Una iniziativa che parte nientemeno che da Sir Ian McGeechan per aiutare gli arbitri. E che fa discutere
Yorkshire, due domeniche di silenzio contro gli insulti
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In reata’ in Yorkshire c’e’ poco rugby union in generale…
“Some coaches, parents, and spectators are constantly shouting at their players. Screaming “pass” or “tackle” at players simply turns you in to a PlayStation coach. We want the players to be the decision makers.
in realtà è questa secondo me la parte fondamentale. Che dovrebbe essere scritta all’entrata di ogni struttura di Rugby (ma anche altri sport), pensare minimamente che urlare ai giocatori cosa debbano fare durante un allenamento o partita li possa aiutare è demenziale, e ancora di più è la diffusa opinione che gira tra i genitori e le società che se l’allenatore non urla o non indica abbastanza ai propri giocatori non sia un bravo allenatore.
La globalizzazione e i social, oltre ad avere accorciato le distante e avvicinato tutto a tutti, ha anche purtroppo decuplicato la presunzione. I genitori dei piccoli rugbisti ( calciatori, baskettisti, ecc), avendo letto in internet come si allena, quando sono in tribuna , invece di migliorarsi come genitori si arruolano nel reggimento dei ciarlatani.
Hullalla; Sono stato uno degli R.F.U. ufficiali di sviluppo responsabili dello Yorkshire alcuni anni fa. In solo Yorkshire abbiamo contati più di 160 club di Rugby Union. Non sembra un piccolo numero per me …