Rugbymercato: un pilone di 20 anni conteso da Tolone e Treviso

Mi limiterò a scrivere questo solo questo post sull’ argomento perchè preferisco parlare di rugby e soprattutto perchè non ho intenzione di immischiarmi con gente come ginomonza, ma d’altra parte non posso trattenermi da rispondere alle fesserie affermate dal succitato. Premetto che non sono ancora espatriato ma appena potrò,se ne avrò l’occasione, seguirò le orme di altri miei familiari per andare a vivere all’estero e lo farò senza alcun senso di colpa per i 1500 euro a suo dire “spesi” dal Brianzolo per me. Penso che sia la mentalità imperante in Italia, per la quale non ci si deve sforzare a vedere al di là del proprio naso e sempre con la mano sul portafoglio ,a cui te ginomonza evidentemente dai un notevole contributo, che il numero di espatriati sia incredibilmente aumentato negli ultimi anni. A venticinque anni ritengo di avere già “speso”, per metterla in termini a te comprensibili ginomonza, in termini di sforzi, frustrazioni, mancanza di prospettive ed anche soldi più di quanto tu ginomonza o qualsiasi altra persona la pensi così, potrete mai pagare. Detto questo ritengo che Ferrari sia, o voglia essere, un professionista e come tale abbia il diritto di ricercate la sistemazione a lui più congeniale, non solo in termini di soldi, che sono (o dovrebbero essere) un indice del valore del proprio lavoro, ma anche di prospettive di realizzazione personale e sta al sistema rugby italiano di risultare appetibile per fare in modo che i talenti cresciuti in Italia rimangano qua a giocare da professionisti…ma non mi sembra che si stiano facendo li sforzi necessari per andare in quella direzione.