L’importanza dei fondamentali, l’imprescindibilità di Leonard, la certezza di Minto e altro ancora…
Post derby celtico: cinque cose che abbiamo imparato dal match di Parma
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Il terza linea e il mediano di mischia in questo momento sono due permit players con tanti occhi addosso
6°)
Per la prima volta anche un inguaribile ottimista come il sottoscritto vede nero.
Speriamo che non siano talmente cazzoni da pensare a infortuni o al Mondiale.
Speriamo che di questa marea di strangers in the night ne restino 6-7 buoni.
Speriamo che ci siano una decina di giovani buoni
Speriamo che Padovani si ripigli in fretta
Speriamo che Venditti e Sarto imparino i 2-3 contro 1
Speriamo che lo stadio di Calvisano venga costruito in fretta,così gli sfottò saranno seri
Speriamo che quest’anno passi in fretta
Su quello di ieri di venditti non c’era molto spazio all’esterno col difensore che avrebbe avuto gioco facile a portare ‘chistolini’ fuori. É stato bravo il difenaore a non farsi prendere e la decisione di fare interno e punto d’incontro vi stava tutta.
Infatti, aveva fatto la cosa giusta…è stato l’off-load che ha eseguito da schifo!! Ma ai più risulta più facile dire che doveva passarla semplicemente all’esterno. Se così faceva avrebbero portato l’ultimo uomo in touche.
Esatto. Gli va dato tempo, è grosso, modesto dal punto di vista tecnico ed è stato fuori tanto. Quelli così fanno fatica più degli altri a rimettersi sullo standard alto (per loro).
“Fondamentali, questi sconosciuti”: qui, secondo l’ignorantissimo me, sta la principale cosa da risolvere nel nostro rugby per fare il salto di qualità. Non è che gli “italiani no buoni per rugby”. È il percorso didattico che chiaramente presenta lacune o un approccio che porta a risultati inadeguati per un certo livello. Senza assolutamente voler fare il difensore di nessuno, finora l’unico discorso sensato in materia è quello che ho sentito qui (nota: vero è anche che di discorsi non ne ho sentiti molti):
http://www.onrugby.it/2014/06/28/il-tinello-che-non-ti-aspetti-formazione-e-progettualita-una-conferenza/
Per me gli 80′ di ieri sono stati il primo tempo di questo derby.
I giudizi/valutazioni andranno fatti solo dopo il secondo tempo, il 3 gennaio.
È’ il classico tipo di derby dove, più delle qualità tecniche, pesano i risvolti psicologici.
La meta di Senialvento è stato lo spartiacque. Cioè ha deciso l’andamento della partita.
Tecnicamente si è avuta la lapalissiana conferma che le vittorie si costruiscono in difesa e che la precisione dei calciatori e’ determinante.
Per un volta tanto, la mia atavica fiducia e’ stata ripagata, ma, aggiungo, non concordo con chi da sterco so livello espresso ieri.
Questo è quello che sa dare/offrire il rugby italico.
Mi accontento, da realista, se no, farei meglio a seguire altre discipline sportive.
I giudizi/valutazioni andranno fatti solo dopo il secondo tempo, il 3 gennaio.
Giusto.
Si è vero, però Carlisle sempre fuori mi raccomando.
Eheh ,)
Anche io ho pensato toh l’analcolico biondo che fa girare il mondo non c’è e Treviso vince…
😀
Eheh 😉
Anche io ho pensato toh l’analcolico biondo che fa girare il mondo non c’è e Treviso vince…
😀
Tutto giusto il discorso di Avesani, aggiungo la meta di Venditti é un’invenzione di Leonard, trova l’uomo senza pressione, se gliela dava al primo fuori, barbini lo inquartava e la meta non era segnata
Comunque c’é una disparità di applicazione del regolamento durante le prese al volo che fa spavento, mettetevi d’accordo, anche solo per la salute di chi salta
Kat si vedeva da casa quella meta. Difesa ma posiziinata e due giocatori e nessun difensore sul lato chiuso. ieri Leonard ha avuto una partita forse sotto i suoi standard, e forse insistito troppo sullo stretto in alcune occasioni. Certo c’é da vedere come andava la comubicazione con haimona che forse era troppo lontano per aprire al largo. Le zebre hanno sofferto il falso senso di sicurezza perché hanno avanzato a contatto praticamente sempre.
Domanda 1: si vedeva dalla tribuna o dal divano, il nome di un mediano di mischia italiano vivente e giocante che veda oltre i 5-6 metri? (io ne ho uno, Violi, ma secondo me la vista gli sta calando alla grande)
Domanda 2: nel caso ci sia il nome di cui al punto 1, c’è un mediano di mischia italiano con raccolta rapida, passaggio immediato, teso e forte di almeno 10 metri?
E tra il dire e il fare c’è di mezzo un AB.
Gsp concordo con mal, per me se ci fosse stato un’altro italico mediano scommettiamo (anche se non si può ricreare l’azione) che il pallone non sarebbe arrivato all’altezza a venditti ma avrebbe dato la palla al primo fuori (e quindi preso in pieno da bacchin)
Mal, kat, in TV si vedeva in modo molto chiaro. Leonard e venditti se la guardano ancora prima che Leonard si avvicini al punto d’incontro, venditti é la apposta e si allarga ancora di piú verso la fascia. Il difensore di treviso non c’é nemmeno ancora da quella parte della ruck. Lo fa Gori, lo fa palazzani e forse pure Chillon.
Adesso, prima che qualche fenomeno dica che ‘ma i nostri valgono Leonard’ dico solo che stiamo parlando solo di quel frangente e basta. E vediamolo finalmebte sto Violi.
Magari lo facesse Gori (che lo faceva), Palazzani imbarazzante, Chillon chi? Violi, tra un po’ è un baby pensionato, come un giaguaro che da tre anni mangia lattuga.
Mal, dai quel passagino a 2 metri é la B dell’ABC. Anche i nostri club sanno insegnarlo.
ambrogino
Egregi buongiorno,
ho rivisto nel Benetton Treviso di ieri una squadra, finalmente, con molti limiti, moltissime pecche, ma li ho visti giocare disponendosi al sacrificio. Credo che il merito sia stato il rientro del capitano Antonio Pavanello e lo spostamento di Christie come mediano d’apertura. Molto bene i giovani, disposti anch’essi al sacrificio e molto umili.
Di contro trovo che Leonardo Sarto sia stato eccessivamente incensato nei mesi scorsi per qualche buona partita. Eppure non mi sembra così “devastante” come da altri descritto. Manca una buona dose di umiltà un po’ a tutti quanti i giocatori più giovani della nazionale che militano nelle Zebre e forse oggi è più semplice capire lo sfogo dell’allenatore Cavinato sullo spirito dei più giovani.
Zebre che scontano la scarsa leadership nel ruolo del mediano di apertura che a mio modesto parere è l’anima dell’attacco, molto più del mediano di mischia.
Nel complesso mi compiaccio del pubblico e per molti versi del canale Nuvolari Tv che, anche questo con molti limiti e pecche, riesce a proporre senza strafare la trasmissione delle partite di rugby. Vorrei augurarmi che l’emittente allunghi il suo contratto anche ai prossimi anni e che voglia predisporre una trasmissione settimanale che possa fungere anche da studio per le partite delle italiane. Nel qual caso mi candido a condurla….
Cordialità
GMdA.
Ho paura che ci sia una specie di pensiero su chi sta nei federali e chi non,cioè molti si credono “come diceva tempo fa Cavinato” già arrivati e di diritto alla nazionale essendo nella franchigia federale e che quindi si possono permettere alcune leggerezze …
Ma… AdG dov’è finito?
A rizollare il pirloni stadium
riunione straordinaria del political bureau! AG pare sia su tutte le furie percio ha chiamato a raccolta tutta la nomenclatura di zebronia per pianificare le contromosse per il ritorno!
“le-o-ni, le-o-ni” (cit.) 😀
….ha chiamato a raccolta tutta la nomenclatura di zebronia…. Più la segretaria di calvisano 😉
claro! senno i verbali chi li redige? 😉
Secondo me si è fermato a Roccabianca dal suo spacciatore di culatelli. Rischia di aumentare il bruciore al culo, ma tira su il morale alla grande. Mi sa che vado a comprarmene uno anch’io. 🙂
buon pro mal 🙂
“Vincere le partite da vincere” non so ma a me questo discorso non ha mai convinto.
Primo non credo che oggi come oggi Zebre, Treviso e Italia abbiano sulla carta “partite DA vincere”, non credo che nelle competizioni in cui giocano possano permettersi di sentirsi cosi’ superiori rispetto a NESSUNO…sarebbe in caso quindi un “vincere le partite che si POTREBBERO vincere” ma non mi va giu’ neanche questo perche’ (secondo) presuppone che ci siano partite che si “possono anche perdere”. Insomma come qusndo si scrive “eh ma la differenza e’ troppa non fa testo”.
Definizione di partita da vincere secondo me (ovvio)
Battere una che ti sta dietro in classifica/ranking per fare un ulteriore salto di qualità mentale, insomma se ti stanno dietro un motivo ci sarà…. E per quanto ci riguarda (come italici) son le partite più difficili perché son gli altri che ti devon distruggere il tuo gioco e tu imporre il tuo, cosa che non abbiamo mai saputo fare
I Dragons non lo sarebbe stata quindi ma per l’articolo lo e’, l’Oyonnax non so come si fa a dirlo, e per l’Italia oggi sarebbero solo le partite contro le squadra dalla 15ma posizione in giu’?Quindi le partite con chi ti e’ davanti sono partite che “si possono perdere”?
Mah visione da perdente per me, concetto sbagliato in partenza per me, come il “questa non fa testo”…
quoto 100% Stefo!!! la penso esattamente cosi!
fiera degli alibi!!!
No ragazzi, contro quelle più forti hai sempre e comunque l’ obbligo di provare a fare risultato e se poi non ce la fai…amen, cerchi di analizzare e di migliorare gli aspetti in cui sei stato deficitario, ma quando sei tu quello più forte, quantomeno sulla carta, hai, quasi, l’ obbligo di portare a casa il match, altrimenti c’ è da iqaxxarsi!!
Hro ed anche altri, quello che a me fa girare e’ la moda dell’ultimo anno che il limite e’ che non si vincono le partite da vincere, o che alcune partite non fanno testo…
Dai non estremizzare. Nessuna partita si puó perdere. E quelle contro le squadre che ti stanno davanti, in casa, devi vincerle.
Andare a giocare contro una squadra che ti sta dietro é da vincere. Idem per l’oyonnax. Tutte quelle abbordabili sono da vincere.
Diciamo che la mentalità giusta e’ fare l’esatto contrario che si fa con le donne : non si devono tacconare i cessi, ma si deve tentare di tutto per tamburare le gnocche… 🙂
Saggio Berton. Aggiungo sommessamente che però anche i cessi van trombati, pur senza tacconare.
Mal,
se vedi l’Ebete, mi Sto arrivando! che cambi idea.
Ho sempre fatto mio, parafrasandolo, il motto :
Lo spezzo, ma non lo piego… 🙂
Maledetto T9…
Mi vien sempre fuori : sto arrivando…
Si ma se tacconi Kate moss quando gliel’appoggi?
ma Saggio Berton chi è? il cugggino di Gianni??? 😛
E sì, se devo dirla da giocatore, si scende in campo sempre per vincere qualsiasi partita.
Insomma non esistono partite da vincere, perché tutte sono da vincere.
@ stefo —-Le Zebre di quest’anno sono più forti del Benetton. Piu forti in mischia, più forti in difesa e migliori anche nel gioco offensivo.
Ieri dovevano vincere, e vincere nettamente con uno scarto importante.
Va detto ad onore e merito di Treviso, che ieri Casellatto ha saputo dare un gioco offensivo degno di questo nome (sopratutto nel secondo tempo). Aggiungo che se Treviso non è costretta a difendere può fare male.
Uno dei limiti di Treviso è secondo me la fisicità, la quadra di ieri era veloce ma leggerina. In difesa non tiene. Se le Zebre avessero avuto il coraggio di attaccare avrebbe vinto con facilità.
Uno dei limiti di ieri delle Zebre l’apertura. Non si è visto mai creare gioco da Haymona, gli unici spunti li ha dati Leonard.
Voglio infine dire che ieri, oltre a Hayward, che ha giocato molto bene, secondo me ha fatto una grande partita anche Campagnaro, forte sia in difesa che in attacco, interessante anche Ragusi sopratutto per l’intelligenza tattica, è uno che sa giocare a rugby (mi piacerebbe vederelo centro o apertura).
Mi spiace per Daniller che ho visto uscire alla fine.. a proposito si sa
cosa si è fatto?
A pensarci bene delle zebre, l’unico che mi più piaciuto ieri è stato Venditti, per l’impegno e la serietà che ci ha messo, gli altri tutti un po’ sotto tono.
Rotula secondo la ruscarola (Gazzetta di Parma, il più antico caccia alle cartaceo d’Italia). Visto dalla tribuna era molto brutto.
Le partite da vincere sono quelle dove sulla carta sei più forte dell’avversario o almeno è alla tua portata. Dove il campo ti sta dando ragione per gioco, occasioni, ecc. Dove basta solo affondare il colpo per archiviare la partita e invece non si riesce a segnare, si sbagliano anche le cose semplici, cala la difesa, si viene puniti e alla fine si perde.
Purtroppo con la nazionale di partite così ne abbiamo viste tante (ultima l’Argentina che potevamo vincere) e ora se ne vedono con i club (prima ogni partita era impossibile).
E’ una questione di mentalità. Chi è abituato al massimo a perdere con onore, non sa come si vince. Mandare gli azzurri a giocare all’estero in squadre vincenti serve anche a questo, a cambiare mentalità.
Calvinato: “la disparità di giudizio adottata dagli arbitri di partita in partita”, beh fino a pochissimo tempo fa disquisiva su come i giocatori debbano adattarsi al metro arbitrale per esser considerati competenti, “bravi”..
ora piange sulla prestazione non uniforme e conforme dell’ arbitro!
chiaro, una banderuola cambia meno direzione!
Cavinato ha dei pessimi precedenti per quanto riguarda i commenti alle prestazioni abritrali, ma bisogna dire che gli fanno compagnia praticamente tutti i suoi colleghi allenatori professionisti, da quelli che allenano i campioni del mondo in giu’.
E’ uno degli (svariati) aspetti del rugby professionistico che non rieco a sopportare.
Hai ragione hulla, lo fanno tutti, durante la partita se qualcuno ha visto dragons sulla TV gallese. In modo che dire partigiano é imbarazzante. E non piace neanche a me.
Se le zebre hanno avuto problemi con la direzione dell’arbitro il capitano doveva trovare il modo di parlare all’arbitro e farlo notare, come appunto I dragons che so no arrivati a quel giallo a Mauro molto discutibile.
Egregi, mi è venuto in mente questo articolo letto qualche settimana addietro.
http://lamischia.wordpress.com/2014/10/12/larbitro-non-si-discute-nemmeno-anonimamente/#more-1253
quindi se tutti sono stronzi adeguiamoci, uniformiamoci..
comunque non ricordo parole simili nelle varie lamentele sentite negli ultimi tempi..
non cosi esplicite almeno!
ed è buona creanza dare all’ avversario i giusti meriti, cosa che calvinato non ha manco minimamente pensato..
gsp come ho scritto poco piu su quando vince son stati bravi ad adattarsi al metro arbitrale (vedi partite con cardiff ad es.), quando perde beh lo abbiam sentito piu e piu volte..
imbarazzante..
peggio se penso sarà il prossimo coach dell’ italia..
mah!
mez, il mio amico scozzese ha demolito ogni remota possibilità che due squadre miserelle giocassero una decorosa partita di rugby. Vatti a rivedere quando curano in campo un trevigiano e non riesce a farlo uscire, che non lo caga nessuno, controlla il cronometro che nel frattempo va avanti e poi dimmi se quello è un arbitro. Ah, prenditi a caso anche solo un paio di tempi per arrivare e fare una touche o un mischia. Roba che si vede giusto nel nostro domestic. Per me, come ho scritto, era rosso Odiete, e Ragusi scarlatto. E ci poteva stare anche un rosso a Gelden, che non ha preso nemmeno un “cattivone, non farlo più”.
si, sembrava un turista in gita capitato li per caso..
ieri tutto al rallentatore, ho faticato a non assopirmi in piu di una circostanza..
ma io contestavo piu le parole di calvinato, la sua disparità di giudizio, le sue sparate contro gli avversari..
indegne di un serio “professionista”!
Fastidiosissimo. Tra l’altro nel secondo tempo, non è che le Zebre abbiano brillato per sollecitudine. Più che Zebre, sembravano cavalli da bistecche.
Esatto mez, trova un modo di adattarti al modo arbitrale. Chiama qualche arbitro serio per uno stage, magari uno che s’é ritirato l’anno scorso, chiudilo per una giornata con i capitani azzurri e sono soldi Ben spesi. Ma impara il modo di parlare agli arbitri. Poi un pó di stereotipo vi sará sempre, ed alcuni rinarranno prevenuti, ma almeno cobtrolli tutto quello che puoi controllare.
“Poi un pó di stereotipo vi sará sempre, ed alcuni rinarranno prevenuti” come i commenti dei tifosi e dei telecronisti che interpretano tutto a proprio favore, o in questo caso sfavore arbitrale.
o a proprio favore.
Tralasciando le prime due argomentazione alla terza sui fondamentali ci aggiungerei anche la difesa individuale e collettiva vi dice niente che con Christie che e un giocatore decoroso niente più la Benetton abbia vinto, probabilmente con ‘telepass’ Carlisle non sarebbe andata così, anche se a ciò ci aggiungerei come motivazioni una mischia in lieve miglioramento (forse Ferrari?)e Zebre sotto tono con parecchi giocatori non adatti al livello.Su Minto e Leonard non ci piove… Leonard e Dingo sono forse gli unici talenti stranieri che hanno calcato il suolo Italico negli ultimi 10 anni.
Le cose che ha detto O’Driscoll le dicono molti giocatori a fine carriera, le aveva dette Easter prima, ma sono abbastanza chiare.
Peró di nuovo il modello NZ é fuorviante. Perché é vero che si allenano le skills di piú e meglio ma é anche vero che hai un numero molto piú alto di giocatori tra cui acegliere e quindi tra quelli col fisico, scegli gli atleti naturali e quelli con le skills naturali che poi affini. Nel rugby di oggi, altro gioco rispetto a dieci anni fa, senza fisico é pericoloso giocarci.
Non penso sia fuorviante. Credo che il nostro movimento debba puntare l’attenzione (e anche gran fetta del budget) sul miglioramento dell’intero sistema di formazione del nostro movimento, andando a prendere i migliori tecnici per il lavoro specifico sui fondamentali e creare, con loro, clinic per la crescita degli allenatori sul territorio.
D’altronde, non esiste sport dove il giocatore con la miglior tecnica di base sia superiore all’avversario. Usando un esempio cestistico, Shaq O’Neal era mastodontico ma aveva dei movimenti e dei fondamentali di prim’ordine (liberi a parte). Se mettiamo i nostri giovani nelle condizioni di lavorare al meglio sugli skills avremo enormi vantaggi
Ed i nfatti da quella é la dimostrazione che tra tutti quelli con la stazza, puoi scegliere gli altleti, poi i giocatori. Non diamo l’impressione errata che tutti quelli come Shaq sono educabili, perché non lo so no, neanche dal miglior allenatore di base.
Hai ragione quando dici che dobbiamo mettere I giovani nelle condizioni di lavorare di piú e meglio, ma CE ne vogliono di piú, per far emergere gli shaq.
Il fatto è che dovremmo cominciare ad avere tecnici competenti per la formazione sin da subito, al di la dei numeri (inteso come giocatori a disposizione) su cui lavorare. Poi, la formazione dei nostri allenatori dev’essere basilare per un miglioramento globale del movimento nazionale. La FIR deve mettere a disposizione le risorse per far si che chi insegna il Rugby sia sempre al top quanto a know how (corsi di aggiornamento, clinic specifici all’estero finanziati etc.).
OT: Campagnaro votato miglior giocatore Azzurro per il 2014, nei sondaggi del Gazzettino e di Rugby 1823.
edimburgo 46 – treviso 0
le chiacchiere quindi stanno a 0
un modesto mediano di serie c a 5 metri dall’out con due uomini schierati passa al fondo. quindi esaltare leonard per quel passaggio è fuor di luogo.
e’ l’unico giocatore di livello superiore, ma è sovrappeso e si aiuta con un timing incredibile sull’uscita del pallone; fatelo studiare a Gori, che ignora il pregio di dare ritmo alla squadra. il mediano stranger è decisamente migliore, anche se non è stata la sua meta ad invertire la partita, dato che per i primi 30 minuti la prugna l’ha sempre avuta treviso
Il mediamo figiano mi è piaciuto molto e ha dato ritmo e dinamismo, Gori dovrebbe imparare da lui su questo, mentre Leonard è un fuoriclasse che utilizza l’esperienza dove non arriva più col fisico.
Bisognerebbe ingaggiarlo per le accademie.
Volevo far notare un cosa che mi pare nessuno abbia rimarcato: tutti hanno esaltato la prestazione di Minto (sicuramente ottima) forse anche suggestionati dalla meta che ha sancito la vittoria. Certo arrivare al 70′ minuto in sostegno al momento giusto fa capire la forma atletica del ragazzo e soprattutto la volontà, quindi dal punto di vista psico-fisico mi pare che sia recuperato del tutto. Ma, ripeto, nessuno forse si è accorto che la meta è arrivata grazie ad una invenzione di Campagnaro del quale mi disapiace sia quasi passata inosservata…perchè sono convinto che se il gesto atleitico-tecnico l’avesse fatto O’Driscoll o Conrad Smith saremmo tutti qui a parlarne come un gesto maggggico da paura!!!
Campagnaro ha doti atletiche enormi, ma ha ancora tantissime lacune tecniche. Avrebbe un gran bisogno di lavorare in unit con gli altri 3/4, ma d’altronde tutti i 3/4 italiani ne avrebbero bisogno.
Minto ha fatto tanto lavoro sporco, però sui bd ora mi sembra meno presente che in passato, anche se ha conquistato forse l’unico tenuto per Treviso.
hai ragione, un ottimo riciclo, ed una partita, anche se nel cambio di passo latita, pur disponendo di buona finta ed ottima velocità di base.
ma piu’ di campagnaro merita elogi bacchin; un carneade che per modo di gioco e placcaggi, fisiognomica e parrucco mi ricorda tanto il compianto ivan.
completamente diversi..uno fuoriclasse, l’ altro, come detto da te giustamente, un carneade..
e manco i capelli piu di tanto..
beh comunque Bacchin pure a me convince sempre di più. Ero partito ad inizio campionato un po’ perplesso (anzi molto perplesso) nei suoi confronti ma di partita in partita mi convince sempre di più. In difesa è già tra i migliori in Italia e se migliora l’attacco a breve avremo un nuvo giocatore pronto per la nazionale (diciamo sicuramente dopo il mondiale). Durante la parita continuavo a pensare: ecco se Bacchin andasse a giocare all’estero sarebbe uno di quelli che cresecerebbe di più in assoluto. Che ne so (sempre fantasticando ovvio) se andasse agli Wasps con Masi che gli fa da chioccia sarebbe perfetto.
E ricordiamoci sempre da qui a fine anno con l’appello: Carlisle sempre in tribuna, grazie!
Campagnaro ha doti atletiche da campione, sbaglia troppe scelte e passaggi, lui è sempre stato un finalizzatore, fino ad un paio di anni fa giocava con gente che non lo vedeva neanche col binocolo e adesso deve fare i conti con tutt’altre bestiacce.
Però quel riciclo l’ha fatto come andava fatto e, importante, c’era uno pronto a riceverlo.
Bacchin è molto migliorato, all’inizio sembrava un matto in mezzo al campo, adesso si fa sentire (placca fississimo) ed è più accorto nella gestione della palla, comunque resta un matto e i matti non sempre sono da buttar via.
Concordo. Campagnaro, pur con tutti i suoi enormi limiti tecnici, è al momento l’unico 3/4 italiano in grado di andare individualmente oltre alla linea. Purtroppo l’anno prossimo andrà all’estero e sarà una perdita enorme per Treviso.
Punto numero uno: Leonard è di un altro passo. Senza di lui l’attacco zebre non farebbe un punto. Che sia sovrappeso, bhe, anche Januarie a Lione lo è….
a me non pare cosi sovrappeso..
beh dai…un pochettino lo è!
Secondo me è proprio inquartato di suo, visto da presso non sembra lardellato. Tra l’altro ha una motricità esemplare, e le gambette vanno ch’è un piacere.
infatti, è massiccio, ma grasso proprio no..
e non mi pare manco lento come dicono alcuni, anzi..
poi basta che sia veloce di pensiero..
Sull’arbitraggio: Ragusi da rosso, per me, senza se e senza ma. Manca un giallo a Geldenhuys per un “lazo” evidente e gratuito. Un placcaggio alto su Ragusi di Van Schalkwyk è dubbio assai, anche perché era il secondo placcatore. Lasciando perdere altri episodi discutibili, arbitraggio molto poco soddisfacente sugli episodi di gioco potenzialmente molto pericolosi.
Vincere, perdere ecc. A me ha impressionato molto il modo in cui Haimona si è avvicinato alla piazzola per calciare il possibile pareggio. Mi sono detto “la sbaglia sicuro”, era evidente.
Non sto qui a sindacare se Ragusi dovesse prendere rosso o giallo ma sicuramente il laccio californaiano di Geldnhuys fatto a Hayward è pericoloso tanto quanto (se non di più) del fallo di Ragusi. Quindi se era giallo per uno doveva essere giallo anche per l’altro e se era rosso per uno doveva essere rosso anche per l’altro. Il fatto è che nella “spettacolarità” è ovvio che si nota di più il fallo di Ragusi ma il fallo di Geldenhuys forse è peggio!!!
Io penso che Leonard non si possa discutere. E’ veramente un fuoriclasse che si carica sempre sulle spalle la squadra e che la guida egregiamente…ci sta anche il suo errore. E’ lunico vero campione delle zebre…
e’ l’unico vero campione straniero che gioca in italia,lo capisce anche
mio zio (80) anni………………
mamma mia, a fine anni tutti buoni.
giustamente ha scritto, anche se in dissenso sul resto.
ma si vede che è troppo giovane e non ricorda il primo ivan; stessa grinta e stesso modo di giocare;
li diffenziano solo la classe, che è innata e non si impara, e la finta con cambio di passo, che solo ivan aveva (prima di lui, ma parlo della preistoria a me cara, l’ha avuta giancarlo morelli, 1,68 con 101 mete in serie A; ed ha smesso a meno di 30 anni).
Ma qui chiudo, altrimenti prendo un altro sacco di insulti gratuiti
ciao Vecchio Cuore Neroverde
credo che i ragazzi che giocano oggi non possano affidarsi solo alla passione e alle doti atletiche.
Ma pare evidente che la mancanza dei risultati derivi dall’incapacità di saper sviluppare un gioco di squadra(sia difensivo che offensivo) e dalla carenza dei fondamentali.
Fondamentali, di squadra e individuali.
Credo che irlandesi ci stiano dando delle grandi lezioni in proposito, dovremo imparare da loro, rubargli qualche giocatore e sopratutto qualche allenatore.
” li differenziano SOLO la classe…e la finta con cambio di passo “.
Minchia, hai detto niente…
dai zero paragoni..
le somiglianze le vede solo lui..
Prova a far giocare Bacchin mediano di mischia.. Mah. 🙂
Che spettacolo di giocatore Minto, che fisico e che testa.
Come scrissi quando Brunel disse che bisognava verificare se il giocatore fosse ancora adatto per giocare a certi livelli, cosa abbastanza ridicola, che l’importante era farlo giocare e fargli fare minuti ed eccolo qui il Minto che conosciamo.
Spero che l’anno prossimo giochi su un palcoscenico più adatto ai suoi livelli.
Intendi a Pelati-ma-non-malato ?? 🙂
Leonard è un fuoriclasse ha un passaggio incredibile.
detto questo ieri ha fatto fare una meta a Treviso e ha sbagiliato tutti i calci dal Box (nel senso che nessuno ci arrivava per cui sono sbagliati)
se Chilon avesse fatto le stesse cose sareste qua a dire che è un pessimo giocatore!!!
Vero. Purtroppo per Chillon fossero solo i calci. Comunque la gran partita di Rita è merito di Leonard (voto: 6-), Daniller (voto: 4), Tengognocca (voto: 3): l’han cercato con encomiabile costanza e precisione, telefonate con ampio margine in km per la risposta.
Ad un certo punto Leonard ha cacciato un passaggio da 25 m, una fucilata precisa che è arrivata alla stessa altezza dalla quale era partita. Fantastico!
C’è qualcuno dei nostri, vecchi o sbarbài, in grado di fare una cosa del genere?
Leonard è ovviamente un fuoriclasse ed è difficile stare a discuterne. Come tutti i giocatori (e gli esseri umani in generale) può sbagliare una scelta, una giocata, un gesto atletico ma nel complesso è di un altro pianeta. Palazzani dovrebbe imparare molto da questo giocatore fino che avrà la pazienza di stare in una squadra come le Zebre.
Minto è un piacere vederlo giocare, insieme a Favaro e Zanni sono una terza linea di altissimo livello che farà bene al Benetton e alla nazionale. Se dimostrerà di essere fisicamente in forma temo che una chiamatina dall’estero non mancherà.
Concordo su mentalità e skills. Purtroppo non abbiamo la mentalità giusta che possa coprire la mancanza di skills, non abbiamo le skills a cui appoggiargi quando c’è un calo di mentalità. Se le squadre italiane e la nazionale vogliono diventare grandi devono ripartire da lì.
favaro ad edinburgo non ha chiuso un placcaggio che sia uno.
è un buon giocatore, ma se non è in forma è inutile.
anche lui mi pare decisamente sovrappeso, e non per muscoli messi su
concordo..
qui c’ è addirittura chi dice ch’ è un fuoriclasse! mah!!!
Ero a Parma, mezza congelata, e un po’ annoiata, soprattutto nel primo tempo. Ok, era un derby. Ok, era “la partita da vincere”. Ma pensare a quanto costano queste due squadre e a quel che si vede in cambio, è parecchio triste. Forse che forse che ci sia qualcosa da correggere se, come ha annunciato ieri trionfalmente lo speaker, la partita era “la massima espressione del rugby italiano”? C’è tanto da fare, ma bisognerebbe cominciare: inutile poi risentirsi quando dall’estero si chiedono cosa ci facciamo lì.
In effetti, volenti o nolenti, questa è la massima espressione del rugby italiano ( di squadra e non solo ).
Al solito, sarò più realista del re, però resto dell’idea che noi non c’entriamo niente con il rugby d’élite. Punto e basta.
Tutto quello che facciamo/tentiamo lo facciamo all’italiana e nel rugby non va bene.
Forse in altre discipline sportive, ma assolutamente no nella palla ovale.
Dispiace solo che stiamo sprecando le occasioni d’oro che ci sono state offerte dall’Ovalia che conta.
Ci cacciano via dalla ex Heineken ? Sarebbe ora…
oooooooohhhhhhhh b.g.cosa ti e’ successo?
Cosa si dice della prestazione di Barbini? E’ passato abbastanza inosservato eppure mi sembra abbia fatto una buona partita. I cronisti ripetevano che è tanto leggero… insomma… pur sempre 100kg!
oooooooooooooohhhhhhhhhhhh b.g. cosa ti e’ successo?
Cioè ?
Barbini in un altro paese avrebbe giocato centro (almeno per me).
Ti dirò che non mi è sembrato così sottile, corre un po’ da pinocchietto, alla Totò, e forse per quello sembra sbarbini. Buona partita, ma in difesa Treviso ha sbagliato davvero poco e ha mantenuto bene l’intensità (anche grazie alle pause da Celentano ad ogni interruzione del gioco).Ha aiutato la partita disastrosa di Vunisa (voto: 2, RoM)) : quando è andato dentro Van Consonant ha fatto strada eccome. Gli altri (Gelden voto: 3 per il laccio, se no 5, Biagi voto: 5-, Mauro: voto 6) han fatto una fatica della madonna a guadagnare quel metro e poco più.
BArbini non vale una gamba del padre, e neppure vale il fratello, che era solo un discreto giocatore.
chi non è interessato non legga e passi avanti
tre notazioni:
1) sugli entusiastici o ipercritici commenti del derby: aspettate la seconda di ritorno, li’ si vedrà il vero valore delle franchigie italiane ed i progressi eventualmente ascrivibili a Manuel Ferrari, che in effetti di mischia conosce, ma da teorico.
2) Ieri in un commento post partita un utente ha postato il video di l’aquila- milan. Invito a vederlo chi non lo fatto, perchè quel giorno vinse lo spirito del rugby (non è mia, lo scrisse, in un pezzo memorabile, luciano ravagnani); credo sia stato l’epilogo del rugby giocato per la maglia ed il nome della città; una città che viveva di rugby, l’aquila come rovigo ed anche, con le dovute differenze, treviso (fino all’arrivo di basket e pallavolo) e padova (città di grandi sportivi di molte discipline)
ora allo stadio a l’aquila vanno, se va bene, 300 persone sono i risultati del cd. “alto livello”. svilire il campionato, sottraendo i giocatori migliori, e financo i giocani spediti all’accademia, produce queste mele avvelenate (i grandi giocatori italiani a 18 anni, max 19, giocavano stabilmente in prima squadra; stessa cosa accade anche ora all’estero)
Lo so, sono ripetitivo, e quindi mi ripeto: se vi disturbo non leggete e passate oltre.
voglio solo aggiungere, riferendomi a chi ieri ha scaricato veleno del tutto gratuitamente, sulla squadra aquilana, che non mi risulta ci sia un giocatore che avanza soldi dalla gestione pre cessione titolo sportivo. ci sono creditori “comuni” di quella gestione e, per quel che mi risulta, sono stati o saranno pagati prima della liquidazione della 1936 s.r.l..
ma il titolo ora è in mano ad una nuova società, che ha diritto a giocare esattamente come lo hanno le altre 9 squadre, e con nulla, o quasi, sta portando con onore (anche se con sconfitte larghe o meno larghe) in giro per l’italia una delle poche bandiere rimaste ad una città distrutta.
le maglie che tanto vi fanno sorridere, se non addirittura inorridere, rappresentano i monumenti distrutti di una città d’arte e di storia colpita da un evento naturale.
gli sponsor di giornata danno per quelle maglie i soldi che consentono ai ragazzi di giocare.
3) ricorderò, a suo tempo, a chi li ha scritti i post su bacchin
Scusa non ho potuto leggere tutti i vari commenti ma c’è qualcuno che ha insultato o deriso la compagine aquilana?
io ho detto che bacchin con ivan francescato non c’ entra nulla!
a ben vedere manco i capelli!
e manco io ho visto insulti contro l’ aquila, ci mancherebbe! a meno che mi sia perso qualcosa..
Non so come si faccia a paragonare il gioco di Barbini Padre a quello di Barbini figlio ..
105 ( circa) non mi sembrano pochi se supportati da una tecnica che non ha eguali . Io non avrei dubbi su chi preferirei avere in squadra se uno più grosso ma che non ricicla una palla che sia una e che non sa chiudere i placcaggi e che non ha visione di gioco , ma tanto pesante .
Scusa rugby3 ma non ti seguo. Il tuo preferito chi e’?
Un flanker di 105 e’ un bel toro. Pensa a mccaw
Io mi riferivo alla critica a Barbini in quanto leggero : preferisco lui ad altri più grossi e pesanti ma se la sognano la sua tecnica sia in attacco che in difesa!
Non ho letto i commenti precedenti, sicuramente mi ripeterò.
Un articolo questo d un’oggettività e una capacità di analisi sconvolgenti. Racchiude tutto ciò che c’era da dire sul match e, per riflesso, sul movimento rugby italiano. Un match sicuramente esemplare. Se mi permette la redazione aggiungerei un altro punto, e cioè un concetto semplicissimo ed ormai ridondante anche in precedenti commenti di altri articoli: sarebbe opportuno decidere che tipo di atleti vogliamo formare, perché da come è strutturato attualmente il campionato eccellenza(che poi sfocia in pro12, competizione che non ci appartiene in nessun senso) non si capisce.
Perché i nostri atleti devono passare da un campionato d livello così basso al massimo livello senza essere preparati?
Le tecniche di allenamento sul campo ed il tipo di preparazione atletica in palestra che vengono fatte in Italia dimostrano quanto sia ancora indietro e poco propenso all’innovazione il movimento stesso.
Allenatori e giocatori dall’estero parlano spesso del divario tra il nostro metodo semiprofessionistico e l’attenzione ai più piccoli dettagli di quello professionistico del paese che li ospita. Inghilterra, galles, francia….quanti giocayori si sono raccontati in un paese e in un mondo rugbystico totalmente diverso dal nostro??? Possibile xhe non si voglia proprio prendere esempio??? Involontariamente hanno forse lanciato, a loro modo, un messaggio d allarme..? Bho…
Certo credo che la mossa più giusta sarebbe mantenere le coppe e investire nel rafforzamento di un campionato che assuma le caratteristiche nostre, un’identità italiana, e che raggiunga lentamente un livello importante. Diciamo affinché possa colmare di più il gap tra l’attuale campionato e il livello di PRO 12. Sono d’accordo col Munari di qualche mese fa quando, in un tinello dei suoi, affermava che, nessuno se lo ricorda ma, quando siamo entrati nel 6 nazioni nessuna squadra d eccellenza era in PRO 12. Purtroppo è anche vero che nessuno ha alzato mezzo soldo in più per tenere i grandi talenti di allora qui in Italia(o almeno provarci progettando qualcosa di più grande!)…ecco quindi com’è finita. Produciamo poco e spesso male. Ormai è evidente.
Accademie?….no comment….ce le criticano già abbastanza tutti!
ciao a tutti, auguri di buone feste.
Non ho letto tutti i commenti, ma devo dire, che come ottimo giocatore non è stato citato Hayword, l’estremo di Treviso, ha fatto una buona partita e sopratutto ha centrato sempre i pali, di questi tempi dite poco !
Devo dire (anche se sono tifoso di Treviso), le Zebre davano la sensazione che con il confronto diretto 1 contro 1 erano superiori, come era superiore la mischia chiusa per le Zebre, ma Treviso ha messo maggiore organizzazione e sopratutto ha messo il cuore….
ciao a tutti e buon natale, sono sequestrato ma sto molto bene a casa di un’amica ed uso il suo account. non vi preoccupate per me, sto realizzando le mie fantasie.
ps, sergio e giovanni, ho visto i vostri messaggi e ricambio, ma m’ha sequestrato il telefono, qui non c’e’ neanche tempo di mangiare. Gianni, e’ stato un piacere vederti dieci minuti a natale. si vede che tutta la famiglia, tua cognata inclusa, ti vuole bene.
Firmato, il vostro San Isidro, vota LOV, viva il Vaticano sempre.
Grande OP 😀
OP di sta mazza,
solo per precisare che, l’ultima macabra occasione in cui, a Natale, ci siamo visti ( e l’evento mi ha causato un principio d’orchite ) e’ stato nel tetro 25.12.2009, quando, dopo aver schivato i due precedenti Natale, non ho più potuto reiterare la scusa di un attacco febbrile…
Buona Ebola a te.
L’amore è cieco gianni…
Infatti, non l’ho mai potuta vedere…
Gianni dai su fa un fioreto come diceva mia nonna…vai a trovare OP e seppellisci l’ascia di guerra 🙂
Ciao, @San! Grazie del messaggio. Mi fa piacere sapere che stai bene… Fai con comodo i tuoi comodi, che ci rivediamo a gennaio per andare alla Club House della Capitolina a berci una birra insieme… 🙂
…sto a ride da solo come un pazzo, a quest’ora… 😀 😀
@op, @San: caro San, mi fa piacere sapere che stai trascorrendo le vacanze di Natale secondo quelli che erano i tuoi più reconditi desideri: hai chi si prende cura di te 24h su 24h, una vera e propria cura ricostituente. Approfittane per ricaricare le pile in vista degli impegni rugbystico-universitari del nuovo anno, a cominciare dal prossimo 6N a Febbraio. Ti lascio al tuo novello desco, fatto di “tarallucci e whisky” (cit.). 🙂
Purtroppo si Franklin. Leggi post dell’articolo di ieri sul “derby”
meezena10, si vede che tra un frizzo ed un lazzo scrivi una cosa e ne dimentichi un’altra già scritta.
eccone la prova
malpensante scrive:
28 dicembre 2014 alle 19:06
Ultimo post poi ti lascio al tuo delirio di presunzione e rancore: i ragazzini che hanno spedito L’Aquila in A, senza un euro e con la prospettiva di un prossimo fallimento, hanno avuto di sicuro più cuore, più rispetto per la maglia (peraltro, orrenda) e del rugby di quanto ne abbia tu. Saluti.
Rispondi
berton gianni scrive:
28 dicembre 2014 alle 19:23
Sottoscrivo.
Rispondi
mezeena10 scrive:
28 dicembre 2014 alle 22:23
stesso!
Rispondi
sereno anno nuovo, senza rancore (non lo provo per la natura, figuriamoci per gli uomini che condividono una passione, fatta peraltro di frizzi e lazzi in maniera predominante, almeno ai miei tempi)
@vcnv
1 non l’ ho scritto io, ho solo concordato..
2 non hai colto il senso delle parole di malpensante, non c’ è manco mezzo insulto all’ aquila..i colori della maglia son gusti personali se a lui non piace non vedo dove sta il problema..
3 sono sempre stato simpatizzante de l’ aquila e di molti dei suoi giocatori..
4 sereno anno nuovo anche a te, ma rasserenati però! 🙂
ti assicuro che anche ora è frizzi e lazzi, almeno in C dove gioco io..
e ci divertiamo un casino!
Beato te, immagino ed invidio. Anzi no, non invidio perché’ non è sentimento che mi appartiene. L’ ambiente algherese e’ sempre stato splendido, come la città’. Vedo dAl sito un house club con ricettività’ di stile anglosassone. Calaresu che fine ha fatto (pinna lo vedo in foto).
buondi! calaresu intendi paolo? pelato pizzetto bianco..è sempre ad alghero..
pinna ce ne sono tanti, non so a chi ti riferisca in particolare..
la club house di alghero è la numero 1 dell’ isola, senza ombra di dubbi! peccato la squadra sia retrocessa in B (o fatta retrocedere a seconda dei punti di vista)..
io ora sono ad olbia..
Calare su era un buon centro, giocava fine anni 80. Non sapevo che ad Olbia si giocasse, me ne rallegro. Gianni atzori ha seminato semi che il vento ha sparso bene nella vs incantevole isola