I numeri delle presenze negli stadi dell’Eccellenza tornano a salire dopo due stagioni. Veneto padrone, delude Roma
Eccellenza, il pubblico 2013/2014: Rovigo vince lo scudetto dei tifosi
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we san a reggio vi abbiamo messo sotto di brutto tutte le tre del cupolone
che proprio roma abbia meno pubblico di tutte fa’ pensare …
Sabato scorso eravamo a Roma a seguire la partita tra Lazio e San Donà. Spettatori presenti circa 100, anche meno forse.
Spettatori dichiarati 600. Diciamo che queste classifiche lasciano un po’ il tempo che trovano…
Ciao ragazzi come state? Ma la nostra foto insieme dove posso vederla? Mi sono anche immolato con la felpa del San Donà…comunque dai non infierite più del dovuto, il tabellino ne riportava 500 non 600, ma saremmo stati 300 scarsi, meno di 100 proprio no, dai su…
Ciao San! Tutto bene, tu invece?
Ti faremo avere presto la foto. Comunque, senza cattiveria potrei mettermi a contare le persone dalle foto… meglio che non lo faccia per non demoralizzarti 😀
si grazie, allora attendo le nostre foto…nel frattempo mi sono sbirciato parecchie vostre interviste passate, bravi!
Comunque meno di 100 proprio non potevamo essere, saremmo stati tra i 200 e i 300…
Ce ancora da lavorare
Ok, allora passami quella zappa, per favore.
Il Nero ha scritto un articolo citando la famosa canzone tratta dal Rugantino, sarebbe bello saperne cosa ne pensa SanIsidro che è un grandissimo esperto del rugby romano…. Muoio dalla curiosità…
http://www.ilneroilrugby.it/2014/05/13/roma-non-fa-la-stupida/
Uuuhhh mi sa che la risposta di San sara’ al vetriolo
Che dire… aspettiamo fiduciosi!
Non mi trattate male San!
P.S. Lo sapete mi sto appassionando alla storia del rugby romeno, ebbene ho letto questa intervista (mi ha aiutato il traduttore Bing) al giocatore Marin Ionescu, veramente interessante.
http://www.sportclasic.ro/ro/Interviu-Marin-Ionescu/
Certo, che a Roma, sono i soliti 470/480 che vanno alla partita……potreste davvero fare una franchigia la base di spettatori c’è
boh non confondiamo le cose, il Pro 12 è un prodotto diverso, l’attrattiva è maggiore…la dimensione del rugby di club è tutt’altra cosa…
In effetti i numeri delle romane fanno pensare… 14.250 spettatori totali, in una stagione, per 3 squadre, con la bellezza di 6 derby.
Considerando poi che i numeri forniti nei tabellini, da cui immagino siano presi i dasti, spesso valgono quanto quelli dei manifestanti e della questura, le varie cifre credo siano tutte da rivedere almeno un pochino in ribasso (per tutti, non solo per le romane).
Direi che le aspirazioni celtiche possono aspettare ancora un bel po’ se questo è l’entusiasmo che il rugby suscita tra il pubblico capitolino: sono questi i numeri da considerare, non i 70.000 dell’Olimpico.
Evidentemente, come ha sottolineato anche Il Nero in un suo articolo di qualche giorno fa, la conferenza stampa congiunta di presentazione, pur fatta in Campidoglio con tutti gli onori, alla fine non ha lasciato traccia concreta nel corso della stagione.
In effetti anche il calendario, che si auspicava gestito con un minimo di criterio, magari prendendo anche in considerazione la possibilità di differire alcune partite alla domenica per evitare sovrapposizioni, non era partito proprio benissimo: alla prima giornata, due romane fuori casa e una a riposo, quindi 3 squadre e nemmeno una partita a Roma.
Sappiamo tutti quanto è difficile portare gente in tribuna: a parole il rugby piace a tanti, ma poi a vedere le partite ci vengono in pochi, a Roma come altrove. Certo, dalla Capitale e dai suoi 2.500.000 abbondanti di abitanti, il traino delle partite della Nazionale e tanti praticanti, ci si aspettava legittimamente assai di più. Sicuramente, se almeno una tra le tre squadre avesse fatto un campionato “importante”, cioè con risultati di spicco, accesso ai play off, vetta della classifica etc, almeno una parte di questi numeri sarebbe stata diversa: la triste logica del pubblico negli sport minori, che fa uscire fuori i tifosi solo quando si vince, come le lumache quando piove.
I numeri del veneto non sono una sorpresa, ma spiccano soprattutto secondo me i quasi 11.000 di San Donà, terz’ultima classificata in campionato ma, per quanto riguarda la gente in tribuna, ben al di sopra di compagini assai più quotate: bravissimi!
Trovo notevoli i quasi 7.000 di Prato e i 6.000 abbondanti di Reggio: una squadra piena di problemi e punti di domanda e una retrocessa.
a reggio c’e’ entusiasmo attorno alla squadra anche se i risultati non sono stati favorevoli , addirittura si e’ creato un gruppo di tifosi veramente simpatici e coloriti come ” i ragastas ”
e poi complimenti alla societa’ per il gran lavoro con il settore giovanile eil minirugby
siamo e rimaniamo il miglior pubblico d’italia (e gli altri possono dire ciò che vogliono)!!! signori, in NESSUN posto d’italia il rugby è religione di stato!!! forza rovigo sempre!!!
Diciamo che il rovigotto va allo stadio quando si aspetta che la sua squadra possa vincere. O forse ti stai scordando i 300 spettatori (anche in coppa con squadrette niente male) di qualche anno fa?
e non serve andare tanto lontano, dal sito erc:
anno 2012/2013 Challenge cup:
R1 Rovigo Perpignan 12-79 1000 spettatori
R4 Rovigo Bizkaia 10-16 600 spettatori
R5 Rovigo Worcester Warriors 17-80 500 spettatori
beh, diciamo che 500 spettatori per andare a vedere la tua squadra che prende 80/90 punti non li fanno da nessuna parte… quindi ribadisco il concetto.
sei male informato, il rovigotto (come lo chiami spregiativamente tu) va allo stadio perchè da noi il rugby lo si vive 365 giorni all’anno 24 ore su 24. vai in qualsiasi bar o pub di rovigo e poi mi sai dire…
pub a Rovigo????? 🙂
Si, me li ricordo anch’io. Ci sono.
E quelli di Calvisano (e dintorni) allora? Con una squadra fortissima che vincerà lo scudetto? Perchè non vanno allo stadio? E hanno pure il presidente della Federazione….
Questo e’ abbastanza vero, specialmente se consideri che il “grande salto” di quest’anno e’ concomitante anche con la grande campagna acquisti.
L’anno scorso i numeri erano del tutto simili a quelli del Petrarca (che come campagna acquisti diciamo che non ha brillato particolarmente…).
Non ci vedo comunque nulla di sconvolgente, anzi. Complimenti.
La statistica dice che siete il più numeroso, non il migliore.
non credo esistano parametri per decidere quale pubblico è il migliore. diciamo che secondo me un pubblico che segue sempre numeroso la propria squadra ci va molto vicino…
Numeroso di sicuro migliore.. punti di vista
Come numero di presenze sicuramente.. migliore…. punti di vista
Allora….
Ho evitato di commentare l’articolo del Nero perchè se non si vive la realtà di una città come Roma, certi giudizi non bisognerebbe darli. Ma non è questa la sede per commentare un altro blog.
Ok, sicuramente le squadre romane non hanno un gran seguito e i numeri lo dicono chiaramente, ma anche qui bisogna essere all’interno delle realtà per poter esprimere un commento. Non sono solito guardare in casa d’altri, quindi mi limito ad un giudizio sulle Fiamme.
La realtà della squadra della polizia è particolare, come altrettanto particolare è la sede in cui svolge la sua attività: la caserma “S. Gelsomini”, sede oltre che del Gruppo Sportivo, anche e soprattutto casa del I Reparto Mobile (per in meno avvezzi, i cosiddetti “celerini”.
Anche la posizione logistica della sede non è il massimo, perchè si trova a circa 40 km dal centro della città, nel comune di Fiumicino (a pochi km dall’aeroporto).
Fatte queste premesse, ritengo che una media di 500 spettatori che entrano (gratuitamente, ricordiamo anche questo) in una caserma (nell’immaginario collettivo, luogo per antonomasia non tra i più ospitali…) facendosi 40 km dal centro di una città per nulla caotica come la Capitale, non sia un risultato proprio da buttare via, anzi.
Detto questo, sono anch’io dell’opinione che il totale degli spettatori delle romane sia basso e che dovremmo impegnarci tutti quanti noi affinchè cresca.
Credo che questa sia una considerazione più che doverosa… Quoto
Opportuna riflessione per tutti quelli che non sono del posto, è senz’altro un fattore rilevante.
Detto questo, mi unisco anch’io, ottimista per natura, alla speranza che questo per Roma sia un punto di partenza!
Ciao @themambo, hai più che ragione, purtroppo chi non vive a Roma o comunque non è intorno ai club, si limita solo a guardare le statistiche senza inserirle in un contesto molto più ampio…ecco proprio io, che abito dall’altra parte della città (e molti non si rendono conto che le distanze qui sono enormi e che Roma è una città molto estesa, penso ad es. che Rovigo faccia gli stessi abitanti del quartiere del Nuovo Salario) quest’anno, anche per motivi logistici, sono venuto alla caserma Gelsomini solo in occasione dei due derby…credimi mi sarebbe piaciuto anche venirci più volte perchè comunque l’ambiente è molto accogliente e tranquillo (anche quando sono venuto la stagione passata ci venivo con piacere, la caserma tra l’altro è tenuta benissimo), ma sai, stando a Roma Nord, in concomitanza con altre partite ho preferito magari andare alla Capitolina o alla Lazio…
ps: comunque anche all’URC non si paga e alla Lazio il biglietto c’era solo per le gare di cartello…
Tutto giusto, ma anche ogni altra realta’ ha “un contesto piu’ ampio”. Ci sono problemi e vantaggi ovunque e o si fa una lunga dissertazione per ogni campo (e ci vuole il suo tempo…) oppure si guardano le statistiche (e ci si mette meno, anche se non si puo’ comprendere il fenomeno nella sua interezza).
hai ragione Hulla, per questo se hai tempo e voglia puoi leggere quello che ho scritto più sotto…
Hai ragione, mi hai convinto. Non ha senso fare una squadra con i soldi dei contribuenti e farla giocare in una caserma!
mah…ti invito a prendere una birra alla caserma Gelsomini e a vedere le Fiamme, sono sicuro che l’ambiente di piacerà…tra l’altro lì non c’è soltanto il campo da rugby, ma tutta una struttura del GS Fiamme Oro con palestre e quant’altro, dove fanno judo e altre discipline…quella è la sede, oltre che del I° Reparto Mobile, anche di parte del gruppo sportivo della Polizia…ragazzi basterebbe informarsi un minimo prima di scagliarsi sempre sulle Fiamme e sulla loro ubicazione…
L’affluenza dei rodigini allo stadio è cosa risaputa, ma se la squadra non porta a casa niente nemmeno quest’anno (cosa tra l’altro probabile visti gli ultimi rendimenti), e dopo aver buttato la finale del trofeo eccellenza e il derby di ritorno col Petrarca, la fiera finisce…
Si ritorna tutti ai centri commerciali….
ho paura che finisca molto di più che una fiera stavolta… ma qualcosa mi fa pensare che il miglior rovigo lo dobbiamo ancora vedere…
lo dico da inizio anno e ne abbiamo già parlato, questo è un anno molto rischioso per rovigo, si è giocato sul numero secco, se non esce si rischia di rimanere in mutande, anche da avversario lo scenario che potrebbe venirne fuori non è assolutamente auspicabile (poi magari ci sbagliamo tutti e anche senza raggiungere gli obbiettivi il progetto continua, speriamo bene), in bocca al lupo per qualsiasi evenienza
bene che sia cresciuto il numero degli spettatori e complimenti come sempre a rovigo per la passione con cui segue la squadra (quest’anno aiutata delle aspettative, ma da sempre rovigo è al vertice di questa classifica), credo, al contrario di altri, che invece i numeri siano un po’ superiori a quelli indicati, in molti campi i ragazzi e altre categorie entrano gratis e non ho mai visto nessuno mettersi lì a contare chi entra, per cui credo che ci si basi su abbonamenti, tagliandi e spannometro a occhio.
i risultati numerici non mi stupiscono affatto, invece, il veneto e la lombardia si sa che seguono di più il rugby (inoltre i derby e i top match aiutano ad alzare le presenze), roma ha, invece, problemi logistici, di calendario orrendo e di mancanza di risultati di vertice, le altre vivono un po’ isolate del proprio onesto seguito, l’unica sorpresa san donà, ma essere di nuovo al vertice per una squadra storica in un paese geograficamente limitato con molti ragazzi locali fa la differenza, in fatto di passione, mi delude invece mogliano
poi avrei una domanda: ma il derby day, come è stato conteggiato? nel senso che è stato uguale per entrambe le squadre “di casa” o è stato tutto a vantaggio del petrarca? o si sono contati i presenti alla prima partita e poi i presenti alla seconda?
comunque quella giornata falsa un po’ i conti, la sola Partita non avrebbe fatto 4.500 persone, sopra i 3.000 credo di sì, ma così tanti no, e comunque a occhio 4.500 erano pochini, secondo me si è superati le 5.000 presenze, lo stadio contiene 10.000 persone ed era pieno per più di metà (ripeto, ad occhio)
Anche secondo me nel derby day (ad occhio) eran sui 6.000 spettatori ma forse eran tutti piloni e occupavano due seggiolini ma contan per uno 😀
Ho sto scherzando !!!!!
Stupisce lo scarso pubblico del Calvisano, con una squadra forte e “potente”, lanciata verso la conquista dello scudetto. Come mai questo scarso entusiasmo in quel di Calvisano?
articolo molto interessante, bene vedere che rispetto l’anno passato il pubblico è aumentato, basta fine delle buone notizie
Il veneto è terra di passione ovale e lo si vede ma siamo lontani dalle serie inferiori irlandesi e gallesi, e bisogna lavorare per aumentare il bacino
Viadana merita una citazione in negativo, negli ultime giornate han fatto veramente pochi spettatori, nonostante il bel tempo, insomma nel giro di 2 anni han perso 1.500 spettatori di media, il che va oltre la crisi che attraversa la società, penso che melegari non si sia portato via i soldi ma pure l’entusiasmo, e deve far male a tutti i tifosi della palla ovale
Le romane (so di attirarmi le ire di san) hanno deluso molto, nonostante la passione che i frequentatori del blog ci mettono e credo che nessuno può affermare che san e sergio martin non ci mettano del loro nei post, il resto della capitale è molto più che tiepido, tralasciando le FFOO che non si può dire che abbiano una tifoseria visto il loro scarso appeel col territorio, la Capitolina e la lazio Portano gli stessi spettatori che portano a Mogliano (la peggiore veneta) insomma l’interesse apparte punte eccelse (san e sergio)non c’è ma penso che rimanga ancora appetibile quanto a franchigia celtica insomma turisti francesi inglesi gallesi e iralndesi vanno a Roma 365 giorni l’anno, giocherebbero sempre in trasferta ma non è che le zebre giocano in casa. Utimo discorso lo si deve fare per le zebre la dirigenza ha da fare un esamendi coscenza, non possono far meno spettatori di rovigo se le squadre che incontri si chiamano leinster munster ulster warriors llanelli e hosprtitz, leggevo un post (di cassina credo) in cui si lamentava della scarsa pubblicità fatta ad una partita e che ammattiva per trovare indicazioni per il 25 aprile
le irlandesi no, non fanno meglio di noi, almeno qui a Limerick, nemmeno nei derby (che sono roba seria, ti assicuro), nonostante che il livello del gioco sia superiore
Il campionato domestico Scozzese, da quel che ho potuto vedere, non raggiunge di sicuro mille spettatori paganti a partita in media.
@Kat, non è vero che le Fiamme non hanno pubblico, tutt’altro! Almeno fin oltre metà della stagione nelle gare di cartello i poliziotti hanno fatto anche oltre 1000 spettatori…a parte qualche supporter storico delle Fiamme, comunque i cremisi hanno anche il settore giovanile e le famiglie dei ragazzi spesso vanno anche a vedersi la prima squadra, oltre al fatto che le FF.OO raccolgono numerosi appassionati dall’area sud-ovest di Roma…in alcune occasioni il pubblico della Polizia è stato superiore anche a quello della Lazio e della Capitolina…
Si, ma e’ vero che il pubblico NON e’ pagante?
anche alla Capitolina non si paga e alla Lazio mettono il biglietto solo per gare di cartello…alla fine credo sia giusto così
ah, naturalmente alle Fiamme Oro non si paga il biglietto perchè il campo è ubicato all’interno di una caserma di Polizia, dunque in un posto statale…
Essere definito “punta eccelsa” mi gasa un bel po’.
E’ innegabile che siamo l’unica piazza in italia che fa’ comunque dei nr decenti di pubblico ( insieme a l’aquila una volta).
Le partie di challenge sono state sempre poco seguite, perche’ andare a vedere una squadra che perde sempre e con in obiettivo irragiungibile interessa poco.
Rovigo e’ anche l’unica squadra che muove sempre dei tifosi in trasferta, per la semifinale a Mogliano abbiamo gia’ esaurito i 1000 biglietti assegnati e probabilmente altri 1000 ne servirebbero, sara’ un bel caos domenica in uno stadio vergognoso con due tribunette e il parterre (spero montino una tribuna supplementare), dove ci mettono tutti 2000 da rovigo 1500 da mogliano e magari 1000 neutrali?????
Vergognoso è una parolona…. E comunque cosa se ne farebbe Mogliano di una struttura da 5000 persone?…E poi ripeto, prima di fare discorsi sul fatto che siamo tanti e siamo belli, aspettiamo a vedere come andrà a finire quest’anno perchè il rischio di ritrovarci in 500 l’anno prossimo al Battaglini è veramente alto….
Basta spostarsi al Monigo. Non mi sembra una cosa impossibile.
Magari il Mogliano avrebbe potuto farsi “prestare” il campo da Treviso, che dista solo 15 kilometri…. non è che devi “costruire” uno stadio da 5.000 persone quando ne hai uno disponibile a due passi che ne può contenere quasi 7.000!!!!!
Ops in effetti mi scuso per la parola vergognoso, e’ comunque uno stadio troppo piccolo che confrontato con squadrette di calcio di prima categoria e’ ridicolo, vedi anche lo stadio di calcio a pochi metri di distanza che tiene oltre 2000 spettatori.
Per quanto riguarda l’aspettare di vedere cosa succede, intanto godiamoci il momento, e comunque sia anche in tempi bui meno di 1000 spettatori a partita rovigo non li ha mai fatti, te lo dice uno che in oltre 30 anni di partite ne ha perse al massimo 4/5.
FORZA ROSSOBLU’
Bene bene, qualcuno mi aspettava, dopo riporterò un commento che avevo già scritto in passato sull’argomento, come se non ci fossi abituato a queste continue critiche sul pubblico del rugby romano…i dati purtroppo parlano chiaro, non ci giro troppo intorno, ammetto anche che qualche tabellino delle romane è stato pompato (testimonio che in più occasioni eravamo meno di quanto riportassero i tabellini), ma è successo anche l’esatto contrario! Al derby Capitolina-Lazio eravamo circa 1000 persone e ne sono state riportate solo 400!!! Un’assurdità, lo confermo, l’impianto dell’Unione era pieno, altro che 400…quest’anno il picco credo che lo abbiamo toccato con il derby Lazio-Capitolina dove eravamo sui 1500…
Detto ciò le parole del Nero sono condivisibili in parte, anche se, come molti, tralascia parecchie questioni sul perchè il pubblico romano sia così poco, dopo le riporterò…comunque con il Nero non mi sono mai trovato d’accordo, soprattuto sulle posizioni contro la Capitolina, ma, giustamente, il blog è suo e ci scrive legittimamente i suoi pensieri…tra l’altro credo che il Nero sia un utente che scrive anche qui, ho diversi elementi per supporlo, comunque non dico chi penso che sia per mantenerne la privacy e per non commettere errori qualora le mie ipotesi fossero sbagliate…gli manderò una mail privata e lo inviterò a Roma la prossima stagione ovale per una birra e per discutere sulle questioni del rugby romano…
Ad ogni modo dietro i tanti detrattori del rugby romano ci leggo anche un pizzico di sana invidia per il fatto che quest’anno la capitale abbia avuto ben tre squadre in massima serie…
San, tu sei giustamente innamorato del tuo rugby romano, però suvvia, un filino di obiettività, senza arrivare a parlare di voler essere detrattori del rugby romano e fermo restando tutte le possibili obiezioni su Roma e le sue dinamiche sportive e non, ma 14.250 spettatori (o pochi di più, o qualcuno di meno) per 30 (trenta) partite giocate nella capitale lungo la stagione, da 3 squadre (è corretto il conto? 22 giornate, ma ogni squadra ne ha fatte due di riposo, quindi 20 disputate da ogni squadra, di cui la metà in casa), comunque li si voglia leggere e rapportati alle dimensioni della città, sono davvero pochi.
C’è tanto da riflettere su questa cosa, sia per le realtà romane ma anche per il rugby italiano in generale, che si dimostra così poco seguito dal pubblico anche e proprio nella città che, con il 6N, viene fatta apparire come una città conquistata dall’ovale. Hai voglia a dire peste e corna delle tribune deserte di Parma ma io, onestamente, oggi come oggi, su una franchigia a Roma non ci investirei neanche 10 centesimi. Felice di sbagliarmi se in futuro le cose dovessero cambiare.
Ciao Emy, ma infatti l’ho detto che purtroppo i dati sono questi…quanto ai “detrattori del rugby romano” facevo un discorso generale riferito alle tante critiche in questa stagione sia sul pubblico romano che sulle singole società, come le assurde posizioni contro la Capitolina di cui anche io e te abbiamo parlato in passato…per non riscriverti le stesse cose puoi leggere il mio commento di sotto…
L’hai postato mentre io postavo il mio. 🙂
Eccomi qua…
Purtroppo il pubblico dell’ovale capitolino scarseggia ed è un dato di fatto…i buoni numeri quest’anno ci sono stati, soprattutto per i derby: circa 1500 per Lazio-URC, 1200 per Capitolina-Fiamme e al derby URC-Lazio eravamo almeno 1000 (il tabellino FIR svalvolò dicendo che alla Capitolina eravamo solo 400)…per le gare di cartello contro altri club le Fiamme hanno di solito fatto intorno ai 1000 spettatori, la Capitolina sugli 800, la Lazio sui 500…naturalmente ci sono state partite pure da 150/200 spettatori, anche se per le Fiamme un’affluenza così bassa si è avuta soltanto nel finale di stagione…
I numeri sono bassi, non giustifico però occorre analizzare diversi aspetti sia di carattere generale sia di carattere particolare…
Aspetti generali:
– proprio perchè Roma non è un paesino, ma una metropoli con circa 3 milioni di abitanti questo complica di più le cose perchè gli interessi si disperdono…a Roma siamo tutti felici che quest’anno abbiamo tre squadre di rugby in massima serie (e questo non succedeva dalla stagione 1969/1970 quando allora c’erano la Rugby Roma, la Lazio e la vecchia S.S. Roma Rugby), ma in quanti lo sanno? A Roma comanda il calcio, non avete idea ad es. di quante stazioni radio locali parlino di calcio, alcune addirittura divise, c’è chi parla solo della Roma e chi parla solo della Lazio…lo stesso vale per le televisioni locali, una marea di trasmissioni per romanisti e laziali (T9 Sport ci ha fatto la grazia di trasmetterci le partite in casa di Lazio, Fiamme e Capitolina, ma solo in seconda serata e in notturna perchè prima ci sono i programmi di calcio)…al di sotto del calcio, il rugby è solo uno dei tanti sport minori che si praticano nella capitale (assieme al basket, la pallavolo, la pallanuoto, il canottaggio con i suoi numerosi circoli remieri lungo il Tevere, il tennis e la sue centinania di campi sparsi per la città…quest’anno perfino l’hockey su prato ha avuto tre romane in massima serie), quindi la cerchia degli appassionati ovali si restringe sempre più e qui non parliamo dei romani che seguono il 6N, ma di quelli che sono nel mondo del rugby di club…
– proprio riallacciandomi al 6N, ci sono tanti romani che seguno il rugby a grandi linee, magari vanno allo stadio a vedere l’Italia o guardano in tv l’Heineken Cup o altri avvenimenti di rilievo…ho conosciuto gente molto appassionata e preparata che non è interessata al rugby italiano di club…ci sono diversi amici che mi accompagnano a vedere la nazionale all’Olimpico o i TM al pub, ma raramente sono riuscito a coinvolgerli per la Capitolina o le Fiamme…
Aspetti particolari:
– le realtà di club sono mondi a sè, chi segue il rugby romano, oltre ad appassionati ovali genereci, è per lo più gente all’interno dell’ambiente, ovvero tifosi di vecchia data, ex giocatori, famiglie dei ragazzi del vivaio, amici di chi è in campo e così via, non c’è un grande incremento extra…addirittura alcuni sono fedeli alla loro bandiera e raramente si spostano per i vari campi della capitale…ma questo non accade solo per l’Eccellenza, ad es. anche il CUS Roma in serie B ha sua piccola cerchia di affezionati e sostenitori che seguono per lo più il loro club e basta…mettiamoci anche il fatto che la FIR è bravissima a dividere il poco pubblico romano mettendo due romane, se le avessero spalmato le gare su due giorni diversi (sabato e domenica), certamente da una parte e dall’altra avremmo avuto più spettatori…
– quando vado a vedere la Capitolina passo vicino ai campi del CUS Roma che a quell’ora sono pieni di ragazzini che si allenano e di genitori…ma lo stesso nella vicina Acquacetosa o a Roma Sud al Tre Fontane, quelle sono ore cruciali d’allenamento e magari qualche allenatore, ragazzo delle giovanili e genitore se non fosse impegnato un match d’Eccellenza se lo andrebbe a vedere…
Insomma a Roma il movimento ovale c’è e tanto, ma il rugby è solo uno degli sport minori presenti nella capitale…diverse questioni poi portano ad avere pochi spettatori per l’Eccellenza, tra queste quella che ci sono moltissimi appassionati di rugby che però non seguono la dimensione-club…
Sottolineo anche un aspetto socio-culturale, nei piccoli centri come Rovigo, Mogliano, San Donà, Viadana, ecc, il rugby è qualcosa di molto sentito da parte della comunità, un appuntamento a cui difficilmente si può fare a meno…Roma, proprio per la sua dispersività, non riesce a trasmettere la stessa cosa…mettiamoci pure le distanze, anche se uno è appassionato, ma abita dall’altra parte della città, andarsi a vedere una partita, magari pure con i mezzi pubblici, diventa un impegno non da poco e non sempre uno ci può andare (abito a Roma Nord e per fortuna Lazio e Capitolina ce lo ho vicine, ma per le Fiamme devo farmi un’ora di trenino)…
Sicuramente sarebbe più dignitoso in una città come Roma vedere sempre almeno 1000 persone per ogni incontro d’Eccellenza, ma i problemi sono questi…ora non si strumentalizzi quanto ho detto dicendo che magari una franchigia nella capitale non funzionerebbe in termini di attrattiva, il Pro 12 è un prodotto diverso e il richiamo di pubblico sono sicuro che ci sarebbe…
volevo dire “mettendo due romane alla stessa ora”…
domanda per san ma secondo te se le avessero sfasate di ora e giorno ci sarebbero stati un numero tale di spettatori da giustificare lo scambio? a parte te e Sergio martin che appena finita la partita prendete il trenino per farmi il giro di mezza Roma non penso ci sarebbero stati molti più spettatori. non è per fare il menagramo ma in serie C veneta tra parenti e amici senza pagare il biglietto (ma le birre si) si arriva a fare dai 75 ai 250 spettatori insomma una riflessione quanto a promozione va fatta, un po come dicevo per le zebre, insomma 3 squadre messe assieme non fanno nemmeno il 30% dello “share” di pubblico e non è una critica da rosicone sia chiaro, inoltre penso che nel resto dello stivale non hanno problemi di sovrapposizione di orari?
Kat certo che non sarebbero cambiate le cose, ma sicuramente i tabellini sarebbero stati più numerosi…sono d’accordo sulla questione promozione, ma restiamo sempre nel contesto dispersivo di Roma…comunque Kat tutte le questioni del caso mi sembra di averle scritte dettagliatamente…
@san, pro12 o eccellenza cambia poco: una squadra che perde la si va a vedere difficilmente. O, meglio, vanno a vederla i grandi appassionati ma di sicuro non crea quel seguito che servirebbe e sarebbe auspicabile in una città come Roma. Guarda i dati di Rovigo in eccellenza e in amlin, ad esempio. Forse sarebbe meglio avere una romana molto forte: secondo me fa più seguito il non appassionato che arriva in bar dicendo andiamo a vedere la squadra xy che si gioca lo scudetto piuttosto che andiamo a vedere i pretoriani prendere 60 punti da una squadra irlandese in maglia blu.
In ogni caso, spero che il rugby romano possa crescere e prosperare
soa sono due prodotti diversi, una franchigia calata in un bacino metropolitano come Roma avrebbe il suo pubblico, non numeroso magari, ma ce lo avrebbe (sicuro superiore a quello delle Zebre e li sappiamo bene perchè non vanno a vedere le partite)…il discorso dell’Eccellenza o della dimensione dei club è un’altra cosa che interessa (nel contesto romano) solo chi è nell’ambiente o una ristretta cerchia di appassionati…sono sicuro che una parte dei tanti appassionati romani che vanno a vedere l’Italia all’Olimpico e che non si interessano dei club (giustamente, ognuno ha le sue preferenze…come detto conosco gente appassionata, ma che bazzica poco, o per nulla, il rugby romano di club), potrebbe essere interessata ad un prodotto d’alto livello come la Pro 12…non ci metto la mano sul fuoco naturalmente, ma penso che potrebbe essere così…
Sul fatto della speranza di crescita e prosperità, beh il rugby romano è già prospero di suo, abbiamo avuto tre società in massima serie (Lazio, Fiamme Oro e Capitolina…ognuna di queste con il suo settore giovanile e non dimentichiamoci che Lazio e Capitolina hanno prodotto, e stanno producendo, parecchi giovani talenti…la Capitolina tra l’altro ha pure la seconda squadra in C, i cui migliori giocatori sono stati impiegati anche nel Trofeo Eccellenza), due in serie B (CUS Roma e Primavera, con il CUS che è ai play-off per salire in A…entrambe sempre con tanto di vivai), abbiamo società di serie C ben strutturate anche a livello giovanile (Villa Pamphili e Rugby Roma 2000…e il Villa ha anche due squadre senior, una fa il girone d’elite, l’altra quello territoriale), abbiamo le due società della vecchia Rugby Roma (la Nuova Rugby Roma e la Rugby Roma Club) che hanno tanto di prolifici vivai (con la RRC che ha pure la squadra in C), abbiamo società che si dedicano esclusivamente al minirugby e al rugby giovanile (Appia, Nuovo Salario e Nuova Tor Tre Teste), abbiamo numerose squadre amatoriali di serie C (Roma V°, Corsari Roma, All Reds, Spartaco, e onestamente non so se quest’anno la Roma Urbe e la Notabilia abbiano proseguito la loro attività, in più c’è anche la squadra di rugby della LUISS), un’attività old molto intensa e probabilmente mi dimentico anche qualcos’altro, per non parlare della ricca attività in provincia…il rugby romano c’è, l’attività pure, ma, come ho detto nel commento di sopra, siamo uno dei tanti sport minori della capitale…
@san, per prosperità intendevo qualche vittoria di prestigio ma so già che adesso tu mi tirerai fuori la storia che le fiamme hanno vinto la coppa col mio rovigo :p grazie per i ragguagli sul rugby romano perché ne so veramente poco 😉
Nel mio piccolo penso di aver contribuito alla causa romana…quest’anno mi sono andato a vedere tutti e sei i derby…al di là delle stracittadine, della Lazio sono andato a vedere le gare contro San Donà e Rovigo…della Capitolina quelle con Viadana, Calvisano, Petrarca e Prato…mi spiace non essere andato alle Fiamme al di là dei derby, ma i motivi logistici di cui parlavo sopra mi hanno un pò compromesso…oltre al fatto che per alcune partite sono stato un pò combattuto, ad es. ho desistito alla prima in Eccellenza della Capitolina contro Reggio per guardare il Rugby Championship…causa diluvio (e influenza) poi non sono potuto andato a vedere le due in casa della Capitolina con San Donà e Rovigo…per un impegno all’ultimo poi non riuscìi ad andare a vedere Fiamme-San Donà…ad altre, e bisogna ringraziare la FIR (ma anche l’immobilismo delle tre società romane), era proprio impossibile andare vista la concomitanza degli orari…poi ad alcune sia perchè (in teoria) studio e perchè c’ho pure ‘na vita al di là del rugby non sono andato, ma con tre squadre in massima serie mi sono divertito quest’anno e mi sono visto un pò di gare…e comunque quelle a cui non ho assistito dal vivo me lo sono riviste quasi tutte in replica sul nostro canale regionale T9 Sport…
Leggermente off topic: ma perché i romani usano sempre la scusa dei 70mila dell’Olimpico? Tra quelle persone, tante non sono di Roma. Io per esempio. 😉
Intendo per quando chiedono di spostare la franchigia da loro
se hai tempo e voglia puoi leggere quello che ho scritto sopra riguardo tutte le questioni su cui ti interroghi…
Ho letto San. Era solo una critica innocente a qualche romano. Onestamente preferirei vedere una franchigia a Roma. Molto meglio di Parma o Viadana. E per molti motivi.
Come al solito nuneri gonfiato. Al prossimo che invoca la franchigia romana lo mando a cagare.
ma per piacere frank, ultimamente mi sembri molto schietto e poco analitico…la Pro 12 e l’Eccellenza sono due cose ben distinte…capisco che non scrivo commenti brevi e ognuno giustamente legge quello che vuole, ma mi pare di aver descritto la situazione delle cose per quello che è e perchè il pubblico romano del’Eccellenza sia così basso e anche le differenze con il pubblico romano dell’Olimpico e di una potenziale franchigia…poi chi vuol capire capisca…
ecco nello scrivere veloce mi è uscita una frase della serie “palesemente”…per cui non è “poi chi vuol capire capisca”, ma “poi chi non vuol capire amen”…chiedo scusa, vabbè ci siamo “capiti”…
E ho detto tutto.
saremo anche il pubblico piu’ numeroso, caloroso, vigoroso d’Italia… ma anche il piu’ tartassato… 20 euro per la semifinale di ritorno mi sembrano un po’ eccessivi!!!! che in societa’ abbian deciso di comprarselo lo scudetto???????? Boh!!!!!
20 euro mi sembrano un’assurdita, manco fosse una partita di Heineken Cup…
Consolati, ecco i prezzi di Calvisano:
Regular: uomini 15 euro, donne e bambini sopra i 12 dieci euro, abbonamento per la stagione 150 .
L’anno scorso semifinali 20 euro prezzo unico.
Magari e’ uno dei motivi per cui a Calvisano siamo sempre pochi.
Tra l’altro faccio notare da anni l’assurdità’ di avere (giustamente) prezzi diversi anche se troppo alti per uomini e donne e di avere abbonamenti “unisex”: quale donna fara’ mai l’abbonamento?
Cercò che seguire Calvisano (sigh) costi PU’ del Pro12.
@san, pur trovando i tuoi discorsi ragionevolissimi e comprendendo le difficoltà, bisogna pur dire che alcuni dei problemi che hai indicato esistono anche in altre realtà, anche a padova é pieno di gente che parla di rugby e poi guarda si e nno il 6n, magari venendo nell’urbe con gli amici che seguono le partite di club, ma di partite di domestic non sanno neanche dove si giocano, peró la partita del calcio pdova (serie b quasi c) qualche volta la vedono, o vanno a vedere il volley (tornato in a1). le tv locali, invece, fanno solo calcio 3 volte la settimana , quindi tutto il mondo é paese e certi discorsi non sono una scusante assoluta
immagino gian…ovviamente parlavo del contesto romano…comunque, credimi, ho qualche amico appassionato che magari mi accompagna all’Olimpico a vedere l’Italia, si segue con entusiasmo la nazionale, la Pro 12 in tv e le grandi partite europee, ma se gli chiedo di andare a vedere un match di Eccellenza mi dice di no perchè non gli interessa…posso capirlo, ognuno ha i suoi gusti, non è vero però che chi segue solo la nazionale o il rugby di alto livello sia un tifoso superficiale, magari non è attratto dall’Eccellenza perchè il livello è basso…a me personalmente, anche perchè ho giocato, la realtà del club e di andare a vedere le partite dal vivo piace molto…viceversa ci sono molti tifosi di club che invece sono attaccati solo al loro contesto e seguono poco la Pro 12…vabbè io sono malato e mi vado a vedere pure i risultati del rugby argentino, forse non faccio testo…
infatti non era una critica al tuo commento, è l’acclamazione di un dato di fatto, il rugby ha 2 milioni di appassionati e 30.000 potenziali spettatori reali (non considero la nazionale), tale numero dovrebbe essere aumentato, ma non c’è la capacità di farlo; poi più società nella stessa città separano il pubblico (difficilmente chi è legato ad un club ne segue un altro, altro problema di chi ha più società nel territorio, qui a padova un altro migliaio di tifosi li tireresti fuori tra cus, rubano, valsugana e valsugana femminile, solo per parlare di quelli che fanno un campionato di livello “nazionale” e si e no li vedi alla Partita), lo stesso pro12 potrebbe legare le varie realtà, ma la somma algebrica non è automatica, potrebbe attirare i meno addentro o i palati fini (che comunque io non ho mai capito, io trovo divertente anche il rugby degli old e dei ragazzini di 6 anni, non capisco chi guarda solo i “bravi”, per me di rugby non ne capisce tanto quanto pensa, comunque….), ma se a roma fate 1500 in tre difficilmente raggiungereste i 2000, che sarebbe già un risultato, anche perché con gli stranieriche sarebbero attratti a venire anche per solo turismo, i 3000 sarebbero sempre garantiti, però fino a quando non si parte a creare pubblico dal basso (prima dell’eccellenza), tutto il resto sono scommesse
gian… na sera de queste passo a bere un’ombra da te…
a Rovigo, San Donà e Mogliano non c’è altro… e il pubblico sportivo va a vedersi volentieri il rugby…
a Treviso non c’è più né il Basket né il volley né il calcio…
a Padova tutti hanno un amico un parente un figlio impegnato attivamente nel rugby e conoscono quanto meno lo spirito del gioco…
poi però c’è il bianco scudo all’euganeo, la squadra di baseball, quella di pallavolo, quella di pallanuoto femminile (che sta facendo 1000 persone a bordo vasca al plebiscito!!!), quella di ginnastica, la pallamano maschile, sei squadre di rugby amatoriale in città o appena fuori (rubano, valsugana, cus, selvazzano, 555, torelli sudati)… figli da accompagnare al saggio di taekwondo, pianoforte, danza…
alla fine alla guizza ci vanno pochi intimi…
ho amici che hanno giocato titolari fino a poco tempo fa in prima squadra che non hanno tempo (e quindi voglia) di andare allo stadio…
ecco fracasso hai descritto ciò che c’è in una citta di oltre 200.000 persone, figurati in una da oltre 3.000.000…
Dimentichi Rubano e Valsugana sono in serie A, il CUS PD in B, ciascuna fa un 200-300 presenze reali ogni domenica
Ricordo che nel Dio Calcio non è mica rose e fiori , intanto loro contano gli abbonati come sempre presenti, ma le presenze reali sono in calo in tutte le serie (tranne poche eccezioni)
Alla Guizza tutto sommato non va male, la tribuna praticamente sempre piena , ed i numeri che dichiariamo sono reali e non gonfiati , errori ci possono essere ma anche per difetto..
Fracasso ti dimentichi che a Treviso è tornato il volley, l’Imoco (anche se di Conegliano) ha riacceso la passione, quest’anno, Palaverde con 5000 spettatori, in più di una occasione.
Comunque il problema è sempre lo stesso, noi stiamo qua insistere sui 500 romani o i 2000 di Rovigo, ma i numeri sono impietosi in qualunque modo li si guardi. Prendiamo Treviso, la città fa 80000 abitanti, ok, con tutte queste persone, solo 3000 vengono a Monigo (che poi son sempre gli stessi) eppure, altri sport, sono decisamente minoritari da noi. Rovigo, fa 50000, eppure solo 2000 al Battaglini. Certo, Roma fa peggio, ma il punto è che del Rugby, non frega niente a nessuno. Potremmo anche vincere il PRO12 un giorno, ma la media spettatori non credo salirebbe in maniera sostanziosa. Guarda a Treviso, se escludiamo le semifinali o alcune partite importanti, quanto si militava in eccellenza, la media spettatori era quella di Rovigo, se non meno. Entrati in PRO12, la media è aumentata sicuramente, ma poi dopo un paio di anni, si è assestata!
Secondo me comunque ha ragione san il pro 12 é un altro mondo rispetto al domestic e lo si vede anche e soprattutto da questi particolari, non me ne vogliano i Parmensi e parmiggiani ma Roma a livello di attrattiva e di capacità recettive ha un altro fascino, poi va bhé conosco Irlandesi che son stati a Bergamo senza vedere Milano, però credo che un 2.000 persone “straniere” il pro 12 le può portare più facilmente nell’urbe e dato che gli orari delle partite difficilmente coincidono con il domestic si potrebbero fare almeno almeno altri 800-1000 spettatori medi locali roba che numeri del genere li fa solo TV. Insomma penso ancora che la scelta di Parma sia stata sbagliata, il problema comunque rimane a parma non fanno numeri da CL (e penso che 2.000 di media Non son reali) e un probelma di marketing su una squadra che ha un budget tra i 7 e gli 8 milioni non é da avere, insomma non dico tanto ma dovrebbero fare gli stessi spettatori di TV, e non li fanno ergo c’é un problema di promozione e si deve prendere per l’orecchio chi fa la comunicazione e dire di fare meglio il suo lavoro
Io posso dare dei numeri precisi di alcune partite che ho visto e filmato.
Lazio Petrarca 57 presenti (li ho potuti contare uno per uno) dichiarati 300 ?
Calvisano Petrarca non più di 350 (di cui più di 100 da Padova) + 12 nella tribuna scoperta , dichiarati 1000
Con questo metro al Derby Day dovevamo dichiararne 12000… la “Zebrite acuta” è contagiosa.
A quello che ha scritto San posso aggiungere che, secondo me, se si facesse un minimo di pubblicità e di promozione, il pubblico romano potrebbe crescere non poco. Molti dei romani che vanno all’Olimpico a vedere la Nazionale neanche sanno quali squadre giocano a Roma e quando. Roma, purtroppo, da questo punto di vista è una città molto dispersiva. Il fatto di avere tre squadre in Eccellenza paradossalmente non ha aiutato, perchè ha frammentato il pubblico. Avere una sola squadra che nella massima serie potesse catalizzare l’interesse degli appassionati, magari con risultati positivi, forse avrebbe concentrato il pubblico su quella. Per esempio, io non ho visto la partita, ma ho letto che al Flaminio per la finale scudetto tra Rugby Roma e L’Aquila, nel 2000 c’erano 16.000 spettatori. Magari la meta erano aquilani, ma 8.000 non sono pochi… Quindi, quando c’è il richiamo dell’evento il pubblico romano risponde. Tutto sta a tenere alto l’interesse. Il movimento romano è vivo e ci sono tanti praticanti, ma bisognerebbe fare di più per attirare la gente alle partite. Il che avrebbe anche un ritorno virtuoso sulla base.
esattamente Sergio, di quei 16.000 ben 8.000 arrivato da L’Aquila con macchine e pullman, ma l’altra metà erano romani…c’è da dire però che era una finale, naturalmente il pubblico era superiore alla media, comunque fu una delle finali del rugby italiano con più pubblico…io ero ragazzino e già seguivo il rugby (qualche mese dopo cominciai anche a giocarvi), ma non ero così dentro l’ambiente, così quella partita me la guardai a casa, ma fu un’emozione immensa lo stesso, uno dei ricordi ovali che ho ancora impressi nella memoria con nostalgia, non so cosa farei per rivedere quella finale…eh, gli anni della grande RDS Rugby Roma, uno dei momenti più gloriosi e vincenti del rugby di casa nostra…comunque all’epoca la Rugby Roma faceva parecchi spettatori al Tre Fontane, ho letto di partite giocate negli anni ’90 con Treviso e Amatori Milano con oltre 5.000 persone sugli spalti…l’ultimo record di pubblico recente a Roma fu 3.500 spettatori nella gara di Challenge tra la RR e il Racing Metro nel 2009 (e quella la persi, ma andai a vedere quella contro il Bayonne e i London Wasps)…non so se eri andato, ma il primo anno di Eccellenza nel derby Lazio-Rugby Roma all’Acquacetosa eravamo circa 2000 persone, ben oltre 1000 nel ritorno al Tre Fontane…
Sono d’accordo sul tuo discorso di promozione, ma rimane il discorso della dispersività in una città come Roma…e comunque la promozione la devi fare in un ambiente ovale, ad es. al CUS Roma metti qualche manifesto e volantino sulle partite delle altre romane in Eccellenza, in questo modo chi bazzica l’ambiente del CUS, magari le famiglie dei ragazzini che fanno rugby lì si potrebbero riversare a vedere anche club della capitale più forti in un’altra categoria e piano piano gli spettatori crescono…il problema però rimane sempre quello dei campanili, quando giocavo al CUS ero l’unico dei miei compagni di squadra che si andava a vedere la Rugby Roma in Super 10 e nessuno nell’ambiente (dirigenti, allenatori, ecc) invogliava noi ragazzi ad andare a supportare l’unica squadra della capitale che era in massima serie a quei tempi, tutti vivevano nel loro mondo e le realtà delle altre romane interessavano fino ad un certo punto…quanto agli spettatori di quest’anno, è vero che avere tre squadre ha frammentato il pubblico, ma, come dicevo nell’altro commento, gli appassionati ovali romani che si spostano tra i vari campi sono la piccola parte, molti sono attaccati alla loro bandiera…la prossima stagione la Capitolina continuerà a fare il suo pubblico, la Lazio idem, ecc…penso che anche con un’unica squadra in Eccellenza (e mi auguro di no) non cambierebbero molto le cose…delle decine di fedelissimi della vecchia RR quest’anno ne ho riconosciuto soltanto quacluno che si aggirava tra Acquacetosa, Campi dell’Unione e Ponte Galeria…
non so come voi maneggiate i numeri ma :
1)oltre a tutti i problemi della grande città a Roma ci vivono oltre tre milioni di persone e in percentuale è una roba infinitesima.
2)16000 spettatori e si va fieri degli 8000 romani quando 8000 vengono dall’aquila e c’è finale scudetto con una romana?
Sì, 8.000 spettatori in Italia non li fa mai nessuno. Averne.
Ah, tu dici infinitesima. Qui stravince il calcio. Il resto è messo sotto traccia. Finchè il rugby a Roma rimarrà una cosa tra carbonari, basato sul passaparola (o passacantando), sarà così.
@gino, onestamente non capisco il senso e il perchè del tuo intervento…degli 8.000 romani che erano presenti a quella finale non ne vado fiero, ma di più! Nel mio commento di sopra mi pare di aver analizzato perchè a Roma il rugby di club attiri così poco pubblico, quindi 8.000 per quell’occasione fu un grande successo…se poi per te 8.000 sono pochi…
Paul Griffen si ritira…
PER GIORGIO
PROPONGO ZEBRITE PATRIMONIO DELL’UMANITA’ DELL’UNESCO
e simbolo di un mondo bacato (non i giocatori e tifosi delle zebre)
il dibattito su gavazzi è scomparso ma noi ci consoliamo e speriamo
viva il rugby dal basso
delle giovanili e dei paesi più infimi
dai siti di rovigo e mogliano:
Proprio in vista dell’ondata di tifosi rossoblù al “Quaggia”, il Mogliano si è attrezzato per installare due tribune apposite