Marco Bortolami “A bordo campo”: e passa ai raggi X Galles-Francia

Il seconda linea azzurro entra a far parte della squadra di OnRugby. E ci porta sul prato del Millennium Stadium

COMMENTI DEI LETTORI
  1. aristofane 25 Febbraio 2014, 08:31

    Bellissima analisi tecnica! Sarebbe bello averne così anche su D-MAX, con un esperto che spieghi il metodo di gioco delle due squadre e le opzioni che hanno per mettere in difficoltà la linea avversaria. Nonché che analizzi le azioni da meta e spieghi da dove si sono originate.
    Complimenti Marco!

  2. Katmandu 25 Febbraio 2014, 08:42

    Complimenti nulla da aggiungere se non… Polli i francesi che non han provato nulla di diverso da quanto fatto vedere contro Italia e Inghilterra

    • Katmandu 25 Febbraio 2014, 08:55

      Un ultima considerazione (non ho ancora visto le statistiche di venerdì e sabato) ma la vecchia massima che ci insegnavano, più o meno a tutti, che meglio tenere il possesso che dare la palla agli avversari e calciare solo se costretti dall’azione o dalla situazione di campo e che difendere è più faticoso che attaccare palla in mano, son state pesantemente riviste e messe in discussione dai metodi di gioco attuali in cui l’aggressività organizzata la fa da padrona e non importa se si ha la palla o meno ma meglio stare dalla parte loro del campo che mantenere il possesso e fare fasi infinite ma senza avanzamento

      • Stefo 25 Febbraio 2014, 11:30

        katmandu il possesso e’ da un po’ che non e’ piu’ ritenuto cosi’ fondamentale, basta vedere gli aB quanto calciano ormai e quanto poco gliene frega del possesso rispetto al apssato.

      • Full Back 11 Marzo 2014, 14:54

        Credo che è sempre stato il caso che il territorio fa da padrone. Mi ricordo tante di quelle partite tra Irlanda e Inghilterra(anni 80/90) che era un costante guerra di attrizione tra i giocatori di mischia e calciatori. Francia con il Rugby Champagne era l’eccezione nel emisfero nord. (infatti la regola che la palla doveva rimbalzare prima di uscire una volta non c’era, e il mark potevi chiamarlo anche dal calcio d’inizio fuori dalla 22…andiamo ben indietro ma intanto per capire) Pensa che se vai indietro abbastanza la meta non valeva nemmeno per i punti, ma dava solo la possibilità di provare a calciare (hence the term “try”).
        Semmai è stato un parentesi il periodo in cui si è puntata sul possesso, cose incorraggiato sopratutto nel emisfero sud e Inghilterra dove il league minacciava di superare il Union.
        Ora ormai hanno una tenuta fisica e velocità che rende il gioco dinamico anche quando calciano!

  3. mezeena10 25 Febbraio 2014, 08:46

    grazie innanzitutto ad onrugby per la chicca! e complimenti per aver “acquistato” un grande giocatore e grande uomo (non a caso capitano di tutte le squadre dove giocato, perfida albione compresa, chapeau!)..
    poi per la indiscutibile competenza nella rimessa laterale, un verbo di questo fondamentale aspetto del gioco!
    analisi perfetta, sintesi e rigore..centrati i punti chiave in poche chiare parole!
    se posso permettermi una domanda, potreste chiedergli le differenze tra i patterns d’ attacco delle diverse squadre (di quella gallese si è intuito abbastanza bene dal suo pezzo) e le differenze con quelli adottati dalla nazionale italiana e i motivi di tali scelte..grazie infinite!

  4. malpensante 25 Febbraio 2014, 09:20

    Un colpo da maestri, redazione. Secondo me tra la partita con l’Irlanda (e pure con noi) Gatland ha cambiato uomini e non schema. Come nota Sua Maestà SinBin, sulle touche hanno fatto la differenza: la conquista pulita e una mediana rapida e precisa mettono in grado Roberts di andare sempre oltre tra apertura e centri blues. Quello che avremmo dovuto fare noi con la Francia: metterli sotto dove sono più deboli, in rimessa, e stressarli al’impossibile. Andando dentro con le terze che con le mani, il radar e il giroscopio se la cavano molto meglio dei nostri centri. Secondo me North risolve alla grande l’equazione centri, ma ne apre una all’ala dove non ha controfigure e il gioco di Gatland perde una delle carte più devastanti degli ultimi anni. Oltre alla forma non splendida, i dragoni pagano anche questo.

    • gsp 25 Febbraio 2014, 11:16

      sono daccordo che all’ala si apre un buco, e che cmq j davies e’ giocatore di primissima fascia. pero’ con North centro e’ come giocare contro due Jamie Roberts, ed e’ difficile per tutti.

    • Stefo 25 Febbraio 2014, 12:48

      @ malpensante, Liam Williams ha sbagliato parecchio con l’Irlanda e non ha impressionato contro la Francia ma e’ un bel prospettino, manca quel peperino di Eli Walker e stanno crescendo nelle Regioni anche altri prospetti come Jordan Williams O Amos (che a me piace molto) e volendo si potrebbe anche ridare una chance a Prydie cresciuto molto e che ha solo 22 anni…insomma le alternative guardando avanti ci sono nel caso.

      • malpensante 25 Febbraio 2014, 18:38

        Ai gallesi non mancano certo alternative e il ricambio, ma North all’ala è devastante, soprattutto con due centri come quelli e con Halfpenny al livello a cui siamo abituati. Nei successi dei gallesi North spesso ha lasciato il segno, sia direttamente sia costringendo gli avversari a tenerne conto nel game plan.

  5. spiralkick 25 Febbraio 2014, 09:29

    Complimenti alla squadra di Onrugby per aver “ingaggiato” un fuoriclasse … estremamente competente e preciso nell’analisi. Anche fluente nello scrivere e davvero piacevole da leggere. Se smette domani (speriamo continui ancora per un po’) ha un futuro assicurato come giornalista sportivo. Bravo Marco!

    • bustergio 25 Febbraio 2014, 09:44

      Un personaggio del genere meriterebbe di rimanere nel giro: secondo me ha tanto da insegnare ai più giovani. Ha carisma, personalità, diplomazia… Capitano di tutte le squadre nelle quali ha giocato e, opinione personale, tolto troppo presto all’Italia. Non considero la parte tecnica, non ne ho le competenze, ma noto che quando c’è lui qualcosa cambia li davanti e nelle touche.

      un semplice appasionato.

  6. bustergio 25 Febbraio 2014, 09:37

    Grande Capitano!!
    Un gran bel innesto nella Redazione già molto competente di suo, circondata da decine di lettori altrettanto competenti.
    Un’analisi del genere riesce a far comprendere meglio questo bellissimo sport anche ad un semplice appassionato come me (io ho sempre giocato sei contro sei , palla rotonda e rete a dividere le due squadre!!).

    Grazie OnRugby e grazie Marco

  7. giannino 25 Febbraio 2014, 09:42

    Grazie! Bellissimo “acquisto” per OnRugby!!!
    Analisi sagace e colta. Leggendo questo tipo di analisi viene da chiedersi, un po’ ingenuamente, “ma se i nostri giocatori hanno una visione così chiara del gioco avversario com’è che non lo neutralizzano e non vincono tutte le partite?”.
    Battute a parte, anch’io vorrei fare una domanda senza entrare troppo nei tecnicismi: perchè la squadra a volte sembra rinunciataria nel breakdown, con conseguenti turnover a ripetizione? ci sono partite in cui non perdiamo una ruck perchè siamo aggressivi nei punti d’incontro e anzi spesso costringiamo gli avversari a fare dei tenuti a terra o dei sealing off, che ci danno la possibilità di provare a piazzare. In altre partite arriviamo mezz’ora dopo sul punto d’incontro e anche quando ci arriviamo in tempo non siamo abbastanza “cattivi” e finiamo col concedere dei turnover nel migliore dei casi e delle punizioni nel peggiore. Da cosa dipende questa discontinuità?
    So che capita a tutte le squadre ma secondo me il fenomeno è più eclatante nel caso della nostra nazionale.
    grazie

    • Katmandu 25 Febbraio 2014, 12:27

      Per me dipende tanto da che avversario si ha di fronte ma soprattutto da che arbitro tiene le redini della partita, insomma anche in serie c si sa se un arbitro è permissivo nelle ruck o se non caposce nulla di spinte in mischia o se non vede bene i fuorigiochi, insomma penso dipenda da queste due combinazioni

      • giannino 25 Febbraio 2014, 14:47

        sì, penso anch’io che dipenda molto dalla permissività dell’arbitro. ma se vedi che l’arbitro ha un atteggiamento permissivo perchè non ne approfitti e lasci che sia l’altra squadra a trarne profitto? misteri…

  8. matteo81 25 Febbraio 2014, 09:55

    Bello bello bello!!! bravi bis fate farel;’analisi a bortolami di tutte le partite dal sei nazioni alla serie C!! Questo e’ parlare di sport!!! poi che sia rugby, calcio, pallacorda, tamburello o biliardo non mi interessa troppo ma cosi si capiscono le cose e si evitano le polemiche idiote!!! Sono commosso!!!

  9. Hullalla 25 Febbraio 2014, 09:57

    Grazie Marco!

  10. william 25 Febbraio 2014, 10:07

    Grande Bortolami!

    Grazie per l’articolo, chiarissimo nello spiegare a noi incompetenti dove il Galles ha vinto la partita.
    Sono molto contento che entri nella redazione di onrugby

  11. soa 25 Febbraio 2014, 10:07

    ottima analisi!

  12. Maggicopinti 25 Febbraio 2014, 10:37

    Ancora ancora! Rivogliamo Bortolami anche per le prossime partite… Peraltro mi pare abbia già un mezzo futuro come commentatore tecnico, no? Non lo chiamavano alla BBC per commentare le partite dell’Italia?

  13. lupo 25 Febbraio 2014, 10:48

    con il disperato bisogno che abbiamo di persone competenti per far funzionare le duecentomila accademie sparse per l’italia, uno come MB con il suo know how varrebbe oro colato per la formazione di generazioni di seconde linee (se fossimo un paese almeno quasi-normale), altro che commentatore o giornalista…io lo vorrei tanto come formatore (di giocatori e tecnici giovani)

    • mezeena10 25 Febbraio 2014, 10:58

      1000% belin!
      maestro della rimessa! (e si nota quando non c’è in campo!)

      • megu65 25 Febbraio 2014, 11:06

        Se vivi a Genova, passa da Piazza della Vittoria che ti offro un caffè, parliamo un po’ di rugby nel frattempo!

        • lupo 25 Febbraio 2014, 11:12

          mez è dell’isola dei 4mori megu, il “belin” era dedicato a me (alassio)
          bona 🙂

          • sonnyrollins 25 Febbraio 2014, 16:19

            Si vorrebbe leggere sempre analisi di questo tipo; mi piacerebbe sentirlo commentare un match, so che lo fa per la bbc.
            Anche come formatore e/o allenatore probabilmente sarà (e speriamo non diventi un sarebbe) di altissimo livello.
            dalle parti mie (Oneglia, migrato vicino a Milano) e Lupo di si direbbe “belin belino, ch’u ghe leva u numm-e!”

          • lupo 25 Febbraio 2014, 16:42

            🙂

          • mezeena10 25 Febbraio 2014, 18:33

            oh vedi che si dice allora “belin belino”!?!
            no perche un tizio credo fabiogenova ma non son certo mi ha scritto “se fossi veramente di genova sapresti che non si dice belin belino ma menin belino”..
            colgo l’ occasione per ribadirgli che si non sono di genova ma sardo, della sardegna!

        • mezeena10 25 Febbraio 2014, 14:06

          e si..genovese “adottivo” direi..e quando verrò su mi farebbe enorme piacere, ora vivo a tempio pausania, cittadina adottiva del grandissimo faber!
          quando ho letto il tuo nickname qualche settimana fa ho pensato alla sua canzone, megu megun..
          ciao!
          bella lupo 😉

  14. megu65 25 Febbraio 2014, 11:03

    Sulla seconda meta del Galles il 10 Francese era a terra sulla linea dei 22, il buco si è creato anche per questo. Ciò naturalmente fa parte del gioco ed è anche un bene altrimenti le partite sarebbero monotone, senza eventi fortuiti o impredicibili. D’altra parte le grandi squadre hanno nel loro bagaglio di classe e scaltrezza anche la capacità di cogliere temporanee defaillance dell’avversario e sfruttarle a proprio vantaggio.
    Marco è prima di tutto un Gentleman, poi un grande giocatore ed un ottimo commentatore tecnico, molto apprezzato da quelli come me che sono appassionati da tempo immemorabile ma non hanno mai giocato quel meraviglioso sport che è il Rugby.

  15. buonanotte 25 Febbraio 2014, 11:09

    Ciao marco,
    tanti auguri per questa tua nuova avventura!

  16. Spinoza 25 Febbraio 2014, 11:47

    Quando una persona è intelligente lp dimostra sempre in ogni occasione. E del resto basta sentire Bortolami quando viene intervistato per capire che non è mai banale e scontato. Secondo me potrebbe anche essere un ottimo allenatore se ne avrà voglia.

  17. Da 25 Febbraio 2014, 12:15

    Semplice e competente. Bravissimo!!

  18. 6nazioni 25 Febbraio 2014, 12:26

    raimondi/munari state attenti al capitano ottimo commento gia’ messo nel
    mio archivio.
    Questa e’ competenza del rugby,io lo vedrei come ottimo allenatore x i ragazzi
    under 14/16.(Petrarca)

  19. gian 25 Febbraio 2014, 13:00

    applausi a scena aperta, gran disamina tecnica, poi ti vai a vedere gli hightligs e scopri che non fa una piega, grazie, alla prossima la seguirò con passione (competenza e linguaggio estremamente pro, sa già tanto da allenatore di livello o analista, bravo marco, veramente molto bene)

  20. 2arpo1 25 Febbraio 2014, 23:58

    grande analisi grazie marco

  21. San Isidro 26 Febbraio 2014, 03:17

    Benvenuto Marco!
    Grazie mille per la spiegazione tecnica, una descrizione esaustiva che arricchisce chi legge dandogli una visione più ampia di ciò che accade in campo…
    La frase che mi ha colpito di più è stata “Il rugby è senza dubbio uno sport di passione, motivazione e determinazione ma senza la giusta strategia tutte queste pulsioni “emotive” rischiano di sgretolarsi rapidamente”…nulla di più vero e, almeno ai livelli pro, giocare solo con il cuore e la garra non basta…
    Unico neo di un solito rompiscatole: l’anno scorso il Galles non ha fatto il Grande Slam…

  22. GiggiBocchino 26 Febbraio 2014, 12:02

    Marco Bortolami non è mai stato il più alto, nè il più pesante o il più veloce, ma di gran lunga il più intelligente. La sua capacità di leggere le partite, e in particolare le touche, gli hanno permesso una carriera straordinaria. Quindi innanzitutto congratulazioni a lui e alla redazione che l’ha “acchiappato”.
    Certo leggere le partite in campo è molto più difficile che farlo da fuori. Però quella è la frontiera che ci separa ancora dagli altri. Forza Italia!

  23. darthnoldor 28 Febbraio 2014, 02:21

    Grande acquisto per On Rugby!!
    Bravi!! 😀

  24. jazztrain 6 Marzo 2014, 21:05

    Linea Maginot non è proprio un termine appropriato… Saluto anch’io Bortolami.

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