’anno si doveva soprattutto difendere. Poi ripeto, Treviso è sicuramente molto carente a livello organizzativo, ma avrei preferito che certe critiche fossero arrivate magari da un giocatore che in campo non si fosse risparmiato.
Probabilmente in Inghilterra hanno squadre con difese organizzate, e giocatori per cui placcare ha il significato di non far fare metri e di non lasciare comodo l’offload. Treviso ha preso caterve di mete con e senza Carlina, non parlo di Parma dove i “placcatori” sono una barzelletta ambulante. Leggi le statistiche, han fatto più di 100 placcaggi, hanno avuto palla in mano per più di metà tempo,e hanno beccato 50 punti. L’acqua che va all’insù.
Poi non è che si sposti, non ha proprio il passo per andare a prendere il giocatore. D’altra parte gioca apertura, e gli avversari vengono a cercare te, non il contrario. Col gioco rotto e gente che arriva dagli angoli, va in crisi, ma glieli lasciano arrivare, e mica è normale giocare con uno così e Cristina e Morisi centri. Se fa la figura del frescone sistemato da guardia in una ruck a due metri dalla linea di meta, mica è una stranezza. A Treviso quest’anno si è visto anche quello. E’ un giocatore lento di gamba nel breve e può giocare solo 10, ma uno che passi la palla come lui e sappia usare il piede, per quel che mi riguarda, da quando siamo in Celtic non ne ho visto neanche uno. Ah, se poi la mischia le prende e hai come mediano un pitagorico nato come il ranocchio o l’avvocato, ci sarebbe pure da pagargli lo psichiatra.
Serve non serba
Non aveva un ingaggio ed è venuto a svernare a Treviso (probabilmente credeva di arrivare a Capri), a placcare ci si fa male e se ti fai male non trovi ingaggi migliori…….. Viva la professionalità…….
Se non fosse professionale credi che proprio in Patria lo avrebbero ripreso ?
L’errore l’ha fatto Treviso visto che, nell’ambiente, le sue caratteristiche erano ben conosciute.
Carlotta ricotta. Tutto li.
Oggi è il giorno del mio Endorsment, Gianni: il mio voto andrà alla lista Rugby e Tette.
frank, questa non me la dovevi fare…ti arriverà presto una scomunica dal Vaticano…
Ciao, @San! Stavamo per organizzare una spedizione sotto casa tua per citofonarti! Stai al chiodo per l’esame? In bocca al lupo!
più che al chiodo, sto sulla croce…
Ma che chodo, che esame!! E’ a Lourdes coi pellegrini: confessa @San! 🙂
Mi sono già sbattezzato non posso essere scomunicato 😉
Cosi ti voglio, fratello !
Maschio, virile e deciso. Altro che…tua cugina ! 🙂
Benvenuto a bordo ! Ti auguro un… sodo e turgido futuro.
Vito Taccone!
Alouette mo te magno e tette. !!
A prescindere da quello che ha lasciato ….la sua affermazione è corretta noi facciamo fatica a programmare ,organizzarci e a curare i dettagli come se i dettagli fossero marginali…. e con l’addio di Franco Smith sotto questo aspetto siamo peggiorati… per poi non parlare che siamo partiti con l’addetto alla mischia ..prima Munari poi ad interim Sbaraglini per approdare finalmente a Ferrari, senza Direttore Sportivo….Alleluja…
A Carlisle, ma statte zitto…
Quoto. Il gemello di Ferreira.
Non sono d’accordo. Sarà pur stata deludente la sua stagione, ma sta dicendo qualcosa che è nota a tutti. Basta ricordarsi della vicenda-Sbaraglini e di come, in fretta e furia, venne ingaggiato Manoel Ferrari. E la differenza in campo s’è vista.
Si’, ma lui non è titolato a salire sul pulpito…sembra una presa in giro!
Ma lui non sale sul pulpito evidenzia solo delle lacune oppure occorre essere DC,Wilko,etc per parlare?
Ah Mez stai zitto la prossima volta visto che non sei neanche da eccellenza 🙂 🙂 mah…
Mez non lo conosco ma me ne parlano molto bene!
@Giovanni, questo è verissimo, ma che proprio Carlisle parli di professionalità non si può leggere…come se Ferreira, Ratuvou, Bees Roux, Berquist e Auva’a organizzessero un convegno dal titolo “Valori del rugby, professionalità e attaccamento alla maglia”…
Scusa San se mi intrometto, ma cosa significa per te la parola professionalità?
Poi mica ha detto io ero bravo e loro cazzoni !
dedizione, attaccamento alla maglia, impegno e serietà…Carlisle per me era un buon 10, in attacco non era male, ma quando la maggior parte delle volte rinunciava ai placcaggi vuol dire che non si stava impegnando, di conseguenza non era professionale…se in campo fai il compitino, giochi con sufficienza e non ti sbatti per gli altri questo per me vuol dire non essere professionali, vuol dire non onorare adeguatamente un contratto, e tutti i giocatori che ho citato su avevano un curriculum ottimo (soprattutto Ratuvou), ma in Italia si sono venuti a fare le vacanze (escluso forse Berquist che aveva fatto una buona prima di stagione con la Benetton, poi il suo impegno è andato vistosamente calando)…
ps: perchè mi devi chiedere scusa per l’intromissione? stiamo su un blog…
pps: mi raccomando il prossimo week-end fai la scelta giusta, vota LOV!
Tu confondibile professionalità con capacità
Se dici che non è professionale significa che non si allenava o che non aveva dedizione o che non curava i dettagli.
Ora questo potrebbe essere vero ma non dimostrabile perché se fosse vero altro che lui a essere cacciato.
Rammentò che le Zebre uno così lo hanno sbolognato asap e questo va a loro merito e onore!
in allenamento non possiamo sapere come si comportava, sul campo in molte partite è stato deludente…
per me è stata una questione di scarso impegno(anche in partita), non di capacità perchè, in potenza, le buone capacità tutti i giocatori che ho citato ce le avevano, altrimenti non li avrebbero ingaggiati…sarà poi un caso che tutti quelli che ho detto sopra non sono durati più di una stagione a Parma o a Treviso?
San,Ferreira neanche una stagione
anche Auva’a…
Treviso non ha MAI avuto una società professionale… solo nel periodo di reggenza Munari, onto padovano :), le cose sono andate molto meglio con i risultati che si sono visti, nonostante le pesanti ingerenze della federazione nel negare richieste sacrosante come l’accademia e la possibilità di ascensore con l’Eccellenza.
Epurato Munari e staff si è tornati allo standard…
purtroppo è un distillato di verità…
Eh si.
l’anno scorso non si e’ nemmeno molto capito da chi fosse composta la dirigenza, a parte Zatta…
Zatta! Che ne capisce di rugby come OP di Berton!:)
🙂
Eh no, Ermy.
Mi dispiace molto, ma veramente molto, doverti correggere.
La tristemente nota scagnozza OP di rugby se ne intende, eccome.
Come spacca gli ovali lei, non ne conosco altri !!
😀
Il problema è che, per il livello standard italico, al Treviso e non solo a loro, non è mai stata necessaria una grande professionalità : per stare al vertice e vincere gli scudi non serviva raggiungerla.
Priva ne sia il Mediolanum.
Al Metalcrom – Benetton bastava Manavello part time.
Del resto se dal nulla Cadamuro e Pizzolato son riusciti a portare i Ruggers fin su, nall’allora Serie A…tanta qualità in giro non ce n’è mai stata.
Cìao Gianni, lo sai come fece la Tarvisium, dove conclusi la mia carriera, a vincere l’A2 nel ’90 battendo in precampionato e giocandosi un quarto di finale, e neanche male, con i futuri campioni d’Italia del Rovigo?
Creando un minimo di struttura professionale per la preparazione fisica in un periodo storico in cui ancora non si sapeva cosa fosse…
prelevando Fabio Benvenuto dal campo di atletica e preparandosi seriamente… Beh, dopo averlo “inventato” alla Tarvisium divenne per vent’anni il preparatore della Benetton che, visti i risultati, lo ingaggiò… e quante altre ne avrei da raccontare sula professionalità a Treviso… 😉
Ci si lamenta dell’epurazione di Munari da parte del Preside, ma a Treviso fu epurato un certo Roy Bish che stava facendo un lavoro egregio e veramente professionale all’epoca… ovviamente era “troppo avanti” per certi personaggétti…
Si, confermo quello che dici sui meriti di F.Benvenuto.
Ovviamente, pero’, non poteva bastare la sua professionalita’ per assurgere fino ai vertici nazionali.
Bish, Green et altre grandi figure sono state…evacuate senza nessuna logica rugbystica. Ma con tanta logica di diverso tipo…
Certo, mi riferivo al fatto che molte eccellenze di Treviso sono arrivate da idee Tarvisium…
E te lo dice uno che ha giocato in entrambe e che è l’artefice del più grande dramma psico sociale avvenuto alla Tarvisium : la sconfitta nel derby di finale juniores di Monigo! 😉
A.D. 1983, tu c’eri?
1983 ?? ( anni ’80 )
Minchia che begli anni, passati ad…americaneggiare nell’est Europa… Sigh.
No, non vidi quella finale.
Venivo a vedere il Benetton, ma ero troppo preso dal Palaverde…e avendo fatto, in un locale, una baruffa con Dal Cin ( solo spintoni 🙂 ! ) non mi era molto simpatica la Tarvisium, pur essendo amico di Zeno.
Gran serbatoio quello della Tarvisium.
Grandi persone Cada e Ino.
Te xe ‘ndada ben chea volta! 😀
Verissimo. Era una bestia ! Ma altrettanto a lui, visto un determinato particolare che non e’ lecito descrivere qui…
Partecipare al Pro12 sarebbe dovuto servire proprio a stimolare uno scatto verso la professionalità e la cura dei particolari degli altri. Purtroppo, finora si è fatto poco in questo senso. E’ una cosa che riguarda anche le Zebre e la FIR. Discorso trito e ritrito…
Comunque, lui avrà pure ragione, però di questa situazione ha beneficiato pure lui…
Far delle figure di merda individuali in una squadra che le fa collettivamente, è un benefit di cui immagino avrebbe volentieri fatto a meno.
come fanno quelli del team di Rugby & Laicità, fossi in loro mi ritirerei dalle elezioni del prossimo week-end…
Vota LOV!
🙂 😉 mal, e nonostante tu non ci voglia vedere ti stimo 🙂
Da te lo accetto volentieri. Ma se una donna ti dice ti stimo, due di picche assicurato.
Ti stimo ?
Una volta ad una festa, nel millennio scorso, una ragazza mi disse : lo sai che ti stimo. Causa la musica, capii ” ti stimolo ”
Subito le risposi : certo, infatti ho un certo presentimento in mezzo alle gambe.
Mi guardo’ fissa, si alzo’ e ando’ a sedersi a venti metri…
🙂 🙂
ahahahaha 🙂
Si’, ma i sòrdi se li è beccati, e mo’ chiacchiera pure 🙂
Tutti gli italiani che vanno in Inghilterra raccontano di una professionalità efficiente e con una grandissima attenzione ai dettagli.
In Italia i dettagli sono culturalmente trascurati, se poi ci si mette che le celtiche hanno staff striminziti e con pochi stranieri a curare i dettagli, ecco spiegata la differenza.
Casellato è conosciuto qua come “meticoloso”, ma tutto è relativo.
Bravo !
Grazie ! 🙂
Il Metilculoso non è tra le sostanze vietate, ma ieri gli under ne hanno preso tre litri a testa.
Pare che, nel viaggio di rientro verso casa dei giovani azzurrini, molti abbiano trovato difficoltà nel trovare posti a sedere in treno, o sul sedile della propria macchina, e siano stati costretti ad usare due posti ciascuno, oppure trovare un guidatore che gli accompagnasse in macchina dove solo il sedile posteriore intero sembrava poter contenere il singolo giocatore. “La culite” – spiega il Professor Fortunato de Gufis dell’Università di Bologna – “è un fenomeno raro e, seppur fastidioso per chi ne viene affetto, temporaneo ed innocuo. La malattia, conosciuta anche come gigantitis culis, infatti, viene smaltita dal sistema immunitario nel giro di pochi giorni durante i quali molti dei sofferenti risentono di una incapacità di sedere in normali sedie o poltrone e devono rimediare con divani e sofà per potersi sedere. Difficile anche passare dalle porte. Vi sono studi però” – continua il professore – “che sembrano confermare l’impressione di alcuni pazienti, che hanno riportato di aver, in maniera fortuita e sorprendente, usufruito di un certo di riguardo da parte della sorte, riportando di aver passato improbabili esami, vinto a carte contro gli esperti vecchietti del circolo, vinto lotterie e partite, ed eventualmente anche avute esperienze di incontri romantici con persone di inusuale bellezza.”
Le cause del morbo rimangono per adesso inspiegate. Resta però sospetta l’epidemia scoppiata tra i giovani italiani dell’under 20 di rugby, giusto reduci da un mondiale giocato in casa dove sono riusciti a rimanere di un pelo nell’élite mondiale nonostante aver sfoggiato un gioco che non sempre ha accontentato i tifosi.
Da notare, in conclusione, che nessun’altra squadra pare avere casi di contagio. Pare anzi che la squadra delle Samoa abbia riportato casi di Sculite acuta. Soptrattutto il loro numero 11 pare essersi svegliato senza natiche.
Poveretto, già era messo male con i piedi. Comunque i ragazzi ieri erano giustamente contentissimi e convinti di aver fatto del loro meglio. Non tocca né a loro né noi fenomeni della tastiera metterci le mani, ma davvero così non si può andare avanti. Pensare che dopo 4 anni di selezione e 40 giovani professionisti a tutto tondo siamo in queste condizioni, sembra uno scherzo. Esattamente tutto come prima: due tre talenti, discreti avanti, terza linea abbondante e più che decorosa, dall’otto in poi zero, se non quelli che giocano di suo senza contare di loro.
esattamente quello che notano i nostri ragazzi che vanno all’estero sia a livello tecnico che dei singoli, che TUTTI i nostri dirigenti debbano farsi delle domande? e darsi delle risposte! 😀
onestamente non capisco perche ci si scandalizza per un commento del genere.
vedo di spiegarmi senza mancare di rispetto a nessuno:
Joe non ha brillato come giocatore la scorsa stagione, e la sua partenza non sconvolge più di tanto l’ambiente in casa treviso. Ma non si può dar torto ad una persona che di rugby ne ha vissuto parecchio ad alti livelli, quindi saprà riconoscere un ambiente più professionale da uno meno professionale.
Non siamo ipocriti e diciamo la verità..
A TREVISO ci sono moltissime persone che si impegnano e fanno del loro lavoro un principio fondamentale per far si che la squadra sia più competitiva e professionale; MA c’è ancora tanto lavoro da fare.
non penso riusciranno mai ad arrivare la dove stanno puntando.
ogni anno spendono 4 mila cocuzze mensili per mantenere giocatori che,a mio avviso dovrebbero solo ringraziare qualche divinità per stare nella rosa.
soldi e soldi che vengono letteralmente buttati nel cesso.
pensate solo a qualche esempio.. Auvaa, Anae, Joe, Salesi, Laumanu, Acosta (anche se devo ammettere che nelle ultime partite ha giocato bene). tanti e tanti soldi per mantener poche persone, quando con lo stesso capitale potevano investirlo RISPARMIANDO e prendere qualche elemento del nostro paese. Sono obbiettivo..
per dar due soldi ad un polinesiano che non sfonda, preferisco darli ad un giovane promettente come scommessa nel futuro, tanto il risultato nel campo non cambia, ma almeno ho fatto credere un ragazzo.
Inoltre, con una parte di quei soldi avrei investito molto volentieri nello staff!
avrei affiancato molte più figure professionali per far si che aiutassero tutti i ragazzi, ci sono solo un paio di fisioterapisti, medici, preparatori, custodi, ecc..
pochi che devono fare il lavoro di tanti.
PROVATE A CHIEDERE A JOE QUANTI FISIO PUO AVERE A DISPOSIZIONE NELLA SUA NUOVA SQUADRA.
ti dira… 5 ufficiali + 5 provenienti dalle university… 5 in più sono un bel numero.
questi sono i dettagli a cui si riferisce.
bisogna dar spazio e crescita alla base della piramide non solo alla punta.
ma siamo in italia e mai sarà così fin che ce una PORCHETTA alla presidenza, uno che ha fatto mandare in ROSSO il terzo budget più importante d’europa fino a 4 anni fa. (Italia era terza come budget federale, dietro ad ING e FRA).
ASSURDO
Gli ex accademici, costano molto, ma molto meno. Palesemente, visto che lo ha deciso per legge il politburo d’accordo con il sindacato dei giocatori di rugby socialisti.
Quotone cucu….gli stessi giocatori(quelli buoni ed italiani) non si capacitatedi ttanta mancanza di professionalita…. E pperché non vengano acquistati tecnici stranieri….!!!!
Questa dichiarazione mi ha messo una grande tristezza… Di colpo ho capito che non aver scelto allenatori con esperienza internazionale per le nostre celtiche ci ha letteralmente fatto buttare via 5 anni…siamo ancora all’anno Zero….
Carlotta, ahahah, mi viene da ridere, dice dei dettagli;
come direbbe San Isidro da che pulpito arriva la predica….. con i placcaggi come la mettiamo? e con i calci come la mettiamo?