Andare o non andare in Europa? Per i contributi FIR non è importante

Le prime quattro squadre dell’Eccellenza percepiranno ancora lo stesso contributo, anche senza Challenge Cup

COMMENTI DEI LETTORI
  1. papavero 30 Aprile 2015, 09:11

    Vediamo se interpretiamo bene: se calvisano passa possono ancora cambiare le cose, ma visto che bisognava decidere prima meglio tutelarsi che il contributo va alle prime 4 così loro sono dentro.
    Zambelli interpreta l’Andreottiano motto.

    • Hullalla 30 Aprile 2015, 20:44

      Zambeli, come spesso e’ successo, fin troppo signorile.

  2. Il Doge n1 30 Aprile 2015, 09:20

    come dargli torto ! Calvisano cmq rimane una bella squadra, spiace solo che a causa della “presenza” gavazziana, si mette in dubbio qualsiasi cosa ( che va dalla prestazione sul campo ad altro) e non si può neanche biasimare chi mette in dubbio.
    Se Gavazzi si togliesse definitivamente e la smettesse di comportarsi in determinate maniere ( vedi finale scudetto contro Rovigo) , nessuno potrebbe parlar male del Calvisano. E’ nocivo per la squadra e non se ne rende conto.

    • frank 30 Aprile 2015, 11:33

      Parole sante. Mi ricorda (in piccolo e solo relativamente alle faccende nostrane di pane e salame) un certo nano di Arcore.

    • barbin cursari 30 Aprile 2015, 15:56

      quoto al 100%. e mi ripeto: fossi tifoso di calvisano chiederei a gavazzi di troncare ogni rapporto con il club.

  3. gsp 30 Aprile 2015, 09:28

    Ma sbaglio, o il problema é proprio che non abbiamo alcun poato garantito in challenge? Il problema é tutto lí.

    • ginomonza 30 Aprile 2015, 09:56

      gsp cambia Smart (?) 😉
      Ma che roba è il poato ? 🙂

      • gsp 30 Aprile 2015, 10:53

        lascia stare gino, che l’avevo quasi perso e me n’ero fatto una ragione. e su ‘poato’ non posso neanche dare la colpa al filgio del t9.

    • Paolo 30 Aprile 2015, 09:58

      Basterebbe pensare a un “premio” a chi poi effettivamente si qualifica e poi a scendere. Un anno fa si erano trovati a gestire una situazione in emergenza, quest’anno c’era tutto il tempo per pensare a un qualcosa di più strutturato.

      • barbin cursari 30 Aprile 2015, 15:57

        scusa @paolo ma non si potrebbe mandare la vincitrice del campionato senza organizzare coppette insulse?

      • zappinbo 30 Aprile 2015, 16:11

        @ Paolo
        non starai mica proponendo un qualchecosa di meritocratico, no?!!
        Attento che ti inibiscono per attivitá sovversiva!

    • Alberto da Giussano 30 Aprile 2015, 09:59

      Il rimescolamento delle carte che ha privato l’Italia di un posto in Challenge ha generato il pastrocchio. Certo che se ci fosse un montepremi legato al posto conquistato in campionato e un contributo (legato ai costi delle trasferte) più un contributo per ogni punto conquistato in Coppa sarebbe tutto più corretto e leggibile.
      Resto comunque dell’idea che una lega è indispensabile per le gestioni economiche di un campionato pro o semipro.

      • malpensante 30 Aprile 2015, 10:20

        Io invece resto dell’idea che l’attuale Eccellenza è un non senso malato di doping finanziario. Non sono cifre milionarie come nel calcio, ma qualche centomila fanno anche molto di più la differenza. Mettessero un fair play ragionevole agli ingaggi da appena più che dilettanti e facessero un bel campionato largo e a gironi, con il girone finale nazionale. Poi vediamo se il livello si abbassa o si alza, se arrivano più o meno finanziatori interessati, se facciamo più o meno pubblico e interesse.

        • Alberto da Giussano 30 Aprile 2015, 11:10

          Come tutto ciò che riguarda il rugby italiano, anche l’eccellenza naviga oltre le sue reali possibilità.
          Doping finanziario mi sembra una parola un po’ grossa, certo che i contributi FIR per le “coppe” sono una “conditio sine qua non” per tenere su tutto l’ambaradam.

          • malpensante 30 Aprile 2015, 11:21

            Prato ha campato sei anni così, il disastro di Parma viene da due anni così, e così via: si chiama doping.

          • frank 30 Aprile 2015, 11:34

            Bravo mal.

          • Alberto da Giussano 30 Aprile 2015, 11:54

            @mal è solo un problema di forma. Doping è l’uso di sostanze illecite, nel campo finanziario “far vedere cose che non ci sono” . Qui i contributi si vedono e si contano. Parma ( Crociati penso) e Prato sono semplicemente rimaste senza soldi. Probabilmente ti riferisci al fatto che per chiudere i bilanci dell’anno prima vengono messi gli introiti dell’anno dopo. Questa è una scorrettezza che è indipendente dal prendere o meno i contributi federali. Caso mai i contributi federali hanno avuto il torto di prolungare l’agonia.

          • malpensante 30 Aprile 2015, 12:01

            Se su un bilancio da cento euro me ne danno 55 e a te 150, è molto più doping che se su mille me ne dessero 550 e a te 150. Per “partecipare”.

          • malpensante 30 Aprile 2015, 12:02

            55/15, 550/150

          • Stefo 30 Aprile 2015, 12:59

            PEr me anticipare i soldi della aprtecipazione alla coppa europea come e’ stato fatto per Prato 2 anni fa perche’ se non falliva e’ doping finanziario…poi si puo’ discutere di semantica, etica ed estetica 😉

          • Alberto da Giussano 30 Aprile 2015, 14:05

            Il “doping finanziario” si ha quando titoli che non valgono nulla (spazzatura e altro) vengono valorizzati nei balanci per buoni oppure quando le banche finanziano società accettando in garanzia titoli di questo genere. Il caso di Prato e altri è solo un esempio di pessima amministrazione e gestione economica quantomeno “approssimativa, di un’azienda senza scomodare il doping finanziario.

      • boh 30 Aprile 2015, 10:23

        AdG. sempre colpa degli altri….Diciamo invece che il rimescolamento ha privato le squadre dell’eccellenza di determinati introiti, che servivano a farci galleggiare. E queste pezze son servite per non far imbarcare acqua ai “nostri” barconi

        • Paolo 30 Aprile 2015, 10:27

          Ciao Boh.
          AdG in realtà non sbaglia: l’anno scorso la FIR si trovò a gestire una situazione di caos creata da altri con i contributi già elargiti e in buona parte utilizzati. In questo senso linvenzione della terza coppa servì proprio a giustificare quei contributi.
          Quest’anno, volendo, si poteva pensare a un sistema diverso e in ultima analisi più corretto. Volendo, appunto

          • Mr Ian 30 Aprile 2015, 12:11

            Nei tuoi interventi hai detto per due volte consecutive la parola “pensare”…in fir quest attività viene sempre delegata, si aspetta ancora però quel qualcuno che accetti la delega

  4. Federico Barbarossa 30 Aprile 2015, 10:20

    Se una federazione si organizza in maniera piramidale con lo scopo di formare giocatori per la Celtic League e di conseguenza per la Nazionale allora non ha senso che dia contributi a chi arriva ai playoff di un campionato nazionale, ma dovrebbe darli a chi forma giocatori per la Celtic League e di conseguenza per la Nazionale. Così non si fa altro che alimentare un sistema malato e clientelare che non non riuscirà mai ad essere competitivo con il resto d’Europa. Ah certo possiamo aspettare gli 8-10 anni che servono per vedere i “veri” risultati del sistema accademie oppure continuare ad avvitarci in ragionamenti del tipo che mancano i formatori dei formatori dei formatori dei formatori, ecc.

    • boh 30 Aprile 2015, 10:48

      Federico, difatti i contributi li da…..a chi importa giocatori equiparabili o mi sbaglio

  5. 6nazioni 30 Aprile 2015, 11:04

    e’ difficile scrivere nel regolamento del campionato quanto segue:
    1 posto campione d’italia euro 500.000,00
    2 posto euro 300.000,00
    3 posto euro 200.000,00
    4 posto euro 150.000,00
    5/6/7/8 posto euro 50.000,00
    fine della giostra.

    • malpensante 30 Aprile 2015, 11:14

      Tutte prendono già 160000.

      • xnebiax 30 Aprile 2015, 17:21

        uguale per tutte?

      • 6nazioni 30 Aprile 2015, 18:34

        @mal questa la sapevo che c’erano dei piccioli x ogni club.
        ma x chi vince un campionato ci deve essere un premio in denaro,
        x la seconda,la terza etc… ma scriverlo sul regolamento.
        questa federazione mi sembra una autentica buffonata,
        sono lunghi altri due anni.

  6. soa 30 Aprile 2015, 11:32

    L’eccellenza è un ibrido frutto della volontà di stare con il piede in due scarpe per non scontentare nessuno. E’ innegabile che vincere lo scudetto, oggi, non abbia più la stessa valenza dell’era pre celtica. La realtà è che un campionato senza il Treviso è un campionato monco. Allo stesso tempo è un’anomalia che una squadra singola partecipi ad un campionato per franchigie, ma anche qui la colpa è da imputare alla federazione che non si è mai mossa per approntare un sistema di permit players, accademie collegate, ecc…
    La ricetta, a mio avviso, è semplice: doppio tesseramento dei giocatori e accademie legate alle celtiche, campionato interno (con una rappresentativa di Treviso) strutturato all’argentina con campionati zonali e poi girone unico nazionale per chi si è qualificato. Salary cap strettissimo e premi graduati in base alla posizione finale.
    I contributi adesso servono a mantenere un sistema che fatica a funzionare e la terza coppa (lodevole iniziativa per far partecipare anche altre federazioni) è stata creata per giustificare i versamenti.

    • malpensante 30 Aprile 2015, 12:05

      E soldi (tanti) sui campionati u16 e u18, anche senza obbligo di avere la seniores.

  7. fracassosandona 30 Aprile 2015, 11:56

    all’NBA dove notoriamente non capiscono un cavolo il meccanismo dei Draft favorisce le squadre più deboli e non quelle più forti, al fine di garantire un campionato più equilibrato e, quindi, più interessante…

    io sono contrario alle sovvenzioni ma in ogni caso dovrebbero essere ben chiare ad inizio dell’anno, non a qualificazioni praticamente raggiunte…

    in ogni caso riterrei più opportuno, in assenza di un vero campionato nazionale under20 di cui sento la mancanza, che ai giocatori di formazione italiana venisse attribuita una “caratura” formativa e premiare le società che hanno collaborato alla loro formazione a seconda dei caps in nazionale maggiore, emergenti, under 20, under18…

    a 18 anni ogni giocatore dovrebbe avere un proprio curriculum formativo ben definito che porta ad una sua caratura definitiva…
    ipotesi: Mario Rossi ha fatto quattro anni tra under 10 ed under 14 a Jesolo, dall’under 14 all’under 16 a San Donà e l’under 18 a Tarvisium… il suo curriculum porta ad una caratura di 400/1000 a Jesolo e 280/1000 a San Donà e 320/1000 a Tarvisium…

    caps in under18: 500 €
    caps in under20: 1500 €
    caps in emergenti: 3000 €
    caps in maggiore: 5000 €

    Fino a quando Mario Rossi giocherà in nazionale persino lo Jesolo prenderà un contributo per aver formato il giocatore sin da bambino… e con 20000 euro all’anno una piccola società giovanile farebbe i miracoli…

    chi partecipa al campionato d’eccellenza vince il titolo di campione italiano d’eccellenza. punto. i soldi li fa con merchandising, biglietti, sponsor e diritti televisivi…

    troppo semplice o forse troppo complicato…

    come dice qualcuno (credo dogriccio), just my 2 cents…

    • soa 30 Aprile 2015, 12:16

      Bell’idea. Un po’ troppo giacobina per quanto riguarda il campionato d’eccellenza, ma una bella idea.

      • fracassosandona 30 Aprile 2015, 12:22

        sarà un’idea giacobina ma renderebbe giustizia all’immane lavoro del Petrarca e di altre meritevoli società che competono per il titolo dell’eccellenza e che non danno un giocatore alla nazionale da anni…

        • soa 30 Aprile 2015, 12:31

          Una cosa non esclude l’altra. Giustissimo premiare chi forma i giocatori, però un premio a chi vince il campionato non lo vedo uno scandalo. Mica cifre astronomiche, tipo 50k euro, max 100k. Io penso che dovremmo attuare un downgrade totale, ma un minimo di riconoscimento ci sta.

          • malpensante 30 Aprile 2015, 12:51

            Giustissimo, e se fosse un campionato semiamatoriale, non è affatto detto che il budget debba essere povero in canna, anzi. Per esempio, oltre a premiare, sarebbe giusto e utile coprire i costi logistici, così riduci il gap con le aree sfavorite.

    • xnebiax 30 Aprile 2015, 17:32

      A me questo sistema di portfolio della carriera di un giocatore, da cui profittano i suoi club formatori mi piace tantissimo.
      Poi concordo con soa che un premio di 50-100 k€ non sarebbe scandaloso. Anche la copertura dei costi logistici che aiuterebbe le squadre geograficamente lontane sarebbe una buona cosa.

      • soa 30 Aprile 2015, 17:42

        Carissimo, La ringrazio infinitamente per il corsivo riservatomi, ma non credo di meritare tale onore 😛

  8. Rabbidaniel 30 Aprile 2015, 12:12

    Notoriamente sull’argomento sono d’accordo con @fracasso e @malpensante. La presente situazione dei finanziamenti mi sembra un obbrobrio. Con l’entrata in Pro12 avremmo dovuto rivedere la filiera e ottimizzare il sistema, invece abbiamo incasinato tutto. Incasinato a tal punto che, in caso di emergenza, bisogna andare a chiedere in prestito un prospetto scozzese piuttosto che uno italiano.

    • xnebiax 30 Aprile 2015, 17:28

      Io mi sto sempre più convincendo che avete ragione.
      Per quanto io sia convinto che la FIR potrebbe e dovrebbe fare molto di più per portare pubblico, sia allo stadio che televisivo, al campionato d’Eccellenza. Più pubblico (che secondo me il campionato merita, perché non sarà super ma ci sono delle partite godibili spesso) farebbe bene alle squadre a tutto tondo. Più incassi, più soddisfazioni più minirugby. Ci vorrebbe un piano pubblicitario con un lavoro continuato per 6-8 anni. Secondo me i costi ritornerebbero.

  9. Giovanni 30 Aprile 2015, 12:31

    La terza coppa (avrà un nome suo prima o poi??) diventerà qualcosa di irresistibilmente eccitante.

  10. Katmandu 30 Aprile 2015, 12:45

    Ma fare 100.000 euri al vincente del campionato e 50.000 euri in meno alle semifinaliste perdenti faceva schifo? Possibile che manco le basi
    Detto questo dare il contributo europeo per squadre che non fanno nessuna coppa europea fa ridere!!!!

  11. tunga 30 Aprile 2015, 13:42

    Sono pienamente d accordo con fracasso x le quote.
    Se vuoi migliorare il livello piu soldi e primi a scegliere gli accademici agli ultimi classificati e cosi via.
    No pero a quote x i nazuonali under xche x come siamo noi italiani alcuni giocatori di societa non amiche o senza interessi economici quindi le piu corrette resterebbero fuori

  12. Joest 30 Aprile 2015, 23:02

    Di grazia: ma le squadre di premiership gallese, del campionato poer club scozzese ed irlandese partecipano alla Challenge ?

    Non mi risulta….. poi dicono che Gavazui non è buono a nulla. riesce ad ottenre quello che gli altir non hanno.

    • Andrea B. 1 Maggio 2015, 00:37

      Loro hanno la British & Irish Cup, assieme alle inglesi della Championship… ( il che mi ha fatto sempre pensare che la terza coppa dovrebbe passare da semplice barrage a competizione internazionale per le squadre domestiche, di seconda fascia oppure selezioni delle nazioni continentali …se non riuscisse a tirare su tanto interesse perlomeno avrebbe più senso…)

  13. San Gigi 1 Maggio 2015, 10:12

    Ma delle dimisssioni di De Angelis si sa nulla?Ha lasciato la la panchina della lazio a una giornata dal termine.

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