Lascia Viadana dopo 4 anni per tornare in Galles. E il coach qualche sassolino dalle scarpe se lo leva parlando di Aironi ed Eccellenza
Rowland Phillips saluta l’Italia. E il tecnico silenzioso dice la sua
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CHIARO E LIMPIDO! PIU’ DI COSI’
MISTER GAVAZZI, IMPARA!
un saluto Rowland e un augurio dal Piave . Grazie le tue parole servano a chi guida oara la Fir
Magari a forza di ripetere certe cose, finiscono per entrare anche nelle orecchie “giuste”.
anche in quelle dei giocatori pero’
Speremo ben… ma non c’e’ peggior sordo di chi non vuol sentire…
No il doppio tesseramento non e’ possibile poi qualcuno ci guadagna eispetto ad un altro, si sfalsa il campionato, e gli schemi…son scemi in UK a farlo…
Uno: piano con le parole. Due: non credo tu abbia capito
non credo abbia capito tu..è ironico il commento di Stefo! palesemente!
No mezee Stefo è palesemente un troll 😀
…come trolla lui… 🙂 🙂
😀
per non parlare dei suoi denti…
Grazie mez ma evidentemente l’ironia non e’ roba per tutti…forse dovevo mettere la faccina alla fine perche’ fosse chiaro a tutti?
Grazie anche a rabbi e gsp, non e’ necessario cje dica che ne risponderanno coi loro denti, perche’ e’ troppo facile cosi’, chi ironizza ironizza di suo, se mai trolliamo di noi, palesemente|
Hahahaha ci sono cascato in pieno. Uso come scusa che mi ero appena svegliato. 😛 il Milano rugby festival sfianca.
No problem scozzese…chi si sveglia si sveglia di suo, se mai dormiamo di noi, palesemente!:-)
Ormai La Frase puo’ venir usata per tutto.
Per onestà dovremmo anche aggiungere che gsp è un troll di Ukip 😀
ihihih 🙂
gsp e’ un Zorro fulmineo con tessera federales in tasca…
😉
la faccina è x Stefo ..
Chiedo scusa, fa tanto ignorante ammettere di non sapere come funziona il doppio tesseramento? ( #semelospieghitipagodabere )
Sei tesserato sia con la franchigia che con una societa’ di Eccelenza e se non hai la possibilita’ di scendere in campo un fine settimana con la franchigia, puoi sempre scendere in campo in Eccellenza, cosi’ mantieni il ritmo partita e innalzi il livello dell’Eccellenza.
e mi sembra una cosa molto sensata…
Signori si nasce, ma il difficile è rimanerlo per tutta la vita. Grazie di tutto, Rowland.
Un saluto ed un in bocca al lupo a Rowland!
Si deve puntare di più sui giovani: “ci vuole una percentuale minima obbligatoria di giovani in campo per farli crescere”.
La FIR avviò un paio di stagioni fa l’utile iniziativa dell’obbligo di cooptare in mediana solo giocatori italiani o nazionabili, tenuto conto dell’annoso problema, in particolare, sullo spot del 10. Infatti, grazie a questa iniziativa ci fu la possibilità di vedere emergere interessanti prospetti che ancora ora si muovono con una certa disinvoltura in campo. Poi, però, fu la federazione a volere il suo superamento o i club fecero, in forma più o meno esplicità, pressione affinchè venisse cassata la norma?
La FIR è spesso solo la punta emergente di un iceberg, il movimento nazionale, portatore spesso di convincimenti ed azioni poco virtuosi per la sua reale crescita; in fondo cosa ci guadagnerebbero i procuratori da un massiccio impiego di giovani giocatori? Meglio, per questi signori, piazzare l’oriundo di turno rappresentante la ricca gallina dalle uova d’oro di turno
C’è un unico responsabile della scelta di abbandonare l’obbligo del n.10 italiano : l’attuale presidente FIR che aveva già acquistato Haimona , lo voleva a Calvisano e poi in nazionale.
Tutte le altre società avevano già risolto .
Hanno risolto grazie all’avvento di questa regola, ma ora che non c’è più sarà interessante verificare quanto continueranno i club ad optare per scelte aventi caratteristica d’investimento futuro in chiave nazionale e non si facciano, invece, prendere la mano dalla tentazione della fascinosa apertura straniera in formazione; basta osservare quanto sta accadendo da qualche anno in TOP 14 che non riesce più a garantire la qualità di ricambi alla nazionale come avveniva qualche anno addietro e come denunciato, oramai, da più di un ct della nazionale transalpina. Intanto, anche in chiave franchigie, non è che la situazione sia delle migliori; vedremo il nuovo staff tecnico del benetton cosa deciderà in merito per la prossima stagione.
p.s. a proposito, ho osservato con attenzione nella sfida tra Rovigo e Mogliano come si è mosso Edoardo Padovani; quando si farà un pensiero a fargli fare il salto in celtic, il ragazzo mi sembra abbia ottimi presupposti per una crescita di livello.
vero, pero non calcia d’ esterno..
haimona rodriguez, questi ci propinano, che all’estero sarebbero in campionati amatoriali
ma la lungimiranza dei nostri presidenti fr/club preferisce vincere la partita della domenica piuttosto che far crescere un giovane in quel ruolo chiave
il TOP DEL NON SENSO si e’ avuto gli ultimi anni del TOP TEN conun numero di stranieri pazzesco
è un plus che possiedono solo i grandi 😉
😉
una percentuale minima obbligatoria di giovani in campo?????……
doppio tesseramento???
ma questo è matto!!!!………
intanto un applauso a quest’uomo ed un ringraziamento
gravi gravi gravi le cose che ha detto (l’unica ininfluente è quella sull’eccellenza, e non vale per tutti)
giaggiaggia’…
giaggiaggian…
Anche le bordate sui giocatori fan capire tante cose
La regola dell’apertura in eccellenza è una di quella che va imposta anche contro il volere dei club.
Per il resto ormai non ha più senso aver paura del downgrade dell’eccellenza che cmq sta avvenendo di suo.
Un grande applauso ed un gigantesco ringraziamento al nostro allenatore, che prima di tutto è un grandissimo uomo.
In bocca al lupo per qualsiasi viaggio tu intraprenda, ci mancherai.
quotone silver!
veramente un signore oltre che grandissimo conoscitore di Rugby, a tutti i livelli..
e un altro bravo allenatore se ne va!
@mez bisogna rispettare le direttive della linea curva del
lider maximo II…………
e ma va sempre piu in picchiata questa curva!
la speranza è che prima o poi se ne rendano conto..
ma si sa come finì chi visse sperando!
niente di nuovo sotto il ponte….l’eccellenza che dovrebbe essere la fucina dei campioni…altro non è che un campionato locale completamente distaccato dai livelli professionistici europei.
Ma quello è normale e logico Davide. Neanche con la bacchetta magica puoi cambiare questa situazione. Non ci sono mai state le condizioni per farlo diventare pro.
Il problema è che è semipro in un contesto in cui non può esserlo perchè il sistema non può sostenerlo. Dovrebbe essere a livello amatoriale (magari una manciata di giocatori pagati) ma a livello tecnico più alto, spendendo in formazione (vale per i club) invece che su stipendi.
Già …ci sarebbe quasi da rimpiangere i tempi in cui le società, di riffa o di raffa, a quelli più bravi trovavano un posto di lavoro (avevo letto nel libro di Bollesan che era dipendente Italsider a Genova e che ottenne il trasferimento, grazie ai buoni uffici locali, nella sede di Bagnoli ai tempi del suo passaggio alla Partenope e poi, dal patron del Brescia, quando giocava là, gli venne aperta un’agenzia di assicurazioni a Genova per la moglie), ma appunto erano altri tempi, come condizioni sociali e lavorative. E poi adesso lo sport di livello chiede sempre più anche in termini di preparazione … o vieni pagato per allenarti e giocare a tempo pieno oppure non arrivi in alto.
“altro non è che un campionato locale completamente distaccato dai livelli professionistici europei”…scusa, ma mi pare normale…l’alto livello del rugby italiano è già rappresentato dalle franchigie…
Grande Phillips,grazie di tutto e che le tue parole possano essere recepite dai nostri “sapienti” in FIR,vero Signor Presidente?
“sapienti” in FIR ? Prima bisogna trovarli. Attualmente la vedo “DURA”, vero Signor Presidente ? Lei compreso, ovvio!
Sarei curioso di sapere chi è quel giocatore che gli ha detto di esser andato agli Aironi solo per soldi e chi giocava solo per la nazionale…
Non cadiamo dal pero: il professionismo in Italia lo paga la FIR da quando è ricca e i club sono poveri, ci arrivi e lo mantieni stando nel giro della nazionale. Anche prima della Celtic, i “rimborsi” per le convocazioni facevano la differenza nello stipendio. Fino al boom economico Dondiano, erano i club che mantenevano la FIR, poi viceversa. Infatti quella bene o male sta nelle prime 15 del ranking, le celtiche sono ultime in campionato e asfaltate da chiunque in HC, e i club nelle coppe le pigliano regolarmente pure dai romeni.
M. i nomi si sanno….io una volta ho osato criticare alcuni (solo alcuni) senatori dei miei amati aironi.. mi è stato rinfacciato di essere un ingrato verso quei giocatori che avevano vestito la maglia degli aironi.
Ma a Viadana conoscono bene chi non ha giocato onorando la maglia…ma che comunque continua o continuerà ad avere un ottima “carriera”..
Se ne vanno sempre i migliori.
“Si deve puntare di più sui giovani: ci vuole una percentuale minima obbligatoria di giovani in campo per farli crescere.”
La politica della ns. Federazione rappresentata dal suo presidente va nettamente nel senso contrario e tale proposito Vi riporto le parole dell’attuale presidente FIR Gavazzi in un intervento fatto a Rovigo il 27.07.2012 incontrando i presidenti dei club veneti:
“Se dovessimo dare 50 mila euro – risponde Gavazzi – a tutte le società di Eccellenza (12 da quest’anno, ndr) per il settore giovanile, sarebbe un totale di 600 mila euro che sinceramente spenderei più volentieri sulla comunicazione per far venire più gente negli stadi che sono desolatamente vuoti in campionato”
http://www.rovigooggi.it/articolo/2012-07-27/nella-tana-del-lupo/#.U4WV0nbNxw0
a volte ritornano..con un nuovo nome..
no mez, ti sbagli, almeno credo…@steve, quello vero, ha ricommentato l’altro giorno…
chiedo venia! certo lo stile e il nome sono molto simili..
ma infine chissene caro san! il mio era un “bentornato” sui generis 😉
Dall’intervista mi sembra che sia un gran signore – che fosse competente di rugby si sapeva già -, incappato senza volerlo nelle nostre beghe di paese. Ciononostante, invece di dire ciao a tutti e andarsene, ha preferito rimanere qua fino alla scadenza del contratto.
E pur andandosene, ci dà dei suggerimenti: percentuale minima obbligatoria di giovani in campo e doppio tesseramento. Fir: prendete nota… Non è intelligente solo chi ha buone idee, ma anche quella che accoglie le idee degli altri, quando sono buone… Ovvio? Sembra non lo sia tanto…
gran signore del rugby e grande tecnico.
Uno che ne capisce….
Cmq siete proprio strani…..
Sul MA eravamo 4 amici al bar ( io gsp e un altro paio ) sul blog di Fumero a prenderci dei dondiani….. All’ epoca ” coglioni” era un insulto meno pesante….. E Munari che chiosava che devono giocare i migliori e che gli italiani no buoni…..
Oggi è un’occasione per mandare insulti a Gavazzi.
Il doppio tesseramento è una cosa buona e giusta ma se Rovigo si gioca i playoff e non vuole dare i giocatori si continua a insultare colui al quale bisognerebbe fare interviste prima di pranzo……
Per due anni scrivevo che nei 23 bisognava mettere 7 U.22 e tutti a insultare che devono giocare i migliori indipendentemente dall’età….. E Munari era il primo.
Munari dice che in Scozia stanno sbagliando tutto e giù applausi, ieri un articolo che danno 2 M alla base e partono i vaffanculo…..
Contenti voi…….
Ehh Max, ai tempi dei processi in direttissima su internet, il ‘vaffanculo’ è una stretta di mano. 🙂
Calorosi convenevoli. 🙂
Mi sembra che anche quello della mussa abbia detto piu’ o meno le stesse cose. Due indizi fanno una prova. Ma tanto non si vuole piu’ vederlo tra 20 gg.
Un grazie infinito a Rowland…
La fine della sua avventura é lo specchio della fine di un era del club piu uccellato d’Italia. Tutti se ne vanno all’estero per la mancanza di soldi,l’amarezza per le sconfitte e per gli Aironi che ancora non capisco il senso di averli fatti morire per portarli in una città dove il Rugby non va piu da 20 anni. Grazie ancora a Rowland spero che di vederti presto negli Ospreys!
Ci voleva il gallese per dire certe cose?
Un esempio : la prossima finale del campionato italiano vedrà in campo due linee di 3/4 imbarazzante : la maggior parte stranieri/oriundi, anziani, scarsi oppure ormai bolliti… Ragusi gioca solo per l’infortunio di uno straniero…
ma i due presidenti ci tengono tanto a vincere la coppa del nonno, visto che uno di loro ha perso il torneo di briscola di metà anno…
qui la crescita del giocatore italico, anche a discapito del risultato immediato non è nemmeno lontanamente presa in considerazione !!!
Ma dove vogliamo andare!
straquotone su tutto !!!!!!!!!!!!!!!!
basta pensare alle due aperture in finale
haimona e rodriguez che all’estero giocherebbero ai campionati parrocchiali
da noi uno dei due addirittura proposto alle zebre…incredibile
dispiace tantissimo per Rowland…pero’ da noi e’ cosi’….a chi e’ un buon tecnico o persona che puo’ migliorare il movimento gli mettono subito i bastoni fra le ruote
grazie per tutto Rowland adesso torna dove si fa’ rugby serio che e’ meglio !!!!!!!
Ottimo tecnico con tanta esperienza da allenatore…prima nello staff tecnico degli Ospreys, poi allenatore della difesa il primo anno di Aironi, la seconda stagione celtica assunse la guida appieno della franchigia lombardo-emiliana, successivamente il legame a Viadana si era fatto molto stretto e per altri due anni ha allenato i mantovani in Eccellenza…uno così in una delle due franchigie lo avrei preso…quanto alle sue sensate parole, non è un caso infatti se Viadana sono due stagioni che scommette su molti giovani in Eccellenza…è incredibile comunque che tutti parlano quando stanno lasciando gli incarichi, parlate prima!
10 cap col Galles da giocatore, ha allenato gli avanti degli Osp ma anche del Galles, 3 campionati gallesi vinti con Neath. Gli Aironi li ha presi da Bernini il primo anno, se non sbaglio prima del partitone con gli Scarlets, a novembre 2010. Rowland è uno che parla poco e mai sopra le righe. Un gran professionista oltre che un gentiluomo. E i professionisti sanno quando tacere e quando, dove e con chi parlare.