L’audace Wallabie di origini italiane, un campione dalle doti straordinarie
Speciale Rugby World Cup: cartoline mondiali – David Campese
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per l’esattezza di origini vicentine…
lacrime per questo campione…ne avevo fatto una mania, quasi un ossessione per quanto ero innamorato di lui!!!
E ha giocato da noi.
Ho avuto il piacere di vederlo sul campo e fuori nel sul periodo italiano. Ha giocato nel Petrarca e Amatori Milano se non ricordo male anche in una finale a Parma e l altra sicuramente al Plebiscito
E anche Galles Australia campionato 1991 ! Galles distrutto in campo
Gran bei tempi….
Un passaggio così non lo fai se non hai almeno intravisto un tuo compagno!
Per me!
Oppure se hai la certezza di avere sempre un compagno in sostegno
Un passaggio cosi’ lo fai se lo hai prima provato con il tuo club… e sbagliando s’impara…
Gino la comunicazione verbale!!! glie l’ha chiamata dove è come la voleva!
Sicuro,ma rispondevo all’articolo che esprimeva dei dubbi
Brividi ragazzi, quelle prodezze le avevo impresse nella memoria!
Suo papà è di Montecchio Precalcino, qui a pochi passi…
Dopo di lui solo Shane e fine degli uomini “piccolini”, un gigante!
Guarda che Campese non era mica cosi’ piccolino…
insieme a kirwan il piu’ fisico al mondo come ala…cosi’ tanto per dire
Simply the best!
Lui e Blanco tra i memorabili!
Io sono cresciuto guardandolo giocare… croce e delizia, perche’ lui le cose “folli” le provava davvero, e a volte andavano bene, altre volte no!
Pero’ lui continuava ad osare…
Adesso suo nipote e’ un professionista di rugby league e gioca (bene) nell’Hull Kingston Rovers…
giocatore piu’ grande fra i piu’ grandi…abbiamo avuto la fortuna di vederlo in italia alla corte di munari col suo petrarca quando c’erano ancora dietro i salesiani e si vedeva dai giocatori importanti che prendevano
partita a parma…..l’estremo del parma a meta’ campo ultimo dei suoi dietro, la palla cade una decina di metri dietro di lui…CAMPO sui suoi 22 circa…insomma prima che l’estremo del parma riuscisse ad arrivare al pallone era gia’ nelle mani di CAMPO…quello sprint mi rimarra’ sempre nella mia testa quadra…una differenza di velocita’ tecnica che faceva sembrare ridicoli incapaci anche dei nostri buoni giocatori
fra le partite piu’ belle sue che io mi ricordi di aver visto…i quarti di finale contro l’irlanda al vecchio landsdown, nel video qui sopra, dove assistemmo alla sua magia…perche’ fare quel passagio con quella tranquillita’ nel mentre corri a tutta e’ una roba da marziani………..
CAMPESE vs KIRWAN…in quel periodo si pensava chi potesse essere piu’ forte fra i due …per me non si possono fare delle distinzioni…sono tutti e due meravigliosi giocatori ….anche all’epoca non mi mettevo a pensare chi poteva essere il piu’ forte…
@parega…erano Gesuiti, non salesiani…solo per correttezza d’informazione…ero bambino, andavo al Plebiscito a vedere il Petrarca e quando lo vidi giocare capii che questo gioco con la palla ovale da qualche parte nel mondo era altra cosa…
Considera che Campese all’epoca era un vero professionista che si allenava due volte al giorno supportato da un preparatore atletico specialista di alto livello, mentre tutti gli altri giocatori italiani si allenavano tre sere alla settimana.
Cerco di contenere il mio entusiasmo verso quella squadra australiana, cosa che in passato ha già causato uno screzio con @mez… 😀 Purtroppo non vidi giocare Campese quando era in Italia, ma lo ricordo bene in tv con quella maglia oro svolazzante ed il commento entusiasta di Rosi. Lui e Lynagh erano una spanna sopra gli altri membri di una squadra formidabile. Domanda: era lui che faceva il passo dell’oca, una specie di piccola sforbiciata in avanti per darsi slancio, quando partiva palla in mano da fermo?
Si Giovanni era proprio lui !
Proprio proprio a fine carriera era diventata un po stucchevole e non sempre efficace ma per tanti anni e stato fantastico anche questa caratteristica.
Non era affatto piccolino come ha detto qualcuno…
SW 170cm e 77 kg
DC 180cm e 89kg
Si il paragone non era tanto azzaeccato 🙂 se non in nell inventiva e metamen.
Williams 60 in 91 match Campese 64 in 101 match….ma Savea mi preoccupa ahaha
…che dire? indimenticabile personaggio, mi ha fatto amare ancora di più il rugby per la sua “maglia oro svolazzante”, è proprio questo il flash che ha così bene descritto Giovanni. Fantasia, imprevedibilità… ce ne fossero altri come lui…anche se credo che avrebbe vita più difficile con le difese di oggi.
Diciamo che forse oggi gli allenatori non “concedono” piu’ di osare manovre che non sono “scritte nel libro”, per provare a segnare.