La balbettante Italia, l’Inghilterra e le altre: tutte nel Tinello

Cosa è successo nella prima giornata del Sei Nazioni? Cosa ci aspetta nel secondo turno? Ne parliamo con Vittorio Munari

COMMENTI DEI LETTORI
  1. PiVi1962 11 Febbraio 2015, 08:47

    Prima ancora di gustarmi il tinello, vorrei osservare come l’Italia, forse per la prima volta a mia memoria, sia stata sconfitta dall’Irlanda su tutti i settori: tecnico, tattico, fisico, agonistico, cuore, freschezza…
    Purtroppo i nostri pilastri (Parisse, Castrogiovanni e Zanni) si fanno di anno in anno più vecchi e i giovani semplicemente non sono all’altezza, e i pochi talenti (Morisi, Campagnaro, Sarto) non proseguono adeguatamente il loro percorso di crescita al livello internazionale.
    Al sedicesimo anno di Sei Nazioni c’era da aspettarsi di più dal movimento, e questo probabilmente richiede un serio ripensamento sulle filiere tecniche e sulle direttive che la Federazione impartisce.

    • PiVi1962 11 Febbraio 2015, 09:05

      PS. Tra i talenti ho dimenticato Minto. Non cito Allan perché, pur essendo italiano, non è in realtà un prodotto del nostro movimento.

    • PaoloTO82 11 Febbraio 2015, 09:18

      Buongiorno,
      ci tengo a dire che seguo il rugby dal 2002, prima solo l’Italia al 6N, poi l’eccellenza e da qualche anno il Pro12 ed i campionati francese ed Inglese.
      Non sono di sicuro un esperto ma amo questo sport, che poi è l’unico che vado a vedere allo stadio.
      L’impressione che ho avuto durante i primi anni del 6N è che l’Italia non fosse all’altezza delle concorrenti ma che i giocatori ci mettessere anima e cuore e le partite mi entusiasmavano, anche quando erano scofitte… che La7 definiva quasi sempre “onorevoli”. Poi è arrivato il pareggio con il Galles, Troncon Man of the Match a Twickenam contro Wilko, qualche vittoria con la Scozia…. Nel 2011 ho pianto per la vittoria contro la Francia e nel 2013 con l’Irlanda….
      Oggi non vedo la stessa grinta che vedevo anni fa. Il rugby si è evoluto e noi siamo rimasti indietro. Non ne faccio una questione ai giocatori e non mi interessa cercare il perchè non riusciamo a fare il salto di qualità necessario. Ma voglio condividere con gli utenti del blog quello che vedo:
      – Campionato Eccellenza: vedendo le partite in tv, a confronto con TOP14 e Pro12 la differenza di livello è imbarazzante, a momenti mi sembra di vedere il Settimo Rugby in serie A o il Cus Torino. Le squadre non hanno gioco, disciplina e qualità. Infatti appena ci mettiamo a confronto con squadre estere sono punteggi da basket.
      – PRO12: le nostre due franchigie sono ormai squadre cuscinetto. Treviso ha smobilitato e non è più la squadra de 7° posto. Le zebre non hanno mai mostrato il livello necessario.
      Non so se manca la formazione atletica, fisica, la mentalità, ma sicuramente mancano le basi. La qualità dei fondamentali, la disciplina e l’attitudine a giocare.
      Sono deluso da quanto vedo e da appassionato desidero che l’Italia ed il movimento possano intraprendere un cammino nuovo che porti a seminare i semi giusti nelle giovanili per raccogliere i frutti tra qualche anno.
      Poi se è una questione di € non lo so ma sicuramente negli anni 2000 non penso ci vossero budget e bilanci poi così più importanti.

      Grazie per l’attenzione.

      • LiukMarc 11 Febbraio 2015, 09:36

        Giusto un appunto sugli euri, in 15 anni di 6 nazioni la Fir ha incassato (non vorrei sbagliarmi) sui 400 milioni di Euro. Della serie, i soldi c’erano, come li hanno spesi è un’altra, triste storia

      • frank 11 Febbraio 2015, 12:48

        Io sottoscrivo tutto quello che dici tranne una cosa:

        non devi rapportare l’eccellenza al TOP14, alla Premiership e nemmeno al PRO12.

        Proprio perchè di domestic si tratta, eventualmente dovresti compararlo con i campionati domestic di Irlanda Scozia e Galles (anche se poi il discorso varia molto perchè li’ i clubs sono collegati direttamente con le franchigie territoriali).

        Il PRO12 è a tutti gli effetti il campionato piü alto al quale partecipino delle squadre italiane.

        Per il resto (purtroppo) perfettamente d’accordo con te.

      • lupomar 11 Febbraio 2015, 19:47

        Complimenti per la disamina perfetta che sottoscrivo.
        Ho giocato a rugby una vita e la nazionale la seguivo, anche all’estero, tante volte. Ho visto la prima a Roma con la Scozia in un Flaminio mezzo vuoto con Domingez che le ha messe dentro tutte, ho visto, e rischiato l’nfarto, la vittoria al Murrayfield con 3 mete in 7 minuti e lo scozzese a fianco a me che diceva: unbelievable, unbelievable! E anche sconfitte amare a Cardiff o a Twickenham (con Mauro mediano!).

        Sabato non ho neppure guardato la partita!

        Sedici hanni buttati, siamo entrati nel 6 nazioni con i giocatori frutto del nostro campionato e adesso siamo ancora qui a cercare mercenari in giro per il mondo.
        I vari Ascione, Dondi, Gavazzi, Checchinato, … sono sempre lì a comandare. Sono stanco e deluso.

    • salfaby 13 Febbraio 2015, 08:26

      Ciao Pivi e scusa l’OT ma non avevo altri modi per chiedere info su rugby.it, è un po’ che risulta offline e sono in trepidante attesa di poter sottoporre i pronostici per il Nostradamus, hai qualche notizia? Chiedo scusa a tutti gli utenti del sito per l’intemerata invasione di campo!

    • fratellidalton 16 Febbraio 2015, 08:54

      Dopo 16 anni siamo ancora senza uno che tiri i piazzati di livello internazione (siamo passati anche da Bergamasco…), senza un’apertura, con mediani così e così, una miriade di “naturalizzati” più o meno inutili etc, etc. E sempre a dirci che siamo bravi, impegno e volontà e che abbiamo fatto un passo avanti. L averità è che il nostro sei nazoni è con Georgia, Romania, Fiji, Tonga, Giappone e Samoa e di vincerlo non se ne parla ed occhio che se va male prendiamo il cucchiaio di legno anche lì

  2. mauguerri 11 Febbraio 2015, 11:10

    Bellissima la lettura del “fattore campo”: una marea di ubriachi fradici che non ritrova dove ha parcheggiato l’auto o il treno per tornare nelle valli!

  3. gianniRC 11 Febbraio 2015, 11:19

    Però dire che Masi ai Wasps è centro è un po’ una forzatura…:)
    su 10 volte partito tra i 15 8 volte è stato estremo e due centro in questa stagione e la stagione scorsa più o meno sulla stessa falsariga!
    http://www.wasps.co.uk/fullstats/111384Andrea-Masi

    • Rabbidaniel 11 Febbraio 2015, 12:28

      Vero, ormai gioca da centro anche negli Wasp, però ha ragione Munari che come estremo funziona fino a un certo punto, tra età e limiti (visto che comunque nasce come centro e il suo meglio lo ha dato, per me, da centro).

  4. Rabbidaniel 11 Febbraio 2015, 12:34

    Concordo con Munari, possiamo farci anche i “complimenti” l’un l’altro alla mister Wolf per la difesa, ma gli irlandesi hanno fatto proprio la partita che avevano in mente e che hanno pianificato correndo pochissimi rischi e prendendo la miseria di 3 punti. E inutile cominciare a fare il gioco delle assenze, perché ne avevano anche loro.
    Quindi difesa buona, mischia sufficiente, touche da rivedere con i sempreverdi.
    A meno di clamorose sorprese, la partita che ci giochiamo è la solita, con gli scozzesi, con loro favoriti per quanto hanno mostrato sul campo finora.

    • Giovanni 11 Febbraio 2015, 13:03

      Mah, io credo che più che con la Scozia, potremmo avere qualche chance con la Francia…dipende molto dal loro utero, ovviamente.

      • Rabbidaniel 11 Febbraio 2015, 13:07

        La Francia è incostante, senza un piano di gioco degno di questo nome, ma ha una cilindrata tripla rispetto a noi. Sono venuti a capo di una buona e tenace Scozia, hanno mostrato individualità incredibili. Tutto può essere, ma credo che prima di perdere ancora con noi faranno di tutto. E, inoltre, noi abbiamo espresso davvero poco, ok difesa, ma la palla la devi portare di là, senza sperare nell’ennesimo svarione altrui.

        • Giovanni 11 Febbraio 2015, 14:22

          Ovvio che se i francesi vogliono ci schiacciano stile pressa idraulica, peraltro c’è di mezzo anche il discorso girone dei mondiali…però sul piano del gioco negli ultimi anni sono meno creativi e già l’anno scorso a Parigi, non fosse stato per quei 20 minuti sciagurati del II tempo, qualche piccola insicurezza avevamo cominciato ad insinuargliela (ricordi la loro mischia arata nei nostri 22?). Poi data ormai 8 anni da quando vincemmo a Murrayfield e loro, a differenza dei francesi, hanno imparato ad affrontarci con molto attenzione ed umiltà in questi anni. Cmq, come spesso accade, la seconda giornata chiarirà molte situazioni e stabilirà le gerarchie: in questo momento chi ha addosso la pressione maggiore è il Galles.

    • gianniRC 11 Febbraio 2015, 13:10

      Io ci aggiungo difesa buona a meno di quando si è trattato di contrastare le maul. Speriamo in un buon lavoro in settimana anche su questo aspetto

    • Stefo 11 Febbraio 2015, 14:15

      Rabbi e’ da sabato che dico che l’Irlanda aveva un game plan e quello ha eseguito…non alla perfezione magari, troppi errori di esecuzione qua e la’ come sottolineato da Munari ma la partita fatta con l’Italia e’ copia di quella fatta con la Georgia: continuo attaccare senza fare nulla di eclatante ma badando a non perdere l’ovale in maniera sciocca finche’ il muro cade.

      • Giovanni 11 Febbraio 2015, 14:27

        Adesso c’è la prova-galletti: chi vince sale sulla carrozza di prima classe dell’Albion Express… 😉

      • Rabbidaniel 11 Febbraio 2015, 14:43

        Sì l’avevo notato anch’io, d’altra parte la tendenza alla conservazione del possesso anche a costo di arretrare era evidente.
        È significativo (e purtroppo corretto) che, mutatis mutandis, tu paragoni la gara contro la Georgia con la sfida dell’Olimpico. Amarezza.

    • gsp 11 Febbraio 2015, 14:35

      Rabbi, noi non dobbiamo farci nessun complimento. come hai detto la difesa in quella partita e’ stata meglio dell’anno scorso. quello e’ forse l’unica certezza e nota positiva per noi di quella partita.

      • Rabbidaniel 11 Febbraio 2015, 14:44

        Ho letto commenti quasi giubilanti sulla difesa, come se fosse l’unica fase del rugby e come se si giocasse in una sola metà campo. Ma ci sta difendere contro una squadra superiore, il problema è la pochezza del gioco espresso, e non intendo solo gioco al largo.

        • Stefo 11 Febbraio 2015, 15:08

          Rabbi la difesa per l’Italia e’ chiave, l’Italia con le squadre di livello non puo’ giocare a “facciamo chi ne fa di piu'”, non ne ha la potenza di fuoco…ma deve puntare a limitarli e frustrare l’iniziativa avversaria…se tiene l’avversario sotto i 20 se la gioca a patto di fare qualcosa di piu’ di Sabato ma l’idea di partire da una difesa solida e cazzuta e’ per me corretto.

          • Rabbidaniel 11 Febbraio 2015, 15:59

            È corretto anche per me, ma devi anche fare punti.

        • gsp 11 Febbraio 2015, 15:28

          Rabbi ho giubilato anch’io. ma non perche’ la difesa fosse di livello assoluto, ma per il paragone rispetto allo scandalo dell’anno scorso. e sono daccordo e felice con la strategia di Brunel di ripartire finalmente dalle basi, anche se probabilmente e’ gia’ troppo tardi.

          • Rabbidaniel 11 Febbraio 2015, 16:02

            Ma Brunel non era quello che doveva farci giocare al largo e capire meglio la nostra indole di latini calienti, e non fare il rugby triste e anglosassone di Mallett? Battute a parte, corretto partire da quello che si ha e fare quello che si può. Però in 80 minuti, in casa, con un’Irlanda con qualche assenza pesante, ci sono state due azioni nei 22, quella del calcio di Haimona e quella a babbo morto della quasi meta.

  5. grasso 11 Febbraio 2015, 16:49

    Ragazzi datemi una mano. Non ho trovato che i Verdi avessero nella touche un lancio di gioco inarrestabile. Dunque il maggior problema nostro è stato quello di vincere le nostre. Quante ridotte abbiamo chiamato? Io non ne ricordo, ma forse mi sbaglio…..tant’è che se fosse così il problema non è solo di Furno che non sa leggere le rimesse in difesa ma anche da Come sono preparate le touche in attacco e questo non le risolve il buon Bortolami

  6. burger 12 Febbraio 2015, 20:41

    Fantastico Vittorio sugli allenatori italiani, tante parole, tanta tv ma pochissima sostanza!!!

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