Una intervista in cui il presidente FIR parla anche del caso celtico. E “boccia” Checchinato, Rosolen e Casellato
Gavazzi parla di Minto: “Carriera a rischio? Il ragazzo rischia molto”
Lascia un commento
Devi essere autenticato per lasciare un commento: Accedi o Registrati
Altri 4 giovani prospetti entrano nelle Accademie di Franchigia
Due atleti approderanno all'Accademia del Benetton, altri due a quella delle Zebre
Serie A Elite: ieri a Bologna l’incontro tra FIR e Club
Sul tavolo il rilancio del campionato, il numero di squadre partecipanti, la distribuzione dei permit player e la formula della Coppa Italia
FIR: approvato il Bilancio Preventivo 2024
Avvallato a maggioranza dal Consiglio Federale verrà ora inviato agli organi preposti per approvazione
L’impatto economico del Sei Nazioni 2023 sull’Italia: oltre 37 milioni di euro per Roma e la regione Lazio
Sono stati presentati gli studi relativi all'indotto creato dalle 3 partite casalinghe del Torneo dell'anno scorso
Accademie U23 Zebre e Benetton: la lista dei 12 atleti che completeranno il proprio percorso di formazione
Al termine i giocatori potranno trovare spazio nei roster delle franchigie o delle squadre della Serie A Elite
FIR e Ministero dell’Istruzione e del Merito sottoscrivono il protocollo “Scuole in meta”
Un documento di intesa che contribuisce a portare il rugby all’interno degli istituti scolastici
non vale, così sembra che metta i link senza guardare, non potevate postarlo 5min prima!!! 😀
copio e incollo la risposta a gian
Si ma questo é fuori veramente…
1 il gioco va allineato alla Nazionale : ma che vuol dire? Se mi parla di una preparazione differenziata per gli atleti di interesse nazionale mi sta bene ma il gioco? Allora faccia venire JB ad allenare le franchigie e basta! Non ho mai visto 2 allenatori che condividevano in pieno lo stesso game plan,
2 basta scarica Rosolen e Checchinato? Ma se i mondiali in veneto non son possibili per la mancanza di rosolen? Boh
3 Minto “forse non siamo stati del tutto professionali” bene e poi si contraddice dicendo che la salute arriva prima di tutto…
Dr Jeckil e mr Hide non aveva tutte i cambi di idea di mr G
e aggiungo ….
che cavolo di patto hanno fatto? la triplice alleanza? CC&G? bah
di fare quello che dice lui, forse! 😉
comunque incollo la mia risposta:
quella di minto è da incorniciare, non è colpa tua? ok! ma saltano le teste di chi “non è stato del tutto professionale”, però.
quella delle squadre che sono la copia della nazionale è una vecchia idea dondiana, una cacata micidiale, pensa quando cambia l’allenatore, bisogna cambiare staff (perché non tutti gli allenatori si possono trovare bene con certi sistemi) e stile di gioco a non meno di 5 squadre (perché ci metteva dentro anche le accademie), vuol dire rincominciare quasi da 0 ogni ciclo……
sai, sugli impresentabili, magari ha capito che era il caso di tenerli lontani dal veneto (a proposito, ieri c’era un rettifica sul giornale, bortolato a parma per la JWC non c’è andato, l’incaricato è son Don Tullio)
jb allenatore di una delle due franchigie? per me avrebbe molto molto senso..
Io su minto non ci ho capito niente!escludendo il lato assicurativo, ha o non ha un infortunio che mette a rischio la sua carriera?
fino all’altro giorno pareva di no (perlomeno dal punto di vista fisico), oggi questa uscita…..
Mi pare si parlasse di Ernie cervicali.
Mi dispiace tanto per Minto: speriamo si risolva tutto per il meglio e si riveli molto meno grave del temuto. Comunque c’è da esser seriamente preoccupati: prima Morisi si spacca la milsa e viene rimandato in campo per circa 20 minuti, facendogli correre un rischio gravissimo, poi Minto rientra da un infortunio e viene lasciato giocare per circa un mese prima di accorgersi che la situazione non era affatto risolta. Credo che il Presidente si riferisca a quello, quando dice “non siamo stati del tutto professionali”. Ben due staff medici (Benetton e Nazionale) hanno esaminato le condizioni di Minto.
Quoto. Ci aggiungerei anche le sostituzioni piu’ anticipate durante le partite della nazionale, si vedeva chiaramente sabato scorso che qualche giocatore aveva preso botte proprio dure e vagava per il campo barcollando. Da paura!!! I giocatori non sono carne da macello!!!
Sai, nel caso di Morisi posso comprendere che non fosse semplice valutare sul momento, e senza gli strumenti necessari, l’entità del problema. Ma con Minto c’è stato tempo e modo per poter prendere una decisione adeguata.
P.S.: mi sa che è milza, non milsa 😀
Scusa , Giovanni ma si vede che non sei un medico , senza polemica . Non servivano …” strumenti necessari ” ma che il medico , dopo 4/ 5 minuti di dolori fortissimi lamentati dal ragazzo a terra
( un’etenita’) , muovesse il culo , entrasse in campo ( cosa che non ha fatto ) e usasse le mani … e la testa !!!
d’accordissimo…sono troppi i casi dove non si tutelano i giocatori
come quando si vedono quelli che prendono botte alla testa ..barcollano poi mentre stanno uscendo dal campo rientrano e nessuno dello staff li ferma…mi si raggela il sangue spesso
calma, non confondiamo cose gravi (tipo la milsa 😉 di morisi, che non è per nulla facile da diagnosticare senza gli strumenti adatti ed in campo) con normali traumi di gioco, se si prendono certe tranvate non è strano che ci si rialzi scossi nella stessa azione o che per un paio di minuti si sia un po’ in difficoltà, quello che succede in campo è una cosa, quello che succede fuori, dove se sei un buon medico e ti sorgono dei dubbi hai gli strumenti adatti per toglierteli, sono situazioni ben differenti.
io ho visto finire le azioni a gente con la spalla fuori e persone portate fuori a braccia o in barella convinte di stare bene (tra cui il sottoscritto), quando sei la’ dentro non senti niente, o ti stroncano o sei convinto di poter continuare, tanto, in media, hai male dappertutto
E’ questo il caso dove serve lo staff medico competente, saper conoscere una tranvata da un trauma piu’ serio andando in campo nel momento in cui il giocatore e’ in difficolta’. Anche perche’ e’ inutile stare in campo se non sei al 100%, gli avversari sentono odore di cadavere a chilometri di distanza, ti puntano ed e’ fatta. Un giocatore non uscira’ mai dal campo se gli chiedi come si sente, e’ di competenza del medico/fisio la decisione.
Inoltre lo staff medico nazionale é quella che non si é accorto di una frattura alla gamba…
Ricordiamo che in nazionale Gavazzi ha mandato a casa lo staff di fisioterapisti (guarda caso di Rovigo e con contratto ancora in corso), e i risultati mi sembrano evidenti.
per reclutare dottoresse e fisio di Calvisano !!!
Minto fuuori…. il nodo si chiama assicurazione???
ma allora chi è che racconta palle?
Alla faccia della privacy.
Effetivamente…
Non confidatevi con Gavazzi … altrimenti tutto il mondo ovale lo verrà a sapere … 😀 😀 😀 😀
Il triangolo Cavinato-Gavassi-Casellato non funziona perché Casellato “Non ha rispettato il patti di ferro” … ma va de longo va …
Eppoi ti viene a dire che sto povero ragazzo rischia la carriera e la salute perché “orse non siamo stati del tutto professionali” …
Nin zo … ewwiwa il parroco!!!
Saluti PR-WSM
1. Su Minto non ci fanno capire nulla. Si passa dal “sta bene, solo un problema di carte” a “rischio fine carriera, con responsabilità oggettive e penali (di chi? della Fir?)”. In tutto questo spiace per Minto, ovviamente, dei federali sinceramente mi interessa poco. Qualche testa dovrà saltare però.
2. Quoto chi lo ha già detto sopra. Allineare l’aspetto tecnico delle franchigie alla nazionale che vuol dire? Che il BaffoBrunel deve andare a turno ad allenare le franchigie, o che ci manda il secondo, o che…? Ammettere che esistano due allenatori che allenano allo stesso modo mi sembra un po’ troppo azzardato (nemmeno Joe Schmidt e Cotter sono uguali, sebbene abbiano lavorato tanto assieme). Gavazzi mi lascia sempre più perplesso, ma ci è o ci fa?
Questo mi piglia per il didietro, appena finito di parlarne non troppo male in un altro post; questa imbecillità dell’ allineamento degli allenatori tale è, e nasconde, temo, la volontà di far crescere i coach italiani, che cominciano ad avere buone prospettive, almeno in tre/quattro, pur partiti dal nulla o da molto poco, costringendoli a copiare da JB (che comunque è un grande, a parer mio), senza avere il potere di comandare in casa d’ altri e senza poter affidare a lui tutto il movimento degli allenatori, e altro. Su Casellato, senza sapere nulla del patto di ferro, dice scemenze, e Casellato e bravo, e molto, secondo me; su Green è meglio stendere un pietoso velo, speriamo torni qui dal Giappone (almeno a TV la settimana scorsa c’ era), dopo la figura ignobile di due anni fa, ha solo da vergognarsi, se non lui la federazione. Minto: temo non la raccontino giusta e temo il ragazzo abbia qualcosa di più serio, molto. Spero di sbagliarmi.
Su Green hai perfettamente ragione, sul fatto che torni (speriamo) non ne sarei sicuro, la Fir ci ha fatto una figura che dir barbina è poco
Guarda, mi vergogno io che non c’ entro niente, solo come ex rugbysta e italiano appassionato d i quello sport, lo spero solo perchè sarebbe una riparazione solo parziale, sai. Mi sa che ci hai ragione tu. Che schifo, scaricargli addosso le colpe per quel RWC under 20.
Mi rinfrescate la memoria ? Che era successo con green?
Diciamo così é stato preso per portare aventi un progetto poi però com’é come non é, in meno di un anno é stato “accompagnato alla porta” e se ne é andato a Udine… E mi pare che una delle sue ultime partite in carnia ha vinto contro l’accademia
Per quel che ricordo, è stato spedito via rapidamente, al momento del rinnovo del contratto o subito prima, senza alcun preavviso, dopo numerose dichiarazioni di fiducia, a seguito di un brutto under 20 che ci ha fatto perdere contro Tonga (?) Samoa (?), per il quale siamo usciti dai 12 qualificati per il mondiale successivo, sempre se non ricordo male, Dondi presidente, per cui si è trovato dall’ oggi al domani senza lavoro, per fortuna poi ha trovato a UD. Mi pare sia questa la storia. Posso sbagliare, caro William, ma poi ha trovato in Giappone, più di recente. Magari qualcuno degli ottimi colleghi è più preciso di me.
Grazie. Ora che raccontate mi vengono vaghi ricordi
Green l’hanno preso a male parole tutti (a cominciare da molti qui) quando dirigeva l’accademia. Dondi ha preso la palla al balzo e brunel non ha fatto niente per difenderlo. Adesso tutti piangono.
Gavazzi:
“D’ora in poi allenatori, baristi e giardinieri delle franchigie allineati a quelli della nazionale. Come l’allenatore delle Zebre, come si chiama, quel mangiarane amico del Brunello, ah, sì: Gajan. Non c’è più Gajan? E chi s’è permesso di licenziarlo? Sono circondato da teste di cazzo”.
🙂 solo circondato? 🙂
arrendetevi siete circondati!!!
Se trova quello che ha cacciato Gajan e Troncon dalle Zebre, lo licenzia. 🙂
Ma Gavazzi riesce a mantenere lo stesso pensiero più di 2 minuti?
boh, mi ripeto ma mi sembra che il rugby italiano abbia bisogno di ben altre professionalità , una bocciofila è gestita meglio.
Si è dimenticato di dire che la birra di Parma deve essere allineata a quella di Monigo…
E meno male che il patto che il patto con il povero Umberto era di ferro perchè se era d’acciaio erano cazzi.
“Non sta rispettando il patto di ferro con me”.
Con me? Che significa. Io veramente tendo a non avere più parole.
Ma cosa sarà di patto di ferro??
Esatto, chi lo sa? La cosa più grave di tutte, è il presidente di un Ente certo non secondario, anche al di fuori dell’ ambito sportivo, che spara dichiarazioni del genere, senza rendersi conto dei doveri, delle responsabilità e dello standing legati al suo ruolo e alla carica, dimostrando, mia opinione, il suo milieu culturale. Scaricando la responsabilità in modo perfino offensivo, su terzi, adombrando scorrettezze riferite a patti di cui nessuno sa nulla e che lui, per primo, avrebbe dovuto rendere pubblici o sui quali, se riservati tacere. Oppure far valere le sue ragioni in sedi opportune, qualora ne ravvisasse motivo; così si fa solo della maldicenza sulle persone, senza dar loro modo di poter replicare, tanto più grave, il fatto, se sono, de facto dipendenti. Non conosco per nulla l’ ambiente federale, ma la mia sensazione è che siano pieni di supponenza e arroganza, a motivo della raggiunta presenza della Nazionale nel 6N, e dei soldi che se ne ricavano, e del potere che da loro da il fatto di avere il potere di distribuirli al Movimento.
E la smettesse di tingersi i capelli.
Una serie di affermazioni abbastanza inquietanti.
e in tutta questa serie di ca…te , non c’e’ stato una ben che minima assunzione di neanche ‘ di colpa ma di rammarico per alcune scete fatte da lui ma scaricate sugli altri . Sembra che altri abbiano deciso a sua insaputa !!! RIDICOLO E ARROGANTE .
Confermo tutte le perplessità su questo presidente. Per me era meglio Dondi.
non ci sono davvero parole per descrivere il suo comportamento, fare dichiarazioni del genere, quando il giocatore mantiene il riserbo, spero proprio che Minto racconti la sua versione dei fatti al più presto, così un be po’ di persone dovranno pensarci due o tre volte prima di parlare ancora…
la carriera di un nazionale di r u g b y inizia perché “uno spirto guerrier dentro mi rugge” così scrive il poeta e và oltre nel reale ,il volontariato con tutta la sua amorevolezza fa crescere “mollichella mollichella” il campione e disegna una strada che non esiste perché è piena di “se” ma il campione con le sue manine d’oro dipana come un mago tutti i “se” e tutti rimangono a guardare a bocca aperta fino alla fine del fenomeno al completo esaurimento come tutti coloro del passato e coloro che stanno per passare il testimone .Mi chiedo nel fenomeno M I N T O ,perché si tratta di fenomeno assoluto ancora con grandi potenzialità inespresse,non si usano attività intelligenti nel nostro management di professionisti come la figura del segretario che non viene eletto ma nominato portando a corredo solo professionalità e certezze che la cosa sportiva sia trattata con intelligenza senza commettere atti contro coloro(I NAZIONALI) che sono lo strumento essenziale della federazione che senza nazionali non ha M O T I V O di esistere . L’uso attuale sembra come un’assoluto si abbatta in maniera incontroversibile contro il volontariato l’unico che P A G A il biglietto anche del 6 nazioni e altri consumano in tutta S I C U R E Z Z A mettendosi seduti sulle sedie federali senza fare formazione manageriale ma spingendo la moltitudine (come una mischia) in questa C A C I A R A piena di EX.Infine mi chiedo e mi auspico di esultare di “produrre” management Professionisti e non professionali.