Ogni squadra del Top 14 sarà chiamata a iscrivere un gruppo di 14 atleti, tra pro e giovani speranze
Un campionato professionistico di rugby a 7? La Francia ci pensa
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Idea molto interessante, ben formulata anche direi nella suddivisione delle tappe, “quote” delle rose e finale affiancata alla finale del T14.
idea interessante sì, pensa che molti utenti di questo sito avevano proposto una cosa simile anche in italia, che intellighenti i francesi! sarà per quello che ci sono anni luce avanti, mica perché in italia siamo in mano a degli imbexxlli.
piccola nota polemica, non è che poi, così facendo, spostiamo pubblico e soldi nel 7 che è molto meno rugbystico e può essere apprezzato anche da un anziano che non trova lavori stradali da guardare?! per ottenere più soldi, non rischiamo di perderne? attenzione a pensare troppo allo showbiz, si rischia di scottarsi, i programmi devono pensare prima alla parte sportiva che pecuniaria
gian vero che in molti avevamo proposto una cosa semplice: via il trofeo eccellenza per far spazio ad un campionato 7s…
Aggiungo una nota visto che siamo tutti in campagna elettorale, il grande difensore del trofeo eccellenza era Er Filosofo della LOV 🙂
😀 😀 😀
Ti sorprendi Stefo? Le gerarchie vaticane sono conservatrici sino all’irragionevolezza.
A cicci, io avevo detto una cosa ben diversa…avevo detto che appoggiavo totalmente l’dea di un campionato seven a tappe, ma nel contempo non volevo abolire il Trofeo Eccellenza…questo perchè solo una parte delle rose delle squadre di Eccellenza farebbe il seven, mentre un’altra resterebbe inattiva…dunque campionato seven, ma anche Trofeo Eccellenza con i club che giocano senza quelli che vanno a fare il seven…oltretutto ho più volte ripetuto che il TE andrebbe ristrutturato e riorganizzato in una vera Coppa Italia che coinvolga tutti i club di Eccellenza e Serie A…
D’altra parte è ovvio che difenda il più parrocchiale dei tornei.
ma come non ci volevano caratteristiche e skills assolutissimamentissimamente formate per il 7 e non per il 15?!?!??!!?!?!?!?!?!?
mi pareva di averlo letto da qualche parte nei commenti, mi sarò sbagliato..
no, non puoi fare il 15 ed il 7 contemporaneamente a livello alto (ovvero tappe sevens IRB ed olimpiadi).
a me pare che le squadre di premiership facciano (facevano?) un torneo di Seven post-campionato abbastanza godibile (ovvio il livello era bassissimissimo….ma andiamo va..)
ora ci pensano anche i francesi, magari si può fare, poi boh mi sbaglierò io..
dog si fanno un campionato in momento diverso, fare entrambi al massimo livello e’ chiaramente difficile come dice gsp come fai a fare IRB Tour, T14/Aviva/Pro12/SR?
Se invece ti riferisci all’aspetto tecnico/tattico, ci sono aspetti simili senza dubbio ma aspetti estremamente diversi…prendi ad esempio uno come Isles, nel 7s bene o male e’ un buon giocatore nell’union ad oggi non e’ riuscito ad entrare mai nel giro della prima squadra dove e’ andato.
Alla fine piu’ un’atleta aspira ad eccelelre in uno dei format piu’ ci si dovra’ dedicare in maniera esclusiva o quasi esclusiva…
Se non si muove il CONI, dalla FIR c’è niente da sperare. Eppure il 7 avrà dalla sua le olimpiadi e non è poco in termini di promozione gratuita.
Anche la Primeriship fa qualcosa di simile (solo ad inizio stagione mi sembra però)
La strada è cmq quella giusta: sfruttare il “nome” e il pubblico delle squadre pro e lasciare spazio a giovani di belle promesse che nel 7 possono emergere più velocemente.
Sulle skills specifiche del 7, io personalmente non sono d’accordo. Per giocare servono doti tecniche ed atletiche che nel 15 possono solo essere d’aiuto… Poi adattarsi ad uno o all’altro è solo tempo di allenamento (inteso come qualche mese prima della stagione o dell’evento)
La specialità olimpica è il seven e non il quindici. Le formule per promuoverlo possono essere molteplici. Di sicuro per spettacolarità e comprensione potrebbe fare rapidamente proseliti sugli spalti.
Da quindicista puro il 7 non mi esalta, né guardarlo né quel poco che l’ho giocato 20 anni fa. Ma potrebbe essere un bel volano anche e soprattutto nelle scuole.
Come già scritto, qui sul forum ci eravamo arrivati anche noi. Peccato, appunto, solo noi. E i francesi.
intanto che loro fanno il campionato seven a scopo monetario, numerico e olimpico, noi continuiamo a goderci il bel trofeo eccellenza. Italians do it better.
Ci hanno letto e copiato 🙂
Propongo il copyright sulle idee. 🙂 😉
Il rugby 7s non è rugby, e lo dice uno che non impazzisce x le mischie
Idea molto interessante…da sottolineare “Ogni club di Top 14 iscriverà un gruppo di 14 giocatori composti da 7 pro e 7 atleti provenienti dagli espoirs”…dunque ci saranno atleti che giocheranno sia il Top 14 che questo torneo seven e non giocatori che faranno solo rugby a 7, proposta sensata…
Il rugby a 7 , ne avevamo già discusso, è cosa ben diversa, tecnicamente, dal rugy a 15. Ma non di poco.
Il grande vantaggio che ha è che è sport olimpico.
A mio avviso offre anche molti vantaggi propedeutici per il rugby a 15 : scuola, donne, immediatezza del risultato.
Contrapporre il trofeo d’eccellenza ad un torneo a 7 è confrontare due cose diverse e non complementari.
Dire poi che un seven riempirebbe gli spazi vuoti del calendario è un’idiozia.
Vorrei poi vedere Mogliano, San Donà, Calvisano che mettono su una squadra a 7. Come? utilizzando gli attuali organici o pescando ( dove?) giocatori all’uopo?
Il seven , se si vuole fare, va preso per quello che è : una disciplina nuova e che ha qualche punto di contatto tecnico con il 15, ma niente di più.
La Francia, come altri, sta cercando di dare una risposta ad una sollecitazione non comune: le medaglie olimpiche, con tutto quello che ne consegue.
L’articolo di On Rugby, presenta non un programma operativo ma un’idea, che è ancora, sia da mettere in pratica che da vedere quali risultati porta.
Se si volesse sviluppare un programme di seven in Italia, dovrebbe essere fatto da società sportive che fanno solo quello, che specializzano tecnici del seven e che si cercano i giocatori del seven e che promuovono autonomamente il seven.
Pensare che un carrozzone zoppicante , quale è l’eccellenza che non riesce a mettere in campo 10 squadre, possa occuparsi anche del seven è pura utopia oltre che profonda miopia.
Non credo che l’esperimento francese possa esere giudicato in maniera diversa da un tentativo. Certo che i budget delle squadre del top 14 qualcosa possono destinare al seven, ma il percorso mi sembra ancora tutto da definire.
AdG hce un club non possa fare sia XV che Seven come sport e’ un’idea tua, alla resa dei conti dei fatti pero’ succede e da anni in Inghilterra…la scelta francese quindi ha una logica ed un esempio che funziona.
I club di XV sono il posto naturale per cercare di sviluppare il 7s…ed in Francia il progetto non e’ operativo oggi ma lo sara’ la prossima stagione e si sceglie giustamente i club che gia’ operano nel XV e che possono quindi in maniera rapida e con una spesa limitata implementare progetti 7s in ambienti pro con strutture pro a supporto della squadra piuttosto che pensare follemente di mettere su club di solo 7s che finirebbero probabilmente per essere delle entinta’ amatoriali destinate a barcamenarsi in grandi difficolta’.
Che in Italia sia piu’ difficile un’operazione del genere concordo, ma non perche’ il 7s sia una cosa completamente estranea al rugby union o non si possano sviluppare in seno allo stesso club i due sport ma per i limiti propri dei club italiani…certo c’e’ che piuttosto che vedere quell’inutile torneo che e’ il trofeo eccellenza, provare a fare qualcosa del genere magari supportato con soldi CONI e Federali sarebbe un passo avanti rispetto al nulla assoluto che c’e’ adesso ed all’inutilita’ di un torneo come il trofeo eccellenza.
Vedi, che il rugby a 7 sia cosa diversa da rugby a 15, non è un’idea mia. Lo è nei fatti, basta vedere i rankings. Io dico soltanto che contrapporre, come del resto fai anche tu, un eventuale torneo seven al torneo eccellenza è veramente una bizzarria.
Se si crede nello sviluppo del seven, questo andrebbe sviluppato , nelle forme possibili, con un progetto autonomo e ben studiato. Contrapporlo al torneo eccellenza significa semplicemente, non farne uno e nemmeno l’altro.
Ribadisco che mettere in carico alle società d’eccellenza lo sviluppo del seven significa semplicemente scaricare il problema su chi, non solo non lo risolverà mai, ma nemmeno può tentare di affrontarlo.
Dopo di chè ritenere l’abolizione del torneo d’eccellanza la pietra miliare del rinnovamento, francamente mi sembra un po’ poco.
AdG perche’ devi ridurre la cosa al torneo di Eccellenza?Non ho detto che e’ quello la chiave ho detto che e’ un inizio…cosa ben differente e penso che tu sia abbastanza intelligente da capirlo.
Ho anche detto che in Italia senza dubbio non e’ semplice come lo e’ per l’Ighilterra e lo potrebbe essere per la Francia , ma non lo e’ per via del livello di sviluppo dei club.
Che ci siano delle differenze tra i due sport grosse nessuno lo discute, ma la scelta per i paesi che possono farlo di puntare sui club pro che hanno strutture e soldi per farlo, che sono gia’ punto di riferimento territoriale e’ tutto tranne che assurda come pensi tu, e l’esempio inglese lo sta dimostrando, tanto che anche i gallesi l’hanno seguito ed inserto le squadre di sevens delle regioni nella Premiership di Sevens.
Sono d’accordo su non mettere il basto a un somaro moribondo, ma secondo me non puoi prescindere da quel che c’è, in termini di giocatori, nel XV. Io credo che per una volt sarebbe bene partire dalla struttura: organizzazione e staff, fissi e dedicati. Al posto del trofeo Eccellenza, ma solo perché è inutile e i calendari sono pieni, io vedrei una serie tra 4 squadre costruite ad hoc pescando nei campionati (in A c’è gente con skill da 7 uguali o migliori che in Eccellenza). Costruendoci intorno un minimo di evento e scegliendo bene il posto, alla fine fai più spettatori su quel campo che in un intero turno di coppa. Probabilmente te lo trasmettono pure in tv.
Sul fatto che l'”evento seven”, sia più facile da essere visto da un pubblico “neutrale” sono convintissimo.
mal hai centrato il punto sul trofeo Eccellenza che cercavo di fare…come il discorso che in Italia quello che inglesi fanno e francesi intendono fare e’ oggi impossibile farlo per via di un diverso livello dei club ma che non e’ una sciocchezza a priori anzi, con club strutturati e solidi come quelli inglesi e francesi ha pienamente senso.
Il trofeo eccellenza e’ inutile, meglio sarebbe che ci fosse uno staff per il 7s Nazionale che seleziona dalle varie squadre i giocatori e creare squadre ad hoc per fare un torneo di 7s…se non altro al momento di selezionare per la Nazionale di 7s hai una competizione tra gli atleti che ti dia qualche indicazione.
Con le serie e qualche raduno, di sicuro facciamo miglior figura di ora, e con un po’ di capacità organizzativa magari vengono fuori anche delle giornate piacevoli anche per gente che mastica poco l’ovale. Ecco, non fosse perché non si sa dove farli giocare sarebbero appuntamenti perfetti per Milano, Roma e simili. Soprattutto da Roma in giù, per via di non far prendere freddo agli spettatori e la polmonite alle gnocche poco vestite di contorno.