Steffon Armitage ai Mondiali con la maglia della Francia?

La clamorosa rivelazione arriva da Rugby Paper, che cita una regola IRB che permetterebbe il passaggio

COMMENTI DEI LETTORI
  1. HumptyDumpty 3 Luglio 2014, 08:51

    Questa si che e’ una notizia!!!!

  2. Fabruz 3 Luglio 2014, 08:54

    Facciamo una coppa del mondo per club invece che per nazionali già che ci siamo, così facciamo prima

    • mezeena10 3 Luglio 2014, 09:00

      cosi fan tutti, piu che altro se le regole lo permettono…
      pensa un po che questa via l’ ha introdotta proprio l’ italia!

    • Alberto da Giussano 3 Luglio 2014, 09:19

      Comunque i Francesi non lo convocheranno mai, hanno già abbastanza problemi. Se perdessero, con lui in squadra, apriti cielo. Resta comunque una norma strana, che se la si vuole usare certo non ci sfavorisce.

      • HumptyDumpty 3 Luglio 2014, 09:50

        Con Rory Kockott eleggibile per la Francia da agosto e Steffon Armitage, volendo i francesi qualche “spunto” per risolvere i problemi ce l’hanno.

  3. kinky 3 Luglio 2014, 09:01

    Potrebbe essere un precedente che innescherebbe solo dell’altro casino!!! Certo che se Steffon Armitage giocherà per la Francia il mondiale state tranquilli che poi la regola dell’oversea players (tra l’altro secondo me molto stupida visto che i giocatori distano 1 o al massino 2 ore di aereo) la tolgono!!!

    • LiukMarc 3 Luglio 2014, 09:10

      Anche secondo me è una regola piuttosto stupida. D’altronde, ma questo è il mio personalissimo pensiero, sarò vecchia scuola, se ho già vestito la maglia della mia nazionale (e nazione), non credo vorrei vestire quella di un’altra, o il senso di appartenenza l’abbiamo lasciato in cantina? (certo, si dirà che il professionismo porta anche a questo, ma mi sembra un po’ un estremo, e comunque lo si faceva anche prima del professionismo – vedi Enrique “Topo” Rodriguez).

      • malpensante 3 Luglio 2014, 09:39

        Dominguez, tanto per stare in casa nostra.

        • LiukMarc 3 Luglio 2014, 10:35

          Hai ragione mal, ma considerando quello che è stato per il rugby italiano, il mio cervello lo aveva volutamente rimosso 🙂

  4. LiukMarc 3 Luglio 2014, 09:06

    Aspettate un attimo. Ma Armitage, il patentino Fir, ce l’ha?
    Vorrei sapere che ne pensa il nostro presidente di una norma del genere. Sarà ovviamente scandalizzato…

    • mezeena10 3 Luglio 2014, 09:34

      umh secondo invece gli piace, potrà pescare ancora all’ estero giocatori “pronti per vincere” ahahaha

  5. xnebiax 3 Luglio 2014, 09:51

    *passaporto italiano vendesi*
    😀

  6. xnebiax 3 Luglio 2014, 09:53

    Comunque, se è un po’ francese come pare, non ci vedo niente di male.
    Ai galletti gli farebbe comodo il piccolo Steff.

  7. gsp 3 Luglio 2014, 10:00

    È una regola che potrebbe cambiare molte cose, ed ogni 4 anno si ripresenterá l’opportunitá di giocare per la nazionale di cui hai passaporto (ma sale a 3 anni il periodo senza nazionale). Ed in piu da quest’anno anche le finestra di sevens per regola IRB impongono ai club di rilasciare i giocatori.

    • Stefo 3 Luglio 2014, 10:29

      Perche’ sale a 3 anni il periodo senza Nazionale?E’ di 18 mesi e basta, non devi combinare le due cose, 18 mesi che non giochi e passaporto in mano puoi giocare, chi ha doppio passaporto o lo prende in qualche maniera (e le leggi cambiano a seconda dei paesi, in alcuni casi potrebbe bastare anch il matrimonio) gli bastano 18 mesi!
      Ti prego gsp non dirmo che ti va bene ANCHE questa…

      • Stefo 3 Luglio 2014, 10:34

        A meno che tu non ti riferisca al periodo posto Olimpiadi 2016 dove cambia la regola…che resta comunque una vaccata clamorosa, nazioni come la Francia potrebbero schierare Hayman, Masoe, Giteua, McAllister ad un certo punto…

        • gsp 3 Luglio 2014, 11:30

          si, esatto mi riferisco alle regole del 2020.

          c’e’ il problema oggettivo di conciliare la regola CIO con quella IRB (anche se sarebbe da valutare come si sono regolati nel calcio).

          io ritengo la regola IRB migliore (poi 3/4/5 e’ relativo) perche’ offre un regime uniforme invece che affidarti alle regole sui passaporti che cambiano di nazione in nazione.

          anche se negli ultimi mesi ho ripensato ad un caso che era uscito anni fa per cui un giocatore che aveva vestito la maglia inglese per la residenza, poi rispedito a casa quando ha finito la carriera di pro, e che il passaporto ovvierebbe. ma li, sono st””i gli inglesi purtroppo e la regola perfetta non esiste.

          certo da’ una mezza idea del ‘liberi tutti’, pero’ almeno da’ qualcosa indietro alle isolane.

          • Stefo 3 Luglio 2014, 12:00

            Io ritengo questa regola l’ennesima schifezza in tema di Regulations 8.
            Cosa da indietro agli isolani?Pensa te un Nalaga, basta che si metta a rifiutare la chiamata della Nazionale per 18 mesi e via…Nacewa che di suo rifiutava la Nazionale Fijiana sarebbe stato convocabile dall’Irlanda una volta avuto il passaporto e passati i 18 mesi…questa regola non solo non da indietro nulla (se hai vestito la maglia delle Fiji e poi passi su questa regla alla francia poi non potrai tornare indietro questo e’ previsto nel regolamento) ma li rende ancora piu’ deboli, uno di 23-24 anni con 20 caps per Fiji si trasferisce altrove inizia a rifiutare la NAzionale per 18 mesi trova un loophole nella legge del passaporto (che ci sono sempre) e via tanti saluti.

          • Stefo 3 Luglio 2014, 12:01

            Come scritto sotto mi aspetto di vedere belle storie in Giappone in vista del 2019…

          • Rabbidaniel 3 Luglio 2014, 12:15

            gsp queste regole vanno sempre bene per chi economicamente è forte. A questo punto abolirei le nazionali e fare delle rappresentative di lega, mi sembrerebbe più serio-

          • gsp 3 Luglio 2014, 12:18

            e per questo ti dico che la regola 8 e’ superiore rispetto al criterio dei passaporti. immagina UAE quanto ci mette a farsi una squadra di 7.

            secondo me ci sono molti isolani che avranno possibilita’ di tornare in dietro. e per la regola a regime ci vorranno 3 anni senza nazionale.

            in vista del Giappone penso che la finestra per fare i cambi sia solo quest’anno, per tornei qualificazione e olimpiadi. in vista del giappone, penso che i tornei di qualificazione di 7 saranno successivi alla RWC, a potrei sbagliarmi.

            ma non prendertela con me, io preferisco la regola IRB.

          • malpensante 3 Luglio 2014, 12:22

            Più o meno come i matrimoni al municipio di Roccacicciona del novantenne con la gnocca estera ventenne, e viceversa. Auguri e figli maschi.

          • Stefo 3 Luglio 2014, 12:47

            gsp gli isolani possono tornare indietro se e solo se non sono mai stati prima in NAzionale isolana, se tu hai vestito la maglia delle Fiji poi in virtu’ di questa nuova regola fai lo switch non puoi tornare indietro…quindi non mi sembra dia indietro molto se non forse a fine stagione.
            No la regola cambiera’ non sara’ piu’ 18 mesi ma 3 anni che non vesti la maglia nazionale ed il giappone fa molto presto: ne mette sotto contratto dopo il mondiale 2015 (i soldi li hanno) ed in vista del 2019 ce li hanno…stesso la Francia….tanto lo sai tu come me che dopo il Mondiale 2015 da Australia e NZ ci saranno trasferimenti in massa di chi dice addio alla Nazionale.
            Si continua sulla strada chi ha i soldi e chi no.

          • gsp 3 Luglio 2014, 13:09

            E’ un regime nuovo, e le conseguenza sono tutte da valutare come dici tu. al momento ci sono molti eleggibili per la residenza che potrebbero non farcela con la regola del passaporto.

            e sui passaporti ci sono anche delle nazioni che non permettono il doppio passaporto e quindi dovresti rinunciare al tuo passaporto.

            cmq inizieremo a vedere movimenti alle world series di quest’anno e poi ai tornei di qualificazioni ed alle olimpiadi. e se non si fa adesso c’e’ da aspettare 4 anni.

          • Stefo 3 Luglio 2014, 13:15

            Ammiro il tuo tentativo di difendere sta cagate…

          • gsp 3 Luglio 2014, 13:45

            te la prendi con me. t’ho detto che il regime IRB lo preferisco (proprio perche’ evita la questione passaporti, detto almeno 2 anni fa quando Kat diceva che erano meglio i passaporti), che altro ti devo dire?

            aggiungo solo altre considerazioni alle criticita’ del nuovo regime, non difendo proprio nulla.

            se ti dico che i pacifici potrebbero trarne vantaggio ti riporto solo l’opinione dell’allenatore di fiji a 7. uso anche il condizionale volutamente.

            ti do anche ragione che si potevano applicare questi cambi solo al 7.

            che altro ti devo dire? scrivimelo e lo ripetero’. 🙂

          • Stefo 3 Luglio 2014, 14:20

            gsp non me la prendevo minimamente con te hai frainteso…anzi dicevo che ammiro come provavi a difendere.

  8. Stefo 3 Luglio 2014, 10:22

    Mah vediamo se alla IRB ora si svegliano, gia’ hanno un regolamento che fa acqua da tutte le parti, ed aggiungono dei loophpole solo perche’ sperano di avere 1-2 gioatori di livlelo assoluto in piu’ nel Sevens per le Olimpiadi ed ovviamente qualcuno subito ne approfittera’…a sto punto spero che siano tanti i paesi ed i giocatori ad approfittarne, Delon Armitage puo’ tanto quanto Steffon, Hayman, Giteau, Masoe, McAllister….sepro facciano tutti richiesta di passaporto francese e giochino per Francia a sto punto e che la Francia vinca il Mondiale, vediamo se a quel punto con quel livello di ridiolaggine la IRB si sveglia o se continuano ad avere la testa su per il….

    • kinky 3 Luglio 2014, 10:32

      Porca troia…vien fora un squdron!!!

      • Stefo 3 Luglio 2014, 10:36

        E mi son fermato a Toulouse e Toulon…ma ne saltano fuori altri volendo…spero succeda a sto punto, veramente e che la Fracnia polverizzi tutti al Mondiale…

        • Machete 3 Luglio 2014, 10:58

          si ma non chiamiamola Francia …..ma Barbarians

        • Stefo 3 Luglio 2014, 11:04

          E non ho controllato chi il Giappone con una politica di passaporti in regalo potrebbe schierare…uno cosi’ che mi viene in mente Shane Williams, 18 mesi che non veste la maglia del galles ce li avra’ ora che arrivano i mondiali, sara’ vecchio ma un 20 minuti uscendo dalla panca te li fa.

          • HumptyDumpty 3 Luglio 2014, 11:46

            allora anche Wilkinson potrebbe giocare con la Francia?

          • kinky 3 Luglio 2014, 11:48

            è proprio per questo che il caso Steffon Armitage creerebbe un precdente che innescherebbe un casino colossale!!!

          • Stefo 3 Luglio 2014, 11:56

            Si Humptydumpy, 18 mesi che non vesti la maglia della Nazionale e passaporto….ovvio che il passaporto dovrebbe essere una limitazione ma bisogna vedere le leggi specifiche dei paesi ma diventa un gioco molto pericoloso.

    • Emanuele 3 Luglio 2014, 11:31

      Vabbeh, magari PSA trova anche una scusa decente per non schierare FTD allora 😀

  9. ginomonza 3 Luglio 2014, 10:57

    Verrebbe fuori un rugby di puttane con tutto il rispetto per il piú vecchio e ato mestiere del mondo 😉

  10. speartacKle 3 Luglio 2014, 11:16

    Facciamo il conto degli argentini con passaporto italiano che possono essere papabili per la nazionale?
    Posso capire fino a livello giovanile, ma i cavalli di ritorno…
    siamo anche sfortunati, se la pensavano un po’ di tempo fà potevamo usare Dingo Williams, uno dei pochi che avrebbe davvero valso la pena equiparare…

  11. mistral 3 Luglio 2014, 11:41

    limitandosi alla francia, naturalizzare giteau, cokot, i due armitage, hayman, masoe, mc alister (quasi tutti tolonesi, ma è un caso…) risolverebbero non pochi problemi di qualità ed efficacia dei bleus, in chiave 2015; metti poi che sir JW ci ripensi!… non capisco molto chi parla di rugby di puttane o di barbarians, l’italia del rugby vive su trucchetti simili da decenni, e nessuno ha mai storto il naso più di tanto… ciò che invece è veramente curioso è che la norma sia stata emanata dall’IRB (a quanto mi risulta) senza particolari pressioni del settore professionistico… ora però la porta pare sia aperta…

    • Stefo 3 Luglio 2014, 11:55

      La IRB ha fatto la regola pensando alle olimpiadi per il Sevens, non e’ un segreto che vogliano i grossi nomi a Rio, solo che si sono accorti che se la limitavano al Sevens si trovavano in una situazione in cui magari uno giocava a Sevens per X e poi subito dopo a XV per Y ed allora l’hanno allargata…non ci voleva un genio per capire che con una regola cosi’ si aprivano ulteriormente i portoni alle nazionali di lega.
      Ranger, Mitchell, Kingi, Olivier…hai voglia quanti in Francia con una politica di rilascio passaporti all’acqua di rose cosa possono fare ed a sto punto spererei la facessero.
      Figuriamoci poi con questa regola i Giapponesi in vista 2019 cosa potrebbero fare, hanno un presidente di Union ex primo ministro che ha gia’ sapientemente usato i suo contatti politici per avere l;impegno governativo di oltre 25 milioni di Euro scritto che gli ha fatto avere il mondiale 2019, ha gli sponsor di primissima fascia, si portano a casa post 2015 coi soldi che hanno qualche campione, politica rilascio passaporti soft e via.

      • HumptyDumpty 3 Luglio 2014, 12:01

        Stefo, cortesemente mi potresti dire dove la posso trovare questa regola? hai un link?

      • mistral 3 Luglio 2014, 12:06

        altro che JIFF!

        • HumptyDumpty 3 Luglio 2014, 12:09

          Morale della favola, Toulon ha fatto solo del bene al rugby francese 😉

          • mistral 3 Luglio 2014, 13:42

            …ça va sans dire, ma adesso che PSA gli convoca mezza squadra ti immagini le urla di MB! 🙂

  12. Rabbidaniel 3 Luglio 2014, 12:11

    Questa norma è un’oscenità, e mi contengo nel non usare termini più forti. Armitage ha 5 cap con l’Inghilterra. Vabbe’ lasciamo perdere…

    • malpensante 3 Luglio 2014, 12:28

      Il problema vero è che almeno alcune delle Federazioni europee, le altre non ne so abbastanza, penserò male ma si fregano le mani.

      • gsp 3 Luglio 2014, 12:48

        Sull’UK, c’e’ tutta la storia di chi sia scelto di rappresentare. ma per IRL, ITA e FRA potrebbero avere dei vantaggi evidenti.

    • gsp 3 Luglio 2014, 12:46

      E lo so rabbi, ma quelle sono le regole CIO, vi si adeguano gli altri sport ed il rugby, nella famiglia CIO e’ l’ultimo arrivato e tutte gli sport vi si adeguano (ribadisco e’ interessante valutare come ci si adeguano nel calcio).

      • Stefo 3 Luglio 2014, 13:07

        Bastava allora limitarlo al Sevens o per lo meno mettere il blocco su Mondiali, 6N e RC a XV…non ci voleva molto.

        • gsp 3 Luglio 2014, 13:12

          daccordo, quella e’ stata la scelta della IRB che poteva non fare. anche se tutto l’impianto IRB e’ basato sul fatto che coincidano regole per sevens e XV. e per avitare che uno giochi XV per una nazione e sevens per un’altra.

          • Stefo 3 Luglio 2014, 13:14

            Si chiama buon senso gsp, si chiama fermarsi a ragionare sul fatto che il 7s e’ alle Olimpiadi e i impone certe situazioni mentre il XV no.

  13. Katmandu 3 Luglio 2014, 12:44

    Diciamo che Armitage non risolverebbe i problemi di PSA, anche se darebbe una mano enorme, detto questo la norma IRB è una porcata immensa, oggi mi sento italiano, richiedetemelo tra 18 mesi… Ma dai allora a sto punto l’argentina potrebbe risolvere i problemi la davanti con la conhocazione di Nieto, noi chiamiamo Wisnieski o magari accetta di andare in polonia… Chd tristezza

  14. gian 3 Luglio 2014, 13:11

    ma a questo punto gioca chi è sotto contratto federale e chi se ne frega di nazionalità, dove gioca, formazione etc etc, superclub gestiti dalle federazioni sportive nazionali, invece che le vetuste nazionali, in fondo cosa cambia, niente; nelle presentazioni scrivi azzurri invece che italia, dragoni per galles, ABs per la nuova zelanda, il 6N lo chiami european six e hai risolto, meglio di tutto, pensa che coglioni quelli che pensano alla nazionale come la miglior espressione del proprio movimento, dei buffoni; eravamo avanti 30 anni noi in italia a buttar dentro chiunque pur di ottenere qualche misero risultato invece di formare giocatori di qualità, e ci hanno pure rotto i maroni con i passaporti, all’inizio, uno scandalo!

    • Rabbidaniel 3 Luglio 2014, 13:50

      Appunto, facciano delle super-rappresentative di lega e si tagli la testa al toro una volta per tutte.

      • gian 3 Luglio 2014, 13:55

        per carità, però io smetto di guardare rugby U12 e con me tanta altra gente

        • gian 3 Luglio 2014, 13:55

          “sopra l’U12”

        • Rabbidaniel 3 Luglio 2014, 13:59

          Penso lo farei anch’io. C’è da capire cosa si intende per nazionale. Io non sono nazionalista, ma ritengo che la nazionale, prima di tutto, dovrebbe rappresentare la forza di un movimento, la sua capacità di produrre giocatori e cultura dello sport in questione. Ma se si fanno regole del genere, allora liberalizziamo tutto, almeno non ci si prende in giro.

          • gian 3 Luglio 2014, 14:23

            siamo sulla stessa linea di pensiero, poi sai che contenti che sono in fed, 40mil di budget e lo si può destinare totalmente al superteam “azzurri” invece di smarronarsi e spendere nel vano tentativo di formare qualcuno…..

      • gian 3 Luglio 2014, 15:01

        poi perchè di lega? se la georgia ha i soldi per schierare carter ovunque giochi, perché limitare il passaggio delle persone? ogni fed paga 40 professionisti per la stagione a prescindere da chi siano e dove giochino, ancora più semplice… (se vuoi ti do il ranking dei prossimi 10 anni: les bleues, japan XV, roses, AB’s, trifogli, dragoni, wallabies, sprigbooks, russia, asia, le isolane, azzurri, le altre, non escludo una crescita di jap, asia e russia, fino ai primi 5 posti tutte e tre)

  15. HumptyDumpty 3 Luglio 2014, 13:48

    Io cerco di guardare le cose dal punto di vista del giocatore. In effetti e’ lui che si mette in gioco, che va in campo e le prende, che si spacca le ossa, che perde la milza, che puo’ anche restare paralizzato, oppure che diventa un eroe, il salvatore della patria, oggi leone domani … chissa’. Nel caso di Steffon Armitage, io non ho letto l’articolo sul rugby paper, ma, essendo lui inglese, mi sembra giusto che la nazionale lo convochi, se poi la nazionale ha imposto altre regole che riguarda anche la scelta del club che deve essere inglese, questi sono paletti messi dall’Inghilterra. Un giocatore forte come lui, che si mette in gioco ogni settimana e che da risultati, da un punto di vista umano e di merito deve essere chiamato per la nazionale. L’Inghilterra per le sue leggi interne gli rifiuta di giocare per la Nazionale, allora mi sembra giusto che Steffon giochi per l’altra sua patria, la Francia (sempre che lo convochino). IMO

  16. mistral 3 Luglio 2014, 14:15

    mi pare evidente, anche in base alla stragrande maggioranza dei commenti sopra, che il concetto di “nazione” stia andando piano piano a farsi friggere… ed è, ritengo, inevitabile, in un mondo che vive ormai (economicamente, legislativamente, moralmente, religiosamente) al di fuori, o meglio al di sopra, dei confini geografico/sociali del singolo stato… come si può immaginare possa fare il rugby a mantenere più o meno dritta la barra del “nazionalismo” senza scadere in semplicistici rigurgiti nazionalisti tout-court?… e allora ben vengano regole chiare e alternative, impareremo a giocare con quelle, o, in alternativa, non giocheremo più…

    • gian 3 Luglio 2014, 14:31

      la seconda, mistral, io sono sempre stato aperto e curioso ed ho sempre pensato che dalle differenze ci sia sempre da imparare, uno stato non è un elemento territoriale o razziale, ma un modo di intendere la vita e un modo di costruire la società, imparare dagli altri quello che si sbaglia e correggerlo o intrecciarsi per ragionare insieme è una cosa, standardizzarsi è un’altra, il giorno che tutti saremo figli della stessa società e modo di pensare (cosa che è di natura impossibile dato che la tua vita si adatta anche all’ambiente naturale in cui vivi), ci renderemo conto che non ne valeva la pena, se questo è il futuro del rugby domani vado a comprare la playstation a mio figlio

      • mistral 3 Luglio 2014, 15:24

        gian, io non ho parlato di “stato” ma di “nazione”: sono concetti politicamente molto diversi tra loro, almeno secondo me…

    • Rabbidaniel 3 Luglio 2014, 14:33

      Io non sono affatto nazionalista e non sono attaccato ai valori del genere “Dio, patria e famiglia”. Penso, piuttosto, che regole come quella in questione vadano a tutto vantaggio di chi è forte economicamente. Le regole alternative di cui parli premierebbero solo i paesi con i soldi. Pensa a fijiani, tongani ecc. che approderebbero in Europa pronti a indossare una maglia qualsiasi in tempi relativamente rapidi.
      Penso, piuttosto, che vada premiata la capacità di formare giocatori, non quella di accaparrarseli con ricchi contratti.
      Già la norma di equiparazione è discutibile, ma addirittura rendere nazionabili giocatori con uno o più cap con un’altra nazionale! Questo è un tantinello troppo.
      Ripeto: si vada oltre e si arrivi a superclub di lega. Si abbia il coraggioe l’onestà di farlo. Tanto la direzione è quella.

      • gian 3 Luglio 2014, 14:51

        ma infatti la globalizzazione, non solo sportiva, fa comodo solo ai ricchi, la frammentazione ed il protezionismo ai piccoli ed ai poveri che così possono provare a competere con i ricchi o, perlomeno, limitarne lo strapotere; le regole per i giocatori emigrati all’estero sono proprio in questa direzione, sapendo di essere più deboli economicamente certi paesi usano una leva protezionistica (il dover giocare in patria per poter accedere alla nazionale) per mantenere i campioni in casa e non crollare come movimento (sì, anche nell’emisfero sud, se non avessero i migliori che giocano lì il rugby perderebbe di interesse e di forza, nel giro di un tot), solo i movimenti deboli preferiscono che i migliori vadano all’estero perché migliorino e poi, con la nazionale, spingano il movimento, perché altrimenti scomparirebbero, fino a quando sarà impossibile saltare da una nazionale all’altra le federazioni avranno un potere contrattuale (farsi vedere con la maglia nazionale ha un suo ritorno per un pro, in tutte le nazioni, per motivi diversi), il giorno che crollerà questo “tabù” sarà una discesa agli inferi e, appena ci saranno meno soldi, il crollo del sistema

    • Stefo 3 Luglio 2014, 14:53

      mistral non e’ questione di nazionalismo, e non lo e’ per la maggior parte di noi, che nello sport non si possano mantenere dei sistemi che pero’ proteggono i piccoli paesi che altrimenti verrebbero saccheggiati perche’ non in grado di offrire il professionismo di altri paesi, il calcio con regole piu’ strette del rugby sta mantenendo questo obiettivo poche balle.

      • gian 3 Luglio 2014, 15:04

        sei antico, lo sport è spettacolo, viva il miglior spettacolo possibile, chi se ne frega chi sono gli interpreti o come si chiami la squadra 😉

      • mistral 3 Luglio 2014, 15:22

        le regole devono valere per tutti in modo equo, al più ci si può localmente, leggi “nazionalmente”, e volontariamente darsi dei limiti ulteriori: non giochi nei clubs “nazionali” e non giochi nella “nazionale”…ma inghilterra e nuova zelanda a parte, e l’irlanda finchgè non esaurisce gli euri a ciò dedicati, quante altre “nazioni” possono permettersi una tale posizione?… ma da li a dire che un organismo mondiale detti regole restrittive per alcuni e più permissive per altri, e per altri ancora di “protezione” mi sa un po’ di colonialista di ritorno, come discorso…

        • Stefo 3 Luglio 2014, 16:02

          mistral scusa ma dovrei avrei scritto di fare regole diverse per nazioni diverse?Scusa perche’ mi devi attribuire idee che non ho mai minimamente espresso?

          Dico -da 2/3 anni- che la regulations 8 e’ datata piu’ di 12 anni, e’ figlia del periodo amatoriale e primo professionismo e non rispecchia le necessita’ del rugby di oggi…dico di cambiare il regolamento per tutti non solo per alcuni, io idee ne ho anche esposte al riguardo e mai ho detto di fare per un paese una regola e uno un’altra.

        • gian 3 Luglio 2014, 16:04

          ma secondo te, se mccaw potesse giocare per gli AB’s giocando in francia o per la francia stessa, starebbe in patria? stesso dicasi per qualsiasi altro top player, se le regole globali non proteggono i movimenti il sistema crolla, le squadre neozelandesi, tanto per prendere il top, se non avessero i loro migliori non attirerebbero pubblico e opinione, molti ragazzi non giocherebbero a rugby e quella scuola andrebbe a perdere competitività, altri movimenti crescerebbero, i più ricchi, ma con il limite, che si preferirebbero, sempre, i giocatori più forti globalmente, ai giovani del movimento stesso e non giocare al top non porterebbe soldi e farebbe calare l’interesse nel professionismo e, di conseguenza, il livello, non è un discorso di colonialismo, è che permettere tutto a tutti crea l’anarchia, depotenziare la possibilità di “ricattare” i giocatori con la scusa della nazionalità crea disugualianze a favore degli imprenditori ai quali, comprensibilmente se non giustamente, del movimento non gliene può fregare di meno, e questo conviene a tutti, non solo ai poveri, ma anche ai ricchi, che potrebbero far seccare troppi rami

          • mistral 3 Luglio 2014, 16:20

            le regole “globali” possono solo proteggere i sistemi forti, WTO insegna… la protezione locale è demandata alla volontà locale, se del caso… il glocal rimane utopia, salvo casi eccezionali ( e nel rugby ho citato NZ, inghilterra e irlanda)… il tuo discorso è anche concettualmente condivisibile, ma come fai a concretizzarlo in modo condiviso? secondo me è realisticamente impossibile…

          • gian 3 Luglio 2014, 16:55

            forse mi sono spiegato male io, sono d’accordo con te che le regole globali aiutano i più forti, ma proprio per questo devono essere fatte per difendere i più piccoli, non si può demandare al localismo la difesa del sistema, parte sfavorito o sottomesso alle regole globali, se questa regola passa e diviene normale, rischia di essere una catastrofe e non ci sarebbe regola interna che tenga.
            immaginati la scena: supergiocatore della nazione X che riceve la chiamata da tolone, arriva il DoR della nazione: “se vai all’estero non giochi in nazionale” “meglio, tanto non accetterei per 18 mesi, perché nel contratto ho che mi convocano con la francia” o “chi se ne frega, tanto tra due anni mi possono convocare anche con la francia” e messa così come lo trattieni un giocatore?
            regola globale-regola locale 6-0 6-0 6-0

          • mistral 3 Luglio 2014, 17:30

            capisco e, ripeto, concettualmente condivido, ma realisticamente non vedo alternative se non il ritorno ad un puro e duro “diritto di cittadinanza/nazionalità per sangue”, il che mi pare completamente controcorrente con l’evoluzione sociale “globale” (che mi piaccia o meno è del tutto relativo)… nel rugby, come nel mondo reale, ci saranno realtà fornitrici di manodopera (più o meno ben pagata, è chiaro, a seconda della bravura dei singoli) e altre che potranno “offrirsi” (se riterranno che il business sia conveniente) squadre nazionali di “residenti”… pensa tu valesse anche per il tennis o l’automobilismo, i monegaschi (del principato, non della baviera) dominerebbero il mondo!… e chi sa che stiano pensando ad una nazionale da far paura anche nel rugby!…

          • Stefo 3 Luglio 2014, 17:52

            mistral hai ragione ma seconde me le regole si possono modificare per almeno calmierare il fenomeno, metti una regola che oltre ai 3 anni di residenza devi aver compiuto 28 anni d’eta’…secondo te il Ma’a Nonsocosa figiano che arriva a 21-22 anni in Ignhilterra/Francia si mette a rifiutare per 6-7 anni la sua Nazionale (magari saltando un mondiale) in attesa dell’eleggibilita’ col rischio che arrivato a 28 anni in quei 6-7 anni non sia saltato fuori l’inglese Paul Reds dall’Accademia dei Wasps che vale tanto quanto lui se non di piu’ e magari quando lui ha 28 anni il Reds ne ha 23?
            Se invece he lasciare la regola a 3 per foglio di gara metti un cap sull’anno eviterai che una union ricca si metta a provare un giocatore cosi’ per un paio di TM e poi magari scaltarlo bruciandolo per la sua nazione d’origine (non e’ proprio calzante ma in qualche maniera si Wisnieski fu avvicinato da Mallet, lui comunque rifiuto’ subito ma prontamente la Francia chiamo’ Wisnieski e gli fece giocare qualche minuto con la “A”…molti su Pasquali abbiamo convocato che la convocazioen Emergneti lo bruciava ed ha fatto bene, ma alla fin dei conti l’Inghilterra lo puo’ bruciare con 1 minuto di aprtita nei Saxons alla prima occasione possibile)

            Lo spazio per aggiornare un regolamento che ha piu’ di 12 anni e che non rispecchia la realta’ odierna c’e’…il problema vero e’ che lo status quo e’ in favore di chi ha veramente la possibilita’ di cambiare e quindi non ha nessun interesse a farlo.

          • Stefo 3 Luglio 2014, 17:56

            Ah ed in termini di rendere la regola uguale per tutti ed evitare i casi Shingler o Allan: che si tolga quel “next senior side” con per un paese la A./Saxons/Wolfhounds/Emergenti come la vogliono chiamarla e un altro la U20…si metta uguale per tutti e visto che la A non e’ un obbligo che sia la U20 per tutti.

        • mistral 3 Luglio 2014, 16:13

          scusa stefo, la frase “che nello sport non si possano mantenere dei sistemi che pero’ proteggono i piccoli paesi che altrimenti verrebbero saccheggiati ” non intende dire creare un mondo a due (o più) velocità? …se così non è me ne scuso, ho capito male

          • Stefo 3 Luglio 2014, 16:42

            no mistral quello che intendevo erano regole che prendano in considerazione l’attualita’ del rugby non le esigenze di 15-20 anni fa del mondo amatoriale inizio professionismo.
            La regola dei 3 anni e’ figlia di quel mondo ad esempio, per me anche mandarla a 5 non cambierebbe (non e’ che il tongano giochera’ mai a rugby pro nelle tonga) ad un certo punto tieni i 3 anni o anche scendi se vuoi ma metti che lo puoi fare dai 28 anni di eta’ in su…o in alternativa invece che il limite di 3 equiparati sul foglio di gara, danne anche 5 ma per union per un periodo di tempo…mi spiego ad inizio anno la union comunica 5 equiparati o equiparabili e quelli restano per l’anno, se l’anno dopo cambia la lista e rinunica ad uno di quelli non lo puo’ pero’ andare a riprendere di nuovo e quello pero’ torna eleggibile per il suo paese di origine (e basta no per un altro paese ancora).
            Insomma volendo fare delle regole internazionali uguali per tutti che non sbilancino il gioco per chi ha i soldi del pro si puo.

  17. soa 3 Luglio 2014, 17:59

    Io capisco anche la regola delle equiparazioni, figuriamoci questa

  18. HumptyDumpty 3 Luglio 2014, 18:13

    Qualcuno gentilmente mi potrebbe dare il link di questa legge?

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