Il coach francese in una lunga intervista approccia lo sport da una prospettiva più ampia
Jacques Brunel: in Italia poca educazione allo sport
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Cosa vuol dire che il rugby in Italia era un mondo sommerso? E l’italiano per natura è capriccioso? Anche oriundi-equiparati?
devi essere piu’ ubbidiente.
disubbidire sempre!
(“l’Italia è indietro, a scuola l’educazione fisica è un’ora di ricreazione”) sono daccordo, ma non solo nello sport e’ indietro, purtroppo, e’ indietro in “quasi” tutti i campi (politica,sport,lavoro,educazione civica,ecc ecc…)
(“gli italiani sono meno ubbidienti e non hanno la continuità e la capacità di concentrazione dei francesi”).questa e’ una cazzata,e per altro non hanno assunto un tecnico francese perche’ eravamo simili hai nostri cuginetti francofoni o sbaglio…
Ahi ahi, sig. Brunel, quindi anche per lei ” italiani no buoni per il rugby “, Mannaggia cosa cavolo abbiamo cambiato allenatore se il risultato finale è identico?
il risultato finale fino ad oggi e’ peggiore.
Condivido !!!!!!
Ma che stronzo
Brunel dice bene , tutto il movimento compresi i vertici federali mancano di coesione , la scuola ha da poco tagliato l’educazione fisica per motivi di bagget , non sono d’accordo sull’indisciplina dei giocatori italiani rispetto ai francesi per i primi si riconduce tutto a quanto scritto sopra , sul caso Bergamasco non ne farei un dramma ho visto e sentito di peggio in giro per Ovalia .
va beh. condivido sull’impazienza (ma su alcune cose s’e’ gia’ aspettato troppo). ma certe altre situazione sono difficile da commentare.
la Francescato non e’ li’ da 6 mesi, non seguiamo le generalizzazioni paracule dette per compiacere chi gli oaga lo stipendio e puo’ licenziarlo!
“ma su alcune cose s’e’ gia’ aspettato troppo” era riferito proprio a quello.
Caro Brunel dopo aver mancato tutti gli obiettivi sbandierati ora manchi di tatto accusando il movimento italia nel suo complesso , se fosse un movimento vincente probabilmente non avremmo chiamato un allenatore di club francese dimenticando magari qualche tecnico italiano di pari valore .
Ho finalmente capito lo stipendio da tecnico di prima fascia: lo pagano a chiacchiere.
vabbeh quella sulk’educazione fisica e’ una gran banalita’ discussa e eidiscussa non solo dagli amanti del rugby, quella sull’ubbedienza mi sa di “non sino io che canno tattica sono loro che non mi obbediscono”, sulke Accademie….ehm la Francescato non e’ in piedi da 6 mesi ma da molto di piu’ sono passati un 2-300 atleti gia’ nel suo programma…vediamo di non fare di tutta un’etba un fascio quindi quando si parla di Accademie.
spero qualcuno posti link intera intervista cosi’ da vedere il resto.
direi che basta e avanza questo Stefo..
zero speranze!
certo non aspettavamo lui per sapere ste cose sullo sport in italia, sai che novità!
mi sa che è come dice mal, lo pagano a cottimo sulle “chiacchiere”! e bene pure!
@Stefo ciao sai Brunel pensa che ci sia solo dal 2013 da quando è a Parma cazz…quando era a Tirrenia così lontana da dove vive è come non ci fosse stata 🙂
Perché Brunel non ci spiega come fanno le Samoa a stare nelle prime 10 del mondo giocando assieme qualche partita all’anno ? Non credo siano più ordinati e ubbidienti e nemmeno che possiedano un movimento più forte alla base .
Questione di motivazioni: se scendono sotto il 12°, li mangiano.
Parallelismo furoviante Amedeo, hanno un settore formativo povero ma che funziona, cheh e’ esattamente il nostro problema principale.
pero’ capisco quello che vuoi dire, l’affermazione di Brunel e’ assurda.
…Italiani non hanno la continuità e la capacità di concentrazione dei francesi …
Sarà, però è conclamato che tacconiamo molto meglio dei galletti !!
Italiano, pizza baffi neri e mandolino
Ahahah!
tacconare…non lo sentivo da 40 anni.
berton, spiega ai più giovani cosa sia ‘sta roba
Tacconare, tamburare…
Però, scusa, non va spiegato alla…concorrenza !
Va “illustrato” alle giovani…
chapeau
gianni numero 1 🙂
Condivido tutto tranne la disciplina che siamo dietro ai francesi (non penso proprio) inoltre “Le accademie hanno soltanto sei mesi di vita” le accademie han più di sei mesi!
quindi concordi solo con la banalita’ sull’educazione fisica…
A me continua comunque a dare l’dea di bravo omino in buona fede. Mi piacerebbe , comunque che fosse più sfruttato dalle società per estorcergli qualche conoscenza utile anche ai ns. tecnici.
Continuo comunque ad immaginarmi Casellato al suo posto e francamente….. almeno queste banalità ce le risparmieremmo.
Sull’omino concordo, ma solo su quello. Le Celtiche non le ha mai cagate neanche di striscio, se non per chiedere la testa di Smith e cercar di piazzare son ami agli Aironi, peraltro riuscendoci alle Zebre.
Veramente agli Aironi, l’unico piazzato che si conosca, è l’attuale allenatore del Calvisano. Potresti spiegarci, perché durò poche settimane?
Quel che si chiama una sveltina.
come mai?
Chiedere a Tonni ( prima: “Siamo felici di poter accogliere nella famiglia degli Aironi un tecnico di grande preparazione e con alle spalle alcuni risultati importanti come Gianluca Guidi, e siamo certi che potrà dare un contributo sostanziale allo sviluppo del gioco dei nostri trequarti”;
poi :”Ringraziamo lui e la FIR ma la nostra linea tecnica è diversa“). A parere di un modesto malpensante una marchetta durata un mesetto, il tempo di capire che non è dandolo via che salvi il culo. A maggio, come allenatore dei tre quarti e skill arrivò Gruff che era già in parola.
Eh, ma Casellato, ha rotto il patto che c’era fra noi.
Brunel non sbaglia nella sostanza, nella forma..conta poco. Nel rugby siamo poco disciplinati ed è difficile, anche e sopratutto nel Club, vedere la disciplina al servizio del team. EdFisica scolastica: non è stata eliminata (per fortuna) ma ancora tutto è lasciato alla buona volontà del docente di turno. Di sicuro si fa poca motricità, ma sopratutto mancano le competenze di prerequisito. In tutto il mondo, la scuola permette acquisizioni anche di qualità (da noi sembra che ci voglia per forza il libro di testo……..cazzate e amenità simili, con lòa complicità delle Famiglie); da noi non si arriva a 2 ore/settimana più 6 ore di gruppo Sportivo, quando possibile. Il Rugby Club italiano, poi, continui pure a investire sul volontariato…e queste sono solo le avvisaglie di uno sprofondamento che diventerà incolmabile. Spero, ovvio, di sbagliarmi. Buon rugby
Su questo tema , circa un mese fa abbiamo scritto , in due ruprese, più di 400 post. Non solo tutti hanno figli , fratelli o nipoti che vanno a scuola, ma molti hanno rapporti diretti con insegnanti e dirigenti scolastici e il risibile e ridicolo uso che a scuola viene fatto dell’ orea di educazione fisica è ben noto e presente. Ciò che è altrettanto gratuito e fuori luogo, perché del tutto fuori delle sue competenze, è che queste cose le “affronti” ( diciamo !) il selezionatore della nazionale di Rugby.
AdG questa volta te lo appoggio come direbbe gsp ma non farti idee strane 🙂
L’unica cosa degna di nota che ha detto Brunel e’ quella sulla scuola, che come noti e’ ben noto ed io aggiungo da parecchio tempo quindi non ci dice nulla di nuovo, che poi sia al di fuori delle sue competenze anche concordo, visto che non e’ che dica “visto questo problema noi del rugby dovremmo fare a, b, c” ma si limita a notare il problema.
Per il resto @cainerandrea: tra attacco alle prime donne e discorso dei disubbedienti a me sa tanto di “no non sono io che sto facendo degli errori tattici o di preparazione delle partite da piu’ di un anno, sono loro che sono o prime donne o disubbedienti”…insomma continua a non assumersi una responsabilita’ che sia una del filotto di 14 partite per la maggior parte oscene.
Quoto. Jacques, mica siamo scemi. È inutile che tenti di farci vedere il dito, perché stiamo tutti ben puntati con gli occhi sulla luna sullo sfondo, che è questo anno abbondante di sconfitte penose… Meno chiacchiere e distintivo, e più fatti. Zo c’entra la scuola ecc.? Lo sappiamo tutti, e infatti le famiglie pagano fior di soldi per mandare i figli agli sport il pomeriggio. E poi la concentrazione…la disciplina…Io di medaglie d’oro vinte da Italiani in un sacco di sport, come nella scherma, ad esempio, me ne ricordo tante. Da Francesi, boh… Brunel, fai bene il tuo lavoro, va, che ti pagano bene per quello…
Ciao Sergio, ti rispondo qua…guarda Michelone mi ha detto che non segue molto il blog, comunque appena l’ho fermato è stato molto gentile e disponibile, come un vero rugbysta d’altronde…ha detto che un’altra stagione sul campo se la fa, mi ha detto “si dai un’altra vediamo se la reggo”…
Ciao, @San. Grazie. Grande, Michelone! Certamente, che ce la fa, a fare un’altra stagione, e pure ad alti livelelli. E noi lo andremo a vedere!
L’unic
l’unica cosa che non ha detto il buon baffone e che a me spiega tutto …come ha scritto Stefo”il filotto di 14 partite” è il risultato della “rendita di posizione” che si crea da noi.
Non avendo un parco giocatori tale da far paura per la concorrenza, i soliti noti fanno un po’quello che gli pare , fiduciosi della quasi impunità del loro non giocare/giocare male.
tutto il resto sono stronzate, perchè il discorso scuola continua da decenni mentre i paragoni con i franzosi fanno cagare…vorrei vedere loro con una sola trentina di giocatori validi per la nazionale.
non gli manca molto, tranquillo 😉
🙂
Scusa @mal, ma il secondo dei fratelli Magri ( il più giovane) dopo i Crociati che fine ha fatto?
Enrico era andato da Reggio a Rovigo questo inverno, non so se è ancora lì.
un’accozzaglia di banalità fuori dal comune, una idea di base giusta e che mi fa tremare, sì, gli italiani tendono a non ci metterci il cuore che ci vuole, a nessun livello, per un motivo o per l’altro, fino a quando non supereremo questo limite continueremo a “no esser tres buonì pur le regbì”
l’Italia a rugby non ha mai fatto risultati eclatanti, non si è mai erta a superpotenza del rugby (miglior ranking n. 8), ma ha avuto delle annate dignitose…
ciò non toglie che neanche allora educazione fisica a scuola fosse presa seriamente, non ci fossero le accademie e non avessimo nemmeno due team in pro12…
i bambini viziati dovrebbero vivere anche nelle isole britanniche ed in francia, per cui non ne faccio nemmeno una questione di temperamento generazionale…
gli altri sono progrediti, noi no…
non ho dubbi che fosse stato abituato a lavorare con materiale migliore di quello che ora a disposizione, ciò non toglie che neanche lui è il miglior tecnico sulla piazza e francamente dubito che avrebbe potuto allenare una nazionale del sei nazioni senza “abbassarsi” a venire da noi…
caro Brunel, chi si somiglia si piglia…
siamo sempre li alla fine.. alla stagnazione solita dopo un pò di anni ecco il Ct di turno che trova fuori scuse varie per gli insuccessi più o meno evidenti che si hanno…vedremo il prossimo tecnico italiano che dirà…
Ps certo che con queste scuse andare verso i mondiali cominciando a farneticare cosi non porta certo bene….
boh però se non gli si ubbidisce che resta lì a fare?
Così concentrati questi francesi che negli ultimi 6 nazioni hanno perso ben due volte con i disubbidienti italiani……..
Poi,Brunel quindi visto che non ce l educazione sportiva in Italia e non si fa ginnastica come è possibile che l Italia del calcio ha vinto quattro mondiali,l italvolley diversi titoli così come l Italia della pallanuoto…. Così come in tutte le altre sportive olimpiche ,nuoto,atletica…..ce lo spieghi????
Ecco la risposta, me l’ha allungata cortesemente e solo per te Manghi, intanto che lo scarrozzava per il consueto approfondito tour tecnico alle più frizzanti realtà locali.
@Francesco.Strano d’accordo con te…in italia quando vinciamo è perchè siamo bravi ed anzi siamo più bravi di altri (vedi francesi) visto il divario che c’è tra tempo dedicato all’ educazione fisica ed impianti sportivi