Morisi, Campagnaro & co. A chi il testimone azzurro del dopo RWC?

Il Mondiale inglese segnerà la fine di un ciclo. I nostri giovani sono pronti per prendere il posto dei senatori?

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Maxwell 7 Gennaio 2015, 08:38

    ……..Ci pare però di non dire una cosa sbagliata quando sottolineamo il fatto che probabilmente questa generazione nel suo complesso sembra essere meno matura e preparata tecnicamente rispetto a quella di cui è chiamata a prendere il posto……..
    .
    Io non condivido.
    Dopo la generazione Grenoble e un campionato italiano ai massimi splendori ci siamo ritrovati con gli equiparati ed i ragazzini… Non mi ricordo in che 6N Bergamauro si ruppe la mandibola e avere quella sensazione di dire ” e mo’ chi c… entra? Speriamo che nessuno degli altri 14 abbia il raffreddore.”
    Il problema è che mollano atleti che hanno fatto 12-13 anni in Nazionale… Chissà cosa diremo dopo il Mondiale 2027 quando Campagnaro e Sarto molleranno a 34-35 anni e si faranno paragoni con i nati 2006-7-8….

    • Sergio Martin 7 Gennaio 2015, 09:00

      “Non mi ricordo in che 6N Bergamauro ecc.”. 6N 2005, contro il Galles, al Flaminio?

      • Maxwell 7 Gennaio 2015, 09:25

        Memoria o marchio fornito? 🙂

      • Sergio Martin 7 Gennaio 2015, 14:55

        Memoria. Quel giorno ero al Flaminio…ma non è un ricordo molto bello. Perdemmo tanto a poco, giocando male e subendo per quasi tutta la partita, e Bergamauro si fratturò anche la mascella in uno scontro di gioco.

        • Sergio Martin 7 Gennaio 2015, 14:55

          …la mandibola…

        • edopardo 7 Gennaio 2015, 16:02

          Si ricordo bene e il replay fece anche vedere che era un suo compagno di gioco ad andarci adosso senza volerlo cmq…

  2. maz74 7 Gennaio 2015, 08:42

    E’ doveroso provvedere ad un ricambio generazionale, spiace per Castro, ma il nuoovo CT non dovrà guardare in faccia nessuno, ma programmare un lavoro lungo 4 anni per il prossimo mondiale. Pochissimi senatori dovranno tragettare il cambiamento (Ghiraldini, Geldenuys) per un paio di anni.
    Bisognerà capire il destino di Brunel, la logica direbbe che finito il mondiale venga sostituito, ma purtroppo in federazione hanno sottoscritto un contratto che va oltre il mondiale, contrariamente a tutte le altre federezioni, e non mi sembra logico far programmare a lui il passaggio generazionale.
    Giovani interessanti ci sono, ma bisognerebbe riprogrammare in contemporanea il progetto accademie e gli staff tecnici delle franchigie, dato che quello che oggi è presente è decisamente insufficiente ed impreparato.

    • Paolo 7 Gennaio 2015, 09:12

      Il contratto di Brunel fino a giugno 2016 è stato fatto apposta per non avere un ct dimissionario subito dopo il fischio finale della nostra ultima gara alla RWC come avvenuto con Berbizier e Mallett.
      E’ vero che dalle altre parti generalmente non si fa così, ma dalle altre parti c’è anche una cultura sportiva generale diversa, mettiamola così

      • maz74 7 Gennaio 2015, 09:15

        Non sono d’accordo, dopo il mondiale c’è da programmare un nuovo quadriennio e ci deve essere un sostanzioso cambio di gioccatori, che senso ha perdere un anno con un tecnico dimissionario? A meno che la FIR abbia già deciso di pagarlo per stare fermo.

        • Maxwell 7 Gennaio 2015, 09:25

          Non mi ricordo se eravamo ancora da Fumero 1823 o se c’era già stato l’esodo sul Grillotalpa…. Cmq la stragrandissima maggioranza era d’accordo….. Evitare un C.T. delegittimato, evitare questioni Gower- Bocchino, evitare di parlare di rinnovi a 6 mesi dal Mondiale…..
          Ora Brunel dopo il Mondiale deciderà se fare il 6N con Rizzo e Castro o Zanusso e Pasquali……Lazzaroni o Vunisa…..Padovani o Haimona….. Bacchin o Sgarbi…..

          • Stefo 7 Gennaio 2015, 09:33

            Maxwell vero ma uno deve anche sapersi adattare e cambiare in base alle situazioni che si trova davanti.

          • maz74 7 Gennaio 2015, 09:58

            Scusate ma a Brunel cosa può importare di rischiare in chiave futura, il 6N lo farà con la stessa squadra del mondiale, tolti forse 2/3 senatori che già oggi sono in panchina, certamente per Zanusso, Pasquali, Bacchin, Padovani ed altri bisognerà aspettare giugno 2016.

      • Stefo 7 Gennaio 2015, 09:19

        Paolo hai ragione pero’ bisogna anche saper adattarsi alle situazione che cambiano, Brunel ha preso la sua decisione ormai io penso che a questo punto diventi logico cercare d trovare un accordo col CT per chiuderla alla fine del Mondiale.
        Io sono convinto della sua professionalita’ ma allo stesso tempo penso finito il Mondiale non credo abbia senso ritardare la formazione di un nuovo gruppo o lasciare che inizi a farlo uno che dopo 7-8 partite se ne va…poi se non si trova una via d’uscita amen, non penso si debbano pagare due CT ma spero che Gavazzi stia provando a torvare una soluzione di comune accordo con Brunel.

        Al riguardo del CT puoi confermare o meno che Brunel non era presente a nessuno dei due derby?

        • Paolo 7 Gennaio 2015, 09:59

          opinione personalissima e non suffragata da nessun indizio/indiscrezione/rumors o quello che vi pare: un minuto dopo la fine del Mondiale Brunel lascia. E’ solo una sensazione ma ne sono convinto.
          Detto questo, quando parlo di “cultura” intendo una cosa parecchio ampia, che coinvolge soprattutto i giocatori. Faccio un esempio: Vern Cotter annuncia l’addio al Clermont nell’estate 2013 con tutta una stagione ancora da giocare e il Clermont per 3/4 di stagione è andato bene: terzo alla fine della regular season, eliminato ai quarti di finale del Top 14 dal Castres. Da noi cosa sarebbe successo? Non voglio nemmeno pensarlo

          • Stefo 7 Gennaio 2015, 10:11

            Paolo per quanto possa contare ho la stessa sensazione per quel che riguarda Brunel 😉

          • Giovanni 7 Gennaio 2015, 10:22

            Vedo che la mia sensazione, espressa qualche mese fa, comincia a “farsi largo”. 😉

          • mauro 7 Gennaio 2015, 10:24

            ciao Paolo e buon anno.
            Può bastare l’esempio del buon Franco Smith?

          • Hrothepert 7 Gennaio 2015, 11:27

            Anche per me steessa identica sensazione che Brunello molli subito dopo la RWC.

          • malpensante 7 Gennaio 2015, 13:28

            Neanche lontano parente di Franco Smith.

          • Unforgiven79 7 Gennaio 2015, 22:17

            Non sarebbe sensato, per una volta e considerando i precedenti, provare a fare un “hand-over” fra professionisti? Il nuovo CT in pectore affianca Brunel come vice fino a giugno e poi prende in mano le redini. Brunel tiene e dirige con i senatori che rimangono, il nuovo pre-seleziona i giovani e valuta se e quali componenti dello staff tenersi. Così evitiamo di bruciarci ogni volta il 6N post-RWC (1 su 4 !) per ricominciare da zero ad ogni costo.

  3. Stefo 7 Gennaio 2015, 09:02

    Il ricambio generazionale sara’ duro in alcuni casi, io ho piu’ volte detto in questi ultimi anni che a mio avviso il livello medio della Nazionale e’ senza dubbio cresciuto ma stento a vedere le eccellenze che erano alcuni giocatori del gruppo passato…e secondo me in certi ruoli gia’ si vede, ricordo che per tappare il buco lasciato dai ritiri di Lo Cicero e Perugini (due eccellenze del gruppo passato) la scorsa stagione si e’ dovuto ricorrere al “giovane” Aguero perche’ li a sinistra la mischia faceva acqua in chiusa.
    In tema di leadersip anche si fatica, Bortolami divenne capitano del Gloucester appena vi arrivo’, Parisse prese un ruolo di leadership nello SF molto velocemente….oggi ricordo a chi ha memoria corta le parole di Casellato di un paio di mesi fa in tema di leadership nel Benetton.

    • maz74 7 Gennaio 2015, 09:13

      Perfettamente d’accordo, ma innanzitutto bisognerebbe programmare il prossimo quadriennio partendo dalla struttura attuale e mi spiegoc:
      1) due franchigie con collegate due accademie U20 che giochino il campionato di eccellenza;
      2) 8 squadre di eccellenza + 2 accademie U20 per un campionato migliore con contributi federali più consistenti (minimo 400.000 a squadra) e accademie U18 collegate alle 8 Eccellenti;
      3) sia le franchigie che le accademie U20 e U18 dovranno essere guidate da tecnici stranieri coaudiuvati da tecnici italiani, lasciando ai primi assoluta carta bianca per programmare il lavoro;
      4) utilizzare lo staff della nazionale per continui stage presso le eccellenti focalizzando il lavoro in modo settoriale (mischia, touche, skills, calciatori, ecc…)
      5) straff delle franchigie deve essere migliorato a livello qualitativo e numerico (per far crescere allenatori italiani, questi devono fare esperienze quotidiane con tecnici stranieri di livello)
      6) la FIR deve organizzare stage in giugno/luglio per i tecnici italiani in Nuova Zelanda, Australia e Sud Africa.

      • Stefo 7 Gennaio 2015, 09:22

        maz le accademie legate alle celtiche io lo dico dall’anno 1 dell’esperienza CL ancora quando gli Aironi erano la seconda franchigia…sull’Eccellenza io penso che prima si accetta il fatto che se si fa la CL la bisogna declassare che due campionati pro insieme non li tieni su meglio e’…che l’Eccellenza sia a 10-8-6 squadre cambia poco.

        • maz74 7 Gennaio 2015, 09:55

          Non mi pare l’eccellenza un campionato PRO, strutture societarie e stipendi sono molto lontani dal PRO, è un torneo semi-professionistico che però è fondamentale se si vuole creare giocatori per la CL, la Serie A è di un livello troppo basso.
          L’Eccellenza ad 8+2 con adeguati contributi FIR e con le accademie U18 collegate alle 8 squadre, può garantire il banco di prova di molti giovani o di testare giovani stranieri da equirare.

          • gsp 7 Gennaio 2015, 15:14

            hai ragione maz, non e’ un campionato pro, e’ un ibrido che e’ solo gli svantaggi del pro.

            quesi soldi sarebbero spesi meglio in formazione come fa la capitolina ed altre societa’ in giro per l’italia (che invece non possono fare eccellenza senza soldi). e quando non sono spesi in formazione sono spesi per un qualcosa che non produce nulla, troppo piccoli per attrarre investimenti e massa critica. se da oggi imponessi a tutti lo status amatoriale, (con al max 5 giocatori pagati) non se ne accorgerebbe nessuno, e terrebbe cmq vivo l’interesse che ha oggi, e di quelli che volgiono vedere i derby veri, che sarebbero tali anche a freccette.

            e’ meglio non badare ai contributi FIR, perche’ per rendere comeptitivo quel campionato ce ne vorrebbero cosi’ tanti da costare piu’ della Celtic.

            e sulle 8 accademie metterci daccordo. a quali club dovrebbero andare?

          • San Isidro 7 Gennaio 2015, 22:08

            concordo @gsp…

      • gian 7 Gennaio 2015, 13:11

        se vuoi legare delle accademie alle eccellenti, devi riformare l’eccellenza e farlo diventare un vero campionato semipro senza retrocessioni (e diventerebbe anche il piano B nel caso dell’uscita dalla celtic) magari formata da franchigie o superclub che raccolgono il lavoro del territorio (rovigo per il polesine, i gladiatori per lazio/abruzzo escluse le FFOO, etc etc), non puoi rischiare che il prato della situazione mandi in vacca il lavoro e che venga su una reggio (nulla contro reggio, un nome come un altro) che non ha l’accademia cosicché in un po’ d’anni ci si trova con 3/4 “accademiche” i A o peggio, e i club che giochino un torneo dilettantistico stile serie A

        • vecchio cuore neroverde 7 Gennaio 2015, 13:24

          ancora franchigie e superclub?
          annamo bene

          • Stefo 7 Gennaio 2015, 13:46

            vecchio cuore, in piedi CL e campionato italiano anche vagamente pro non li tieni, non tengono insieme CL e domestic di alto livello movimenti piu’ atrezzati e preparati.
            Ora senza entrare nel discorso CL si-CL no, ognuno la pensa alla sua maniera (per informazione io non sono convinto per nulla che la CL sia la soluzione giusta per l’Italia, ma io non conto nulla) si scelga un sistema ma lo si attui a fondo senza cercare di fare due cose contemporaneamente che in piedi insieme non possono stare…se si scelgie la via CL si facciano delle riforme per rendere il percorso che va dalla base alle franchigie razionale e non un po’ qua un po’ la’.

          • electrocase 7 Gennaio 2015, 16:15

            Mi spiace caro VCN
            ma le franchigie sono necessarie
            io personalmente non mi trovo d’accordo su questa formula attuale ma il discorso è già stato affrontato centinaia di volte
            ma sono necessarie

          • gian 7 Gennaio 2015, 16:36

            attento @vcn, io sono un grandissimo fan del domestico e della formazione giovanile a carico dei club, lo sono sempre stato e sempre lo sarò, ma ammetto che ora come ora non possiamo pensare di mettere in piedi un campionato domestico in grado di formare dei giocatori come il top14, la premiership, il SR e la stessa celtic, quindi, obtorto collo, ben venga la soluzione CL, chiaramente tutto il resto è migliorabile prima di guardare cosa fare con i due team di celtic; io rispondevo alla proposta di @maz, cioè quella di affidare delle accademie alle eccellenti, o le eccellenti sono delle strutture solide su cui investire (ecco il perché di pensare a delle squadre semipro con certezze economiche capocordata di gruppi più ampi con un tot di giocatori di proprietà e altri che fanno parte della squadra sullo stile franchigie, e club che fanno un campionato dilettantistico sullo stile serie A a basso costo) o mettere un’accademia a padova, a rovigo, a roma, piuttosto che all’aquila, dando soldi per la formazione a queste squadre, con il rischio che una prima o poi combini i casini che sono già capitati bruciandosi i soldi della “formazione”, a discapito, magari, di società di serie A o inferiore che fanno formazione seria, ma che non hanno la capacità di arrivare al top seniores, piuttosto che spostare ogni anno un’accademia, come minimo, dato che almeno una retrocede sempre, è un discorso un po’ azzardato con il sistema attuale.
            piuttosto che ci sia una, max due, accademie a zona/comitato, che aiuti tecnicamente i club, raggruppi le forze dove serve, pensi alla selezione zonale sullo stile delle selezioni regionali di molti anni fa, ma che tutta la formazione sia ridata ai club e che i soldi risparmiati vengano redistribuiti premiando chi la formazione la fa sul serio bene tramite parametri oggettivi

    • San Isidro 7 Gennaio 2015, 22:05

      @Stefo, è vero che c’era il buco lasciato da Lo Cicero, ma Aguero è stato richiamato in azzurro (dal quadrangolare in SA nel 2013, non la passata stagione) perchè alle Zebre stava giocando bene ed era in un ottimo periodo di forma…

      • Stefo 8 Gennaio 2015, 00:14

        San mi sembra che non hai capito il punto…sei al giovane Aguerro in Nazionale…che sia stato chiamato un anno fa o 8 mesi fa non cambia…

  4. soa 7 Gennaio 2015, 09:27

    Quoto quanto detto dall’articolo, anche a me sembrano più inesperti, tuttavia, credo che ciò dipenda dal fatto che ci fosse già un gruppo di giocatori che teneva le redini dello spogliatoio. Quando questi giocatori smetteranno, vedremo se i giovani avranno le qualità adatte per portarsi la squadra sulle spalle.

  5. Rabbidaniel 7 Gennaio 2015, 09:54

    Il problema è che la coperta è corta. I sostituti ci sono, ma sono scelte obbligate. Sono scelte obbligate anche gli equiparati, invece di essere un jolly di qualità. Si produce con stitichezza.

  6. mistral 7 Gennaio 2015, 09:58

    leadership e gruppo trainante sono due componenti del successo (o insuccesso) di qualsiasi team, e l’equilibrio tra i due deve essere trovato (deve trovarlo) un buon manager (direttore tecnico/selezionatore nel caso in oggetto)… Stefo ha citato Bortolami e Parisse agli albori della loro avventura extra-italica, ma anche altri “espatriati” diventarono punto di riferimento in squadre europee pur non assumendo il ruolo di “capitano”… pur nella limitata conoscenza dei meccanismi italici, ciò che invece trovo sorprendente è che una tale leadership non sia mai stata riconosciuta ad alcun giocator zebro-aironato o bianco-verde rigato, o almeno non mi pare… e meno che mai ultimamente con giocatori asteriscati che (come i laureati italiani) quasi “pretendono” venga riconosciuto il loro merito accademico (a prescindere dagli effettivi meriti sul campo) ed altri meno titolati che scalpitano per emergere ma partono con l’handicap… e non ultimo, ma forse più importante, l’intromissione della dirigenza politica in scelte che invece dovrebbero essere eminentemente tecniche (naturalmentese i tecnici venissero assunti per merito e competenza e sapessero fare, ognuno nel proprio settore, il proprio lavoro)… a meno che ci sia un improvviso sbocciare di carisma, vedo due-tre anni molto difficili per i colori azzurri (ma anche per le franchige)…

  7. Machete 7 Gennaio 2015, 10:00

    uno come Masi difficile da sostiuire…..Bortolami-Quintino….ci sono Biagi-Furno….che non è male ma dietro di loro il deserto dei tartari
    in prima linea non siamo messi malissimo con Manici Lovotti Zanusso e i 2 giovani “inglesi”
    in terza si chiederà a Parisse e Zanni di tirare la carretta per ancora un paio d’anni ……via Barbieri e Vosa…si spera in Ferrarini e Lazzaroni
    in mediana beh …..lasciamo perdere tanto peggio di così….!!

  8. Maxwell 7 Gennaio 2015, 10:16

    Domanda.
    Dopo il Mondiale Bortolami molla e viene assunto dalla Fir e messo in Nazionale come allenatore touche e aiuto allenatore mischia oppure in una U.18/19
    Secondo voi è un buon colpo o si comincia
    – come Troncon
    – paraculato/lecchino
    – tormentone del patentino
    – 2-3 anni all’estero
    – Gavazzi vattene sempre e comunque

    • Hullalla 7 Gennaio 2015, 10:23

      Secondo me sarebbe una scelta molto saggia, ma i nostri espertoni di rugby che sanno solo lamentarsi intoneranno subito i loro canti funebri.

    • Stefo 7 Gennaio 2015, 10:49

      Maxwell e hulla come tecnico specifico di un’area tecnica Bortolami non e’ discutibile o anche come vice allenatore della mischia affianco ad un allenatore esperto…come non lo sarebbe stato Troncon se gfosse stato messo come skill coach per i mm o ad assistere un allenatore dei 3/4 invece che essere inserito come allenatore capo dei 3/4…vogliamo capire che i ruoli sono differenti o si fa polemica per il gusto di farla?!

    • Stefo 7 Gennaio 2015, 10:57

      E non entro neanche nel discorso che gli assistenti se li dovrebbe scegliere l’head coach e non vederseli scelti da altri…

    • Dan 7 Gennaio 2015, 12:15

      Ottimo colpo a mio avviso.

  9. vecchio cuore neroverde 7 Gennaio 2015, 10:37

    questa storia delle 8 squadre di eccellenza dimostra miopia cronica.
    secondo voi le società pagano 30 giocatori per farli allenare mesi e mesi e giocare in tutto 14 partite?
    e, soprattutto, 14 partite formano giocatori?
    il campionato deve essere a 12 squadre, minimo; questo consentirebbe ad almeno altri 60 atleti di giocare al “vertice” (del minirugby italiano, ma sempre di vertice si tratta) ed alle squadre di provare i giovani del vivaio – se li hanno ancora – nelle partite meno impegnative, come è sempre stato in passato.
    questo senza contare che sponsor e pubblico seguono la frequenza delle partite e che un campionato dove si gioca, se va bene, due volte al mese e per pochi mesi, con intervalli anche di 40 giorni, non interessa nessuno e quindi non attrae pubblico e, soprattutto, sponsor, e soprattutto demotiva pure i giocatori (allenatevi per 40 giorni senza giocare e senza provare un vero contatto; ecco perchè alla ripresa i giocatori sembrano cavalli stanchi, senza ritmo e senza grinta).
    e chissenefrega se intanto la nazionale perde. Lo ha sempre fatto, salvo rare eccezioni, lo farà alla coppa del mondo (è da folli pensare che possa passare il turno; verrà rullata) ed anche dopo, se il serbatoio continuerà a prosciugarsi al punto che dobbiamo ancorarci a 4/5 ultratrentenni per reggere la baracca e sperare che parisse e castro non rinuncino all’azzurro nel 2016.
    diamo fiducia ai giovani, sopprimiamo le accademie (ogni squadra ha il diritto-dovere di coltivare il proprio vivaio e di far giocare in prima squadra i giovani che ha formato) e guardiamo al domani
    e detto da me, che oltre ad essere anzianotto guardo spesso indietro, è tutto dire

    • Maggicopinti 7 Gennaio 2015, 10:50

      D’accordissimo su tutto, a partire da un campionato che deve essere un campionato vero, almeno in lunghezza.

    • Maggicopinti 7 Gennaio 2015, 11:02

      (e comunque l’Italia non andrà ai quarti né a questa RWC, né alla prossima, né a quella successiva. La palla ovale è ancora più conservatrice della palla rotonda, dove comunque da 80 anni vincono le stesse 3 nazionali).

      • mistral 7 Gennaio 2015, 11:19

        non è questione di conservazione di un sistema, piuttosto di non-evoluzione (che è cosa diversa); comunque credo anch’io che l’italia non abbia grandi possibilità per questa tornata di passare il turno, così come difficilmente ci saranno novità nei gironi A e C… nel B potrebbe esserci una new entry…

        • Maggicopinti 7 Gennaio 2015, 11:25

          Conservatrice è la gerarchia interna allo sport, non il sistema (nessuna misteriosa trama ordita da nessuno per mantenere lo status quo 🙂 ). Semplicemente, quelle che sono più avanti continuano a progredire, e la distanza con le inseguitrici rimane immutata, e rimarrà immutata per un bel po’. Si gioca un mondiale a venti squadre, ma quelle davvero competitive, a volere stare larghi, sono dieci.
          Le possibilità italiane sono zero, la nostra sola speranza è che la Francia decida di suicidarsi, con un furioso litigio negli spogliatoi una settimana prima dell’esordio.

          • mistral 7 Gennaio 2015, 11:37

            io direi da 10 a13 (le 5 europee, le 4 australi e le 4 pacifiche) che sono attualmente nei primi 13 posti del ranking… e per quanto concerne l’improvvisa pazzia francese, pourqoi-pas? 🙂

          • Maggicopinti 7 Gennaio 2015, 14:00

            Rispondo qui perché non riesco a fare reply @mistral.
            Per me rimangono dieci, il Giappone non riesco proprio a pensarlo competitivo (in fondo, non ha mai vinto una partita al mondiale) e Tonga è messa al massimo come noi, può arrivare terza in un girone. Qualche speranza in più per Fiji e Samoa, che ai mondiali -visto che si riescono ad allenare insieme- possono fare l’exploit. Restano comunque exploit. Dai, facciamo 11 squadre competitive, che oggi sono di manica larga 🙂

          • mistral 7 Gennaio 2015, 15:04

            quello che intendevo non è che siano più di 10, ma che la nona e la decima (in questo momento) sono nel pacchetto delle 13… e secondo me ha più possibilità il giappone (nella prossima RWC) di passare ai quarti, che non le altre 3 isolane: galles e fiji sono chiuse, tonga idem, mentre tra solevante e samoa (se trovano la scozia in giornata no) se la giocano alla pari…

    • Hrothepert 7 Gennaio 2015, 12:07

      Vecchio cuore, probabilmente dico una qaxxata, ma tu cosa ne pensi di un campionato d’ Eccellenza ad 8 squadre con doppio girone di andata e ritorno, cioè andata-ritorno, andata ritorno, 28 partite? Mi ricordo che una tale formula (non mi ricordo il numero delle squadre) fu adottata qualche anno fa per il campionato da calcio scozzese.

      • vecchio cuore neroverde 7 Gennaio 2015, 13:13

        notoriamente io di rugby non capisco nulla
        ma ricordo che in occasione dei primi mondiali universitari si fece tra questi monti un raduno e poi una partita, su 3 tempi di 40, probabili/possibili
        primo tempo eccezionale
        secondo tempo di routine
        terzo tempo (giocato) con giocatori e tecnici scoglionati ed arbitro con i crampi

        in altri termini
        far giocare sempre gli stessi contro gli stessi sarebbe una noia mortale, figurati per il pubblico e gli sponsor (se mai ce ne fossero)

      • Maggicopinti 7 Gennaio 2015, 13:54

        Erano dieci squadra, ma il campionato è rimasto quello che era, una noia mortale, visto che vincevano sempre le stesse due squadre.

        • Hrothepert 7 Gennaio 2015, 15:33

          Da qualche anno vince sempre la sessa!!!! Eh,eh,eh..!!! 😉 🙂

          • Maggicopinti 7 Gennaio 2015, 16:07

            …aumentando ulteriormente l’appeal del torneo 🙂 Più o meno, come fare il campionato di Catalogna, e sperare che la gente non si annoi.

          • Hrothepert 7 Gennaio 2015, 18:44

            Quando sei di famiglia cattolica, a Glasgow, quello che conta è che vinca il Celtic (anche se del football te ne importa poco o nulla!!), così da far rosicare la parte orange, poi se lo fai facile, perchè i Rangers son falliti e il campionato é interessante come un match di bridge, non te ne può fregare di meno!!!! 😀

    • electrocase 7 Gennaio 2015, 16:24

      Fino alla noia 12 squadre
      più ragazzi hanno la possibilità di confrontarsi con un livello prossimo ad un livello superiore più gli si da la possibilità di emergere se hanno valore
      Personalmente preferirei un campionato organizzato diversamente, più lungo e continuativo, strutturato in due fasi con le classiche pool retrocessione e scudetto.
      Naturalmente poi limite stranieri e obbligo under 20-21-22-23- fate voi in campo.

    • gian 7 Gennaio 2015, 16:50

      che il campionato sia corto e troppo spezzettato sono d’accordo anch’io, che 8/10 squadre siano troppo poche dipende da una serie di cose, per avere un livello accettabile le 8 (magari con un sistema che allunghi il campionato) sono il numero giusto (considera che una squadra e mezzo è impegnata in celtic e all’estero), se invece vogliamo avere un domestic più “amatoriale” il sistema della A è ottimo e puoi farlo a 8 squadre per girone, quattro gironi, le prime quattro su, le altre giù, le prime quattro di ogni girone scudetto fanno i PO (quindi dai quarti di finale in su) o meglio ancora le prime tre fanno i PO, mentre dalla quarta alla settima fanno da wild card (ovvero un PO per essere la quarta), le quattro che scendono fanno il torneo per salvarsi con le ultime 4 che fanno un torneo con la prima e la seconda della serie inferiore in cui le prime quattro rimangono e le altre in giù, ma ci sono mille altri modi e formule, ma devi fare una scelta drastica

    • Schioppo 7 Gennaio 2015, 23:19

      effettivamente 8 squadre annoiano in serie C dove andiamo a giocare alle volte chiamando la gente di domenica mattina figuriamoci il massimo campionato…

  10. Galeone 7 Gennaio 2015, 11:12

    Ho l’impressione che Brunel stia contando sia i giorni che mancano alla quarta partita dei Mondiali sia , soprattutto, i quattrini che gli devono versare prima di quella data…..La verità è che non vede l’ora di salutare baracca e burattini, speriamo in W.Smith l’unico ad avere l’autorevolezza ed il carisma per rivoltare lo status quo federale come un calzino.

    • Dan 7 Gennaio 2015, 12:55

      Infatti nonostante tutta la pubblicita’ fatta su questo famigerato “derby d’Italia”, dell’importanza degli scontri tra pari ruolo in chiave nazionale, dove i giovani avrebbero dovuto mettersi in mostra e tutti questi bei discorsi, pare che il CT non fosse ne’ a Parma ne’ a Treviso. Secondo me, tranne per casi davvero limite, e’ una cosa inaccettabile.

  11. Katmandu 7 Gennaio 2015, 13:02

    Alcuni nomi da pescare in eccellenza (anche subito)
    Appiah, Traorè, Steyn, Andreotti, Barraud, Boni, Harlvorlsen, Vanzyl, Lubian, Menon, Farolini, Favaro
    Altri?

  12. vecchio cuore neroverde 7 Gennaio 2015, 13:14

    piscitelli, handjob e amudsen

  13. berton gianni 7 Gennaio 2015, 13:42

    Non sono d’accordo che giocare più partite vs le stesse squadre sia deleterio o “stancante”. Anzi.
    Vedrei bene delle Conference, sul tipo della Nba Usa, tipo le 4 venete fra loro, le romane con L’Aquila e così via, oltre a incontrare tutte le partecipanti.
    Ci sarebbero più derbies, per ciò rivalità sempre accesa, tifosi invogliati a presenziare ecc..
    Ovviamente, ci deve essere una reciproca filiera con le due celtiche.

  14. fracassosandona 7 Gennaio 2015, 14:48

    Campionato a 8: ar tutti contro tutti 14 giornate.
    Poule scudetto e poule salvezza ar 6 giornate .
    Eventuale finale secca prima seconda. Fanno 21 partite come quello attuale a 10 che prevede le semi in formato ar.
    Il punto non è la sedicente eccellenza ma la ricostruzione del campionato under 20, ai cui vincitori dovrebbero essere riservate ingenti risorse. ..

    • malpensante 7 Gennaio 2015, 16:36

      Per me 3/4 campionati territoriali con retrocessioni, a/r incrociate per evitare che la prima o la seconda siano peggio della terza-quarta di un altro girone, le 8-10 che restano, campionato nazionale. Le serie inferiori con lo stesso schema. Soldi, pochi. Under 16 e under18, soldi tanti e partecipa anche chi non ha la seniores. Da 18 in su, ognuno nel campionato seniores che vale, quelli di interesse delle celtiche e/o della FIR accasati alle “accademie” celtiche, che non hanno un numero fisso di allievi. Giocano con le squadre eventualmente in franchigia, o in qualche modo collegate. Così le franchigie vengono da sole o, se uno è abbastanza largo di spalle si fa in casa tutte le squadre che vuole. Soprattutto chi ha la leva buona e sa lavorare non è obbligato a fare il parente povero, e chi non vuole non è obbligato a far finta di tirar su giocatori.

  15. lupo 7 Gennaio 2015, 16:05

    mi ricordo la sensazione di panico sul futuro quando assistemmo alle ultime partite di Troncon o ancora peggio di Dominguez…sfido chiunque a dire di non averle provate (anche perchè è da quell’era geologica che balliamo in mediana)…di fronte a quei Ritiri, quelli venturi mi sembrano decisamente meno traumatici…e meno male

  16. gian 7 Gennaio 2015, 16:55

    forse abbiamo più ricambio di quanto non ne abbiamo mai avuto, nell’era moderna, poi, tecnicamente, i ragazzini paiono inferiori, atleticamente mostruosamente superiori, mentalmente degli sprovveduti, ma, al momento, non noto nessuna figura carismatica, tanti bravi soldatini, chi più duro, chi più principessa, ma nessun leader, avremo grossi problemi quando certe figure non saranno più in squadra

  17. vecchio cuore neroverde 7 Gennaio 2015, 18:04
  18. dogriccio 7 Gennaio 2015, 18:17

    IMHO il blocco nel periodo 2015-2019 sarà (tra parentesi le alternative, cito a memoria,qualcuno ho saltato “spero” in seconda linea..)

    15# McLean, 87 (Ragusi 92, Palazzari 91, Iannone 90)
    14# Esposito, 93 (Di Giulio, 94; Menon 91)
    13# Campagnaro, 93 (Benvenuti 90, Bisegni 92)
    12# Morisi, 91 (Bacchin 92; Sgarbi 86; Castello 91)
    11# Sarto, 92 (Venditti 90)
    10# Allan , 93 (Padovani 93; Buscema 94)
    9# Gori, 90 (Violi, 93; Bronzini 90; Lucchese 86)
    8# Minto, 86 (Lubian 90, Steyn* 92, Budd* 86)
    7# Favaro, 88 (Lazzaroni ; De Marchi 92)
    6# Barbini, 90 (Derbyshire, 86; Mbandà, 93)
    5# Furno, 89
    4# Fuser, 91 (Ferro, 92)
    3# Chistolini, 88 (Brugnara, 94; Traorè, 94)
    2# Manici, 90 (Giazzon, 88; Manici, 91; Fabiani 90; D’Apice 88)
    1# De Marchi, 86 (Lovotti, 88; Pasquali, 94; Zanusso, 93; Appiah, 94)

    • Hrothepert 7 Gennaio 2015, 18:47
      • gianluca.pisanu 7 Gennaio 2015, 20:57

        per la seconda linea, non sarebbe male fosse ripreso in considerazione anche il deuxieme ligne rochelais Leandro Cedaro.

    • tony 7 Gennaio 2015, 21:22

      a 6 negri poi ci sono un po’ di ruoli invertiti

Lascia un commento

item-thumbnail

Italia, Marzio Innocenti: “Samoa, Tonga e Giappone partite complicate”

Il presidente federale ha parlato di Nazionale e delle prossime Summer Series

21 Aprile 2024 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Italia, Gonzalo Quesada: “Ora il difficile è confermarsi, in estate avremo partite impegnative”

Il ct azzurro: "Ho imparato e comunico in italiano anche per rispetto: sono io a dovermi adattare, non viceversa"

20 Aprile 2024 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Italia, Niccolò Cannone: “È un momento importante per il nostro rugby, non abbiamo mai smesso di crederci”

Intervistato durante la nuova puntata del nostro Podcast, l'Azzurro ha rimarcato il duro lavoro che c'è dietro i successi della nazionale

11 Aprile 2024 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Autumn Nations Series: Italia-Argentina verso il Ferraris di Genova

La prima partita dei test autunnali degli Azzurri dovrebbe giocarsi nel capoluogo ligure

6 Aprile 2024 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Tommaso Menoncello: “Sonny Bill Williams è sempre stato il mio idolo. Andrea Masi mi ha insegnato molto”

Il trequarti del Benetton è il più giovane giocatore a vincere il premio di "Best Player of Six Nations"

5 Aprile 2024 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Tommaso Menoncello nominato “Miglior Giocatore” del Sei Nazioni 2024

Riconoscimento incredibile per l'Azzurro che diventa il secondo italiano a prendersi questo prestigioso premio

5 Aprile 2024 Rugby Azzurro / La Nazionale