Una nota della federazione annuncia una decisione che farà discutere non poco
La FIR stoppa Zanovello, non sarà consigliere per incompatibilità
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Cioè fatemi capire il presidente (sulla carta e di fatto) non può avere incarichi in Fir, ma cosa mo ricorda questa cosa?!?!? Non mi vien in mente nulla
Il bue che dà del cornuto al musso.
Vabbè dai, siamo veramente ai cavilli dei cavilli… Chi è il secondo dei non eletti? Immagino non un uomo di Zatta…
Figuriamoci se potevano accettare una persona ONESTA e CAPACE come Zanovello , da SEMPRE SCHIERATO PER LA TRASPARENZA !
Ormai non c’è nemmeno la parvenza di democrazia , siamo veramente alla Romania di Ceasecescu.
“Attenzione! Abbandonare la nave! Abbandonare la nave! Munirsi dei giubbotti di sicurezza…”
*mannaggia, erano i giubbotti di salvataggio… mi sa che e’ l’eta’ che avanza…
scusa che fine ha fatto il dittatore Rumeno?
Se c’è incompatibilità e l’ha rilevata il CONI, c’è incompatibilità…inutile far polemiche…resta piuttosto da verificare se lo stesso metro sia stato sempre usato con tutti ed in tutte le occasioni…
In ogni caso, siamo in guerra aperta da anni, mica ci si poveva aspettare altro…
Frank, se il primo dei non eletti fosse stato della cordata, non avrebbero scomodato il CONI. E avrebbero lasciato agli oppositori la rogna di spulciare i regolamenti.
Roberto Besio 18501 voti – eletto
————-
Roberto Zanovello 15741 voti – non eletto
————-
Franz Mauthe von Degerfeld voti 15040 – non eletto
Giulio Donati 13891 voti – non eletto
Luigi Torretti 12881 voti – non eletto
Alberto Villa 7788 voti – non eletto
Stefano Baia-Curioni 2936 voti – non eletto
Biagio Vinella 2095 voti – non eletto
Diego D’Orazio 2028 voti – non eletto
Cesare Maia 1995 voti – non eletto
Enzo Guastella 1259 voti – non eletto
Giancarlo Liberati 1153 voti – non eletto
Vittorio Munari 615 voti – non eletto
cacchio ha preso più voti la LOV di tutti questi messi insieme…
…Dai Suvvia, le regole sono regole e vanno rispettate. Se era piu’ furbo chiamava il Gavazzi e si faceva dare la “ricetta” per aggirare l’ostacolo….
Certo che questo ogni giorno lancia uno spot migliore dell’altro per il mondo del rugby…o è molto più avanti noi e pertanto non siamo ancora in grado di capirlo…o ha preso troppo alla lettera il famoso motto andreottiano “anche male purchè se ne parli!”…
…il dispiacere ed il senso di nausea aumentano di giorno in giorno…
Scusa , non che cambi la sostanza del tuo discorso, ma la frase è un aforisma di Oscar Wilde ” There is only one thing in the world worse than being talked about, and that is not being talked about “.
Illuminante… pur essendo “il ritratto di Dorian Gray” uno dei mie libri preferiti, non lo sapevo… Son pentito di averlo scritto…anche solo accostare lontanamente Wilde a Gavazzi mi sembra davvero offensivo…per il primo naturalmente!
In realtà a me dava più noia l’attribuire ad Andreotti, meriti che non ha avuto. Pur essendo stata una persona di grande spirito e ironia.
in effetti…dovrò far ammenda per tutte le volte che l’ho usata o anche solo pensata improriamente… spero che l’ignoranza possa essere utilizzata a mia parziale discolpa…
Ma Zanovello aveva rinunciato alla carica o no?Cosa vuol dire “in effetti ha conservato la carica di Presidente del CUS Padova”?Che non era presidente di nome ma di fatto?Perche’ e’ l’unico cosi’?Bella presa per i fondelli.
mi sembra che si dica che e’ il tesseramento che non ti da’ la possibilita’ di essere eletto in consiglio oppure mi sbaglio ?
Parlano di carica e tesseramento alla fine…comunque il regolamnto dice una cosa doveva risolverla Zanovello per primo, ma se si pensa che chi comanda e’ proprietario di una quota consistente di un club non si puo’ che sentirsi presi per il culo.
esatto
viene sempre da pensare male perche’ il pesce puzza dalla testa parlando della parrocchieta rugbystica italiana
Non entro nel merito della sostanza del discorso riguardante la presunta incompatibilità di A.G., sulla quale potrebbe essere che abbiamo opinioni differenti, ma l’incompatibilità cui fa riferimento l’articolo è la più elementare da quando esistono il CONI e le Federazioni, e non credo possa suscitare grandi discussioni.
AdG infatti dico che se le regole son quelle Zanovello doveva agire in base a tali regole…se vuoi posso essere piu’ esplicito se non si e’ dimesso da tutte le cariche in seno al CUS e’ stato un mona…resta che pero’ il comunicato stesso dice che aveva comunicato la rinuncia a tutte le cariche ma che “in effetti” era ancora Presidente…cosa vuol dire?
Sul conflitto d’interessi di AG manco entro, so gia’ che dirai che non c’e’ a termini di regolamento…ed effettivamente il regolamento non vieta di essere proprietari di quote consistenti del club, ma il fatto che il regolamento non preveda una cosa non significa che il conflitto d’interessi non esista nel caso e per me essere proprietario del piu’ del 20% di un club e’ essere in conflitto d’interessi e dire “esco dalla stanza quando si parla di Calvisano” non lo elimina.
Il regolamento del CONI è chiarissimo su questo. Se sei tesserato come presidente non puoi essere letto. Il cus ha tentato la strada della sezione interna, ma non sposta il problema.
Per quanto riguarda A.G. e il Calvisano, l’incompatibilità formalmente non esiste. Fossi stato io al suo posto avrei intestato le quote ad una fiduciaria e le discussioni non sarebbero nemmeno cominciate. Secondo me , non ci ha nemmeno pensato al fatto era una posizione difficile da difendere la sua, al di làdella correttezza formale, e si è trovato addosso il tiro incrociato. A quel punto non ha avuto il coraggio di ammettere l’errore.
AdG siamo d’accordo sul regolamento ma: “Il Sig. Zanovello aveva comunicato alla FIR di rinunciare a qualsiasi carica sociale, ma in effetti ha conservato la carica di Presidente del CUS Padova…” si era dimesso o no?Cosa vuol dire “in effetti”?Che si era formalmente dimesso ma agiva da Presidente del CUS?Siamo sicuri sia l’unico in giro a fare cosi’ (senza riferimenti specifici sottolieno)?
Su AG, di nuovo che il regolamento non includa l’incompatibilita’ del caso non significa che il conflitto d’interessi non esista…se uno e’ Presidente di un organo a cui un club di cui lui e’ proprietario e’ affiliato mi sembra abbastanza banale il conflitto d’interessi…se domani per esempio Calvisano riceve fondi federali per rifarsi lo stadio e magari quei fondi vengono negati ad un altro club sfido chiunque compreso te a dire che non sia una materializzazione di quel conflitto d’interessi bela e buona.
Il fatto stesso che AG si difenda sulla base del regolamento ma ammetta che da sempre esce dalla stanza quando si parla di Calvisano invece AdG dimostra che e’ pienamente conscio di essere in una posizione formalmente non prevista ma sostanzialmente difficile, ma che se ne sbatte altamente.
non so se aiuta e puo’ essere che il sito non sia stato aggiornato. Zanovello sembra figurare ancora come presidente del CUS.
Scusa @stefo. Il problema di A.G. non è quello di essere socio del Calvisano, se il Calvisano fosse solo un’associazione sportiva e basta. Se fosse così, soltanto, l’incompatibilità non esisterebbe su nessun piano. Del resto Malagò è socio del circolo Aniene e nessuno , giustamente, dice nulla.
A.G. , invece, possiede una quota patrimoniale, “di un certo rilievo” di una società che è una srl, che ha in capo un diritto sportivo.
E su questo diritto sportivo, che ha comunque un valore patrimoniale, la sua attività potrebbe incidere. Quindi è l’entità della partecipazione che determina “moralmente” l’incompatibilità, non il fatto che sia socio.
Adg che e’ quelli che dico io…fatto sta che’ in conflitto d’interessi palese e li sa ma se ne sbatte beatamente
E ripeto anche per malago’ il fatto cge il regolamento non preveda e’ un vuoto legislativo da riempire…se malago’npuo’ trarre prifitto come socio destinandi al suo club fondi coni e’ un palese conflitto d’interessi piaccia o meno e’ cosi’
Non c’è vuoto legislativo. Perché il rappresentante degli allenatori Gaetaniello dovrebbe dimettersi da allenatore nel momento in cui viene eletto in seno al consiglio federale? Viene eletto appositamente per tutelarne gli interessi!
Il tesserato dell’associazione sportiva rugbistica, non trae alcun vantaggio personale da eventuali benefici che possono provenire alla sua società da delibere federali, in quanto l’associazione sportiva non ha scopo di lucro.
Il conflitto di interessi si basa sul fatto che tu abbia vantaggi permanenti da azioni scorrette.
La quota dell’associazione sportiva non è vendibile né rimborsabile.
AdG tu analizzi la cosa sulla base dell’attuale legislazione, se mi permetti io ritengo che il poprietario di un aquota rilevante della societa’ sportvia nel momento in cui viene eletto presidente federale della federazione sportiva cui la sua societa’ e’ affiliata sia in conflitto d’interessi…per te non lo e’ perche’ il regolamento non lo prevede…sono contento per te, io invece reputo che il conflitto d;interessi ci sia e sia palese e che solo le fette di prosciutto sugli occhi non permettano di vederlo! Il fatto che il REGOLAMENTO non preveda questa situazione come incompatibile e’ per me un vuoto legislativo, per te no?Amen, questione di opinioni, tu hai la tua io ho la mia, che pero’ nel mondo reale l’esistenza di un interesse secondario privato e/o personale interferisca o possa anche solo potenzialmente interferire con quello che dovrebbe essere l’interesse primario di una persona in una carica pubblica e’ la definizione piu; basilare possibile ed immaginabile di conflitto d’interessi.
L’esempio di Gaetaniello e’ un esempio che non calza minimamente con la situazione di Gavazzi, apples and oranges proprio…senza offese e’ un esempio che non avrebbe portato neanche Gehdini in difesa di Berlusconi.
E ribadisco le risposte di Gavazzi alle domande al riguardo sottolineano chiaramente che Gavazzi sa benissimo di poter essere Presidente federale e proprietario di club solo ed unicamente perche’ il regolamento non prevede questa incompatibilita’….erroneamente non la prevede!
No @stefo ti ho scritto che secondo me, Gavazzi avrebbe dovuto liberarsi delle quote del Calvisano. Ma per i motivi che ti ho esposto.
Secondo me, un membro di un’associazione sportiva, nel momento in cui viene eletto presidente della federazione, non è necessario che si debba dimettere. Ti faccio un altro esempio.
Tiro a Volo. Per sparare e fare gare devi essere socio di un club. Ti sembra corretto che il presidente della federazione di tiro a volo non possa più sparare, nemmeno nella gara del suo club perché tu ritieni che il suo status di socio della società di tiro a volo è incompatibile con la sua funzione di Presidente della federazione ?
Idem per un golfista. Chi diventa presidente della federazione non più giocare a Golf né fare alcuna gara perché tu ritieni che sia incompatibile. Non ti sembra troppo?
AdG continui a fare esempi che non sono paragonabili …non sono la stessa cosa come situazione.
Gavazzi doveva vandere le sue quote?Certo che doveva ed avrebbe cosi’ evitato molte discussioni avvenuto e che verranno…ma purtroppo pur se conscio del problema se ne sbatte e si nasconde dietro il “regolamento non prevede”.
Ti ho già detto che qualunque persona assennata, l’avrebbe fatto o avrebbe dovuto farlo.
ALEGIALLONERO UNO DI NOI
Solo per capire una coscia, senza…ironia.
Ma sto primo dei subentrabili, tale Franz Mauthe Von Degergfeld, della Panzer Division, ja, era nella lista vincente ?
Perché in quel caso, ragazzi, sta arrivando il ventennio di Benito Gavazzi…
Mi pare sia presidente comitato regionale Piemonte….mah!
E con l’elezione del barone si incassa anche il placet della Prussia…
In ogni caso Zanovello si è fatto per anni portabandiera della trasparenza, chiedendo ed ottenendo gli allora segretissimi bilanci FIR… insomma un altro “rompiballe” alla cui compagnia l’attuale dirigenza sembra voler proprio rinunciare…
peccato… in ogni caso il CUS di Padova non è propriamente un baracchino a cui è facile rinunciare e non escludo che il Presidente abbia semplicemente “comunicato di aver rinunciato a qualsiasi carica sociale” senza averlo effettivamente fatto:
http://www.cuspadova.it/organigramma.php
A risulta che i rapporti tra A.G. e Zanovello siano ottimi, sotto tutti i punti di vista. L’niziativa del CONI non è stata di sicuro sollecitata da A.G. ergo……..
si Gianni, presidente c. piemonte, scagnozzo conclamato del ducetto beone della bassa bresciana!
vorrebbero ricostruire “l’ asse”!
Ciao Mez.
Allora mi aspetto che S.E. Il Cavaliere d’Italia, Benito Gavazzi, farà di tutto per far entrare il XV ellenico nel 6N.
Così potrà annunciare :
– ” Spezzeremo le reni alla Grecia !!…e faremo verdi tutte le olive greche….-“
ahahahah! 🙂
Allora mi dispiace dirlo ma da discutere non c’è un bel niente ed ora vado a spiegare (se mi volete seguire meglio basta scrivere statuto FIR e statuto CUS padova, scaricarli e leggere rispettivamente gli art. 12 stat. FIR e 15 stat. CUS).
1. L’art. 12 dello statuto FIR prevede che il presidente, i consiglieri, ecc (soggetti di cui alle lett. a,b,n comma 1) siano tesserati solo in un secondo momento, successivo all’elezione. Tradotto: per farsi eleggere non bisogna essere già tesserati.
2. L’art. 15 del CUS prevede che il presidente abbia funzioni di rappresentanza sostanziale e processuale dell’ente.
Tradotto: firma gli atti ed è il soggetto che agisce/resiste in giudizio.
Giustamente si è rilevato che la delega (il comma 7 dell’art. 15 stat. CUS parla di delega per specifici affari, neanche per settori) è una questione meramente interna e non può rilevare nei confronti della FIR (o di un terzo qualsiasi, salvo adeguata pubblicità).
In parole povere non conta se di fatto non ha poteri, sulla carta li ha o potrebbe averli. Il fatto stesso di ricoprire la carica gli impedisce di essere eleggibile perchè rappresenta il CUS e perchè i presidenti di club devono essere tesserati (art. 15 statuto FIR, comma 1 lett. d), ma si è detto prima che per fare i consiglieri non bisogna essere già tesserati.
Per una volta, nessuno scandalo. Non tiratemi fuori la storia che Alfredo I è proprietario di una quota rilevante del club perchè non ha alcuna rilevanza. Gavazzi non è presidente del Calvisano ed è quello che si guarda. Finchè non ci sarà una norma che consenta di guardare ai rapporti di amministrazione di fatto (ce ne sono, ma non qui), c’è poco da lagnarsi.
Scusa Soa,
ma il tuo ultimo paragrafo mi suona troppo di pilatesca mentalità burocratica…
Par quasi di leggere un comunicato di…Equitalia. 🙂
Purtroppo le norme sono queste. Sarà la pratica da avvocato e la tesi in diritto commerciale, ma su queste cose sono abbastanza preciso. Se dicono cariche sociali e basta, contano quelle. Poi si può discutere sull’opportunità o meno di guardare solo a quelle: se vuoi il mio parere, guardare solo alla forma è una vaccata colossale. Però devi metterti dall’altra parte: se la norma dice solo cariche formali e non di fatto, uno si fa i suoi conti e non è giusto che sia punito per una cosa non prevista.
…In effetti, e’ stato giusto non condannare Cilnton per il blow job della Lewinsky.
Fortunatamente per te non conosci Equitalia. Di solito indicano:
-tributo evaso
-somma evasa
-interessi
-multa
2/3 righe. stop.
paga li buffi!
ahah…
Orca AdG mi spiace tu abbia avuto problemi con Equitalia.
Diritti d’autore non pagati in Italia. Ma alla fine tutto è andato posto, grazie dell’interessamento, sei molto caro!
però allora, se uno è già tesserato, non dovrebbe essere eleggibile, nel senso che è assurdo che uno tesserato possa venir eletto per rinunciare alla tessera per entrare in consiglio ed, in un secondo momento, riprendere la tessera…….
comunque zanovello non era già stato in consiglio? se sì (ma posso ricordare male io), perché l’altra volta non c’erano stati problemi e stavolta sì?
Non so se ci fosse già stato. Quanto al discorso tesseramento: i presidenti dei club sono tesserati FIR. Per diventare consiglieri FIR non bisogna essere preventivamente tesserati. Un presidente di club, dimettendosi, perde il tesseramento e lo riacquista o con l’elezione o con il rientro nella società. Mi pare strano che non ci sia un periodo di sanatoria in cui poter scegliere se mantenere la carica interna o accettare quella frutto dell’elezione.
In ogni caso, copio-incollo l’articolo in questione:
Art. 12 – I tesserati
1. Fanno parte della Federazione e a tale scopo devono essere tesserati:
a) Il Presidente della FIR, i Consiglieri Federali e gli altri dirigenti federali elettivi;
b) i membri di organi e commissioni federali nominati dal C.F.;
c) il Presidente Onorario ed i Membri Benemeriti;
d) il presidente e i dirigenti delle società affiliate;
e) i giocatori;
f) i tecnici;
g) i preparatori atletici;
h) i medici sociali;
i) i fisioterapisti
l) i massaggiatori;
m) gli arbitri;
n) selezionatori squadre nazionali;
o)commissari di campo;
2. I soggetti di cui alle lettere a), b), n) e o) vengono tesserati dal momento dell’elezione o della
nomina; quelli di cui alla lettera c) dal momento della proclamazione da parte dell’Assemblea
Generale; i soggetti di cui alle lettere d), e), g), h), i) e l) vengono tesserati solo dopo l’affiliazione
o la riaffiliazione della società di appartenenza; quelli di cui alla lettera, f) e m) vengono tesserati
dal momento dell’inquadramento nelle rispettive qualifiche.
3. Le procedure da seguire per ottenere il tesseramento sono demandate al Regolamento
Organico.
4. Il tesseramento cessa:
1. per morte del tesserato;
2. per mancato rinnovo nei termini previsti dal regolamento;
3. per decadenza dalle cariche federali;
4. per radiazione dalla FIR.;
5. perdita dei requisiti che lo hanno determinato;
6. per cessazione dell’affiliato ai sensi dell’art. 10 c. 1.
5. I Tesserati sono tenuti ad osservare le norme comportamentali previste dai principi fondamentali
contenuti dal Codice di Comportamento sportivo emanato dal CONI e dai regolamenti Federali.
6. E’ sancito il divieto di far parte dell’ordinamento sportivo per un periodo di 10 (dieci) anni per
quanti si siano sottratti volontariamente con dimissioni o mancato rinnovo del tesseramento alle
sanzioni irrogate nei loro confronti. A tal fine da parte della Segreteria federale sarà emessa
apposita attestazione a far data dalla quale decorre il periodo su indicato. Il tesseramento dei
soggetti di cui al comma precedente è comunque subordinato alla esecuzione della sanzione
irrogata.
ok, allora ci sta, appena ti dimetti, automaticamente, perdi la tessera, un modo cervellotico per dire che al momento della nomina non devi avere incarichi in alcuna squadra.
mi pareva fosse in carica l’ultimo mandato di dondi, ma, onestamente, non ne sono sicuro
Concordo sulla forma, le regole sono regole, ma non sulla sostanza; il presidente Fir è propietario del 20% delle quote del club campione d’Italia. Basta e avanza . . . certo che in Italia su questo siamo campioni mondiali.
non si capisce bene cosa abbia combinato zanovello o il CUS, anch’io sapevo che si era (o si stava) dimettendo per essere formalmente a posto, ma se il regolamento è questo hanno ragione in fir, poi magari, potevano segnalargli l’irregolarità per tempo e dargli un tot per sanarla o adeguare la sua posizione nel CUS stesso, onestamente mi sa di dispetto evitabile, tanto entro domani arriverà la risposta di zanovello, che non le manda certo a dire (magari con un po’ più di stile di altri)
esatto gian, quello che pensavo io. Zanovella qui si fa sentire.
Zanovello.
tra l’altro è strano, zanovello E’ una persona precisa e meticolosa, lo so per certo, strano che sia inciampato così clamorosamente su un problema burocratico
Perdonatemi se intervengo in questa discussione, ma da quello che mi è sembrato di capire dalla delibera appena letta, a stoppare Zanovello, come dice il titolo dell’articolo, non è stata la FIR, bensì il CONI. Mi sembra di aver capito, e correggetemi sempre se sbaglio, la FIr aveva già cooptato Zanovello in Consiglio Federale come primo dei non eletti. Zanovello, a quel punto avrebbe dovuto dare le dimissioni da Presidente del Cus Padova e tutto sarebbe andato liscio come l’olio. Invece Zanovello, per non dimettersi da Presidente, ha modificato lo Statuto del Cus creando una sezione rugby……Mi è sembrato di capire, però, che il codice fiscale e la partita iva sono rimaste le stesse sia per il Cus Padova che per il Cus Padova rugby. Come diciamo noi a Roma “Zanovello c’ha provato”, però a mio avviso basta che da le dimissioni dal Cus Padova e la questione è risolta….o sbaglio?
esatto, bastava si dimettesse
credo che la fir, in maniera del tutto lecita, abbia chiesto una valutazione al CONI, come ente di controllo, il quale ha avallato la richiesta, il CUS padova ha da sempre le sezioni staccate al suo interno, come ogni polisportiva, ecco, allora, dove casca l’asino, lui è uscito dal CUS rugby, ma ha mantenuto la carica dell’associazione sportiva…….alla faccia dei cavilli, da entrambe le parti
evvia un altro de Roma sul blog!
con quel nome! di dove pensavi fosse? dajeee!!! 🙂
io sono di Roma come tu sei di Madrid o di Buenos Aires! 🙂
ahahah…sono di Roma, sponda cussina…ma di fede bianconera e da buon rugbysta romano dovresti sapere che i colori della Rugby Roma derivano dal CASI…
Benvenuto! Roma c’è!
Staremo a vedere .
Certo è decisamente curioso che appaia adesso questa incompatibilità , lo scomparso Roberto Besio, era presidente del Pro Recco , la signora Vecchi era presidente del Rovigo Cooperativa, e poi tesserata per un ente scolastico riconosciuto… che il regolamento sia come al solito “flessibile” nello stile FIR?
Quanto a Gavazzi , è naturale non abbia passato le quote ad una fiduciaria , altrimenti che fine faceva l’esposizione del Calvisano ?
Questi schermi societari funzionano fino a quando le cose non si mettono male, poi la GdF scopre il “Amministratore di Fatto”
Intestare le quote ad una fiduciaria non significa togliere le firme in banca, se mai ci fossero. O no?
Solo per precisare: Roberto Besio non è mai stato presidente della Pro Recco Rugby. E non nel senso ad esempio di essersi dimesso ad hoc per la carica, ma proprio non lo è mai stato.
1) Zanovello non può fare il membro del consiglio federale, lo ha stabilto il CONI, non la FIR
2) Evidente che il tentativo di modifica dleo statuto del CUS padova non si abastato
3) Franz Mauthe von Degerfeld , il primo escluo è del comoitato piemontese, quello che ha il maggior tasso di crescita di tesserati, che ha pttenuto il 2° posto nel torneo delle accademie, ma stranamente non ha NEANCHE UN GIOCATORE convocati nell’under-18 diretta da Brunello…
si sa bene come sono gonfiati i dati tesserati..ti sei dato la risposta da solo inoltre: chissa come mai non ci sono convocati nell’ under 18??? ma chissa come mai???
chissa poi perche, nonostante il numero di tesserati maggiori di lombardia e piemonte ad esempio ci siano meno squadre U18 ad esempio???
risponditi!!!
ps “ma la scozia cosa porta?”..ihihih
see esempi a go go..meno U18 che in veneto o in altre regioni “ad esempio”!?
Si certo gonfiati.. anche i risulatri sul campo sono gonfiati: sonoa rrivati secondii per uan congiunzione astrale…