Irlanda, un Sei Nazioni che apre nuove vie. Nonostante l’addio di BOD

Il ct Joe Schmidt siede sulla panchina dei verdi solo da una manciata di partite ma ha già plasmato la sua squadra

COMMENTI DEI LETTORI
  1. ernesto 17 Marzo 2014, 13:07

    Nonostante l’apporto positivo dato da Schmidt sia stato notevolissimo, trovo sempre esagerato e molto calcistico partire sempre dall’ allenatore per fare dei bilanci.
    L’Irlanda tutta a parire dai giocatori sono riusciti a mettersi in discussione, rinnovarsi credere ferocemente e lucidamente nelle singole vittorie e nel progetto di vincere il torneo (400 minuti di alta tensione, senza mai mollare nè sul + 30, +20…. nè quando la Francia sembrava potesse e dovesse vincere a 5′ dalla fine.). Tra tutte le partite quella giocata peggio è stata di gran lunga l’ultima ( anche se la grinta e la concentrazione è rimasta intatta!!!!).
    Gli scorsi due anni l’Irlanda è stata un po’ sfortunata (episodi, infortuni) quest’anno un pelino fortunata (molti meno infortuni importanti rispetto ad Inghilterra e Francia).
    Comunque meritatissima la vittoria del torneo. I numeri 1,2,3,6,7,10,BOD, meritano di entrare nel top euroteam. Kearny si l’ho visto in progresso e con la Francia è stato per tenacia pazzesco.
    Schmidt voto 10- (quel meno lo do perchè non sono così esperto per permettermi di dare un 10)

    • Stefo 17 Marzo 2014, 13:23

      L’allenatore nel rugby e’ ancora fondamentale, non e’ un caso che Schmidt abbia raccolto certi risultati col Lienster ed in pochi mesi con l’Irlanda, la sua attenzione maniacale ai dettagli, il fatto che il lavoro che fa da sicurezza ai giocatori sono alla base dell’efficacia delle sue squadre…non c’e’ giocatore nel Leinster che lo abbia avuto come allenatore che non identifica nel tecnico uno dei fattori piu’ importanti per le vittorie.
      Fortunata?O’Brien, Ferris, Bowe, Zebo fuori…non mi par poco, certo come ho scritto in passato oggi c’e’ una profondita’ che 5-6 anni fa non c’era ma queste erano tutte assenze di titolari o potenzialmente tali.

  2. LiukMarc 17 Marzo 2014, 13:08

    Son forti, niente da dire. Certo, a 13 avranno un bel buco, ma con un esempio del genere potete scommettere che chi andrà a sostituirlo (almeno cercando di farlo) lavorerà come un pazzo.

  3. ernesto 17 Marzo 2014, 13:19

    In prospettiva mondiale nei centri potrebbero avere qualche problemino e anche per la prima linea un po’ troppo matura sarà dura riconfermarsi a questi livelli (vedi Jenkins, e Jones nel Galles quest’anno). Devono migliorare nella costruzione per arrivare ai 22m. Perchè quando sentono l’odore della meta sono già fantastici. DEVONO MANTENERE QUESTO ATTEGGIAMENTO MENTALE (NEL QUALE SEMBRANO MIGLIORATI MOLTISSIMO).
    Devono dedicarsi alla nazionale trascurando un po’ i club.
    Almeno, così mi viene di pensare.

    • Stefo 17 Marzo 2014, 13:25

      L’unico in la’ con gli anni in prima linea e’ Ross con 33 anni, Healy 23, McGrath 25, Moore 23…se questi sono troppo maturi…Best 31, Cronin 27 per i tallonatori.

  4. ernesto 17 Marzo 2014, 13:35

    Stefo concordo sul fatto che la rosa si è approfondita positivamente e questo ha reso le assenze meno determinanti.
    Rimango però convinto che se Sexton si fosse infortunato nello stesso minuto nel quale si è infortunato Vunipola o se solo Fofana ci fosse stato, probabilmente era l’Inghilterra a vincere. Senza contare Corbisiero, Cole, Parling Tuilagi, DUsatoir e altri francesi vari.
    Comunque il mio “filino fortunata” non era ironico.
    Hanno vinto i migliori con quel pizzico di fortuna che i migliori hanno speso in più degli altri.

  5. ernesto 17 Marzo 2014, 13:36

    “spesso” (non “speso)

  6. ernesto 17 Marzo 2014, 13:49

    Mi riferivo semplicemente a Ross e Best (paragonandoli a Jenkins e Jones). Mi rendo conto che probabilmente i ricambi siano meglio di quelli dei gallesi.

  7. ANGEA 18 Marzo 2014, 16:10

    Io non mi dimenticherei di menzionare Gilroy, che secondo me è un gran giocatore

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