Per il Chief dell’IRP Gosper l’idea darebbe ancora più linfa al rugby europeo
Metti un match del Sei Nazioni negli Stati Uniti…
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Premesso che son abbastanza scettico sull’idea, non per gli stadi ma il fascino che emanano certi luoghi è unico, anche oggi nel rugby “patinato”
Detto questo l’unica partita che potrebbe veramente riempire uno stadio per una partita in cui non giocano gli stati uniti (e AB ovvio) potrebbe essere solo Irlanda Italia, ma solo se giocata sulla costa est del paese, altrimenti credo sia meglio lasciar stare
va bene Irlanda-Italia, kat, ma Italia-Irlanda ce la giochiamo a casa nostra 😉
Mah kat penso che anche un qualsiasi scontro tra le Home Nations possa attrarre pubblico, persone di origine britannica o irlandese non mancano.
Irlanda-Inghilterra a Boston
L’idea dei dindi del mercato USA sta dando loro alla testa. Che gli Eagles (ed il Canada) affluiscano prima nella Pacific Nations Cup, così vediamo quanto vale veramente il bacino nordamericano.
Giovanni son gia’ 2 anni che sono nella PNC…
😉 è il vino casereccio di ieri ?
No, è che dell’emisfero sud seguo solo l’ex-tri nations. Ricordo di aver letto che USA e Canada ne sarebbero entrate a far parte, ma ero convinto sarebbe avvenuto dopo i mondiali. Certo, che se uno prende una svista e gli dai subito dell’ubriaco…
si scherza dai 😉
Ah si? Ero convinto che ci sarebbero entrati dopo il mondiale, svista mia. Bene, vediamo nell’arco di qualche anno se il grande pubblico (e la stampa, che su queste cose ha un ruolo molto importante) mostra vero interesse o meno…
Anche a me stanno dando l’impressione che la voglia di $ gli sta dando al cervello
Maury il mercato USA resta il piu’ ricco per qualsiasi sport, mi sembra normale che ci puntino calcolando anche che comunque una crescita c’e’, trainata da Sevens e femminile ed ancora lontani dal poter esprimere un professionismo vero e proprio loro ma se ignorassero la crescita che c’e’ stata e c’e’ ed il potenziale sarebbero…scemi.
Che poi spostare una partita del 6N magari possa non piacere e’ un altro discorso ma non cercare di penetrare un mercato potenzialmente ricco e con dei segnali di crescita sarebbe assurdo.
Si ok,ma quando qualcuno di nuovo vuole cercare di entrare in una competizione gli si dice di no perchè è contro la tradizione e ora vogliono fare le gare del 6 nazioni negli USA ? Un po’ di coerenza non guasterebbe
Maury dipende da dove il nuovo vuole entrare, se ti riferisci alla CL non era la questione tradizione ma erroneamente non si e’ ritenuta da parte dei celti interessante la cosa per i possibili costi di trasferta…grosso errore a mio avviso e lo dico da anni.
Nel PNC li hanno fatti entrare e quello e’ il loro livello al momento, se chiedevano di entrare nel RC o nel 6N e gli e’ stato detto di no hanno fatto bene, non sono pronti per quei livelli.
No non era riferito solo agli USA,ma è un discorso più generale.
Un anno fa circa su un social network chiamato Likedin (un social network creato per business e lavoro) su un gruppo di creato per mettere in contatto tifosi,business e dirigenti rugbystici un tifoso fece la proposta di poter aggiungere Romania e Georgia al 6 nazioni e un dirigente della IRB disse che l’idea non gli piaceva perchè era contraria alla tradizione del 6 nazioni.
Maury scusa ma magari era una risposta di cortesia per non dire “non valete il torneo sportivamente ed economicamente”
PS: penso tutti conosciamo Linkedin 🙂
Ah,e io che pensavo che Linkedin non lo conoscesse nessuno in Italia 😀
Sarei sorpreso…ma non si sa mai…comunque in Irlanda lo conosciamo 😉
è vero che tu sei in Irlanda,comunque si in Irlanda è molto usato
Che cerchino i dollari mi pare normale, magari si stanno stancando di continuare a puntare su qualcun’altro da cui non arrivano ne dollari ne euro (capisciamme…), che li trovino è da vedere. Quanto alle sempiterne tradizioni si sa che anche fra i cavernicoli c’era chi era contrario alle caverne perchè la tradizione degli antenati era di stare sulle sulle piante.
Il probabile compromesso sarebbe che l’eterna tradizione diventi inseguire i soldi dovunque e comunque.
@Stefo: esatto @Maury7 ha centrato il punto: un conto è cercare di penetrare un mercato potenzialmente enorme ed in fase di crescita, altro è mandare con disinvoltura a meretrici IL torneo che ha fatto la storia del gioco.
Giovanni parlano di una partita e come idea non di fare chissa’ cosa…se non provano ad espandersi a nuovi emrcati si criticano che il rugby e’ sempre chiuso ai soliti paesi, se buttano la’ qualche idea cosi’ come questa si criticano…mah!
@Stefo: aspetta, un conto è esplorare nuovi mercati, coinvolgere nuove realtà, supportare chi è in fase di crescita. Altro è gettare alle ortiche la tradizione, in cambio di un pugno di dollari. Ti risulta che abbia mai scritto mezza parola di critica verso la decisione di far disputare la RWC2019 in Giappone?
Giovanni ed 1 partita 1 come parlano sarebbe “gettare alle ortiche la tradizione” e “mandare con disinvoltura a meretrici IL torneo che ha fatto la storia del gioco”?
A me non fa impazzire come idea, lo dico se mi togliessero un Irlanda-Inghilterra qua a Dublino da un puto di vista “egoista” non sarei contento ma capirei che sarebbe un evento per provare a dare slancio allo sport.
@Stefo Puoi andare a giocare anche su Marte ma se le squadre che partecipano sono sempre le stesse è ovvio che poi si riceve la critica che il rugby è chiuso ai soliti paese.
Qualche mese fa ho avuto una chiaccherata con un rugbysta georgiano,e lui mi ha detto che nel rugby georgiano si sentono soffocare perchè la nazionale non ha nessuna possibilità di poter entrare in competizioni di elite e lo stesso vale per la Romania,anche se la Romania ha almeno i Wolves che partecipano alle coppe europee
Per come la vedo io, ci sta molto di più un USA-All Blacks di oggi a Chicago o, in futuro, un USA-Australia a NY, per dire. Nel 6N preferirei vedere un domani la Romania e/o la Georgia.
@Giovanni il problema è che l’elite del rugby vede le cose in un altra maniera
Maury tutti tirano acqua al loro mulino, i georgiani ed i rumeni possono anche piangere ma oggi come oggi non sono in grado di avere un professionismo interno vero ed oggi come oggi la loro inclusione in un torneo come il 6N sarebbe prematura oltre che creare un torneo a 8 che sarebbe onestamente mostruoso a meno che non si ritorni al discorso promozioni-retrocessione con la European NAtions Cup che sono sicuro comunque verrebbe criticato dagli stessi rumeni e georgiani per non parlare italiani.
La IRB sogna che ci sia maggiore competitivita’ e te lo posso assicurare per certo, ma per la vera competitivta’ siamo lontani come sport, piaccia ammetterlo o meno, piaccia voler sempre fare i criticoni delle istituzioni il rugby in Europa ha solo 3 campionati pro veri e propri e se non si accetta o capisce che il professionismo ha scavato un solco enorme tra chi ce l’ha e chi no, solco molto piu’ profondo di quello che c’era negli anni del dilettantismo non so che dire se non che mi cascano le braccia soprattutto se a fare certi discorsi un po’ populisti (passami il termine) e’ una persona che come me nel mondo dello sport ci lavora.
I Georgiani avevano la stessa chance di entrare in Challenge per inciso ma hanno perso…contro il Calvisano non il Toulon…prima magari di lamentarsi e sempre criticare che pensino loro a vincere.
Una soluzione?Forse mettersi insieme stile Celtic League, magari cercando di coinvolgere l’Italia ma le distanze (geografiche) sono enormi e richiederebbero investimenti comunque importanti.
Si si su questo concordo assolutamente
Senza contare che la situazione politica, economica e sociale della Georgia è tutt’altro che solida e sana. È un paese che ha conosciuto due secessioni poco tempo fa, un altissimo indice di corruzione e un’economia disastrata.
Si va beh allora se ci mettiamo a guardare queste situazioni paesi come il Sud Africa verrebbero escluse a calci nel sedere
*Esclusi
Maury ovviamente in SA la sicurezza è un problema, ma è un paese grande con molte risorse. In Georgia spesso è un problema l’energie elettrica a Tbilisi.
Io avevo volutamente lasciato da parte discorsi politici ecc perhce’ si potrebbe discutere anche di Fiji ed il regime li’ rischiando di andare un po’ troppo in la’.
Alla fine dei conti comunque l’impegno verso le tier 2 con piu’ TM anche con T1 inizia ad esserci, l’Irlanda riceve la Georgia tra 3 settimane per esempio.
@Rabbidaniel Se è per questo ci sono problemi di energia elettrica anche in diverse zone del Sud Africa
maury7 OT : ma a che ora ti svegli la mattina?
4.30-5.00
Maury lo conosciamo LinkedIn lo conosciamo.
Non siamo più nelle caverne 😉 🙁
No beh sai com’è essendo poco pubblicizzato rispetto ad altri social network pensavo che pochi lo conoscessero in Italia
Mi da che stai diventando troppo americano che per definizione sono mediamente poco acculturati 😉 😉
non sopravvalutare L’Italiano Medio ce n’è di gente ignorante come una capra….
@ frank
beeeh beeeh beeeh 😉
No beh,nei paesi anglosassoni e negli USA l’account su Linkedin ce l’hanno porci e cani,ma quando ne ho parlato con gli italiani pochi sapevano cosa fosse (solo qualche imprenditore o professionista)
Ecco perchè ho specificato quale social network fosse
Maury non so se la sapevi già ma la mia idea rimane quella di disputare il Sei Nazioni solo negli anni pari (stesso discorso per il Rugby Championship, a maggior ragione dato che dura anche di +) e di spostarlo in un periodo dell’anno climaticamente + favorevole x favorire lo spettacolo. L’idea m’è venuta dato che si avvicina il Mondiale e il fatto di rivedere sempre le solite Nazionali che magari si sono sfidate pochi mesi prima non mi scalda + di tanto. Meno Test Match insomma. Che ne pensi?
Più o meno giocheresti il 6 nazioni durante l’estate al posto dei test match ?
Linkedin è poco noto in Italia, nn so se si può considerare “social network” comunque. Ti ricordo che il Bel Paese è in fondo a classifiche come numero di quotidiani venduti, di libri letti, di connessioni a Internet, però brilliamo per indice di corruzione, lunghezza dei processi, pressione fiscale, disoccupazione etc.
come ha detto Stefo a giugno i giocatori sono stanchi a fine stagione pertanto ciò non aiuterebbe lo spettacolo. Però negli ultimi anni ci sono state parecchie partite in condizioni climatiche pessime, anche a Roma, quindi trovare un’altra data al 6n non è un’idea a caso.
Per fare una cosa del genere si dovrebbe riconsiderare tutto il calendario internazionale
lo so. Di sicuro c’è un overdose di partite. Senza dubbio un 6N ogni 2 anni non dispiacerebbe a qualche Presidente di club francesi.
Già,e anche alle altre squadre eviterebbe di privarsi di giocatori importanti
@ stefo, non saprei che dirti io andrei a vedere pure Zimbaw3e Namibia se l’organizzano a Claut ma perchè son io il malato, non son altrettanto sicuro del successo commerciale di uno scontro tra Home unions che ne so Scozia Galles a Kansas City (prima città del centro che mi è venuta in mente ma scegli tu quale altro polo) di contro organizzare una partita dove ci son presenti forti comunità d’origine penso che anche se non vuoi riempi quasi qualunque catino, per dire durante “USA 94” tolta la finale la partita in cui l’Italia ha fatto più spettatori è stata proprio la partita contro l’Irlanda a NY
Kat si ma va ben tutto ma e’ ovvio che la partita la porterebbero in caso in citta’ come NY, Boston, Chicago dove ci sono grosse comunita’ di origini B&I nel caso…metti in una di quelle 3 citta’ un Irlanda-Inghilterra e parliamone.