Un “no” che negli scorsi mesi ha fatto discutere ma il giovane pilone dei Tigers non cambia idea. Al momento
Tiziano Pasquali tiene la linea: “Per ora penso solo al club”
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Ha il suo bel “percorso chiaro” in testa. Lasciamo che faccia le sue scelte liberamente!
Anche perchè non possiamo far nulle se non rispettare le scelte che fara. Una domanda però te la faccio.
In nzionale ci deve andare chi ci tiene? Chi ha un sentimento per cui desidera rappresentare i suoi colori e vincere per essi?
Oppure la nazionale è un superclub in cui, alla fine ci va chi trova una soddisfazione professionale senza altre implicazioni?
Io penso che Pasquali voglia optare per l’Inghilterra perché ha visto che ha più possibilità di vincere con la Rosa che con noi.
Tiziano ha la testa sulle spalle ed ha affrontato una bella sfida andando in UK per affermarsi come giocatore di rugby professionistico.
Io non lo biasimerei più di tanto. D’altronde, in Italia non è che c’è molta prospettiva in termini di miglioramenti futuri del movimento. Comunque, staremo a vedere..
In nazionale ci va chi è convocabile e risponde all’eventuale convocazione, stanti le regole vigenti sulla convocabilità, piacciano o no (a me tutte tutte mica piacciono). Io non vado a indagare il foro interno dei giocatori, non mi permetto di giudicare il loro “spirito” e se o quanto ci tengano.
Evidente è, purtuttavia, che, in anni di iperprofessionismo, indossare la maglia di una nazionale (le poche che contino nel rugby) porta visibilità e possibilità di avere contratti più ricchi.
Non sviare la domanda. Io non ti ho chiesto di indagare sui sentimenti dei giocatori. Ho chiesto il tuo parere sul valore di rappresentanza che può o no può avere la nazionale. Nel suo insieme e singolarmente ogni giocatore. E qui Pasquali non c’entra.
Non capisco la domanda. Quando un giocatore straniero viene equiparato in azzurro ben pochi si pongono problemi. Pare che tutti siamo ammaliati dal tricolore.
La mia posizione sulla norma attuale dell’equiparazione l’ho espressa più volte: l’alzerei a 5 anni e non consentirei di cambiare la maglia nazionale se se n’è già indossata una in U20.
Non è una domanda tranello. E nenche mi interessano le norme sull’equiparazione. Perchè ci gasiamo se battiamo la Francia e l’Argentina? Non c’entra nulla il senso di appartenenza?
Io ho sempre sostenuto che la mia idea di nazionale è quella di una squadra che rappresenti abbastanza il movimento rugbistico di un dato paese e il suo valore (nel mondo d’oggi è impossibile che vi sia un rapporto 1:1 e volerlo sarebbe pura utopia).
Movimento vuol dire che se un ragazzo straniero viene formato largamente in Italia, lo considero italiano, anche se magari non ha la cittadinanza.
Detto questo, come ho rimarcato sopra, rivedrei molto la norma di equiparazione di “transito” di nazionali dopo l’U20 e, soprattutto, scoraggerei il poaching.
Caro Avvocato, una nazionale gestita da cialtroni e supportata dai loro fiancheggiatori, perde inesorabilmente di rappresentanza rispetto ad un’altra gestita da signori.
Amen!
concordo in toto con quello che dici @Rabbi, comprese le modifiche sulle norme di equiparazione che proponi…
AdG, dal tuo: “Oppure, ….” hai descritto qual’è il pensiero del 75 % degli attuali facente parte della nazionale Italiana. La maggior parte utilizzano le convocazioni in nazionale come “palcoscenico, come ribalta” per contratti futuri. Non che la cosa sia scandalosa, ci mancherebbe, anzi l’aspetto professionale ci sta ma sono sempre pochi quelli che, secondo me, ci “mettono la faccia”. Da quelli che sanno di avere già il posto sicuro, a coloro che pure nella franchigia sono a “svernare”.
La nazionale che ci ha portato al 6 Nazioni, quella si che aveva “gli occhi della tigre”, la fame di fare risultato, costituita da combattenti veri !! Oggi chi ci mette la faccia ?!?!
Alberto io credo che il problema nel professionismo non sia di essere patrioti nei confronti della nazionale,è un rarissimo caso che un italiano possa vestire se chiamato a scelta due nazionali…cosa diciamo dei Newzelandesi che se ne vanno via e perdono la possibilità di giocare con l’ancora più blasonata maglia nera?il discorso non cambia assolutamente alal fino ogni uno fa ciò che più gli è anche comodo e lo lancia in ottica futura…
Faccio un esempio che potrebbe succedere a pasquali ma è successo per ora da noi: Il signor Cedaro Leandro seconda linea che prima di essere convocato con la nostra emergenti aveva avuto anche un interessamento dai pumas,lui ha scelto la nostra emergenti,per poi essere lasciato diciamo accantonato in vista futura,questo potrebbe succedere sempre dove c’è molta competizione ..certo un giocatore deve dare il meglio per primeggiare ,ma non credo che sia solo questione di qualità ma anche di giusti di ogni Ct.
riguardo CEDARO….. DUE POSTI SONO OCCUPATI DAGLI STATALI GELDENUYS E IL LENTISSIMO BORTOLAMI
Ma perchè un giocatore a 20 anni che gioca con i Tigers dovrebbe tornare in Italia a perdere tempo per un mediocre raduno con gli Emergenti allenati da CAVINATO che un giorno minaccia le dimissioni e un altro le smentisce o fà una conferenza stampa in cui attacca tutti e tutto coinvolgendo tutto lo staff degli arbitri in tribuna?????? Non credo che sia un problema economico…..sicuramente guadagna bene (per ora)……se poi ci mettete che è stato anche invitato da LANCASTER…..così dite…..non vedo proprio il motivo di attraversare la manica e andare con gli emergenti.
Sulla carta di identità’ del giovanotto alla voce nazionalità cosa c’è’ scritto?
La legione straniera e’ una libera scelta. Si venda a chi vuole.
E’ italiano e rinnega la sua nazionale
Che sia escluso a vita dall’azzurro e amen
Io dormo lo stesso
Per me, Pasquali giocherà per l’Inghilterra.
RAGAZZI NON DISTURBATELO PER FAVORE PERCHE’ SI STA IMPEGNANDO CON I TIGERS E QUINDI QUANDO E’ CONCENTRATO E’ MEGLIO CHE LO SI LASCI STARE
CHE DIRE SI ALL’ITALIA POI SI STANCA E SI DECONCENTRA
Però quando i nostri fratelli equiparati indossano la maglia azzurra, lo fanno solo per difendere l’onore italico. Ma per favore…
Il confronto non funziona Rabbidaniel. I nostri equiparati (salvo casi limitattissimi) sono ragazzi che la nazionale del loro paese l’avrebbero vista solo in televisione e per non stare a casa e guadagnare di più (ma pochissimo di più) hanno accettato di giocare con noi.
Pexo el tacòn del buxo. Pasquali accetta una sfida in un ambito ipercompetitivo, non è andato in Germania (per dirne una) per trovare un posto al sole facilmente. Spero che rimanga coerente con se stesso. Per il resto gli faccio tantissimi auguri.
Se la dis cusé? tacon? buco?
Non capisco la tua risposta, detto questo preferisco fare gli auguri a quelli che le convocazioni dell’Italia le accettano sempre e comunque!
questi finiranno tra pochi anni a fare i “calciatori”
mi sbaglierò! boh!
Ciao
Peggio la toppa del buco.
Quindi se un giocatore accetta la maglia della nazionale da equiparato è un eroe della causa azzurra, se un altro giocatore tenta di intraprendere una strada diversa è un traditore della patria?
Quindi cassina spiegami meglio: eroi quelli che non avendo abbastanza talento per giocare nella loro nazionale accettano quella italiana, invece “stronzo” Pasquali che avendo abbastanza talento per essere convocato nella emergenti la rifiuta per giocarsi le sue chances di raggiungere una magia ancora piu’ difficile?
Logica da ultras del giuco della pallatonda altro che gente come Pasquali a finire a fare il “calciatore”
Prova a togliere i soldini collegati alle apparizioni in Nazionale e solo allora vedrai quanti “patioti” abbiamo nelle nostre file.
non sono così sicuro che un castro o ancora più un parisse avrebbero fatto schifo ai pumas negli ultimi 10 anni 😉
tu dirai, beh sono solo 2…e io dirò, beh al primo (per altro solo eventuale e non ancora “scippato”) da noi son già mesi di discussioni inutili e orgogli patrii feriti…mah
Avra’ visto che bel “servizio” e’ stato fatto a Cedaro con la convocazione nella Emergenti e si e’ comportato di conseguenza.
Come dargli torto?
Eh eh vedi quanto conta l’esperienza? 🙂
Quanto a trattamenti generosi, stiamo a vedere che ne sarà di Allan, da salvatore della padre a indegno persino del posto di vice-Haimona; fatto salvo il principio che il giocatore ha scelto con la sua testa e di sua spontanea volontà, quindi disposto ad accollarsi oneri e onori.
Hai ragione però al massimo rischia la coppa che alla sua età non è un danno irreparabile.
gino e se il prossimo anno Barraud va a Treviso e l’anno dopo è equiparabile? Situazione alquanto spinosa per Tommasino.
Beh orquera fuori hai Mona fuori ambrogino piloncino quindi problema risolto 🙂
anche questo giovane sembra avere in testa un chiaro percorso: con un piccola differenza: per fare ciò che sta facendo lui (e Brugnara, non dimentichiamolo) ci vogliono delle gran palle ed una famiglia che ti consenta (supporto innanzitutto morale e poi credo anche economico) di perseguire tali obiettivi…
non so se siano anche loro in inghilterra ma non credo sia facile mandare un figlio di sedici anni a due ore d’aereo…
rispetterò la sua scelta di giocare per l’Inghilterra, apprezzerò la sua sincerità quando dichiarerà di aver dovuto accettare la convocazione in azzurro come un ripiego…
d’altro canto chi che sfugge alle selezioni accademiche federali ha tutto il diritto di inseguire i propri sogni… e chi lo fa a proprie spese ha anche tutto il diritto di mandare aff. la federazione matrigna…
Bravo, perché qua sembra che sia andato lì in carrozzo, col lacchè dietro anche a soffiargli il naso, non a farsi largo, con tutte le difficoltà del caso, in uno degli ambienti più competitivi (in tutti i sensi) della scena ovale europea e mondiale.
Un minimo, dico minimo, di pudore.
In bocca al lupo al ragazzo che, se ha tanto talento quante testa e palle, ce la farà nel rugby che conta.
aggiungo da italiano in inghilterra, dove devi dimostrare di non essere un lavativo e devi guadagnarti tutto, anche l’ aria che respiri!
percio complimenti per aver tenuto duro lottando e un grosso in bocca al lupo al ragazzo, qualsiasi cosa scelga!
Beh… non esageriamo…. detto da un altro Italiano in Inghilterra…
A parte il fatto che se uno cambia paese a sedici anni poi si sente anche un po’ lui con una doppia nazionalità.
Spesso quando si vive e si cresce all’estero si hanno sentimenti un po’ diversi rispetto alla propria nazione di appartenenza, difficilmente capibili da chi è rimasto sempre nel suo luogo natale
Rispetto le decisioni del ragazzo. Non capisco le motivazioni, rispondere alla convocazione degli emergenti non è così distraente dagli impegni col club. Penso che sia una scusa come un’altra per prendere tempo. Certo che la questione mi fa specie, datemi del romantico, ma io anche da professionista, se potessi scegliere, non rinuncerei ad ascoltare l’inno di Mameli. Comunque sia gli auguro buon rugby
se vivi dai 16 ai 20 anni in Inghilterra, e magari quel paese ti piace pure, allora ha anche un senso che tu voglia giocare per la loro nazionale
Infatti rispetto la sua scelta, certo che se giocasse in olanda, anche se gli piacesse quel paese, accetterebbe di corsa la maglia azzurra. Vuole il massimo dal punto rugbystico, fa bene a crederci. Buona fortuna.
Ps. Cassina usa lo stampatello. Grazie
detto questo io piuttosto che giocare per gli inglesi mi taglierei le palle
STANDING OVATION
Cassina e Francesco Strano, vi si e’ incanstrato il tasto delle maiuscole…. provate a remerlo di nuovo e vediamo se si sistema…
Allora perché non ti chiami provincia-occidentale? 🙂
Si scherza eh eh !
QUOTONE…. SE NE STIA OLTRE MANICA….. VOGLIAMO GIOCATORI SICURI DI GIOCARE E DI DARE IL 101%….. DI STATALI NE ABBIAMO GIà ABBASTANZA(NELLA NAZIONALE E NELLE FRANCHIGIE)
so che non è il caso di rispondere ad una battuta ma il mio nick viene dal fatto che risiedo nel nord ovest italiano e ho voluto omaggiare la squadra sudafricana
degli inglesi amo giusto la loro birra e il rugby (ma preferisco come lo giocano dalle altre parti) 🙂
Prova a togliere i soldini collegati alle apparizioni in Nazionale e solo allora vedrai quanti “patioti” abbiamo nelle nostre file.
Per fortuna per noi essere convocati in prima linea con l’Inghilterra è leggermente più difficile che con l’Italia e secondo me alla fine se dovesse ricevere una convocazione con la Nazionale maggiore (nei 23) accetterebbe. Credo non abbia accettato l’emergenti per non bruciarsi (vedi ambrosini, allan, ecc) altre strade. Resta il fatto che una federazione che gestisce così i giovani fa ridere i polli. Ma al timone c’è il buon tafazzi ed ha più in testa la sede nuova e il campo sintentico del Calvisano piuttosto che lo sviluppo del movimento…
In realta’ la prima linea dell’Italia negli ultimi dieci anni e’ stata mediamente piu’ forte di quella dell’Inghilterra, per cui teoricamente sarebbe piu’ facile diventare titolare in prima linea in Inghilterra che in Italia.
Pasquali,e la sua famiglia,forse non tornerà più in Italia.
La’ si paga tutto da solo per tentare una strada che difficilmente poteva in Italia.
In Inghilterra alla sua età gioca in Premier in Italia forse non avrebbe giocato neanche in eccellenza oppure addirittura in A con i pari età.
Può fare quel che vuole e si sente di fare?
Se sentirà attaccamento alla patria vestirà la maglia,ma se l’Italia è e sarà quello che e’ penso che avrà un sentimento di Distaccamento. Ahimè 🙁
La Patria sarebbe una cosetta un po’ più seria di una maglia azzurra e di un pallone. Tranne che nei posti dove proprio un’idea anche minima ma condivisa di Patria non c’è.
Mal guarda che la patria qui l’ho usata allegoricamente per nazionale italiana di rugby.
Pensavo che si capisse! Ahimè 🙂
Infatti l’ho scritta maiuscola, e tu minuscola. L’ho scritto lì, ma non ti ho arruolato tra i tanti patrioti dell’armiamoci e partite. 🙂
Pasquali ha 21 anni. Devessere forte, per la sua età, diversamente non sarebbe dovè. Intravede due possibilità: poter giocare per l’Inghilterra o per l’Italia. Credo che la strada sia ancora lunga. Ma credo sia legittima ognuna delle possibilità che gli si presenti e non è necessario che lo dichiari prima del tempo.
MOLTI ERANO FORTI A 21 ANNI…… VEDI LUAMANU BABY BLACK O SU’UA U20AUS…… O TANTI ALTRI…. NON SIGNIFICA PROPRIO UN BEL NULLA
RAGAZZI NON E’ CHE CON QUESTI POST SUL SUO CONTO LO STIAMO DISTRAENDO DAL SUO ALLENAMENTO E DALLE SUE DIFFICILI SCELTE SUL SUO FUTURO?
FORSE CI STA LEGGENDO E STA ARRIVANDO TARDI ALL’ALLENAMENTO OPPURE PEGGIO STA PERDENDO LA CONCENTRAZIONE
LASCIAMOLO IN PACE CHE ALTRIMENTI DICHIARA PRIMA DEL TEMPO CHE GIOCA CON L’INGHILTERRA
ma è così forte? Io prima di vederlo cantare God Save The Queen a Twickenham non ci credo che gli inglesi lo chiamano
dai, abbiamo capito, vestirà l’azzurro solo se si renderà conto di non poter far parte del XV della rosa. Per me è una sonora bocciatura, l’ennesima, per il nostro rugby.
Tommy posso farti una domanda?
Anzi te la faccio : sei il Tommy che bazzica su NFL sulla Gazzetta?
Certo, il nickname è depositato ed è unico e irripetibile… :DDDD
Aspetta che Caio Giulio Cesare approdi sulle bianche scogliere e vedrai che fine fanno sti barbari ! Tutti schiavi. I più piccoli al Colosseo, i più grossi…all’Olimpico !!
Lo danno già salpante dall’odierna Calais e, come attracca, son cazzi per sti spocchiosi !
Al comando delle indomite Legioni…mi sa che, come toccherà ad Adriano, quest ultimo gli caccia un bel Vallio…
In bocca al lupo a Tiziano.
Forse un pre-season con i Tigers fatto bene e potendosi mettere in mostra al 100% è meglio che rispondere a una convocazione con gli emergenti che ha l’unico obiettivo di “targarlo” italiano per sempre.
Immagino che si senta italiano, però dobbiamo ammettere che questo ragazzo è rugbysticamente del tutto inglese.
Per la prima volta ci troviamo noi a subire quello che tante altre nazionali tier 2 (arg, samoa, tonga) subiscono da anni.
Per me atteggiamenti da “calciatore”, professionismo e altre “accuse” non ha alcun senso.
Si trova davanti a una scelta e la migliore per lui potrebbe legittimamente non essere quella azzurra…
beh, rugbysticamente del tutto inglese non è…anzitutto è di Roma e ha iniziato a giocare a rugby qui, prima a Frascati, poi è passato all’Appia Rugby, da lì alla Lazio dove ha fatto il salto di qualità…ha completato gli studi e giocato a rugby in college scozzese, prima dell’avventura ai Tigers…
Se venire in Italia significa anche avere a che fare con tutti i ridicoli che ci sono in federazione allora do pienamente ragione al ragazzo, meglio rimanere concentrato sul club e il resto si vedrà.
Peccato per la maglia azzurra, ma chi ci crede più alla storiella della maglia? Se quelli che comandano avessero veramente a cuore la Maglia, non penso si vedrebbero questi teatrini quotidiani, io appoggio pienamente Tiziano, vai così e fatti onore, tra l altro oltre a lui stanno giocando in Inghilterra sia il fratello minore, ruolo numero 8, che la sorella.
Nn penso che il momento della scelta sarà ancora lontano. E pur rispettando la libertà di scelta del ragazzo mi lascia comunque perplesso che un giovane di valore possa decudere di nn indossare la maglia della propria nazionale. Nazionale che con tutti i suoi limiti l’ha cmq chiamato facendogli capire che è importante. Anche perché nn penso che il giocare con la Nazionale Italiana gli precluderebbe un eventuale cammino di successo ancora nel club inglese. Son convinto che con l’Inghilterra vincerebbe di più ma essere un professionista di successo ed indossare la divisa della propria nazione sia il massimo. E nn confondiamo la situazione di Pasquali o Brugnara con quella dei nostri equiparati.
Spiegami l’arcano per favore!
qualunque pesona dotata di un minimo di raziocinio non dovrebbere pretendere di sapere quello che passa nella testa di un 21enne, da 4 anni all’estero, in un paese dove quello che gli piace fare (e pare proprio che sia pure bravino a farlo) viene praticato, insegnato e soprattutto vissuto a livelli molto ma molto superiori a quelli del paese natio…
si goda il meritato momento che nessuno gli ha regalato, decida con calma e per ora si concentri come dice solo sulla sua crescita tecnica e professionale (il club che lo paga in primis) che mi sembra una posizione molto più saggia di quella di tutti noi scribacchini da tastiera…poi se sarà nazionale di qua o di la ben venga per lui e per il rugby.
la “patria” e i doveri verso di lei col rugby e con lo sport dovrebbero azzeccarci pochino per come ragiono io
fossi nella fir lo convocherei per la maggiore, se rifiuta, addio nazionale. E’ ovvio che sta aspettando la chiamata della nazionale inglese. sicuramente nella nazionale italiana puo’ diventare un titolare, in quella inglese, uno dei tanti
QUOTO
Spero per lui che arrivi, un giorno il più vicino possibile, al massimo del livello, quindi in nazionale, betto questo sarebbe bello e interessants sapere se ha avuto una chiamata dai saxon, comunque io nel caso fossi Lancaster, gli farei giocare un minuto con la seconda squadra in modo da bloccarlo, sa mai il futuro….
A parte che vorrei aprire un discorso sul lasciamolo in pace, non disturbiamolo, ecc ecc che sia in tono scherzoso o meno ultimamente questi divieti qui in questo sito mi sembrano alquanto inopportuni,è un blog? un forum? un posto dove esprimere le proprie idee anche se fantasiose e anche se poco tecniche?Bene allora a ogni uno libertà di espressione.o dobbiamo aver tutti giocato per decenni campi di eccellenza rugbyistica?O essere tecnici sportivi altamente qualificati?
bon detto questo…
sicuramente ci sono due prospettive per il signorinoe voglio elencarle mettendomi nei suoi panni e magari chissà visto che sono iscritto anche alla sua pagina facebook da molto tempo vedendo quanto ci tiene alla sua carriera e che non disdegna di apparire spesso come la prima linea italiana formata appunto da Pasquali,ghilardini,Rizzo.
cmq le prospettive sono queste: Se accetti o aspetti o speri nella chiamata inglese,questa potrebbe anche benissimo arrivare ma,attenzione al di la della manica c’è tantissima concorrenza e non e detto che se ti chiamano una volta poi rimani per tanti anni…potresti fare uno o 2 caps e finita li,certo sei stato con la maglia di una delle squadre più forti al mondo ma per poco.
Scelta italiana…che sicuramente vista la scarsezza di concorrenza potrebbe portarti a rimanere sempre titolare per molti anni anche se non sei al massimo della forma..vedesi spesso Castro,o cittadini o anche altri…certo è una squadra che quasi ormai si avvicina alla seconda fascia ma tantè che cmq ti assicura un lavoro certo in squadre di club ambiziose visto che la prima linea italiana è ancora in giro per l’europa…
di tutto ciò e ammirevole che un ragazzo cosi giovane sia cosi ambizioso e sicuro delle sue qualità,quando da noi molti giovani poi si credono già arrivati e mollano un pò…
Al Leicester quando si sono trovati a dover scegliere tra Castro e il suo collega Inglese hanno scelto il suo collega Inglese.
Agli Ospreys, quando si sono trovati a scegliere tra Tebaldi e il suo collega Gallese, hanno scelto il suo collega Gallese.
Alla Bennetton, quando si sono trovati a scegliere tra Bernabo’ e Auva’a, hanno scelto Auva’a.
Sono scelte.
Che portano le naturali conseguenze.
Giusto per la precisione, e non per la sostanza, la scelta era tra Bernabò e Vallejos, se di scelta di può parlare. Uva passa avrebbe dovuto sostistuire Vosawai.
Dovevai, come gli altri emigrati, anche opportunità sua e valori di mercato. Finito “l’effetto Aironi” e in scadenza contratti, sono finiti gli stipendi da prima fila e credo anche i pluriennali (standard: 1, con opzione del secondo e clausole accessorie diverse per ognuno). Almeno a Treviso e almeno fino a che c’è stata la zampetta di Munari, almeno così mi è arrivata.
Non mi dispiacerebbe leggere le vostre opinioni sull’argomento. …. hanno ancora senso le selezioni nazionali in un mondo globalizzato e professionistico?
Potrebbe esistere il rugby senza gli AllBlacks ? Si certo ma sarebbe tutta un’altra cosina
Sì ok, ma cambierebbe se gli all blacks fossero una nazionale piuttosto che una selezione isole comprese?
intendi dire che oggi gli AB sono una selezione alla Aiazzone ? Che sarebbe meglio fossero di provata origine maori o eredi degli immigrati aglosassoni ? I figli dei figiani tongani ecc. non van bene ?
In tal caso anche con i Pumas sarebbe dura viste le certe origini italiche o ispaniche e non indie di quasi tutti gli argentini
Non intendo nulla, la mia era una domanda. Se hai un’opinione a riguardo sono curioso di conoscerla altrimenti non mettermi parole in bocca
che c’entrano i Pumas e le origini dei loro giocatori? proprio l’Argentina, ma anche il SA volendo, è l’unica nazionale che gioca con tutti atleti formati in casa e non ha mai equiparato nessuno…
@balin, scusa, non avevo compreso il senso di quello che dicevi…
Specie in un mondo dove per andare a giocare in Nazionale si pretende di essere pagati profumatamente?
Tutto ha un senso, anche se le cose nel tempo si trasformano. Il concetto di nazionale ha un interesse tecnico e ce lo avrà sempre, mettendo insieme i giocatori più forti espressi da un movimento nazionale. Per un professionista la nazionale sarà comunque un aspetto della professione, per un dilettante l’occasione più unica che rara di racimolare qualche riconoscimento economico, di poter prendere uno stipendio facendo sport, se è bravo e vince di metter via un gruzzolo e popolarità per il resto dei suoi giorni. Questa è la sostanza, a oggi. La bandiera, la nazione, e la maglia azzurra (che trovo peraltro incongrua e insulsa) sono importanti per ciascuno alla propria maniera, è non è affatto detto in modo inversamente proporzionale i quattrini che prendono dal professionismo di club. Se no, per esempio, non staremmo a contare i dopati tra i nazionali di sport “dilettantistici”.
se vuole pensare solo al club,lo faccia…appena i nostri GIOVANI piloni approderanno all’estero(anche solo in Championship) per migliorarsi…. sono sicuro che ne vedremo anche di migliori………………….
appiah
ferrari
bigoni
traore
vedrete che non saranno da meno!
Intanto Ferrari ha saltato un giro, prutroppo…
bigoni chi è francesco? Non metto in dubbio che questi siano da meno e che sicuramente Pasquali sta crescendo in una realtà molto professionistica che di sicuro gli fa percorrere le tappe un po’ più velocemente.. secondo il mio parere anche Zanusso se curato per bene nella crescita non ha nulla da invidiare al romano..
Condivido in toto….Hai citato le nostre vere speranze in prima linea!!!!
Hai veramente ragione Francesco.Strano. Bigoni è il pilone dx attualmente al Prato che ho vistogiocare contro Calvisano e Viadana..veramente un giocatore fortissimo.
O meglio, che sono hanno? Cosa dovrebbero rappresentare?
Senso hanno
Io sono un po’ pirla e vecchio, però se mi sono appassionato al rugby in una regione non rugbistica devo ringraziare quei sabati d’inverno con in TV Paolo Rosi e l’epica (sì più o meno come l’Iliade) di certi Galles Inghilterra. Con delle squadre di club ci si appassiona al business od allo spettacolo (vedi Nba) non al gioco
Sono d’accordo con Edopardo sul ” lasciamolo tranquillo”. Certo che Paolo puoi esser sicuro che se c’è un po’ di “morta” questo è un argomento che tira sempre
x almeno due anni stai lontano da mamma/fir.
Un consiglio vai dove ti porta il cuore. ma……non sottovalutare il portafoglio.
Si parla e si è parlato tanto della mancata disponibilità di Pasquali alla chiamata nella “emergenti”, ma ho sentito ( chiedo pero’ conferma ai meglio informati) che Pasquali precedentemente NON venne invece convocato al sei nazioni ed ai mondiali di categoria…ora mi chiedo e vi chiedo: ma un ragazzo che sta dedicando la sua vita al rugby, cosa sogna se non mondiali e sei nazioni? Se, come dimostrano i fatti, questo ragazzo si sta facendo largo in quel contesto competitivo e difficilissimo non ditemi (astenersi federales) che c’erano asteriscati (*) nostrani che meritavano di più. E poi, suvvia, un po’ di psicologia…avrebbero dato a Pasquali quel che meritava, senza precludere al ragazzo eventuali altre strade…ma noi no, noi siamo per le “furbate” tipo chiamata nella emergenti per “azzurrarlo”…
Io ricordo che fu convocato e mi pare anche di averlo visto giocare ad un sei nazioni.
Fu convocato con i 93′, un anno più piccolo. Se non sbagli ha anche giocato in Cile quando l’U20 ha vinto il Trophy. L’anno dopo (quando era in età con i 94) è stata escluso sia da 6N che JWC. Su questo blog sito San Isidro, io ed altri romani ci siamo chiesti come mai non fu convocato, mi pare si parlò di non rimborso dei voli aerei dall’Inghilterra (ma non ricordo benissimo)
Ciao giodeb, ben ritrovato…non ricordo nemmeno io la questione, lo ricordo comunque al 6N u.20 del 2013…
Quando sei a Roma e vai vederti una partita di club fai un fischio qui sul blog, se ci sono magari ci si becca…
Interessante sarebbe verificare sul campo il pensiero/percorso di Pasquali mettendo a confronto due nazionali italiane: giocatori italiani che giocano all’estero contro giocatori italiani che giocano in Italia, verificando tutte le componenti che permettono al giocatore di scendere in campo, dalle professionalità che sono a loro disposizione nelle società di provenienza alle prospettive professionali che vengono offerte nelle varie nazioni.
Non posso che augurare il meglio all’ottimo Pasquali, qualunque scelta decida di intraprendere…
100!!!! volevo arrivare a 100 commenti!
Mi sembra indottrinato bene il ragazzo dal punto di vista delle dichiarazioni, se poi viene chiamato dalla ns nazionale e non ci và, si vede che ha già fatto una scelta; ovviamente da italiano sono schifato ma nel professionismo c’è questo ed altro.
Il ragazzo sembra aver chiaro quello che vuole dalla sua carriera e quindi massimo rispetto. Chiudere una porta per volersi migliorare vuol dire, domani, aprirsi un portone. In questo caso forse due. Prima di ogni cosa: in bocca al lupo!
La nazionale però non può correre il rischio di rimpiangere un domani un pilone di livello internazionale come forse diventerà Pasquali. Deve dimostrare ancora tutto ma non mi sembra che i piloni crescano sugli alberi. Sono merce rara e quelli forti lo sono ancora di più.
In un altro post ho già fatto un quadro della situazione post mondiale della nostra prima linea. Tra le future scelte, poter contare su di lui e su Brugnara sarà fondamentale.
per i non informati …e sono tanti!
“Dalla stagione 2013-14 la nazionale “secondaria” dopo quella maggiore è l’U20, quindi quella che vincola un giocatore, in precedenza era la Nazionale Emergenti.”