Sevens World Series, in finale l’Italia cede nettamente contro il Giappone

Finisce 26-5 per i nipponici la finale del torneo di qualificazione ad Hong Kong. Niente promozione per gli Azzurri, ma finalmente sono arrivati segnali dall’universo Seven

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Katmandu 30 Marzo 2014, 11:00

    E pensare che il seven non ha un campionato su cui scegliere… Ci vogliamo impegnare per fare uno straccio di programma per il seven? Quanto può costare fare quattro tappe per un torneo Italiano?

    • william 30 Marzo 2014, 11:04

      Niente. Se ci mettiamo insieme mi ti è il Tony li facciamo in un attimo. Affiliazione uisp ovviamente.
      Peccato non essere entrati nella prossima stagione di series. Certo, vista la programmazione fatta, mi sembra già un miracolo la finale.

    • frank 30 Marzo 2014, 11:05

      più che costare secondo me viene visto come ulteriore “distrazione” dal XV (almeno IMHO).

      comunque dimostra sempre più la miopia della FIR (non si scopre oggi viene da lontano).

      • william 30 Marzo 2014, 11:18

        Distrazione dal 15. Lo so che la fir la pensa così. Ma non capisce che tutti sanno giocare a calcio perché tutti nella vita hanno giocato a calcetto. Affiancare al XV dei rugby meno logoranti e più social fa bene al movimento, fa massa critica. Tipo il Touch nelle scuole? Campionati a 7 organizzati a tappe? No noi solo centocinquanta accademie dove rinchiudere i ragazzini di 15 anni e obbligarli al rigido stile federale. Come fareli innamorare di questo sport.

      • LiukMarc 30 Marzo 2014, 11:36

        Be, sarebbe una distrazione fino ad un certo punto. Tra l’altro il Seven ti permette di affinare alcune tecniche e skills di corsa (linee, cambi di direzione, incroci) e di passaggio (il riciclo diventa fondamentale) che farebbero comodo anche a 15… Ma figuriamoci se la Fir ci pensa…

    • Antani 30 Marzo 2014, 11:07

      In effetti, come già letto numerose volte in questo blog, perché al posto del l’interessantissimo trofeo eccellenza o coppa Italia o come si chiama non viene istituito un torneo italiano con 4/5 tappe o anche qualcuna in più visto che l’anno prossimo tornando l’eccellenza a 10 squadre si libererebbero alcuni fine settimana?
      D’altronde il rugby a 7 è diventato solo sport olimpico…

      • Antani 30 Marzo 2014, 11:09

        Detto questo comunque complimenti alla nazionale a 7 per il buon risultato, ovviamente.

        • william 30 Marzo 2014, 11:28

          Comunque il tuo Nick è come se fosse idolo coll’ ovale in tre quarti, ma anche in mediana, per esempio

          • Sergio Martin 30 Marzo 2014, 13:32

            Sì, tarapia tapioca prematurata.

          • Antani 30 Marzo 2014, 13:45

            Esattamente: come se fosse Gavazzi in Brian Havana anche in due per Calvisano, per esempio…

          • Antani 30 Marzo 2014, 13:49

            Oops… Brian Habana

      • Tanito Tikaram 30 Marzo 2014, 11:16

        Sei sicuro che agli allenatori interesserebbe più un torneo 7s di una “coppa Italia” a XV? E per il rugby italiano è più utile un trofeo Eccellenza dove provare in libertà anche i giocatori giovani solitamente relegati in panchina o un 7s al quale verosimilmente parteciperebbero solo trequarti e terze linee? Non sono domande retoriche, te lo chiedo perché penso sia difficile dare risposte. Alcuni tornei 7s italiani poi esistono già, anche se non organizzati dalla FIR; ma non mi sembra abbiano un gran successo. Il Roma 7s dovrebbe essere il più importante, ma quante persone vanno a vederlo? Almeno fuori da Roma passa quasi inosservato

        • william 30 Marzo 2014, 11:26

          Credo che non bisognerebbe sostituire l’eccellenza con il 7’s. Però bisognerebbe dare una struttura al 7’s. Oggi lo praticano solo i 3/4 e le terze a fine stagione. O i piloni per goliardia. Bisognerebbe accettare che invece è uno sport con una sua dignità, che richiede degli skills diversi dal 15 e che avrebbe bisogno di alcune tappe collegate in giro per l’Italia sparse nell’arco dell’anno in modo da permettere la creazione di squadre di 7’s e basta, similmente a quanto accade con il Beach Volley, che non ha ucciso la pallavolo, o a quanto accade col Touch nel nord Italia.
          In fondo stiamo parlando di uno sport olimpico..

        • Katmandu 30 Marzo 2014, 11:29

          Tanito un titolo di campione d’Italia da prestigio comunque lo guardi

        • Antani 30 Marzo 2014, 11:34

          In effetti non avevo pensato agli aspetti che giustamente riporti. Però un circuito prodotto dalla FIR, anche con poche tappe e debitamente pubblicizzato secondo me potrebbe avere più seguito dei tornei esistenti. Almeno penso… Se non sbaglio al Roma 7s partecipano squadre, diciamo non ufficiali. Magari le squadre dell’Eccellenza avrebbero più seguito.

  2. nagan90 30 Marzo 2014, 11:11

    Dopo un buon torneo in quel di Bucarest l estate scorsa…una fantastica prestazione degli azzurri nel 7 piu importante del mondo.
    Spero che la federazione ci creda un po di piu.

  3. Katmandu 30 Marzo 2014, 11:28

    facciamo una cosa fatta semplice dividiamo l’Italia in 3 macro aree Nord Centro e Sud tutte le prime 16 squadre in base alla classifica dell’anno precedente di quelle regioni dall’eccellenza alla serie B han l’obbligo di iscrivere le squadre ai tornei zonali
    abbiamo quindi 3 tappe per zona le migliori 16 di tutte e 3 le classifiche si ritrovano per la tappa finale a Roma per un ultimo appuntamento per decretare il Campione d’Italia non mi pare troppo dispendioso e troppo complicato, almeno i selezionatori avrebbero una base su cui scegliere e non nomi che sembrano buoni e sperare che lo siano
    complicato?

  4. Gabriele 30 Marzo 2014, 12:20

    per semplificare una idea mmolto semplice : riorganizzare il campionato .

    Si una idea dei nostri amici Argentini :
    3 macro aree : Nord Est Nord Ovest Centro Sud.

    10/12 squadre per ogni area .

    poi le migliori 5 per girone incontri di sola andta in campo neutro.

    e la finale a metà strada tra le due finaliste.

    Obbligo di iscrivere la squadra 7s AL CAMPIONATO PARALLELO la quale giocherà prima del squadra a15 .

    3 ORE DI RUGBY E DIMINUZIONE DEI COSTI E RIUTILIZZO DEI GIOCATORI CHE OGGI SI PERDONO.

    Semplice e pratica

  5. Toto 30 Marzo 2014, 13:05

    IMHO a fianco a campionati e tornei, non bisogna trascurare il, diciamo cosi, marketing, riprendendo opinioni che qualcuno, più sopra ha giustamente espresso: bisogna portare il rugby nelle scuole, soprattutto il touch, che mi sembra il più adatto a sostituirsi al calcetto e a essere giocato nelle ore di educazione fisica e del quale vedo spessissimo i campetti nei cortili delle scuole, sovrapposto definitivamente al precedente campo di basket, in quanto spesso i canestri sono stati rimossi e sostituiti dalle porte (sigh!). Se la palla ovale comincia a diffondersi, anche in spiaggia, al posto della classica partitella di volley, forse comincerà, col tempo, a far parte della nostra, scarsa, cultura sportiva.

  6. georg truckl 30 Marzo 2014, 13:25

    Per me la federazione spera di riuscire a qualificarsi all’ultimo per l’olimpiade buttando nella mischia, dopo i mondiali, qualche “big” tipo: Sarto, Gori ecc… Magari può anche bastare a superare in parte il gap con formazioni di livello medio che puntano tutto o quasi sul 7, ma di sicuro è una politica miope.
    L’idea più semplice a mio giudizio è di togliere il trofeo di eccellenza e fare un torneo di rugby a 7, coinvolgendo anche i club di serie A. In parallelo organizzare tornei giovanili e universitari per far avvicinare i ragazzi al rugby: che poi si giochi a 7 o 15 poco importa, di sicuro il rugby a 7 è più veloce, spaventa meno della versione classica e può raccogliere giocatori anche da altri sport come l’atletica.

  7. Sergio Martin 30 Marzo 2014, 13:35

    Ve quoto a tutti. La verità è, secondo me, che la FIR non ci sta credendo, altrimenti di cose da fare per potenziare il nostro seven ce ne sarebbero..,

  8. Rabbidaniel 30 Marzo 2014, 13:36

    Non credo che si potesse fare molto di più, sono stati bravi ad arrivare alla finale. Paesi come Russia e Giappone investono molto sul 7. Sono stati bravi ad arrivare fin lì. Per quanto riguarda le Olimpiadi, questo era un tabellone di qualificazione, ci sono tutte le squadre del torneo principale, e anche se Inghilterra, Galles e Scozia faranno un’unica squadra, i posti disponibili restano pochi.
    Il 7 (che piaccia o no) resta un codice interessante per le scuole, per la propaganda ed è pure sport Olimpico. Non credo che necessiterebbe di cifre paurose investire su un progetto 7, e comunque sempre meno di altri progetti inutili e costosi.

  9. Tanito Tikaram 30 Marzo 2014, 13:55

    A questo punto speriamo che Onrugby abbia prima o poi il tempo di fare una bella inchiesta tra dirigenti Fir e allenatori di club per capire quanta voglia abbiano di dedicare attenzione al 7s

  10. ermy 30 Marzo 2014, 15:41

    Ma dai ragazzi, siamo alle solite! Questa è la cronica disorganizzazione di una federazione di parassiti, senza idee, che custodisce gelosamente il potere! Guardate cos’hanno creato dei privati con il Beach Rugby in pochi anni…
    Non c’è speranza con questi qui…

  11. gsp 30 Marzo 2014, 16:09

    Altro di quei casi in cui non c’è da reinventare la ruota. O fai gruppo pagato dalla federazione che fa quello tutto l’anno e solo quello e tutte I tornei. O fai come l’irlanda l’anno scorso, ovvero lasci perdere.

    • Rabbidaniel 30 Marzo 2014, 18:23

      Hai ragione, in linea di principio, però la gestione FIR non si sembra sempre una sicurezza. Per esempio, niente da dire sulle competenze di Vilk che è stato un eccellente giocatore di 7. Ma è un caso che giochi per Calvisano?
      Io non riesco a dare molto torto a ermy, ci sono troppi conflitti d’interessi nella FIR, troppo centralismo autoreferenziale e, al contempo, molto consociativismo.

      • gsp 30 Marzo 2014, 22:39

        Non è per niente una sicurezza, e figurati se io ho mai negato la mancanza di trasparenza nelle scelte ed il nepotismo.

        Pero’ devi valutare anche le scelte per quello che fanno sul campo. Nel 7 c’è un’altro con un curriculum di vilk? Casellato e cavinato hanno fatto male? Da un lato. Dall’altro è un crimine tenersi Ascione. Certo in Italia il presidente ha troppo potere e sceglie gli allenatori. Ma dipende dalle scelte che fa.

        Poi sul conflitto d’interesse, all’epoca delle elezioni era indubbiamente zatta quello piú in conflitto d’interesse. Ma se oggi Gavazzi porta o solo inizia a discutere di far entrare calvisano nelle zebre il conflitto grande come una casa è suo.

  12. dogriccio 30 Marzo 2014, 21:07

    (con tutto il bene possibile e il rispetto per i giocatori andati in tour)
    fare un evento così non ha senso. da che mondo e mondo e da che federazione e federazione il rugby seven è usato per sviluppare il più possibile i futuri trequarti di interesse nazionale, facendo loro incontrare un gioco più veloce, più congeniale sotto certi aspetti e iniziando a fare i conti con un evento internazionale.
    abbiamo mandato gente che pur con caratteristiche più o meno adatte ha già dato quello che poteva dare al movimento italiano (tranne magari Fadalti, ma comincio a pensare sia soltanto un mio pallino).
    io penso che se avessimo mandato:
    -Sarto
    -Campagnaro
    -Esposito
    -Odiete
    -Ambrosini
    -Ragusi
    -Benvenuti
    -Allan
    -Iannone
    -Palazzani
    -Van Niekerk
    -Bacchin
    magari i risultati sarebbero stati gli stessi, ma avremmo guadagnato 12 elementi futuribili sicuramente più esperti.

    • Katmandu 30 Marzo 2014, 22:06

      @ dog ma perchè penso che sin meglio? li hai visti giocare a sette? sui nomi avrai ragione ma il problema è che è un altro sport per cui è un po complicato paragonare i due codici

      • dogriccio 30 Marzo 2014, 22:39

        si vabbè per onestà intellettuale non è che Rubini, Sepe, Robertson, Tartaglia e chi altro c’era (cito a memoria) abbiano ‘sta storia di seven alle spalle, dai..
        la realtà è che in italia il seven è considerato poco e niente, quando in realtà è (come per altro il XIII) un importante “didattica” sopratutto per alcuni ruoli e per alcuni movimenti.
        ripeto inoltre, se leggi bene, che non ho detto che sarebbe stato meglio in termini di risultato (anche se forse..) ma sarebbe stato meglio in termini di formazione sia tecnica che mentale di gente che è e sarà il futuro della nazionale e quindi del movimento italiano.
        PS. IMHO c’è molta più difficoltà a passare al/dal XIII al XV che non al VII. Guarda il JP Morgan Seven, insomma sono squadre di Union ma lo giocano bene.

    • gsp 30 Marzo 2014, 23:19

      Dog potrebbero anche funzionare. Ma per come sta evolvendo il seven, vuol dire prendere sti giocatori, sottarlo al xv per un anno. Ormai i giocatori che fanno entrambi i codici sono una raritá, perché I due sport stanno divergendo.

      • San Isidro 31 Marzo 2014, 03:49

        ne sei così sicuro?
        Prendo l’esempio (casuale) dell’Argentina, dove il seven è religione, e lì tutti gli atleti che fanno il seven sono normali giocatori di rugby a XV nei vari tornei zonali del Paese…qui qualche anno a fa abbiamo avuto alla Rugby Roma il fortissimo Hayden Reid (ex Viadana), lui era nazionale seven AB, ma giocava al contempo tranquillamente in SR con gli Highlanders…

    • Danthegun 31 Marzo 2014, 15:09

      Completamente d’accordo.
      In attesa che la FIR decida di organizzare il movimento potrebbe essere molto sensato usare il 7 come occasione per far giocare insieme un gruppo di trequarti nel giro azzurro.

      Oltre a quanto già detto provate a immaginare se un gruppo come quello elencato fosse stato in grado di portare l’Italia del Seven nel giro che conta. Avrebbe aiutato una mentalità vincente, avrebbe creato affiatemento in gruppo. Non sono cose banali visto che parliamo sempre di cali mentali e psicologici della squadra.

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