Top 14 e tv: LNR e Canal+ trovano l’accordo, 355 milioni per 5 stagioni

Una valanga di soldi ai club e al campionato francese. La tv satellitare batte il gruppo del Qatar beIN Sport

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Marte_ 14 Gennaio 2014, 21:41
  2. valmarani 14 Gennaio 2014, 21:46

    70 / 14= 5 mio eur a squadra…ammazza quanti soldi…

  3. Katmandu 14 Gennaio 2014, 21:52

    mentre la nostra eccellenza…… vergogna senza programmazione non si va nemmeno a giocare a briscola chiamata al bar sport.
    OK l’eccellenza non è il massimo livello in Italia e il paragone sarebbe più giusto con la CL, ma ripeto senza programmazione TV i club perdono di forza contrattuale nei confronti dei singoli sponsor (che son quelli che tengono in piedi la baracca), contratti pluriennali, magari meno soldi all’anno, ma molta più programmazione TV, l’unica via d’uscita

  4. Francesco.Strano 14 Gennaio 2014, 22:38

    alla nostra forse 1 euro a squadra… LOL

  5. gsp 14 Gennaio 2014, 23:01

    Ecco, questi sono soldi davvero seri. Altro che 152mln in quattro anni in 4 anni di cui forse 100 per le coppe.

  6. parega 15 Gennaio 2014, 00:04

    e noi piccoli piccoli che ci stiamo a fare a giocare contro questi paperoni ?
    sembra una favola…..i poveri ammessi al banchetto dei ricchi…chissa’ per quanto ?

  7. boh 15 Gennaio 2014, 07:48

    Altra mentalità, altra cultura,….altro mondo.
    Noi, abbiamo il Mazza di turno, messo lì non a caso, che “crede molto nel calcio chiacchierato”…e te credo…come mantenere una pletora di incapaci al caldo d’inverno e al fresco d’estate in comodi studi, con la bellona poco cervello tanto silicone..

    • Joest 15 Gennaio 2014, 09:20

      e certo perchè l’eccellenza italiana ha un seguito mostruoso, con 80.000 persone per un match, è radicata in grandi città con i rgazzini che a scuola si scambiano le figurine dei giocatori du mogliano e calvisano.

      In Italia abbiamo il rugby nelle metropoli (Mogliano, Viadana) .. che tupido Mazza a non spendere milionate di euro per uno sport così radicato e giocato a così elevato livello, su campi perfetti,

  8. valmarani 15 Gennaio 2014, 09:02

    Oh, ma cosa c’entra Mazza in questo discorso? La nostra eccellenza (in minuscolo volutamente) fa ridere per livello e spettacolo ( e pure per la qualità dei terreni di gioco, vedi San Donà – Rovigo settimana scorsa). Se il TOP14 si confronta con i numeri Canal+ è perchè in Francia il rugby tira infinitamente di piu’ che in Italia (scoperta dell’acqua calda). 70 mio eur l’anno per un totale di 182 partite l’anno di campionato + 2 barrage + 2 semifinali +1 finale fanno circa 375.000 euro a partita per i diritti ai quali poi aggiungere le spese di produzione. Evidentemente l’audience in Francia si misura in milioni di persone per turno di gioco. Quale pensate sia stato lo share televisivo del partitone su Raisport? Se è stata vista da 3.000 persone sono già bei numeri (e 2 eravamo noi dalla Svizzera…vedi un po’). Cosa volete che faccia uno come Mazza? Non trasmette il rugby neanche se la produzione la paga la FIR…sad but true.

    • Katmandu 15 Gennaio 2014, 09:13

      Mazza crede nel “calcio chiacchierato” il che la dice lunga sul valore sportivo del personaggio, ma tralasciando questo, dimentichi nel tuo ragionamento che il TOP14 è il massimo livello nazionale, metre in Italia il massimo livello è la CL…..

      • boh 15 Gennaio 2014, 12:31

        Si, ma bisognerebbe spiegare a certi opinionisti de noantri come ha fatto il rugby di altri paesi, a diventare così, mica è sempre stato di questo livello. Anche loro, sono stati nelle nostre condizioni, con campi e pubblico da far ridere in confronto agli stadi del calcio. Solo che quando han deciso di puntare al professionismo, attorno al progetto si son trovati d’accordo, i club, con capitali privati, capitali pubblici, la politica e soprattutto il supporto dei mezzi di comunicazione. Non so voi, ma io mi ricordo le prime partite trasmesse negli anni 80/90 dalle emittenti private, e su quali campi e con che pubblico giocavano i vari Leicester, Harlequins e saracens.
        Noi, invece a quel tempo, si pensava a quante tettone dovevamo mettere in ogni trasmissione di quiz. O a che ora mettere delle trasmissioni di gossip, dove faceva audiens l’imbecille di turno, che sparava urlando la cazzata del giorno..capra..capra..capra. Sarà anche colpa del nostro movimento, ma di sicuro tutte le altre componenti non hanno certo aiutato a crescere il rugby e tanti altri sport minori.
        Ah, dimenticavo, a quei tempi, si prendeva anche antenne 2 dalla Francia. E la domenica sera trasmettevano una specie di domenica sportiva, dove guarda caso davano lo stesso spazio e tempo a tutti gli sport della giornata. Calcio, rugby, pattinaggio a rotelle tutti uguali, e con pari dignità. E durante la settimana facevano una trasmissione dedicata al campionato di rugby francese. E vi assicuro, che i campi non erano un grande spettacolo da vedere. Piccola tribunetta da 500 posti e la staccionata tutt’intorno dove appoggiarsi. Va be, ma dibattere certi argomenti è tempo perso.

        • Hrothepert 15 Gennaio 2014, 13:26

          boh, l’ altro giorno, su RAI Sport 1, guardavo una replica della Domenica Sportiva del 1980 (ero in ferie e non avevo di meglio da fare) ed era esattamente così come quella franncese di cui hai parlato tu sopra, con risultati e classifiche dei campionati delle varie discipline sportive e servizi sui principali avvenimenti sportivi del week end, addirittura c’ era un servizio sul derby Treviso-Rovigo!! (non è che io non abbia l’ età per ricordarmelo personalmente, ..magari, è che all’ epoca guardavo la BBC)

          • boh 15 Gennaio 2014, 14:48

            Hrot, ecco bravo, allora mi spieghi cosa è cambiato?..se non ci arrivi leggi bene quel che ho scritto…sopra. qualcuno, ha continuato a dare visibilità a tutti gli sport senza distinzione. Qualcun’altro, ha preferito aumentare la visibilità per uno sport in particolare a scapito di tutti gli altri. Salvo poi venirci a dire che preferisce il calcio parlato…Eccerto ci avete lavorato sopra una vita per arrivare a questo

          • malpensante 15 Gennaio 2014, 15:17

            Comunque in Francia, nella provincia francese, facevano (oggi, forse, meno di ieri) pienoni anche per scapoli-ammogliati ed era il calcio ad essere in sofferenza. Parigi, altro discorso ma, per esempio, ancora oggi Marsiglia. Qui la svolta è avvenuta con il primo scivolone pro, ai tempi del Milan e Benetton, gli altri depredati dei talenti e l’idea che col rugby ci si viva. Il Dondismo è nato allora, non per niente, a fronte della voragine che ha inghiottito il vecchio senza partorire il nuovo.

  9. M. 15 Gennaio 2014, 09:13

    Dopo il contratto monstre di BT questa è la seconda pietra tombale su tutto ciò che non è rugby francese e inglese, Celitc compresa. Magari si continuerò ma con un livello infinitamente più basso.

  10. Carnielito 15 Gennaio 2014, 09:14

    Ha ragione @Valmarani, quanti guardano una partita di rugby in Italia, salvo non ci siano i tutti neri! Quanti guardano Treviso o le Zebre….. e non è solo questione di risultati, di spettacolo o di campi brutti, qua il punto è che la palla ovale non se la “caga” nessuno nel nostro Paese! Con ascolti inferiori ad una replica, di una partita di calcio del 1960, cosa pretendiamo, che le TV ci diano milioni di euro? Mettiamocela via, non siamo nessuno e non lo saremo mai! Quando almeno la metà dei bambini Italiani giocherà a rugby allora le cose cambieranno, al momento siamo un sassolino….nel gretto del Piave!!

  11. mezeena10 15 Gennaio 2014, 10:17

    e meno male c’ è qualcuno, neoriconvocato in nazionale, che ha detto testuale “se affermo che tra top 14 ed eccellenza non c’ è differenza è perche gli allenamenti son gli stessi di parigi..il lavoro da fare è sulla testa e frati e de rossi l’ han capito..l’ attenzione e l’ abilità dei giocatori ci sono quindi le potenzialità sono le stesse del top 14, ma qui i budget e la visibilita sono nulli!”
    mirco bergamasco a rugby club num 26..
    l’ importante è crederci..mah!

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