La nuova Aquila riparte dai giovani

Due giocatori confermati e diversi volti nuovi. Tutti molto giovani

COMMENTI DEI LETTORI
  1. coyote 7 Agosto 2014, 15:40

    Bonifazi era già all’ Aquila.
    Ha giocato la finale contro i Lyons.

  2. San Isidro 7 Agosto 2014, 15:51

    Di questi conosco solo di nome Bonifazi e Biasuzzi, gli altri no, ma complimenti a L’Aquila per gli ingaggi! Così si fa! Altro che comprare stranieri che non servono nel nostro campionato di basso livello! Rilanciare i giovani, formarli a certi livelli, creare una dimensione amatoriale sostenibile, molto bene! Ok che magari i neroverdi non navigano nell’oro e quindi non possono permettersi grossi acquisti, ma questa è la politica che dovrebbero adottare i club del campionato italiano, il professionismo è altrove, abbiamo già Zebre e Treviso che fanno rugby pro, inutile infarcire la realtà di club con superingaggi dall’estero e giocatori presi da chissà dove con la prospettiva di equipararli (che già è un’idea assurda di per sè visto che in tre anni il rendimento di un atleta può anche calare)…
    Forza L’Aquila!
    Amici neroverdi vi aspetto nei derby con le romane per Fiamme-L’Aquila e Lazio-L’Aquila!
    ps: bella foto con Zaffiri che esulta e sotto il grande Nanni Raineri…

    • dengra 7 Agosto 2014, 17:25

      Sono tutti giocatori che non hanno mercato…….mediocri per l’eccellenza e modesti per A1. Questa è la realta e non la politica che deve adottare un club. Un club con una storia importante come quella aquilana i giocatori li doveva creare.

      • San Isidro 7 Agosto 2014, 17:31

        intanto giocano con questi, poi non è escluso che in futuro L’Aquila ne formi di migliori…meglio giocatori fatti in casa e di formazione italiana che stranieri sprecati per questo livello…

        • malpensante 7 Agosto 2014, 19:10

          Eddai San, qui mica siamo a livello di strategie future, solo alla canna del gas.

    • Tomas 7 Agosto 2014, 19:56

      San il sostenibile dev’essere proporzionale alle proprie risorse. Se io riesco a sborsare un budget di 2 – 3 milioni non vedo perchè non posso fare uno squadrone che punti ai massimi obiettivi. Il problema è che ci sono dirigenti che che fanno il passo più lungo della gamba, spendendo soldi che non hanno. Facendo contratti senza coperture finanziarie, ma operando sulla base di promesse di sponsorizzazioni o contributi che poi non arriveranno. Vedi Prato l’anno scorso che si è speso tutti i soldi in estate per pagare i debiti pregressi e poi si è ritrovato “alla canna del gas” diciamo qui in Veneto!
      Il professionismo è sostenibile nell’eccellenza, ma bisogna essere in grado di farlo, avere le capacità imprenditoriali, non solo l’entusiasmo sportivo!

    • ginomonza 8 Agosto 2014, 10:25

      San io non condivido per principio l’autarchia!!
      Però vorrei che tu mi spiegassi come un campionato di basso livello possa formare atleti di livello superiore.
      Non dico fenomeni ma giocatori solidi atleti validi.
      Per migliorare devi fronteggiare atleti migliori di te : aldilà delle parole generiche spiegami come faresti a far crescere i nostri giovani al livello. CL per esempio.

      • San Isidro 8 Agosto 2014, 15:01

        gino guarda che ho spiegato tutto nel mio commento di sotto…non è questione di autarchia, è questione che per me stranieri forti in un campionato semipro/amatoriale come l’Eccellenza hanno poco senso, falsano il livello e tolgono spazio ai giocatori di formazione italiana…ho detto come poter migliorare il livello dei giocatori domestici, la FIR dovrebbe far fare un percorso di crescita ai migliori atleti del campionato, eventualmente con degli allenamenti speciali ogni tanto e aggregandoli per dei periodi alle franchigie, così dovrebbe essere…inoltre è una vita che rimarco la questione di legare le accademie alle celtiche…
        Vorrei però capire come un giovane possa crescere se al suo posto c’è uno straniero…al di là di qualche consiglio che gli può dare il neozelandese di turno, il giovane ha bisogno di giocare, di stare sul campo…e il neozelandese che viene dal Super Rugby o il sudafricano che viene dalla Currie ma che diamine ci fa in un campionato come l’Eccellenza? C’è il rischio che ci siano stranieri più forti nei club piuttosto che alle Zebre o al Treviso, allora c’è qualcosa nel sistema che non va…

      • San Isidro 8 Agosto 2014, 15:09

        gino tra l’altro mi pare ovvio che più un ragazzo gioca, più fa minutaggio, più fa esperienza, più è pronto ad essere inserito ad un piano superiore, naturalmente gradualmente e con il tempo…se gli metti uno straniero davanti (che ripeto non serve in Eccellenza) allora è chiaro che il suo percorso si rallenta…

        • ginomonza 8 Agosto 2014, 16:52

          San capisco il tuo punto di vista ma non lo accetto.
          Buoni giocatori stranieri in eccellenza fanno bene a tutti.
          Se un giovane vuole e deve migliorare non può che misurarsi con chi e’ più forte di lui.
          I nostri giovani le prendono da tutti e pensare di farli magari allenare con le CL mi sembra molto poco come sfida.
          Non devi dimenticarti che in NZ o SA hanno itm, currie cup e pure vodacom e lí giocano i giovani e si confrontano con gente che fa SR.
          Capisci la differenza?
          Comunque ogni opinione é rispettatile.

  3. vedonero 7 Agosto 2014, 16:02

    Beh! Che altro può fare una squadra come L’Aquila? Se non partire dai giovani? Non ha tante altre possibilità!

    • maxetere 7 Agosto 2014, 16:18

      E te pare na cosa negativa?

      • San Isidro 7 Agosto 2014, 16:25

        infatti, sembra che sia una cosa negativa, invece giocare con giovani, che puoi far crescere a questo livello, è una risorsa…ma a molti sta bene che in Eccellenza giochino parecchi australiani, neozelandesi, sudafricani ed isolani perchè si vuole vincere facile e perchè si crede nell’equiparazione di massa, si va sempre per scorciatoie…e c’è ancora chi pensa che l’Eccellenza sia un campionato professionistico di chissà quale spessore, forse sfugge che siamo entrati in un torneo celtico con due franchigie pro e che quello è il vero alto livello…

        • vedonero 7 Agosto 2014, 16:29

          Se L’Aquila gli arriva per le mani due, trecento mila euro, vedrai che qualche straniero arriva anche li!

          • San Isidro 7 Agosto 2014, 16:32

            io non dico 0 stranieri, ma, come avevo detto anche a te in precedenza, sarei per imporre un tetto alle società d’Eccellenza di averne non più di 1 o 2…

          • vedonero 7 Agosto 2014, 16:40

            A beh.. Su questo sono d’accordo! Io propporrei, almeno una ventina di giocatori provenienti dal proprio vivaio, il resto italiani provenienti da altre parti, e poi un tetto di due o tre stranieri. Però per il momento purtroppo non e cosi.

          • San Isidro 7 Agosto 2014, 16:43

            comunque ora, nelle nuove disposizioni federali, ci sarà un tot di giocatori di formazione italiana da inserire nella lista dei 23, almeno qualcosa si muove…

          • vedonero 7 Agosto 2014, 16:49

            Anche nel calcio! E una cosa inguardabile! Squadre che composte quasi solo da stranieri. Ormai purtroppo e cosi! Chissà che si cambi rotta

          • San Isidro 7 Agosto 2014, 16:57

            @vedonero, però nel professionismo è diverso, qualche straniero in più può starci…è quello che rimarcavo io, stranieri di calibro dovrebbero stare nelle franchigie celtiche, non in Eccellenza dove tra l’altro tolgono spazio ai giocatori di formazione italiana…in tutto questo comunque sono stato anche polemico con Treviso visto che, a mio avviso, ha preso troppi stranieri, almeno un paio poteva evitarseli…

          • vedonero 7 Agosto 2014, 17:03

            D’accordo! Ma tornare come una volta con tre stranieri su undici giocatori non sarebbe sbagliato! Mi riferisco al calcio, poi insomma ogni uno ha le sue vedute

  4. Rabbidaniel 7 Agosto 2014, 16:02

    Ma Prato chi mette in campo?

    • Schioppo 7 Agosto 2014, 16:11

      per ora sono tipo in 4

    • Trequarti 7 Agosto 2014, 16:12

      I debiti per ora….

    • San Isidro 7 Agosto 2014, 16:18

      con tutto il fertile movimento ovale che c’è in quell’aera della Toscana I Cavalieri non dovrebbero avere difficoltà a mettere su una rosa amatoriale e con parecchi giovani come ha fatto la Capitolina l’anno scorso…di sicuro gli farebbe onore, almeno salverebbero la faccia e non si andrebbero ad indebitare ulteriormente andando a comprare giocatori chissà dove…

      • Tomas 7 Agosto 2014, 17:56

        Gravissimo errore quello di Prato di inscrivere la squadra in eccellenza. Viste le difficoltà sia tecniche che economiche era meglio rinunciare e ripartire dalla serie inferiore con giovani e un gruppo di giocatori che si sarebbero guadagnati sul campo l’eccellenza. Con costi sostenibili, risanando le casse!
        Così rischia di fare appunto la fine della Capitolina, retrocedere perdendo di brutto ogni partita!

        • San Isidro 7 Agosto 2014, 18:00

          probabile che sarebbe stato meglio ripartire dalla A per loro, ma non dimentichiamoci che loro il posto in Eccellenza ce l’avevano di diritto, così come proprio l’anno scorso la Capitolina l’Eccellenza se l’era guadagnata sul campo…come ho già detto per me il modello della Capitolina è l’unico sostenibile per la dimensione dei club, non ci vedrei nulla di male se anche I Cavalieri facessero lo stesso (anche perchè non hanno molte alternative)…

        • gian 7 Agosto 2014, 18:52

          una retrocessione, anche brutale, è facilmente assimilabile, se si hanno potenzialità dal vivaio, e si può ricostruire dalla A e, male che vada, dalla B, per tornare nel giro “grosso”, ripartire dalla C non garantisce di riuscire a risalire, i giovani scappano verso squadre migliori, i soldi non li molla nessuno etc etc

          • San Isidro 7 Agosto 2014, 19:16

            esatto, spero che la Capitolina possa tornare su presto…per ora il gruppo è intatto, da quello che so solo tre giocatori hanno lasciato i bluamaranto al momento (due passati alle Fiamme Oro e Buscema al Mogliano)…e poi non dimentichiamoci che quest’anno la Rugby Roma Club fa la C1, avere una compagine bianconere in B tra due stagioni sarebbe un bel risultato…

    • gian 7 Agosto 2014, 17:05
    • ginomonza 8 Agosto 2014, 16:35

      Presidente posso lasciare la segreteria e sono quasi pronto:mi sto allenando sulle 5 terre e mi sono fatto 5 volte Monterosso Riomaggiore di corsa fiato ne ho quindi se mi dai il permesso io vado 🙂 🙂 😉

  5. Schioppo 7 Agosto 2014, 16:10

    Beh mi sembra una corretta presa di posizione in base alle proprie possibilità, non dovrebbe essere sorprendente!

    • San Isidro 7 Agosto 2014, 16:14

      invece dovrebbe essere una cosa che dovrebbero fare tutti i club, al di là delle possibilità economiche…gli stranieri in Eccellenza, alcuni dei quali anche sprecati per la categoria, falsano il livello del campionato e tolgono spazio ai giocatori di formazione italiana…

  6. maxetere 7 Agosto 2014, 16:23

    Sono curioso di sapere chi è andato via oltre a Castle. Se resta inalterata la squadra dello scorso anno potrebbero esserci delle belle sorprese. Stravincere un campionato significherà pure qualcosa, no?
    Per Bonifazi e Biasuzzi sono molto contento. Sono giocatori che nelle ultime 2 stagioni in serie A hanno raccolto bei record.

  7. maxetere 7 Agosto 2014, 16:25

    Dimenticavo, signori della redazione la città si chiama L’Aquila e non Aquila. Il Cairo lo chiamate Cairo? Los Angeles lo chiamate Angeles? 😉

  8. San Isidro 7 Agosto 2014, 16:26

    Volevo sapere:
    – ma Nanni Raineri resta alla guida tecnica?
    – la forte ala romana Santillo sarà ancora in forza ai neroverdi?

    • maxetere 7 Agosto 2014, 16:33

      Nanni è stato conferma già da tempo. per Santillo non so ancora nulla. Ufficialmente i ragazzi della scorso anno sono ancora tutti disponibili ad eccezione di Castle che è andato al cus Genova. So che fecero una riunione qualche giorno fa, credo siano in attesa di conferme ma la presenza di Biasuzzi e Bonifazi mi fa ben sperare.

      • San Isidro 7 Agosto 2014, 16:41

        sono contento per voi, bisogna vedere anche cosa decide di fare il mitico Zaffiri, per me un’altra stagione a mezzo servizio (magari anche nel doppio incarico di allenatore degli avanti) potrebbe farsela…ah, comunque nello staff avete perso anche Gamboa che è andato a Viadana…
        Scusa invece il buon Milani ancora gioca?

        • maxetere 7 Agosto 2014, 16:53

          Come ho scritto da qualche parte parte so che le posizioni sono “congelate” quindi non si sa ancora chi resta e chi va

      • Tomas 7 Agosto 2014, 17:59

        Il più sincero in bocca al lupo. Spero che la squadra giochi un buon campionato mettendo in mostra giocatori di valore e giovani interessanti.

  9. rugbybattipaglia 7 Agosto 2014, 16:47

    ma per curiosita a prato chi gioca l anno prossimo Paolo?schiereranno l’under 20?aggiornaci

  10. gian 7 Agosto 2014, 17:03

    ad oggi, in effetti, l’unica a non segnalare il minimo movimento di mercato (se non nella voce proveniente da…) è prato, dell’aquila si immaginava che non ci sarebbero stati questi botti di rinforzi, ma una conferma e completamento della rosa dello scorso anno (anzi, bravi a non aver subito un esodo), sulla qualità rispetto alle altre eccellenti ne parleremo quando il campo darà i primi responsi, ma prato è veramente allo sbando, mi aspetto da un giorno all’altro il titolo “la prorompina rugby club annuncia l’arrivo di Dichiavi Mazzo, responsabile campo e spogliatoi, proveniente da prato”, mi auguro davvero abbiano un progetto green in mente, altrimenti in campo ci entrano con la macchina da mischia e i sacchi con la maglietta, per far 15 giocatori

  11. jazztrain 7 Agosto 2014, 17:37

    Una volta il Presidente della FSI (Federazione Scacchistica Italiana) mi disse che i giovani sono il nostro futuro. Lui lo diceva dal punto di vista scacchistico, io lo estendo anche da quello rugbistico. Complimenti all’Aquila per la sua politica favorevole ai giovani.

    • San Isidro 7 Agosto 2014, 17:43

      bravo jazz!
      c’è anche da dire però che diverse altre società d’Eccellenza adottano questa politica nonostante gli arrivi di stranieri, Lazio, Viadana e Petrarca su tutte perchè usano molto i ragazzi del proprio vivaio…l’anno scorso lo faceva anche la Capitolina che non aveva stranieri, anzi aveva solo un terza linea francese (Paillette) che aveva giocato nelle serie minori in Francia e che si trovava per motivi di lavoro nella capitale, così si era aggregato all’URC, non fu nemmeno troppo esaltante in realtà…

  12. jazztrain 7 Agosto 2014, 17:38

    San Isidro, tu che sai tutto. Come mai Zaffiri ha giocato poco in nazionale?

    • San Isidro 7 Agosto 2014, 17:50

      vabbè, mo che so tutto non è vero…non so che dirti, in effetti Zaffiri ha fatto solo una quindicina di caps in nazionale maggiore (non so quanti con l’Italia A), ma in azzurro comunque lo ricordo molto valido…c’è da dire che in terza linea c’erano anche altri giocatori più forti, ma Zaffiri resta sempre un grande atleta, uno dei pochi aquilani dell’ultima generazione con un prestigioso curriculum (non dimentichiamoci anche dei suoi anni a Parma e a Calvisano, e pensare che pure la Rugby Roma gli fece una proposta, ma lui rifiutò perchè eravamo nel periodo post-terremoto e lui volle restare vicino al club e alla sue gente), assieme al grande Masi, ma anche Caione e Castellani, almeno questi mi vengono in mente, poi ci sarebbe anche Venditti, ma lui è di Avezzano, non può essere considerato un aquilano puro…

      • Tomas 7 Agosto 2014, 18:02

        Zaffiri è stato un’ottima terza linea e secondo me meritava di giocare di più, ma si sa che la nazionale è un mondo a parte, e spesso i meriti non vengono riconosciuti. Ottimo professionista come hai evidenziato anche tu!

      • Sergio Martin 7 Agosto 2014, 23:20

        @San, non ti schermire! Ti leggono pure fior di tecnici…
        Zaffiri è stato e resterá sempre un grande.
        E in bocca al lupo a L’Aquila!

  13. fracassosandona 7 Agosto 2014, 18:43

    secondi voi, chi retrocede tra Prato e L’Aquila?

    Se foste il presidente di squadre come Lazio o San Donà non avreste tenuto un po’ di soldini in tasca quest’anno per investire di più l’anno in cui non ci saranno squadre materasso in eccellenza?

    • gian 7 Agosto 2014, 19:04

      a oggi direi prato, non ha neanche chi apre gli spogliatoi e accende il boiler, ma bisogna sempre aspettare il campo, prima di parlare.
      Il discorso investimenti è complesso, fare una stagione anonima ti fa risparmiare, ma non porta soldi, io preferirei arrivare penultimo in un campionato combattuto, che secondo in un campionato inutile, nel primo caso ho interesse e sponsor, nel secondo, magari, perdo anche il poco che ho.
      per me la logica da tenere è questa, senza farla fuori dal vaso col rischio di saltare, cercare di rafforzare il più possibile la squadra, più competitivo è il campionato, meno importante la posizione finale (parliamo chiaramente della parte business), la parte sportiva è un’altra cosa, ma se tutti aspettano lo zio d’america per essere competitive, poi il campionato se lo giocano per anni 3/4 e, come dicevo riguardo a rovigo, il progetto per una squadra deve essere pluriennale, non spot, quindi i rafforzamenti ci stanno sempre, fatti con senno

    • Katmandu 7 Agosto 2014, 19:29

      fracasso proprio perchè quest’anno ci son già da luglio due indiziate per retrocedere credo che la forbice (o spero) tra la quarta piazza e l’ottava sarà molto più che combattuta, posto che le prime due son fuori target per chiunque e che Mojan dovrebbe esser sicura della terza piazza, indicami la quarta formazione, almeno sulla carta che potrebbe raggiungere i PO, io tra Sandonà, FFOO, Petrarca, Lazio non sapreti e non taglierei fuori nemmeno Viadana

  14. Katmandu 7 Agosto 2014, 19:22

    ok dopo svariati giorni vorrei fare un discorso al mio amico San Isidro.
    domanda ammesso e non concesso che siamo in un mondo Ideale in cui tutte le società pagano i giusti stipendi e che la classifica a fine anno rispecchia più o meno gli investimenti fatti durante il corso della stagione, ti chiedo, se un presidente vuole fare un investimento e pagare fior di quattrini una riserva dei Tigers, squadra presa a caso, chi gliene può fare una colpa? e ancora meglio chi glielo può impedire? un dirigente in un mondo ideale dovrebbe fare il meglio per la sua società, questo non sempre accade ma a me pare che la maggior parte degli stranieri passati per il tanto bistrattato campionato italiano di eccellenza sian nella stra grande maggioranza dei casi migliori dei ragazzi italiani, quindi i vari Cornwell Swaneepool Haimona e anche il tanto criticato per la difesa Rodriguiez son già più forti di un qualsiasi giocatore medio italiano, vai a dire a Steyn che deve stare in panca perchè deve giocare Mbandà, anche se il milanese è uno forte non è nemmeno paragonabile al SA. Io ho visto a TV il grande sergione giocare titolare quando era ancora un imberbe e non sfigurava, se uno è forte deve giocare e l’allenatore e la dirigenza ha il sacrosanto diritto di mettere in piedi la migliore squadra possibile immaginabile, anche perchè si potrebbe innescare nu movimento positivo se una squadra vince, ho letto qua che uno solo per l’arrivo di non so quale giocatore a Padova era disposto a fare l’abbonamento, insomma son segnali importanti che non vanno sottovalutati.
    seconda parte del discorso, una squadra che si si iscrive senza giocatori di qualità nel campionato in cui partecipa, sarebbe da prendere la dirigenza e prenderla a scarpate da qua (Sacile) fino a casa tua, ora il discorso è questo, non puoi prendere una manica di ventenni anche di belle speranze e che magari hanno pure fatto bene in giovanile e buttarli in un campionato senior senza giocatori che sanno come vincere le partite a quel livello, ora la mia storia la conoscete, dalla giovanile alla prima vittoria senior, ci abbiamo impiegato un campionato e mezzo con una squadra che aveva un età media molto vicina ai 20 anni. non si vincono le partite con i soli giovani e sicuramente per i giovani quello se non è un anno buttato poco ci manca e un anno senza vittorie fa male in testa e le botte son pure più dolorose, quindi io non esulto se l’eccellenza viene invasa dagli stranieri, ma nemmeno se diventa un campionato U23

    • gian 7 Agosto 2014, 20:34

      hai perfettamente ragione, ma su una cosa @san non può che essere appoggiato, se mai fai giocare un ragazzo, sperando che maturi come i peri sugli alberi, mai avrai dei giocatori di livello, è vero che ci sono ragazzi di classe cristallina come parisse, ma è anche vero che ci sono ragazzi che sono buoni, senza essere ottimi, che quando sbattono il muso sui grandi hanno una crescita esponenziale (succede anche il contrario, eh), mandarli al massacro no, ma neanche metterli in panca e dire “tranquillo che prima o poi ti provo” o lasciarli fuori rosa per il “forte già rodato” di turno senza avere altre possibilità, da noi troppo spesso manca l’equilibrio tra competitività e crescita, se hai i soldi fai la squadra di “figurine” (ho già usato questo termine in un altro post e continuo ad usarlo perché rende l’idea, non per mancare di rispetto a chicchessia), se hai le pezze al cu@o, usi il vivaio e testi ragazzi.

    • gian 7 Agosto 2014, 20:38

      tra l’altro gli stranieri che vengono qua sono pro la cui occupazione principale, o comunque primaria, è giocare a rugby, molti dei nostri ragazzi sono, invece, dei semipro che devono sacrificare allo sport altro, sia esso studio, piuttosto che una qualche attività, fa una certa differenza, soprattutto a livelli non eccelsi

      • Katmandu 7 Agosto 2014, 21:58

        Gian come dici tu è ” ‘l can kel’se morde a coda” (mejo se è un can de Trieste) ma un allenatore ha l’obbligo morale di mettere in campo la miglior squadra per vincere, a meno che la stagione non sia buttata in vacca, e allora un paio di esperimenti si possono pure fare, alla fine chiedo una cosa se hai un pilone Italiano Mario Rossi di 19 anni che ha spaccato tutti nel campionato U20 che si trova di fronte James I’llBrokeyourback che è 20 anni che calca i campi in galles con qualche sporadica panchina in CL come finisce? e se su questo ci mettiamo sopra una seconda tale Salvatore Catena di 20 anni anche lui un mezzo campione in under e di fronte in touche Frank Strong-man che fino all’anno passato era titolare in championship come va a finire? e mettiamoci sopra che tale Brambilla Fumagalli a centro si trova di fronte il fijiano Samuela ‘nafigadelegno entrambi di 21 anni chi vince?
        una squadra ha degli equilibri delicati e non mi pare che le società italiane non abbiano mai fatto giocare i giovani italiani se questi eran meglio degli stranieri ma al momento i nostri prospetti migliori son dietro a questa gente bisogna essere realisti, anzi credo che i giovani possono solo che migliorare a stare a contatto con gente migliore
        inoltre per chiudere non si può fare un campionato senza gente esperta inoltre i giovani da testare (diciamo con meno di 25 partite intere sulle spalle) in una squadra a partita non possono essere più di 3 altrimenti si rischia di fare peggio, non dimentichiamoci che il rugby è uno sport di combattimento (o di contatto che dir si voglia) e se ad un giocatore ancora non formato definitivamente si insinua in lui anche solo il dubbio di non essere all’altezza ci vorranno mesi per recuperarlo, se questo discorso lo facciamo con una squadra intera è finita

  15. Tomas 7 Agosto 2014, 19:45

    Concordo.
    Ognuno è libero di fare con i propri soldi ciò che vuole (guarda gli sceicchi o i russi nel calcio!) e gli stranieri non tolgono posto ai giovani, ma insegnano loro a giocare! (ovviamente con dei limiti, quelli di oggi mi sembrano giusti)
    Il dilettantismo è roba di vent’anni fa o da nazioni non sviluppate in questo sport.
    Tornare al dilettantismo vuol dire tornare indietro ……
    E per quanto riguarda il discorso Capitolina: perdere tutte le partite è deprimente per chi le gioca e chi le va a vedere (finchè non si stufa!)
    Con la passione non mangi! I giocatori, sia pur bravi, per migliorare devono allenarsi, tutti i giorni, mattina e pomeriggio, sennò si resta nella propria mediocrità (serie inferiori) ……

    • San Isidro 8 Agosto 2014, 04:33

      mi pare che l’Argentina poggi su un sano dilettantismo…naturalmente la forza dei Pumas sono i professionisti “europei”, ma i giocatori del domestic argentino che giocano sia i TM che il Rugby Championship (e la lista di questi atleti è molto lunga) se la cava a certi livelli…ok, sistema formativo differente, altro pianeta ovale, ma intanto i loro campionati domestici sono una spanna sopra l’Eccellenza (URBA su tutti)…e l’Argentina non mi pare “una nazione non sviluppata in questo sport”…

  16. San Isidro 8 Agosto 2014, 05:21

    Ragazzi, non so se avete letto bene quello che ho scritto, non ho parlato esclusivamente di giovani da lanciare, ma di “atleti di formazione italiana”…
    La mia riflessione è questa: ormai siamo entrati in un sistema per franchigie, la prossima sarà la quinta stagione che facciamo il campionato celtico, il vero professionismo, il vero alto livello sono le due franchigie e basta, Zebre e Treviso, punto. L’Eccellenza (campionato al quale sono comunque molto affezionato) non può essere un torneo pro in virtù del fatto che non rappresenta più il massimo livello del nostro rugby…non ha senso avere una realtà di club pro quando hai già due superclub professionistici che fanno un vero torneo pro. Tra l’altro quello dell’Eccellenza è un finto professionismo perchè, eccezion fatta per le Fiamme Oro, solo alcune realtà possono permettersi una dimensione pro. Allora a questo punto meglio che il nostro campionato di club sia una palestra per approdare al gradino più alto, alle franchigie, e se arrivano stranieri nei club è ovvio che tolgono spazio ai giocatori di formazione italiana e ai giovani che invece dovrebbero fare più minutaggi in vista del salto di livello…tra l’altro trovo del tutto insensato che alcuni club abbiano stranieri anche più forti di quelli che magari sono alle Zebre o al Treviso, allora c’è qualcosa nel sistema che non va. Sul discorso dei budget, ovvio che ognuno spende come vuole, personalmente però imporrei un tetto alle società di Eccellenza oltre il quale non possono disporre e limitarei i giocatori stranieri nelle rose a non più di uno o due…quello della Capitolina è un modello sostenibile, mi spiace che non si sia capito questo, se tutte le società avessero seguito la via dell’URC anzittutto non ci sarebbero stati fallimenti, secondo poi di partite tra giovani belle combattute ne avremmo viste di più, di questo abbiamo bisogno a mio avviso: di club che indichino il rugby amatoriale come via sostenibile e che lancino in campo parecchi prospetti…poi magari qualche giocatore lo metti a regime pro, a diversi altri gli fai un contratto da semi-pro e la FIR dovrebbe far fare un percorso di crescita ai migliori atleti del campionato, eventualmente con degli allenamente speciali ogni tanto e aggregandoli per dei periodi alle franchigie, così dovrebbe essere…lo staniero che dal Super Rugby arriva a Calvisano può dare consigli certo (ma io non ho mai detto 0 stranieri, ho detto di limitarli a non più di due per roster), ma 1- è controproducente per se stesso (perchè uno con esperienze di rugby pro in Eccellenza non si migliora) 2- si, alzerà pure un pò il livello, ma per me lo falsa…si vede magari l’australiano di turno che passa in mezzo agli amatori come se niente fosse e fa 4 mete a partita 3-come detto toglie spazio ad un giocatore di formazione italiana…tutto questo ha senso? Per me no…semmai gli stanieri forti, o comunque con esperienze importanti, dovrebbero dare una mano nelle celtiche, non nei club d’Eccellenza…per me la via amatoriale, all’argentina, è quella sostenibile, il professionismo già ce l’abbiamo…in tutto questo purtroppo la FIR si ostina a non legare le accademie a Zebre e Treviso e a creare una vera filiera tra le due franchigie e i club del territorio, questo grava ancora di più sui problemi di formazione e nello sviluppo degli atleti domestici…
    Comunque queste sono solo mie opinioni, ovvio che si può anche disaccordare, ma personalmente ritengo che ci siano parecchi discorsi da tifoso, ovvio che ognuno vorrebbe che il suo Petrarca, il suo Rovigo, il suo Calvisano spacchi il mondo ed arrivi in finale di ogni titolo grazie anche all’apporto di stranieri, ma penso che si debba ragionare anche in un’altra ottica: i club non sono più la dimensione più alta del rugby italiano e forse se ci fosse un valido atleta di formazione italiana al posto del sudafricano o dell’isolano probabilmente il nostro movimento ne guadagnerebbe di più, anche in ottica azzurra…

  17. Alberto da Giussano 8 Agosto 2014, 06:20

    @San, il tuo panegirico nei confronti della scelta aquilana, è troppo facile da attaccare e non voglio farlo. E’ come quel missionario che in Africa si fa fotografare con la chiesa piena di fedeli durante i temporali.
    L’unica cosa valida di questo esperimento è questa: se per caso l’Aquila arrivasse terzultima, vuole dire che , in giro per l’italia, ci sono un sacco di buoni giocatori tali da giustificare un campionato d’eccellenza a 10 squadre, ma se Prato e l’Aquila arrivano ultime , non importa l’ordine, con 40/50 punti sul groppone, ad ogni incontro,altri discorsi non stanno in piedi!

    • San Isidro 8 Agosto 2014, 15:07

      vabbè, poi me la spieghi…
      comunque tutto quello che dovevo dire l’ho scritto nel commento di sopra…è una mia opinione, naturalmente si può anche non concordare…detto ciò, a me club pieni di stranieri per un campionato di basso livello come l’Eccellenza non vanno giù, bisogna far crescere e far giocare i ragazzi e gli atleti di formazione italiana!

  18. malpensante 8 Agosto 2014, 09:01

    Secondo me i discorsi di San stanno in piedi, indipendentemente da L’Aquila. Se la finale è stata una partita da campionato professionistico (ma ci metto dentro le tre che ho visto allo stadio di Calvisano e Rovigo e le cinque di Viadana, per stare sulle prime), allora ha torto San su tutta la linea. A me per esempio è piaciuta Petrarca Capitolina vista in tv, e anche un paio di A viste sul campo. E di sicuro andrei a vedere volentieri dei campionati giovanili belli ricchi (al posto delle mance e delle elemosine attuali, a gentile concessione). Metti 4-5 milioni di contributi e premi per i campionati u16 e u18 e vedi che arrivano i tecnici per i giovani e si moltiplicano i prospetti, anziché i fallimenti e gli arbitrati. Mettine più o meno altrettanti sui club per le scuole (e separa finalmente i tesserati veri da quelli elettorali), e poi riparliamo dei poareti ovali. D’altra parte, l’esempio del minibasket l’hai fatto tu, ed è un eccellente esempio.

    • Alberto da Giussano 8 Agosto 2014, 09:38

      La strada deve essere quella, hai ragione. Ogni occasione deve essere usata per generare interesse e competizione vera.

      • GiorgioXT 8 Agosto 2014, 11:29

        Ed invece abbiamo trasformato le serie A1-A2 in una “B Super”, ed eliminato i campionati giovanili nazionali …

  19. maxetere 8 Agosto 2014, 11:20

    Foto di 4 minuti fa:
    http://instagram.com/p/rboRPupY2C/

    la squadra sulla vetta del Gran Sasso per un “Team building” in compagnia del soccorso alpino della GDF. Si possono riconoscere Valerio Santillo e Maurizio Zaffiri che, a quanto pare, sono ancora in squadra. Ora non so se il buon Zaffiri continui a giocare o no.

    Ho notizia di due amichevoli:
    – Il 13 di settembre L’Aquila se la vedrà con le Fiamme sul sintetico di Ponte Galeria.
    – Il 19 settembre in casa Capitolina triangolare con la Lazio.

    • San Isidro 8 Agosto 2014, 15:13

      grazie delle info!
      il triangolare in casa della Capitolina mi stuzzica, cercherò di esserci…

  20. osservatore 8 Agosto 2014, 21:40

    il problema dell’aquila è che non c’è un euro,i giocatori che sono rimasti sono rimasti sapendo che non prenderanno un euro ,anche se gli vengono promessi,quindi chi è potuto andare via si è giustamente dileguato,si ringraziano per questo le precedenti dirigenze degli anni scorsi,che poi tra l’altro tirano le file ancora adesso sotto mentite spoglie

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