Viadana vede un futuro incerto e pensa all’azionariato popolare

Melegari lascerà, l’Associazione lancia una public company, ma qualche rischio c’è

COMMENTI DEI LETTORI
  1. maz74 4 Febbraio 2014, 10:48

    Purtroppo questa situazione non coinvolgerà solo Viadana, ma quasi tutte le squadre soprattutto grazie ad una federazione assente che non programma il futuro e non cura minimamente il campionato (no TV, no visibilità = no sponsors) e i pochi che ci mettono i soldi se ne scappano.

    • piotor 4 Febbraio 2014, 11:31

      Non vedo alternativa ad una federazione che si “sobbarca” i costi di mantenere (massimo) 8 squadre in Eccellenza, a patto di strutturare in maniera efficiente e sensata (quindi siamo nella fantascienza piu’ totale) il sistema di formazione SIA di tecnici SIA di giocatori, parzialmente in parte indipendentemente dalla Celtica.

      • gsp 4 Febbraio 2014, 11:45

        perche’? quali sarebbero i vantaggi?

        Certo andrebbe valutato come piano b se non dovesse esserci la Celtic.

        • piotor 4 Febbraio 2014, 12:19

          Il presupposto e’ che , ad oggi, non ci sono i presupposti economici e tecnici per garantire un campionato professionistico degno di questo nome. Questo ha effetti negativi sull’intero movimento in quanto l’eccellenza rappresenta di fatto uno strano ibrido fra dilettantisimo e professionismo che non da’ alcun margine di crescita, ma finisce per diventare una specie di “purgatorio” dove buoni ma non eccelsi talenti si mescolano con vecchie glorie e qualche poliziotto che gioca a Rugby a tempo perso (provocazione ironica, sia chiaro).

          L’unico modo per uscirne e’ creare un campionato “artificioso” dove tu imponi il professionismo con soldi federali, ma ne approfitti a tua volta per avere dei luoghi di accentramento che ti permettono di lavorare sulla piramide il piu’ vicino possibile alla base. Questo chiaramente non e’ un progetto a lungo termine, ma massimo a medio, cercando anche di capire cosa ne sara’ del futuro Celtico. Tuttavia credo sia folle non sfruttare dei luoghi di grande densita’ rugbystica e di eccellenza dello sport in generale come tutto il Veneto, la zona Calvisan-Viadan-Parmense, Roma e altre eccellenze sparse. Questi luoghi devono diventare “l’anima uficciale” del Rugby Italiano e vanno sfruttati al meglio. Come dice sempre Munari (e io condivido), dobbiamo far salire il livello non dei giocatori, ma dei tecnici! Avendo zone molto dense a livello rugbystico, il giorno in cui avremo coach validi e che potranno lavorare su basi cosi’ importanti quantitativamente, poi la qualita’ (e di conseguenza i risultati e l’interesse mediatico) arriveranno di conseguenza.

          Tutto questo per dire che il Rugby non puo’ proseguire a lungo come ibrido amatoriale-professionale. bisogna prendere una decisione in una delle due direzioni. La Celtica per un attimo ha “distratto” portando finalmente un professionismo totale. Ma no basta e dobbiamo essere pronti a farne a meno, prima o poi.

        • malpensante 4 Febbraio 2014, 12:22

          E pure come piano b temo sarebbe velleitario. La qualità non puoi più comprarla come i Campese e i Dominguez anni fa, devi per forza fartela in casa. Se metti assieme i soldi di Benetton, Rovigo e tutti gli altri, esce un budget per fare un roster di Celtic, o poco più. Aggiungi altrettanto dalla FIR e hai il quadro delle risorse che puoi buttare nel così detto alto livello: fai sì e no 4 squadre né carne né pesce. A forza di stringere il poco, resta il niente. Devo dire che le chiacchiere qui sul blog sono utili, almeno per me. Rispetto a qualche tempo fa mi son convinto che alla Celtic non ci sia alternativa: la riforma totale del sistema devi farla comunque e piani b non ne vedo. Se salta la Celtic, secondo me non c’è spazio per un “alto livello” farlocco. Semipro con budget rigorosi e accettabili per il più largo numero di società (o franchigie) possibile e campionato a 12, tutti i soldi che ci sono sui campionati giovanili, progetto scuola, formazione. A quel punto, forse e se si pensa sia utile non farsi saccheggiare i ragazzi troppo presto, ci starebbe pure un’accademia/squadra (due?) federale che giochi l’eccellenza e le eventuali coppe. Pure le Fiamme Oro, a quel punto, potrebbero cambiar pelle in quel senso. Ma staremmo comunque in un domestic più semi che pro.

          • 6nazioni 4 Febbraio 2014, 17:43

            4 franchigie federali (dogi,roma,benetton,zebre)
            campionato pro12
            2 HC zebre,benetton
            2 AC dogi,roma)
            campionato italiano 12 club dilettanti seria A.
            campionati italiani serie B
            centri di formazione collegati con i club di serie A
            1(*) under 18
            1(*) under 20
            tornei giovanili regionali u14,u16,u18, con finali
            nazionali.
            costi 40 milioni del bilancio fir.

    • Joest 4 Febbraio 2014, 12:49

      oper colpa della crisi economica ?
      In particolare dell’edilizia ?

  2. malpensante 4 Febbraio 2014, 11:36

    Se non si vuol fare il downgrade del domestic, l’Eccellenza ci pensa da sola.

  3. cassina 4 Febbraio 2014, 11:37

    Ragazzi qui non ci sono i soldi, la scelta è di tenerne in vita due di alto livello Zebre e Benetton con i soldi pubblici oppure dividere sempre i soldi pubblici tra le 8 di eccellenza, a questo punto i lascerei da una parte il campionato dilettantistico (usiamo le parole giuste) da una parte e sosterrei le due squadre Celtiche o come si chiameranno in futuro.
    Travestire da professionisti le squadre che non hanno un becco di un quattrino fa male a tutti,.

    In Argentina sono tutti non professionisti eppure non mi sembra che se la cavino così male con il rugby, no?

    • Joest 4 Febbraio 2014, 12:50

      certo ed i soldi pubblici sono pochini

    • Katmandu 4 Febbraio 2014, 16:00

      “In Argentina sono tutti non professionisti eppure non mi sembra che se la cavino così male con il rugby, no?”
      Si ma formare un giocatore e poi per farlo “reggere” 80′ va in europa a fare il pro

      • gian 4 Febbraio 2014, 19:33

        tristissimo quotone, un domestic “no pro” può formare dei potenziali campioni, ma poi devono andare a giocare con i “grandi” per affinare le skills ed il fisico, in casa non ti rimane più nessuno di valido o pronto (inteso per l’alto livello, chiaramente)

      • Stefo 4 Febbraio 2014, 19:44

        kat vero quello che dici ma il punto e’: siamo cosi’ sicuri che il professionismo vero si addica alla situazione odierna (e degli ultimi 20 anni o se preferisci ultimi 15 cioe’ da quando il rpofessionismo ha preso velcoita’) del rugby italiano?Oppure vogliamo prendere atto che senza privati il professionismo vero non lo fai, che i privati nel rugby sono disposti a spendere fino ad un certo punto, punto in cui il professionismo vero non si fa e quindi magari pensare a modelli alternativi?Oppure vogliamo continuare a volere la Ferrari perche’ abbiamo i soldi per comparla ma poi non abbiamo soldi per bollo, assicurazione, parcheggio, benzina…

        • Katmandu 4 Febbraio 2014, 23:32

          Stefo era solo una puntualizzazione, purtroppo i tempi in cui un giocatore peva giocare in serie inferiori ed essere convocato in nazionale non ci son più, il giochino costa Leinster e co c’era ben prima del rugby pro, il problema oggi che abbiaml competenze che prima non c’erano, per parafrasare “una volta nessuno criticava l’arbitro perchè nessuno sapeva bene il regolamento”
          I soldi servono e pure tanti (relativamente tanti) e in italia “magliettaro” a parte investitori pesanti non ne vedo
          Cioè le squadre mettono in bilancio soldi che non hanno per la stagione prossima delle coppe europee. Cioè per fare un esempio pratico il “nuovo corso” Petrarca imperniato sui giovani è stato creato proprio per la mancata partecipazione alle coppe

  4. Sayo 4 Febbraio 2014, 12:08

    Ma è possibile che a nessuno stia a cuore il campionato Italiano???
    No perchè se è così la soluzione è semplice diamo TUTTI i soldi (e anche qualche giocatore quando ne hanno bisogno) a Treviso e Zebre ed in Italia continuiamo a giocare a livelli scarsi per l’eternità. La FIR con le franchigie ha preso solo una scorciatoia per formare in poco tempo una nazionale competitiva lasciando nel fango tutto quello che c’è sotto, a partire dal minirugby dei bambini che giocano con la terra sui campi. Io sarò un sognatore ma a me piacerebbe vedere la squadra della mia città competere ad alto livello e non un team senza attaccamento territoriale, senza identità e senza storia far figurette in giro per l’europa. Sia chiaro, non che il basso livello dell’eccellenza dipenda solo dalla FIR ma di certo la federazione fa la sua parte.

    • gian 4 Febbraio 2014, 19:36

      no! tra palati raffinati, supporter centralisti e spietati realisti, che punti sul domestic, qui, non c’è più nessuno!
      io mi metto nella terza categoria (comunque rimango un sognatore e rischierei un salto nel buio!)

  5. stefano nicoletti 4 Febbraio 2014, 12:49

    Melegari, dagli Aironi allo zero, evito commenti.

    Qualcuno ha idea del budget di Viadana per quest’anno (all’incirca)?

    • maz74 4 Febbraio 2014, 16:16

      Onestamente non mi sento di dare la colpa a Melegari, bisogna anche capire che quello che è successo con gli Aironi e i soldi veri che ha speso prima come Rugby Viadana poi come Aironi ed ancora oggi come Rugby Viadana saranno stati molti e forse oggi ha perso la voglia e l’entusiasmo e forse anche l’amore per il rugby.
      Senza la passione verso questo sport nessun presidente investirebbe denaro visto che il ritorno è zero

      • Joest 4 Febbraio 2014, 17:14

        Bah… tutto sto disinteresse …

        • maz74 4 Febbraio 2014, 18:50

          Beh umanamente lo posso capire, hai investito tanto in un progetto (aironi) e sappiamo come è andata, non vede un futuro nel rugby italiano di oggi, non vede un giocatore delle giovanili convocato in nazionale molto probabilmente per veti politici, la sua passione per questo sport, che ha ampliamente dimostrato, si è affivolita. Poi molto probabilmente la crisi economica gli consiglia di diminuire le spese.

          • Maurizio 4 Febbraio 2014, 21:59

            Giocatori convocati nelle varie giovanili ne ha e diciamo che da qualche anno viadana sta lavorando bene e negli ultimi raccoglie anche, il punto è capire se ad una società conviene investire nel settore giovanile, tu formi un campione e la federazione te lo scippa, tu crei un campione che magari è partito dalla under 6 sognando di giocare oltre che in nazionale anche nel proprio club ma se il giocatore sarà forte nella prima squadra del club non ci giocherà mai, sarà a giocare con la federazione o nelle squadre che la federazione vorrà. Peccato perchè Viadana ha tentato di creare quello che hanno in argentina, infatti qualcuno parla di argentina e di dilettantismo ma di giocatori di livello, bene dimentichiamo che la il club è una famiglia, passi buona poarte delle giornate al club, ti formano in tutto, qui in italia il club lo vedi 2 volte a settimana, poi 3, poi 4, poi 5 fino a 6 volte alla settimana quando sei più grande ma vai ti alleni e te ne vai, al massimo qualche volta mangi in club house se il tuo club c’è l’ha ma nulla di più

      • barbin cursari 5 Febbraio 2014, 12:12

        quoto. melegari potrà forse avere responsabilità di gestione finanziaria, su cui non discuto non conoscendo a fondo l’argomento, ma ci ha messo passione, soldi e faccia. e da noi a rovigo zambelli sta facendo lo stesso da molti anni. purtroppo sono mosche bianche, appassionati lasciati a se stessi da una federazione nazional-franchigio centrica (che ne dite del francesismo?) che se ne sbatte di tutto quanto sta alla base.

  6. gian 4 Febbraio 2014, 13:44

    mi spiace molto, speriamo che la società riesca a mantenere la squadra in eccellenza, ma la vedo nera, ma nera, ma nera, in bocca al lupo

  7. maz74 4 Febbraio 2014, 14:13

    Purtroppo quasi tutte le squadre hanno problemi di liquidità o mancanza di sponsors, dovuto sicuramente ad una crisi economica molto forte ed un prodotto che non è appetibile perchè non è visibile nè in TV nè sui giornali.
    Però non bisogna per motivi campanilistici godere per le difficoltà di una squadra o quell’altra, ma il problema è che molto probabilmente il prossimo campionato di eccellenza sia avvicinerà alla serie A e non avrà un’evoluzione.

  8. jock 4 Febbraio 2014, 14:18

    Malpensante, mi sembra, ha le idee chiare, non c’ è alternativa, nemmeno secondo me, alla CL; da riformare, da sistemare, da rinegoziare con forza, da vedere cosa ne esce, ma lì dobbiamo restare; l’ “Eccellenza” a non più do otto squadre, interventi federali per facilitare le fusioni e le aggregazioni tra società, problema lancinante delle Accademie da legare al territorio, ad aree o, se volete, a macroregioni. E se poi la chiamiamo “serie A” o “prima divisione”, siamo più sicuri di tenere i piedi ben saldi per terra. Un bocca al lupo ai ragazzi di Viadana, se lo meritano e noi ci meritiamo una squadra del genere ancora a grande livello.

  9. 6nazioni 4 Febbraio 2014, 15:52

    adesso basta. la federazione si deve svegliare,cosi’ si affonda tutto il sistema
    del rugby in italia.
    Cosa credono alla fir che iscrivendosi al pro12 si salva il rugby italiano?
    In italia c’e’ una crisi profonda in tutto il sistema economico, bisogna sedersi
    ad un tavolo e riformare tutto il sistema.
    Il pericolo e’ che l’anno prossimo si disputi l’eccellenza con 4/6 club….
    ===============================================================
    La soluzione B 4 franchigie con soldi federali,
    Zebre,Dogi,Benetton,Roma.
    Campionato di serie A con 12 club NON PROFESSIONISTICO
    ================================================================

    • Joest 4 Febbraio 2014, 15:56

      Certo 4 francghiue federali… tutti i soldi per l’alto livello , ed una privatizzata negli utili e socializzata nei costi….

      • maz74 4 Febbraio 2014, 16:13

        Ma scusate le 4 franchigie dove giocherebbero? Tra loro?
        Mettiamo il caso che il PRO12 diventasse PRO14, ma il budget procapite di 7 milioni porterebbe ad un esborso di 28 milioni alla federazione su un budget complessivo di 40 e tutto il resto?

        • 6nazioni 4 Febbraio 2014, 16:56

          tutto il resto quale,viaggi,etctect…..
          1(*) federale under 18 (tecnici Stranieri)
          1(*) federale under 20 (Tecnici Stranieri)
          centri di formazione delegate ai club di serie A.
          serie b gironi regionali,diminuzione dei costi.
          settore giovanili campionati regionali con fasi finali
          nazionali, diminuzione di costi.
          drastica diminuzione del personale in fir.
          costo 7 milioni di euro all’anno
          4 franchigie costo 28 milioni all’anno
          35 milioni di spese
          5 milioni spese varie ed accessori……..

          • maz74 4 Febbraio 2014, 18:51

            Ma non riesco a capire, in che campionato o fantacampionato giocherebbero le 4 squadre?

          • 6nazioni 4 Febbraio 2014, 18:57

            maz74
            (zebre,benetton,dogi,roma) pro12
            (zebre.benetton ) H.C.
            (dogi.roma) A.C.

          • gian 4 Febbraio 2014, 19:46

            posso segnalarti un piccolo particolare? tu, nel tuo sistema, parli di accademie legate alle formazioni di serie A, ma ti ricordo che ci sono le retrocessioni, non sarebbe meglio, nel caso, metterle in mano a qualcuno che non rischi di sparire dal palcoscenico nel giro di 5 anni? non sarebbe il caso di legarle territorialmente ai comitati regionali o, meglio ancora, ad un insieme di club?

          • 6nazioni 4 Febbraio 2014, 22:52

            @gian ti ricordo che nei gironi elite’ adesso ci sono
            anche club che giocano in serie A tipo Colorno,
            Livorno, Milano,Torino si puo’ sviluppare anche
            ha livello regionale. ad esempio
            nord,centro,sud, isole
            forma una proprio centro di formazione con un
            tecnico straniero come direttore.

      • 6nazioni 4 Febbraio 2014, 16:45

        visto che bisogna finanziare l’alto livello si finanziano le
        4 franchigie e sicuramente si troveranno sponsor privati.
        c’e’ copertura televisiva, ci sono tornei ad alto tasso tecnico
        tipo PRO12-HC-AC.
        ci sono 160 giocatori di medio/alto livello? io credo di si.
        Tipo sistema irlandese.

        • barbin cursari 5 Febbraio 2014, 12:15

          mi duole dirlo, ma la tua idea è quella che mi piace di più. il sistema irlandese è secondo me quello che si cala meglio nel nostro paese.

  10. Katmandu 4 Febbraio 2014, 16:03

    Mah l’azionariato popolare non mi pare funzioni molto bene per mantemere una squadra ai vertici

    • malpensante 4 Febbraio 2014, 16:59

      Kat, purtroppo mi sembra di rivedere storie già viste qui a Parma. Spero che a Viadana siano meno presuntuosi e più concreti, che al contrario di quanto successo qui quest’anno abbian fatto bene i conti con l’oste e senza, e che gli vada meglio. Mai mular!

      • maz74 4 Febbraio 2014, 18:53

        Speriamo di no, se si perdesse anche Viadana, dopo L’Aquila e Parma, un altro pezzo importante del rugby italiano scomparirebbe e il livello si abbasserebbe ulteriormente

  11. xnebiax 4 Febbraio 2014, 19:03

    Ci vorrebbero 2000 quote da 500 € l’una per un budget da 1 milione. Non mi sembra molto fattibile.

    • gian 4 Febbraio 2014, 19:48

      o 10.000 da 100, o 100.000 da 10, non è importante il quanto, è importante il quanti! mi sono spiegato?!

  12. luca g 4 Febbraio 2014, 23:20

    Che tristezza per il rugby italiano, prima Parma ora forse Viadana! Viadana, 25.000 abitanti una sola passione verso la palla ovale. Poi a chi toccherà? Il presidente Melegari ha investito tanto, ma forse la faccenda Aironi e’ stata l’inizio della fine. Viadana si sente abbandonata dalla Fir. Chi sarà il prossimo team ad essere lasciato al suo destino? Fa dispiacere vedere una cittadina votata al rugby essere lasciata al suo destino!

    Le ipotesi di @6Nazioni sono suggestive! Qualcuno alla Fir le leggera? Intanto noi appassionati dibattiamo su franchigie ed Eccellenza, ormai tale solo nel nome. Ci vorrebbero tanti presidenti come Zambelli (tanto di cappello) o come (lo è stato) Melegari. Ci vorrebbe una altra politica federale, che pare essere orientata a vedere solo la punta dell’isberg, ossia Nazionale e due franchigie, ma a non voler considerare la base (da Eccellenza in giù). La passione radicata e’ però quella della base, i ragazzi si avvicinano al rugby perché vedono Mahoney o Basson o Bergamasco o Ferro o Mountouriol ( parlo della mia città) e si immedesimano, li vedono sul campo, in piazza fanno due chiacchiere e magari diventeranno a loro volta dei campioni. C’è il contatto diretto nella base, il movimento deve svilupparsi dalla base.

    Io penso a un modello Galles, con tante squadre che fanno convogliare dalla base verso la prima squadra i giocatori migliori. Se non ho capito male questo gallese potrebbe essere una buona soluzione per una franchigia.

    Vale però la pena avere una franchigia nel nostro stato? Io ne sono stato sempre favorevole dato che i giocatori confrontandosi coi più bravi in Celtic potrebbero imparare in funzione della Nazionale. Ora però non ne sono più così convinto. Mi ripeto, chi sarà la prossima?

    Il fiume di denaro che parte dalla Fir potrebbe forse essere destinato diversamente, direi verso Eccellenza perché nei settori delle squadre giovanili dei team di Eccellenza crescono i campioni. Boh? Sono molto deluso e confuso. Scusate lo sfogo.

    Fir/Gavazzi che stato confusionale, forse peggio di me. @Nazioni scrivi una email con le tue proposte in alto loco, magari, per sbaglio, la leggono e, forse, ci pensano un po’.

    Io al sabato seguo il Rovigo e non penso più a problemi del rugby in Italia, nel 6N guardo la Nazionale e mi distraggo dai problemi, in Pro12 tifo per le due franchigie e non penso ai problemi.

  13. andrease 4 Febbraio 2014, 23:36

    trovo il problema molto complicato anche per il buio assoluto che c’è sulle coppe. Finchè non si decidono è dura capire che gioco fare e quanto costa farlo soprattutto.

    Però sono affascinato dalla facilità cha ha 6N nel buttare lì cifre esatte sui costi di una gestione al livello nazionale… ma lo dico davvero, io non ho assolutamente idea di cosa possa costare un progetto di base o una gestione di un centro di formazione federale.
    mah…

    • 6nazioni 5 Febbraio 2014, 18:39

      @andrease 4 franchigie federali costeranno all’incirca 28 milioni di euro
      35 giocatori x 4 = 140 alto livello. con tutti annessi e connessi.
      n°= 2 (*) federali u.18 e u.20 costo euro 2 milioni di euro con tecnici
      stranieri.
      Serie A con 12 club dilettanti con premi in denaro ai migliori club,
      i primi 4 club si dividono 1 milione di euro.
      Serie B suddivisa in macro/regioni x i costi delle trasferte.
      Premi in denaro x i vincitori dei gironi 200/300 mila euro per club.
      Centri di formazione regionali con tecnici stranieri u14,u16,
      costi complessivi 1 milione di euro
      Come ho scritto sopra le 4 franchigie in pro12,
      2 HC, 2 AC.
      Sicuramente i sponsor privati si troveranno sicuramente x 3 semplici
      motivi:
      Campionati di livello
      Coperture Televisive
      Tifosi
      Basta scegliere x bene le sedi delle 4 franchigie.
      Rimangono anche un sacco di soldi per viaggi etc etc etc….

  14. Rabbidaniel 5 Febbraio 2014, 00:52

    Stanno arrivando le vacche magre, si sentono muggire di non molto lontano.
    Spero che Viadana trovi il modo di sfangarla, è una realtà troppo importante per sparire o per finire ai margini.
    Però Fir, celtiche, eccellenti, A ecc., qui bisogna mettersi d’accordo e trovare un sistema efficiente e sostenibile (una parola…)

  15. DiegoGavetti99 5 Febbraio 2014, 09:48

    L’unica per mantenere il Viadana un club d’alto livello è l’entrata di una società straniera o italiana ma seria (introvabile). Le basi per la continuità ci sono:settori giovanili fortissimi,stadio forse il più bello d’Italia,i tifosi. Ma a Viadana so per esperienza che le aziende hanno il braccino un po’ corto.Io non la vedo così nera ma se sono riusciti a salvare Rovigo anni fa,Calvisano abbandonato prima e aiutato molto dopo anche Viadana c’è la può fare.

    • GiorgioXT 5 Febbraio 2014, 10:37

      Rovigo è stato salvato perché gli è stato concesso di fare fallimento , non pagare i creditori e restare nella massima serie creando una nuova società.
      Adesso sarebbe una cosa più difficile.

      Non c’è da stupirsi per nulla se Melegari ha deciso di mollare, visto come è stato trattato;

      Un sistema efficiente e sostenibile lo si può costruire solo dal basso, regole certe ed eguali per tutti, premiare il merito e chi lavora bene – ed è esattamente l’opposto che creare franchigie o selezioni federali – avere pazienza e lavorare per il futuro, cioè i prossimi 10-15 anni , non il prossimo 6N, destinare le risorse alla formazione, comportarsi in modo SERIO , che vuol dire anche non cambiare regolamenti e/o campionati secondo convenienze o clientele. Era ed è la lezione lasciata da Geremia, ed è un grande peccato che sia stata seguita molto poco.

      • DiegoGavetti99 5 Febbraio 2014, 13:32

        La mia idea sarebbe togliersi dalla Celtic e fare un campionato PROFESSIONISTICO con 10 squadre senza retrocessioni sostenute oltre che dai soldi da settori giovanili propri e della zona.Le 10 squadre sarebbero:Milano,Viadana,Calvisano,Parma,Rovigo,Treviso,Padova,Prato,Roma,e una squadra del Sud. E con i soldi delle Zebre aiutare i club. Come mi piacerebbe riedere Viadana-Benetton da 4.500 spettatori.

        • 6nazioni 5 Febbraio 2014, 18:41

          il torneo PRO12 E’ INDISPENSABILE X IL NS RUGBY.

          • GiorgioXT 5 Febbraio 2014, 18:48

            E se il Pro12 salta , cosa non solo possibile ma probabile? che si fa, si smette di giocare a rugby in Italia?

  16. Silverfern 5 Febbraio 2014, 10:38

    da tifoso ed abbonato Viadanese acquisito (sono di Ferrara) ho una tristezza…
    Il sistema Italiano scricchiola da mò.
    Ma sono dell’opinione che bisogna ripartire dal basso: allarga la base, ingaggia tecnici preparatissimi, fai proselitismo nelle scuole.
    Come tante altre faccende in Italia: i soldi ci sono ma vengono spesi male.
    Le case si costruiscono dalle fondamenta, non dal tetto.
    Per il resto, spero di continuare a macinare km per seguire i Leoni gialloneri, mi mancherebbero troppo l’atmosfera dello Zaffanella, i terzi tempi e le trasferte.

    • DiegoGavetti99 5 Febbraio 2014, 13:15

      L’atmosfera dello Zaffanea e la passione,i colori e la voce dei Miclas non la toglie nessuno dalla Serie A2 alla Challenge. Anche se cantare ‘Dai C’Andom’ contro il Rovigo è piu bello che contro il Colorno. Comunque Mai Mular!

  17. Silverfern 5 Febbraio 2014, 10:44

    un’altra cosa: l’azionariato popolare sarebbe una pezza troppo provvisoria.
    Soluzione lodevole, ma non lungimirante.
    Viadana non è Barcellona, l’autotassazione va bene per una società locale che organizza eventi di paese, non un campionato professionistico.
    Sarebbe come chiudere la falla del Secchia con dei sacchetti di sabbia, tanto per restare in tema vista la vicinanza delle zone alluvionate del Modenese.

    • GiorgioXT 5 Febbraio 2014, 10:57

      La soluzione può essere l’azionariato popolare PIU’ un numero di imprenditori disposti a mettere un sostegno consistente ma non enorme come ha fatto Melegari in questi anni.

  18. luca g 5 Febbraio 2014, 23:22

    COMUNICATO STAMPA – RUGBY VIADANA
    n.10 – 2014

    Casella di testo: Viadana, 3 febbraio 2014 Continua l’opera di
    consolidamento che la società Rugby Viadana svolge per mantenere ben salde
    le basi ed ampliare il proprio “abbraccio” al territorio. Una condivisione
    di valori, progetti ed ideali, ma soprattutto un punto di vista sempre
    positivo sia sul presente che sul futuro coinvolgendo sport e competitività
    aziendale in una sinergia vincente. Con questi presupposti si consolida e
    fortifica il sodalizio tra il club rivierasco e BPR Group, l’azienda di
    Moglia che ha già dato dimostrazione di credere nei principi dello sport e
    del rugby in particolare, conferma questa volontà rinnovando la propria
    presenza all’interno della famiglia giallonera. Le due realtà sono
    profondamente unite da quel dinamismo che le proietta come modelli di
    riferimento nei rispettivi “campi” di pertinenza. Il Rugby Viadana ci tiene
    pertanto a ringraziare, ancora una volta, tutti coloro che dimostrano
    interesse e volontà di partecipazione alla vita del club viadanese, che
    mette al centro

    Rugby Viadana_BPR Group.jpg

    Alessandro Soragna
    Ufficio Stampa/Comunicazione

    Viadana Rugby Logo
    Rugby Viadana Srl Ssd
    Via L. Guerra, 12
    46019 Viadana (MN) – Italy

    • Sancho Panza 2 6 Febbraio 2014, 18:00

      Vorrei sottolineare una cosa,il Viadana ha investito molto nel settore giovanile ottenendo sempre brillanti risultati in tutte le categorie.Sino a raggiungere il Titolo di Campioni Italiani Under 20 lo scorso campionato.Bene ..leggete un nome di qualche atleta viadanese fra i convocati da Troncon in questo VI Nazioni?ZERO…eppure questi ragazzi non hanno vinto il Torneo di freccette al circolo sottocasa!!!!!Perché tutto questo???

Lascia un commento

item-thumbnail

Rovigo-Petrarca: le voci del post partita del Derby d’Italia

Il punto di vista dei coach Alessandro Lodi e di Andrea Marcato

item-thumbnail

Serie A Elite, 16a giornata: grande derby a Rovigo e rimonta clamorosa dei Lyons. Risultati e classifica

Domenica spettacolare sui campi di Rovigo e Piacenza, a poche giornate dai playoff

item-thumbnail

Serie A Elite: i risultati degli anticipi della 16esima giornata

Ecco come sono andati i primi due match del terzultimo turno del massimo campionato italiano

item-thumbnail

Serie A Elite, 16esima giornata: le formazioni dei match di domenica 24 marzo

I Lyons Piacenza ospitano il Valorugby mentre il Petrarca si gioca il derby d'Italia al Battaglini con Rovigo

item-thumbnail

Serie A Elite: elaborata un piattaforma programmatica da sottoporre alla FIR

L'incontro con i vertici federali è in calendario la prossima settimana

item-thumbnail

Serie A Elite, 16esima giornata: le formazioni delle partite del sabato

Terzultimo turno della stagione regolare: due derby di sabato, Colorno-Viadana sfida d'alta classifica