Rugby e concussion: stagione finita per George North?

L’ala gallese ha subito un’altra concussion. Per lui si profila un periodo di pausa

COMMENTI DEI LETTORI
  1. ginomonza 31 Marzo 2015, 15:17

    Si riposi e sia protagonista alla RWC

  2. Mr Ian 31 Marzo 2015, 15:24

    La notizia di un suo stop forzato gira da un paio di giorni. Per la tutela fisica del giocatore direi che la cosa non gli farebbe male, in vista anche della RWC.
    Mallinder ed i Saints non so quanto sarebbero contenti visto che sono in corsa sia per la coppa che per il campionato…

  3. moro0 31 Marzo 2015, 15:40

    certo che il poveretto sembra avere una calamita per le concussion…

    • gsp 31 Marzo 2015, 15:53

      ci pensavo l’altro giorno Moro. 3 solo in diretta tv in 2 mesi da Knock-out. insomma, iniziano ad essere un po’ tanti. certo l’ultimo e’ stato davvero sfortunato.

  4. pesopiuma 31 Marzo 2015, 15:44

    Mi sembra non siano pochi i casi che evidenziano un aumento di problematiche per collo e testa negli ultimi anni…forse esagero, ma credo che la tendenza a placcare sempre più alto sul pallone aumenti sensibilmente questi rischi…
    Per me il rosso per placcaggi al collo e spear tackles deve diventare automatico (spesso si vede solo il giallo), con squalifiche belle pesanti, anche di mesi, per i casi più gravi.

    • pesopiuma 31 Marzo 2015, 15:58

      ovviamente non mi riferivo al caso specifico, che è davvero sfortunato, ma facevo un discorso generale…

      • western-province 31 Marzo 2015, 17:12

        che comunque il rosso mi sembra se lo sia preso

  5. Gino Raschi 31 Marzo 2015, 16:41

    Io comincerei a rendere obbligatorio l’uso del caschetto da parte di tutti i giocatori. Non sarà il rimedio totale ma in tanti casi contribuirebbe a limitare l’impatto.

    • Rabbidaniel 31 Marzo 2015, 17:02

      Vari studi hanno dimostrato che, oltre a non proteggere per nulla da eventuali concussion, aumenta i rischi in quanto dà al giocatore la percezione di essere più protetto di quanto non sia in realtà.

      • western-province 31 Marzo 2015, 17:16

        il caschetto serve per evitare tagli e abrasioni,e soprattutto salva un po’ le orecchie

        per questo tipo di impatti mi sa che serve a poco

        • berton gianni 31 Marzo 2015, 17:19

          Come serve a poco ?
          Evita la perdita del cerume.
          Forse intendeva un elmo…

          • malpensante 31 Marzo 2015, 18:07

            Anche a rendere regolari le touche: va beh che non c’è più Leo Cullen ma di Dumbo in giro ce ne sono ancora.

          • xnebiax 1 Aprile 2015, 11:54

            eh già Leo faceva flap flap e volava su!

      • pesopiuma 31 Marzo 2015, 17:42

        E ne ha dato dimostrazione pratica anche Halfpenny recentemente.
        Ed ha evidenziato l’altra faccia della medaglia, quella del placcatore: vedere placcaggi fatti a testate invece che come si deve sta diventando abbastanza frequente. E’ abbastanza assurdo notare quante volte, seppure ad alti livelli, i giocatori mettano la testa dal lato sbagliato…

  6. reda 31 Marzo 2015, 17:23

    il problema è a monte: non si insegna più a placcare! al di là del caso specifico, è diventato abituale anche ad alto livello vedere giocatori andare a placcare in posizioni sbagliate, mettendo la testa dove capita. il problema è che fin dalle giovanili è più semplice gonfiare i giocatori in palestra e mandarli a sbattere più forte possibile che non insegnare a placcare correttamente

  7. dart2002 31 Marzo 2015, 17:49

    Ma no…..
    L’errore nel placcaggio a questo livello e’ spesso determinato da cambi di direzione che il placcatore nn e’ in grado di anticipa…
    Non x’ questi giocatori non abbiamo una tecnica di placcaggio sufficientemente evoluta.
    Poi se vogliamo aprire il capitolo pesi e muscoli sono perfettamente d’accordo…
    Ma a mio modo di vedere nn e’ questo il caso specifico.

    • frank 31 Marzo 2015, 19:52

      Meno male che qualcuno lo dice.

    • Iocopoco-Maioco 1 Aprile 2015, 03:19

      ok d’accordo ma quante volte abbiamo visto giocatori buoni a fare sportellate e che nn ci provano neanche a farti un cambio di direzione per cercare di evitare il placcatore…nessuno..il problema dei placcatori pero` e che hanno una spalla “preferita” che usano quando placcano e che molte volte si fanno male perche` avrebbero` dovuto portare il placcaggio con l’altra…

      • Chicco 1 Aprile 2015, 09:57

        Ciao a tutti…secondo me non è questione di errore tecnico o spalla preferita…la tecnica con la spalla “sbagliata” è mutuata da football americano. Placcando in questo modo, il placcatore frappone l’intero corpo, con l’intento di non subire il placcaggio (nel football è fondamentale per il discorso dei 4 tentativi per fare 10 yard…). Placcando con la spalla “giusta” (quello che hanno insegnato a tutti noi…) si accompagna di più il placcato, il placcatore si salvaguarda, ma generalmente l’impatto si subisce…E’ chiaro che il placcaggio con la spalla “sbagliata” è un rischio per il placcatore che si espone parecchio (e non ha le protezioni che hanno nel football…)….

  8. fracassosandona 31 Marzo 2015, 18:11

    troppe concussioni portano alla corruzione (psicofisica)…

    spero che questo longherone (insieme ad altri suoi colleghi ipertrofici) venga piazzato per sempre in seconda/terza linea dove stanno bene quelli come lui e che lasci il posto tra i trequarti a chi pensa anche a schivare i placcaggi oltre che a sfondarli…
    ovviamente il tono è polemico ma non ce l’ho con il ragazzo, che ho avuto la soddisfazione di ammirare nelle sue prime sgroppate al Monigo nel 2010…

  9. frank 31 Marzo 2015, 19:55

    Io adoro George North come giocatore. Mi rendo conto però che forse tutte queste botte alla testa possono in parte essere conseguenza del suo stile di gioco all’ala…e se qualcuno gli vuole bene, come essere umano prima ancora che come giocatore di rugby, dovrebbe lavorare un po’con il ragazzo su quest’aspetto.

  10. the judge 31 Marzo 2015, 21:55

    Hai ragione, ma gioca e gli impostano le azioni proprio per questo.
    Direi che per una volta si potrebbe tornare alle vecchie regole: niente placcaggi sopra la spalla.
    Già che ci siamo: basta blocchi, non solo quando si apre (a mò di velo), ma soprattutto nelle ruck, con giocatori che ribaltano gli avversari in posizione che era sempre stata fuorigioco.
    Se vogliamo il football americano, allora avanti con casco e protezioni.

    • frank 1 Aprile 2015, 08:34

      I blocchi (velo) portati apposta quando si attacca sono veramente odiosi, se lo avesse fatto qualche avversario in partita si beccava un cartone seduta stante (stile Troncon per intenderci).

      Ma tant’è….

  11. franzele 1 Aprile 2015, 10:16

    io continuo a pensare che questo non è più lo sport di 20 anni fa, è un’altra roba, si è presa decisamente la direzione del “Rugby Bulldozer”, dei gladiatori, dell’esasperazione, nel ritmo e nelle fasi di contatto.
    Ogni tanto mi riguardo qualche partita dell’epoca pre-professionistica e trovo impressionante la differenza con una partita professionistica dei nostri giorni, anche se a giocarlo sono delle creature appartenenti alla stessa specie (gli umani), pare che i nostri contemporanei abbiano subito una specie di mutazione, nelle forme e nei gesti.
    Immagino che esista un limite proprio della specie, più di tanto non si può chiedere ad un cranio umano (finché rimane umano), a meno che non si intervenga, oltre che sulle fibre muscolari, anche sulle calcificazioni e sui legamenti.
    Se si vuole continuare ad esplorare questi limiti forse sarà meglio fornire ai giocatori delle opportune protezioni, quindi caschi più resistenti, corazze e paracolpi. Cosa che snaturerebbe ancora di più il gioco, certo, ma dobbiamo anche chiederci se vale la pena di esasperare le cose al punto di ritrovarci, tra una ventina di anni, con una folla di ex giocatori che, invece di fare gli avvocati i medici, gli artisti o i gruisti, sarà nelle medesime condizioni di un ex pugile suonato, ai limiti dell’autosufficienza personale.

  12. Meridion 1 Aprile 2015, 13:15

    OK il caschetto odierno serve contro abrasioni e tagli verissimo roba da avanti abrasioni e ”recchie stracciate”, ma far usare un caschetto un po più imbottito, uno da trequarti? specie a chi deve prendere palle alte o va a 300km/h? quello del pugilato mi sembra fatto per attuire le botte, poi vabbè dicono anche quello serve a poco.. ma mio padre dice a volte quello che c’è dopo la virgola che fa la differenza..

    • Stefo 1 Aprile 2015, 14:11

      @Meridion io posso dirti che un caschetto diverso piu’ spesso e’ stato testato in una ricerca in NZ ed i risultati sono sulla stessa lunghezza d’onda delle ricerche col caschetto normale.

    • pesopiuma 1 Aprile 2015, 15:32

      Beh, il caschetto dei pugili dilettanti è un po’ più efficace, anche perchè è pensato per atleti che passano tre riprese a prendere cazzotti in testa.
      Il caschetto si somma fra l’altro ai guantoni che comunque sono pensati per attutire un minimo i colpi (mentre una ginocchiata o una spallata in faccia nel rugby non ha nulla ad attutirla). Inoltre i pugili dilettanti hanno incontri più brevi e quindi meno usuranti di quelli dei professionisti, che tra l’altro non usano il caschetto.
      Non che il pugilato sia meno pericoloso del rugby, anzi, ma proprio per questo, quantomeno i dilettanti, hanno delle precauzioni apposite.

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