Sei Nazioni U20: l’Italia sa solo difendere, vince il Galles 26-9

VEdiamo le cose positive rispetto al recente passato: tenuta fisica fino alla fine, mischia chiusa estremamente performante e spesso dominante, buoni riposizionamenti difensivi, ottimi placcaggi in generale considerando che abbiamo difeso eroicamente per tutta la partita. Un monumantale Appiah, è da anni che non vedo un pilone giovane così devastatante, bene le nostre terze linee, mi è piaciuto Negri, bene le ruck con tante palle recuperate.

Dove abbiamo sbagliato: mi stupisce che Tronky abbia sistemato così bene fasi di gioco “meno sue” come difesa e mischia mentre in attacco e nel gioco tattico del 9 abbiamo fatto pena. In particolare non si spiega perché la nostra prima linea di attacco fosse così tanto arretrata rispetto ai raggruppamenti. Eravamo sempre alla distanza dove dovrebbe essere la seconda linea, tanto che i passaggi del nostro mediano arrivavano male. Questo era anche dovuto al fatto che l’arbitro ha tollerato per tutte le partite evidenti fuorigioco loro, in qualche situazione era imbarazzante, partivano 5-6 metri avanti la posizione del mediano…
Soliti problemi in touche, qua la cosa perdura da tempo. Poche idee in attacco, un po’ troppo slegati, buoni ball carrier ma poco fosforo. Abbiamo prese due mete da polli, una dopo grande difesa su un pick&go chiamatissimo mentre la nostra guardia guardava alla possibile apertura al largo e intanto ci siamo pigliati la meta vicino al raggruppamento. Ingenuità enorme sui due calci di punizione finali buttati non in touche e sull’ultima meta. Qualuno dice da una mischia si ripartiva con più possibilità in attacco, io dico che sei stremato e hai la palla in mano e te la tieni, salvaguardi il possesso e giochi, anche se è una punizione di seconda. Non rimetti tutto in gioco con una mischia.