L’Aquila: in arrivo Simon Picone?

Il mediano di mischia potrebbe tornare in Eccellenza. Dall’Argentina arriva una seconda linea

COMMENTI DEI LETTORI
  1. San Isidro 18 Agosto 2014, 11:47

    Ma si, dai Simon!!! In Eccellenza ci può ancora giocare…non pensavo avesse finito la passata stagione in Serie B con il suo club d’origine, l’Union Viterbo, ricordo che a Dicembre aveva lasciato Calvisano (e per me poteva finirsela la stagione nella bassa bresciana), ma poi non sapevo se avesse smesso del tutto o meno…per L’Aquila sicuramente un mediano di esperienza e che gli può dare una grossa mano…

    • Katmandu 18 Agosto 2014, 11:52

      San ma che mi dici del discorso viva il rugby casereccio in eccellenza? Che la capitolina ha ragione e gli altri torto, insomma questi han ingaggiato, non penso si faccia Viterbo-Fattori/Fattori-Viterbo a gratise e della seconda argentina? Ancora meglio vero?
      Ps di la verità eri tu il Valerio che ieri faceva le sviolinate nel commento agli argentini… Beccato! 😉

      • San Isidro 18 Agosto 2014, 11:59

        Kat, a parte che Viterbo-L’Aquila non è molto, può essere pure che Simon abbia deciso di tornare nella sua città natale e fare a avanti e indietro dal capoluogo abruzzese…considera che ci sono ottimi giocatori dei vivai dell’Union Viterbo o del Rieti che anzichè venire a Roma, per un discorso di distanze, preferiscono mettersi in gioco a L’Aquila…i neroverdi ne hanno avuti diversi di atleti del viterbese e della Sabina…
        Sul discorso del rugby amatoriale non cambio idea, ho solo detto che mi fa piacere per Simon, ma ho pure detto nei miei discorsi che ogni società potrebbe mettere sotto contrato pro e semi-pro non più di un tot di atleti…
        Giuro che ieri Nuvolari nemmeno l’ho visto, ma chi erano i commentatori?

        • Katmandu 18 Agosto 2014, 12:11

          Ho sentito una sviolinata di tale Valerio con un forte accento laziale (o almeno mi pareva tale) ma non ricordo i cognomi anche perchè dopo un po ho spento l’audio… Come quasi sempre
          Invece cosa ne pensi dell’argentino che per citarti “è un’altro straniero che toglie spazio a un giovane italiano”?

          • malpensante 18 Agosto 2014, 12:22

            ‘Vucàt, faccia il bravo e non mi metta in difficoltà San Filosofo. 🙂

          • San Isidro 18 Agosto 2014, 12:26

            gli argentini vanno bene a differenza degli altri…ahah, scherzo…Kat io ho anche detto non 0 stranieri in Eccellenza, ma limiterei a non più di 1-2 gli stranieri nelle rose della massima serie…e poi bisogna anche fare delle distinzioni: stranieri per me sono i giocatori stranieri di formazione estera…gli oriundi o i giocatori di origine italiana (come potrebbero essere gli argentini), seppure di formazione estera, sono un’altra categoria, anche se, pure in questo caso, sarebbero necessarie delle restrizioni…

          • San Isidro 18 Agosto 2014, 12:29

            infatti @mal, Kat in questo momento me pare Socrate che intorta i suoi interlecutori con la maieutica…

          • giodeb 18 Agosto 2014, 12:41

            Per sostenere la tesi di San Isidro, Picone a L’Aquila troverebbe Ceccarelli, nato e cresciuto a Viterbo. Ho giocato diverse volte contro di lui quando stava nelle giovanili del Viterbo (U15 e U17), giocava n°8 o centro, servivano tre persone per buttarlo giù…

          • San Isidro 18 Agosto 2014, 12:55

            Ciao @giodeb, è vero c’è la terza linea Ceccarelli, in rosa hanno anche Di Cicco di Rieti e Matzeu, l’ex Prato, che è proprio viterbese, cognato di Picone per giunta…

          • San Isidro 18 Agosto 2014, 12:59

            @Kat, comunque ho contrallato, i due commentatori erano romani, Davide Libertucci, che commenta le partite in casa delle squadre romane per il canale laziale T9 Sport, e Valerio Amodeo, che è uno degli autori del sito NP Rugby, e l’avevo già sentito nominare, mi pare abbia scritto ogni tanto sui siti delle società romane, in particolar modo della Rugby Roma 2000…

        • maxetere 18 Agosto 2014, 14:46

          Magari non è il caso di Picone ma vi ricordo che L’Aquila è una città universitaria (ci sono praticamente tutte le facoltà ad esclusione di giurisprudenza che è a Teramo, mezz’ora di autostrada) e magari qualche giocatore pensa bene di scegliere una città che non solo abbia una squadra ma anche la facoltà scelta a un tiro di schioppo. Di rugby in italia non si vive ergo praticamente tutti i giocatori studiano. Fatevi un giro sul profilo facebook dei giocatori, sono quasi tutti iscritti all’università e molti l’hanno già terminata come l’ing. Subrizi 🙂

  2. San Isidro 18 Agosto 2014, 11:51

    Adolfo Caila viene dal Torneo del Litoral dove milita con il Logaritmo, storico club di Rosario (lo stesso di Vallejos del Treviso), con cui si è qualificato anche nella Zona Campeonato (a cui accedono i migliori 8 club del torneo)…è stato anche nei Pumitas…

  3. San Isidro 18 Agosto 2014, 11:52

    Domanda di peculiare importanza: ma Zaffiri continua a dare una mano in campo o smette del tutto?

    • maxetere 18 Agosto 2014, 14:34

      Pare si stia allenando con gli altri… notizie ufficiali non ne ho.

  4. maxetere 18 Agosto 2014, 14:33

    Adolfo Caila era già in rosa!

  5. ginomonza 18 Agosto 2014, 14:33

    Ale’ L’Aquila!!!

  6. dengra 18 Agosto 2014, 14:52

    Si fanno sempre tanti discorsi sui giovani e vivai ed ora L’AQUILA và a cercare un giocatore di oltre 30 anni con un glorioso passato ma che ormai è un (purtroppo) ex giocatore……se non sbaglio a mm L’AQUILA ha già un buon giocatore e non vedo l’utilità di PICONE. Devo precisare che SIMON PICONE è stato un grandissimo giocatore di rugby e che è stato perseguitato dalla sfortuna perchè si è sempre infortunato al top della forma.

    • maxetere 18 Agosto 2014, 17:16

      Non so che movimenti ci siano stati ma i mediani di mischia erano 2 lo scorso anno e in particolare Speranza ha fatto vedere belle cose. Magari hanno contattato Picone perché Carnicelli è stato ritenuto non all’altezza o è andato via? Fino a quando non vedremo le squadre sarà difficile capire cosa diavolo succede.

  7. vecchio cuore neroverde 18 Agosto 2014, 14:55

    Caila e’ stato gran protagonista della finale promozione. Luca di cicco e’ campano. Invito gli utenti a non essere sarcastici. L’aquila è ‘tornata a volare e gioca per una città’ interamente distrutta da un dramma naturale. Solo Rovigo ha pari storia e lignaggio. I paesotti ora dominanti devono i loro successi al mercenariato degli ultimi anni. Padova e Treviso alla forza economica delle rispettive citta’

    • maxetere 18 Agosto 2014, 15:04

      Ho già chiesto più volte meno sarcasmo e battutine a volte anche offensive. Non si rendono conto della difficoltà di tenere in piedi il rugby a L’Aquila con tutto il casino che è successo e che NON è stato assolutamente risolto. Ogni società ha alti e bassi, momenti di gloria e momenti bui. Un amico di Rovigo potrebbe incazzarsi se iniziassi a sfottere il Rovigo che spende milioni di euro ogni stagione per poi non vincere nulla dal 1991? Magari moderiamo i toni che è meglio.

      • ginomonza 18 Agosto 2014, 15:49

        Hai ragione ma per alcuni l’ovale é rotondo 🙂

      • Katmandu 18 Agosto 2014, 17:21

        Ho riletto sopra i commenti, non so se son io il “sarcastico” ma son, l’unico che mi pare abbia scritto un commento in finto disaccordo con san isidro, vediamo di chiarire la mia posizione, per me una squadra nel rispetto delle regole deve fare il meglio che può con il budget a disposizione, se Calvisano o Petrarca ingaggiano 5/6/7/10 stranieri di livello superiore fan bene, se spendono e spandono milioni di euro ed è dal 91 che non vincono lo scudetto, fanno bene, se hanno un budget limitato e usan solo giocatori locali, fan bene lo stesso.
        Io non volevo sfottere proprio nessuno anzi uno come picone e con l’esperienza che ha maturato fa solo che bene averlo in squadra

        • maxetere 19 Agosto 2014, 09:24

          Non sei tu il problema, almeno per me. In altre discussioni ci sono andati pesanti e la cosa mi ha dato fastidio.

    • San Isidro 18 Agosto 2014, 15:29

      sono d’accordissimo con voi e, più di una volta, da romano, ho detto che voi aquilani mi siete mancati in massima serie l’anno scorso…i derby tra le romane e L’Aquila sono sempre molti sentiti, anche se manca il vero classico del centro-sud, ovvero il big match tra la Rugby Roma, squadra a cui ero molto legato, e i neroverdi…ve le ricordate le finalissime del 2000 e del 2008? ahah, scusate, ma adesso sono io che vi prendo in giro…tra l’altro uno di quei protagonisti della finale-scidetto, Nanni Raineri, adesso ha riportato L’Aquila in Eccellenza…immensa soddisfazione poi nell’ultimo anno di Super 10 quando dopo dieci anni la RR tornò a vincere al Fattori!!! 16-6 e bianconeri guidati da capitan Bernabò!
      In questi anni ero convintissimo che Di Cicco fosse di Rieti, non stando a L’Aquila e non conoscendo l’ambiente da vicino mi sono limitato a leggere le schede dei giocatori e ho visto che lui è nato a Rieti, magari è solo un caso…visto che poi ci sono stati atleti che dalla Tuscia e dalla Sabina sono andati a giocare a L’Aquila mi sono lasciato ingannare…
      La Serie A dell’anno scorso l’ho seguita più nei risultati e delle rose ne sapevo poco, infatti Caila mi era sfuggito…allora si tratta solo di una riconferma…

    • dengra 18 Agosto 2014, 19:22

      Caro vecchio cuore neroverde………purtroppo si vive di ricordi, gloriosi ma sempre in bianco e nero……la realtà è che il rugby a L’AQUILA è in via di estinzione e che i paesotti ora sono delle vere realtà e credi…..puoi anche criticare quello che dico ma è la pura e semplice realtà…..e anche L’AQUILA ora vive di mercenariato……lo dimostrano i tanti lodi arbitrali che la nuova società sta cercando di pagare. In oltre l’ultima notizia è quella che la banca cittadina più importante che sotto il terremoto è stata così generosa a NON sospendere i mutui dei terremotati, ora vuole indietro 600.00 MILA euro di vecchi debiti fatti dalle gestioni precedenti E NON è UN CHIACCHIERICCIO MA C’è UNA SENTENZA DEL TRIBUNALE. Quindi non mi sembra che la città sia tanto vicina al rugby aquilano. Niente contro la città o gli aquilani…..io provengo da una città terremotata ed alluvionata ma che solo ora dopo decenni si è rialzata.

      • maxetere 19 Agosto 2014, 08:03

        La tua visione è frutto di interpretazione di notizia lette qua e là, direi. Il rugby è tutt’altro che morto, te l’assicuro, è solo in difficoltà. Quello che sta succedendo con la banca è molto più complesso di come la metti e il debito è bilanciato dai crediti nei confronti dei soci e sponsor che devono ancora finire di pagare gli arretrati. C’è di mezzo la legge anche per quest’ultimi, sai? Prima la banca era carispaq cioè cassa di risparmio della provincia dell’Aquila e come prima banca cittadina ha sempre aiutato non solo lo sport ma anche la cultura attraverso la fondazione appositamente creata. Ora è passata in mano al gruppo BPER che ha tagliato tutto il tagliabile compresi molti posti di lavoro, fatto fuori il direttore Tordera che tanto aveva dato alla città. Prendere questo come termometro non mi sembra corretto così come non lo è pensare che le scelte prese dai vecchi amministratori della società rispecchino l’amore dei tifosi. Purtroppo paghiamo il prezzo di varie situazioni e annaspaiamo ma la passione c’è ancora tutta e le varie squadre cittadine lo dimostrano.

  8. vecchio cuore neroverde 18 Agosto 2014, 17:38

    Tra speranza e picone faccio giocare mille volte il primo. Gioca per la maglia essendo aquilano doc

  9. ermy 18 Agosto 2014, 20:53

    L’Aquila deve tornare protagonista in Eccellenza e magari parte della terza franchigia con Roma… non sò se dei giocatori già al tramonto possano servire a questo… a formare e dare l’esempio di sicuro, basta che non tolgano spazio ai giovani emergenti!
    Forza l’Aquila!
    P.S. Maronna quante mazzate al Fattori! 😉

  10. vecchio cuore neroverde 18 Agosto 2014, 20:56

    Trovami un giocatore dei paesotti che ha vestito l,azzurro per almeno 10 volte. Caro dengra, no, il rugby a l’aquila può’ essere scolorito.ma solo da noi è da voi rodigini si parla di rugby per strada. È una città’ con 70mila sfollati che riesce a portarne 4000 a Roma per la finale di serie a dopo meno di due mesi dal sisma fa la storia del rugby, che appunto può’ scolorire, ma non morire. Chiedi a Raimondi (un grande) se nella finale di Parma di quest’anno non si è’ commosso, o almeno entusiasmato di fronte a 1000 tifosi che per 20 minuti hanno applaudito cantando. E chiedi a Totò’ perugini, che ne ha ospitati (gratis) almeno 100 a cena se negli altri posti dopo ha giocato nella sua eccelsa carriera si è’ sentito più’ in famiglia che a l’aquila. I lodi sono il frutto del finto professionismo, e solo la cecità del ns rugby può’ far illudere che le franchigie siano il futuro. Il rugby italiano viveva e deve vivere di campanili, provare il campionato di eccellenza dei migliori 50 giocatori italiani impoverisce il movimento, sottrae interesse dei media e del pubblico e porta al declino. Così’ come le accademie sono una ridicola sovrastruttura che toglie stimoli al rugby di base ed a chi quel rugby ha sempre alimentato. Ecco perché’ sono 25 anni che Rovigo non vince ed altrettanti che un rodigino (eccetto reato) non veste azzurro. Ma se tanto vi soddisfa sparate sull’aquila, tAnto vola troppo in alto per scarso cacciatori

  11. rugbyvalerio76 19 Agosto 2014, 14:43

    Mercato (tratto dal Centro) L’AQUILA I neroverdi si presentano. Partito in ritardo per la ratifica, da parte della Federazione, del passaggio del titolo sportivo dalla società presieduta da Augusto Iovenitti alla nuova L’Aquila Rugby Club guidata da Mauro Zaffiri, il sodalizio neroverde ufficializzerà domani alle 11 il nuovo logo, l’organigramma e gli obiettivi stagionali. Sabato, alle 15.30 allo stadio Tommaso Fattori, sarà la volta poi della squadra, che scenderà in campo per il triangolare con Fiamme Oro (il 13 settembre giocherà ancora in amichevole a L’Aquila) e Gran Sasso, per la quarta edizione del Memorial Lorenzo Sebastiani, organizzato dall’Associazione “Amici di Lorenzo”, nata per ricordare il giovane rugbista tragicamente scomparso nella notte del sisma del 6 aprile 2009. Oggi è previsto il ritorno dall’Argentina del seconda linea Adolfo Caila classe 1989, probabilmente insieme al mediano di mischia Guido Leone, lo scorsa campionato con i Caimani in serie B, che proverà a convincere lo staff tecnico. Per rinforzare l’organico è a buon punto la trattativa per l’arrivo di Luca Petillo, terza linea classe 1989 ex Lazio, Prato e Mogliano, mentre per la linea mediana L’Aquila è interessata anche a Simon Picone classe 1982, 23 caps con l’Italia, dal curriculum importante per aver giocato con Roma, Silea, Treviso (5 scudetti vinti), Calvisano, nel 2013 aveva annunciato il ritiro per motivi di lavoro e di famiglia, per poi ripensarci e giocare a Viterbo in B; e a Jacopo Zucconi (1991) in passato con i Crociati Parma e Cavalieri Prato. Sul fronte partenze il centro classe 1991 Pietro Antonelli raggiungerà l’estremo Federico Del Pinto al Cus Perugia, mentre si allontana il ritorno del terza linea Giacomo Brancoli. Sul fronte partenze il centro classe 1991 Pietro Antonelli raggiungerà l’estremo Federico Del Pinto al Cus Perugia, mentre si allontana il ritorno del terza linea Giacomo Brancoli.

  12. vecchio cuore neroverde 19 Agosto 2014, 17:16

    Mandar via Antonelli non è’ esempio di lungimiranza. Ha qualità’ ed è’ aquilano. Zaffiri e raineri, pensateci. L’Aquila deve essere aquilana, salvo arrivino giovani pronti a condividere lo spirito di un club che non deve più’ ripetere gli errori fatali di de masi e suoi sodali

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